Io ragazzino e tommy
di
ivano corti
genere
zoofilia
Vivevo allora in un grande cortile, tutti operai in varie industrie, tanti ragazzi di diverse età e qualche ragazza, si andava tutti daccordo finchè un giorno nel cortile venne una copppia col loro cane, lui 40enne muratore lei colf in varie case ed il loro cane Tommy, un rottweiler maschio dallo sguardo fiero, bellissimo.
Quel cane faceva paura ad un sacco di persone e anche ai ragazzi, lui capendo l'odio o la diffidenza nei suoi confronti se ne rimaneva solo o ringhiava ogni volta che una persona si avvicinava troppo a lui.
Un giorno, ricordo che era verso la fine della scuola, avevo 15 anni, lo incontrai, mi fermai un momento davanti a lui, vicino a me c'era una panca di legno, mi sedetti e guardai verso di lui, gli sorridevo, poi gli feci cenni di avvicinarsi, in tasca avevo un biscotto, lo tirai fuori e lo feci vedere al cane, questi all'inizio stette fermo ma sappiamo tutti che i cani percepiscono subito le persone a loro amiche, così si avvicinò a me, gli diedi il biscotto e lui lo prese garbatamente dalle mie mani, gli feci vedere le mie mani tenendole basse e provai ad accarezzarlo, si ritrasse un momento ma subito dopo mi venne vicino e si lasciò accarezzare, stetti così per più di 15 minuti, poi mi alzai ed arrivai a casa mia accompagnato da lui, tutto il cortile ci guardava stupito, prima di entrare in casa accarezzai ancora Tommy e mi avvicinai a lui per accarezzarlo meglio e lui mi diede una gustosa leccata al mio viso.
Tutti i seguenti giorni Tommy mi aspettava nello stesso punto del nostro primo incontro, tutti i giorni mi fermavo un pò con lui e gli davo il biscotto e poi mi accompagnava, eravamo diventati molto amici e di questo i suoi padroni erano felici.
Finì finalmente la scuola, fui promosso ma non andammo in vacanza, i miei quell'anno non potevano permetterselo, io ero anche felice perchè potevo giocare col cane, il cortile invece si svuotò in parte.
Un giorno io e Tommy andammo un pò in giro, allora c'erano molti prati, molti piccoli boschetti, giocavamo, io ogni tanto mi nascondevo ma lui mi trovava dopo pochi minuti, un giorno tentando di scappare cado sull'erba, la corda che stringeva il pantaloncino si slacciò e nel colpo i pantaloncini mi scesero fin quasi a dopo il ginocchio trascinando con loro anche la mutandina, Tommy mi venne vicino, sentii il suo ansimare, i leccò le orecchie, poi scese al mio culetto, iniziò a leccami il culo poi introdusse la sua lingua vicino al buco del sedere e infinela sua lingua mi entrò dentro provocandomi un'eccitazione incredibile, era la prima vlta che mi veniva l'uccello duro, mi sentivo caldo, eccitato ma anche languido, un languore che mi prendeva tutto il corpo, ad un tratto Tommy mi vene sopra, sentii un qualcosa pungere il mio culetto, mi voltai e vidi il suo pene vicinissimo al mio culo infine con un colpo solo mi entrò dentro iniziando subito a scoparmi, il ritmo che prese fù subito forte, incessante e quella cosa mi eccitava ancora di più, me ne restavo fermo a farmi scopare da Tommy, mi piaceva tantissimo stare in quella posizione, mi piaceva sentirmi scopato, le gambome di Tommy mi circondavano il collo e la sua lingua mi scaldavano le orecchie e mi eccitavano ancora di più, Rommy continuava imperterrito a scoparmi e guaire dal piacere finchè dopo 15 minuti che mi stava scopando mi venne dentro accasciandosi poi sopra di me.
Rimanemmo così per mezz'ora, poi lui si alzò e potei così farlo anch'io e così tornammo al nostro cortile.
Da quel giorno la nostra unione, la nostra amicizia divenne carnale e di compagnia, eravamo sempre insieme, lo abbracciavo stretto ed un giorno ci baciammo sulla bocca.
