La nostra notte
di
Animanera85
genere
dominazione
Adoro dormire tra le tue braccia. Adoro sentire il calore del tuo corpo, il tuo petto nudo sfiorare i miei capezzoli. Mi accarezzi e mi baci dolcemente, sei premuroso e attento ad ogni mio desiderio. Sento la tua lingua risalire sul lobo del mio orecchio e poi penetrare piano a simulare un amplesso. Mi eccito immediatamente e tu lo sai.
"Cosa c'è Troia? Cosa vuoi Puttana? Ti ecciti subito come una cagna in calore, quanto sei Troia?".
La tua voce é dura, arroncchiata dal desiderio, non c'è più nessuna traccia dell'immensa dolcezza di poco prima. Dovrei sentirmi umiliata o offesa ma sono ancora più eccitata. Sono una Troia, lo so e ne sono fiera.
La tua bocca si sposta dal mio orecchio al mio seno, la tua lingua gioca col mio capezzolo già teso, sento la punta girare intorno e poi le tue labbra che si aprono per succhiarlo, i tuoi denti affondano nella mia carne delicata. Fa male ma non riesco a chiederti di smettere. Il mio respiro si fa più pesante, voglio godere e lo sai.
"Puttana, vuoi essere scopata?"
Nonostante la mia voglia infinita non rispondo, troppo presa dalle sensazioni contrastanti che la tua bocca mi regala.
Mi arriva uno schiaffo in pieno viso, mentre con l'altra mano mi tiri capelli, quei capelli che ti piacciono tanto e che ami accarezzare quando mi accoccolo su di te.
"Troia, quando ti parlo mi devi rispondere! Hai capito???"
Un altro schiaffo segue il primo, e poi un altro ancora. Il lieve bruciore mi segna la guancia, ma non faccio nulla per tentare di fermarti.
"Non vuoi parlare? Va bene! Allora stai muta." Nel dire questo ti sfili i boxer, e porti il tuo membro duro ed eretto a contatto con le mie labbra. Apro la bocca senza bisogno che tu dica altro, ti voglio fare godere come solo tu sai fare con me. Ti muovi dentro di me, dettando il ritmo, cerco di muovere la lingua per aumentare il tuo piacere ma in un attimo ti allontani da me. Prendi i boxer impregnati dal tuo odore di uomo e me li infili in bocca senza alcuna gentilezza. Ti fermi un attimo e mi guardi soddisfatto.
"Adesso si che starai muta". Un sorriso ricco di anticipazione ti solca il viso e guardandoti mi eccito ancora di più. So che hai qualcosa in mente e non vedo l'ora di scoprire cos'è.
Mi sposti di peso, girandomi a pancia in giù. Sento il tuo sguardo che mi percorre, facendomi pregustare ciò che mi aspetta. Ami il mio culo, me lo dici spesso ed è lì che desidero sentire le tue mani, immagino il tuo tocco forte e duro insieme.
Invece mi accarezzi lentamente, stupendomi col tua dolcezza, segui la linea dei miei fianchi fino al bordo del minuscolo perizoma trasparente che prontamente fai scivolare giù dalle mie gambe, fino ai piedi. Ne prendi uno tra le mani e lo porti alla tua bocca, succhi le dita e giochi con la lingua tra esse mentre io posso solo mugulare di piacere nonostante il suono dei miei gemiti sia attutito dalla stoffa che ancora mi imbavaglia.
Lasci andare il mio piede e sento il tuo peso abbandonare il materasso. Ti sei alzato, ma perché? Non posso chiedertelo. Potrei voltarmi per seguirti con lo sguardo ma so che non è questo che vuoi e quindi resto sdraiata in attesa del tuo ritorno. Sento dei rumori provenire dalla cassettiera ai piedi del letto. Stai cercando qualcosa ma non ho idea di cosa sia. Dopo qualche minuto torni da me, tiri le mie braccia dietro la schiena e con una mano mi fermi i polsi uno sull'altro mentre inizi a passare intorno una cintura di cuoio fino a bloccarmi in questa posizione. Adesso non posso parlare ne muovere le braccia. Sono ancora più in tuo potere e dovrei avere forse un briciolo di paura ma l'unica cosa che sento è un'eccitazione ancora più profonda e te lo dimostro aprendo al massimo le gambe ed alzando il culo verso di te per offrirmi al meglio.