Tommy aveva una grande cuccia costruita dal suo padrone, un giorno che pioveva andai da Tommy, dormiva e mi sedetti vicino a lui in silenzio, quandò si svegliò fù felice di vedermi, mi saltò addosso riempiendomi di leccate su tutto il viso, mi accucciai poi vicino a lui ed entrai nella cuccia seguito subito da lui, mi accorsi subito che ciò che avevo fatto per lui aveva un significato importantissimo, ora mi considerava una cosa sua, la sua compagna,la sua cagna, un suo gambone si pose sul mio collo ed io girandomi diedi una leccata al suo muso.
L'estate era bollente e noi due eravamo sempre insieme, il nostro legame ora era completo, andavamo nei ruscelli a rinfrescarci e giocare con l'acqua.
Lui mi scopava tutti i pomeriggi e anche le mattine e anche le sere calde, avevo capito che a lui piaceva cambiare sempre posizione ma la sua preferita era scoparmi standomi di fronte e tenendomi le gambe sul suo dorso, così mi poteva scopare e leccare il viso, mi stava succedendo una cosa incredibile, mi stavo innamorando di Tommy, mi stavo innamorando come una cagna è innamorata del suo cane e le volte che me ne stavo con lui nela sua cuccia aumentavano di giorno in giorno, finchè un giorno che ero dentro, sdraiato in avanti lui mi viene dietro e mi penetra, non mi scopa, rimane fermo così, rimaneva fermo sopra di me, ora ero veramente la sua cagna, quell'estate sancì la mia sottomissione nei suoi confronti, mi ero dato a lui completamente e addirittura dormii con lui nella cuccia.
Lastoria nostra purtroppo fini quello stesso inverno, il cortile si aizzò contro il cane ed i loro padroni, l'ultimo giorno che rimase in cortile lo passai tutto col mio Tommy, nella cuccia, con lui dentro di me, mi scopò e mi sborrò nel culo tantissime volte quel giorno a me scendevano le lacrime e lui capì la mia tristezza, guaendo di tristezza pure lui.
Per otto anni non guardai più un cane, il mio Tommy se n'era andato lontanissimo, i suoi padroni tornarono in Sicilia.
Quel cane faceva paura ad un sacco di persone e anche ai ragazzi, lui capendo l'odio o la diffidenza nei suoi confronti se ne rimaneva solo o ringhiava ogni volta che una persona si avvicinava troppo a lui.
Un giorno, ricordo che era verso la fine della scuola, avevo 15 anni, lo incontrai, mi fermai un momento davanti a lui, vicino a me c'era una panca di legno, mi sedetti e guardai verso di lui, gli sorridevo, poi gli feci cenni di avvicinarsi, in tasca avevo un biscotto, lo tirai fuori e lo feci vedere al cane, questi all'inizio stette fermo ma sappiamo tutti che i cani percepiscono subito le persone a loro amiche, così si avvicinò a me, gli diedi il biscotto e lui lo prese garbatamente dalle mie mani, gli feci vedere le mie mani tenendole basse e provai ad accarezzarlo, si ritrasse un momento ma subito dopo mi venne vicino e si lasciò accarezzare, stetti così per più di 15 minuti, poi mi alzai ed arrivai a casa mia accompagnato da lui, tutto il cortile ci guardava stupito, prima di entrare in casa accarezzai ancora Tommy e mi avvicinai a lui per accarezzarlo meglio e lui mi diede una gustosa leccata al mio viso.
Tutti i seguenti giorni Tommy mi aspettava nello stesso punto del nostro primo incontro, tutti i giorni mi fermavo un pò con lui e gli davo il biscotto e poi mi accompagnava, eravamo diventati molto amici e di questo i suoi padroni erano felici.
Finì finalmente la scuola, fui promosso ma non andammo in vacanza, i miei quell'anno non potevano permetterselo, io ero anche felice perchè potevo giocare col cane, il cortile invece si svuotò in parte.
Un giorno io e Tommy andammo un pò in giro, allora c'erano molti prati, molti piccoli boschetti, giocavamo, io ogni tanto mi nascondevo ma lui mi trovava dopo pochi minuti, un giorno tentando di scappare cado sull'erba, la corda che stringeva il pantaloncino si slacciò e nel colpo i pantaloncini mi scesero fin quasi a dopo il ginocchio trascinando con loro anche la mutandina, Tommy mi venne vicino, sentii il suo ansimare, i leccò le orecchie, poi scese al mio culetto, iniziò a leccami il culo poi introdusse la sua lingua vicino al buco del sedere e infinela sua lingua mi entrò dentro provocandomi un'eccitazione incredibile, era la prima vlta che mi veniva l'uccello duro, mi sentivo caldo, eccitato ma anche languido, un languore che mi prendeva tutto il corpo, ad un tratto Tommy mi vene sopra, sentii un qualcosa pungere il mio culetto, mi voltai e vidi il suo pene vicinissimo al mio culo infine con un colpo solo mi entrò dentro iniziando subito a scoparmi, il ritmo che prese fù subito forte, incessante e quella cosa mi eccitava ancora di più, me ne restavo fermo a farmi scopare da Tommy, mi piaceva tantissimo stare in quella posizione, mi piaceva sentirmi scopato, le gambome di Tommy mi circondavano il collo e la sua lingua mi scaldavano le orecchie e mi eccitavano ancora di più, Rommy continuava imperterrito a scoparmi e guaire dal piacere finchè dopo 15 minuti che mi stava scopando mi venne dentro accasciandosi poi sopra di me.
Rimanemmo così per mezz'ora, poi lui si alzò e potei così farlo anch'io e così tornammo al nostro cortile.
Da quel giorno la nostra unione, la nostra amicizia divenne carnale e di compagnia, eravamo sempre insieme, lo abbracciavo stretto ed un giorno ci baciammo sulla bocca.
Tommy aveva una grande cuccia costruita dal suo padrone, un giorno che pioveva andai da Tommy, dormiva e mi sedetti vicino a lui in silenzio, quandò si svegliò fù felice di vedermi, mi saltò addosso riempiendomi di leccate su tutto il viso, mi accucciai poi vicino a lui ed entrai nella cuccia seguito subito da lui, mi accorsi subito che ciò che avevo fatto per lui aveva un significato importantissimo, ora mi considerava una cosa sua, la sua compagna,la sua cagna, un suo gambone si pose sul mio collo ed io girandomi diedi una leccata al suo muso.
L'estate era bollente e noi due eravamo sempre insieme, il nostro legame ora era completo, andavamo nei ruscelli a rinfrescarci e giocare con l'acqua.
Lui mi scopava tutti i pomeriggi e anche le mattine e anche le sere calde, avevo capito che a lui piaceva cambiare sempre posizione ma la sua preferita era scoparmi standomi di fronte e tenendomi le gambe sul suo dorso, così mi poteva scopare e leccare il viso, mi stava succedendo una cosa incredibile, mi stavo innamorando di Tommy, mi stavo innamorando come una cagna è innamorata del suo cane e le volte che me ne stavo con lui nela sua cuccia aumentavano di giorno in giorno, finchè un giorno che ero dentro, sdraiato in avanti lui mi viene dietro e mi penetra, non mi scopa, rimane fermo così, rimaneva fermo sopra di me, ora ero veramente la sua cagna, quell'estate sancì la mia sottomissione nei suoi confronti, mi ero dato a lui completamente e addirittura dormii con lui nella cuccia.
Lastoria nostra purtroppo fini quello stesso inverno, il cortile si aizzò contro il cane ed i loro padroni, l'ultimo giorno che rimase in cortile lo passai tutto col mio Tommy, nella cuccia, con lui dentro di me, mi scopò e mi sborrò nel culo tantissime volte quel giorno a me scendevano le lacrime e lui capì la mia tristezza, guaendo di tristezza pure lui.
Per otto anni non guardai più un cane, il mio Tommy se n'era andato lontanissimo, i suoi padroni tornarono in Sicilia.
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