Sono una donna orgogliosa, una femminista, non tollero alcun tipo di prevaricazione né fisica né mentale. Ma questo fuori dal letto. Qui, tra queste lenzuola, sono semplicemente tua in ogni sfaccettatura possibile, sono la tua troia, la tua schiava, Mi offro a te completamente e questa mia resa incondizionata ti accende il fuoco nelle vene, portandoti oltre il limite della ragione. Vuoi possedermi, vuoi umiliarmi, vuoi farmi male nella stessa misura in cui vuoi proteggermi.
"Mi fai impazzire, mi fai diventare un animale" me lo sussurri piano all'orecchio prima di darmi un dolce bacio sul collo.
Ti inginocchi tra le mie gambe spalancate, fremo nell'attesa di sentire ciò che mi farai ed ecco che finalmente arriva il primo colpo. Uno schiaffo secco che prende tutta la mia natica. Mi manca il fiato per un attimo per il dolore e l'eccitazione ma la seconda è di gran lunga maggiore della prima. Continui a colpirmi mentre mi muovo sotto le tue mani, smaniosa non di sfuggirti ma di assecondarti. Non c'è un solo pensiero razionale che possa farsi strada nella mia mente, so solo che ti voglio e che voglio godere con te. I colpi si susseguono, non miri sempre allo stesso punto a volte ti avvicini più ai fianchi, altre volte scendi quasi fino alle cosce, altre miri alla carne morbida tra le mie gambe quasi a sfiorare la mia vulva fino a quando uno schiaffo a piena mano mi prende proprio lì, nel punto più sensibile della mia femminilità. Un urlo strozzato mi scappa dalla bocca ma viene inghiottito ancora una volta dai tuoi boxer, il dolore mi attraversa come una stilettata eppure sento di essere vicinissima all'orgasmo. Ti fermi un attimo, forse spaventato dall'avermi fatto troppo male ma io desidero solo che continui e sono io ancora una volta a muovere il mio corpo verso di te in una muta preghiera. Mi arriva un'altro colpo, sulla mia fica ormai bagnatissima e vogliosa ma dopo lo schiaffo non togli la mano, mi accarezzi, soffermandoti a giocare col mio clitoride gonfio da far male e poi mi penetri con due dita. Io non capisco più nulla, ogni fibra del mio corpo è concentrato sulle tue mani e su ciò che mi stai facendo. Tutto il mio mondo inizia e finisce qui. Alterni ancora schiaffi e carezze, il piacere per qualche attimo è smorzato dal dolore eppure subito dopo si impenna ancora più potente fino a quando mi investe completamente. Sono scossa da un orgasmo potentissimo che mi lascia senza respiro e senza energia ma tu sei qui con me. Sciogli la cintura che ancora mi tiene legati i polsi e mi stringi tra le braccia per proteggermi. Adoro dormire tra le tue braccia.
"Cosa c'è Troia? Cosa vuoi Puttana? Ti ecciti subito come una cagna in calore, quanto sei Troia?".
La tua voce é dura, arroncchiata dal desiderio, non c'è più nessuna traccia dell'immensa dolcezza di poco prima. Dovrei sentirmi umiliata o offesa ma sono ancora più eccitata. Sono una Troia, lo so e ne sono fiera.
La tua bocca si sposta dal mio orecchio al mio seno, la tua lingua gioca col mio capezzolo già teso, sento la punta girare intorno e poi le tue labbra che si aprono per succhiarlo, i tuoi denti affondano nella mia carne delicata. Fa male ma non riesco a chiederti di smettere. Il mio respiro si fa più pesante, voglio godere e lo sai.
"Puttana, vuoi essere scopata?"
Nonostante la mia voglia infinita non rispondo, troppo presa dalle sensazioni contrastanti che la tua bocca mi regala.
Mi arriva uno schiaffo in pieno viso, mentre con l'altra mano mi tiri capelli, quei capelli che ti piacciono tanto e che ami accarezzare quando mi accoccolo su di te.
"Troia, quando ti parlo mi devi rispondere! Hai capito???"
Un altro schiaffo segue il primo, e poi un altro ancora. Il lieve bruciore mi segna la guancia, ma non faccio nulla per tentare di fermarti.
"Non vuoi parlare? Va bene! Allora stai muta." Nel dire questo ti sfili i boxer, e porti il tuo membro duro ed eretto a contatto con le mie labbra. Apro la bocca senza bisogno che tu dica altro, ti voglio fare godere come solo tu sai fare con me. Ti muovi dentro di me, dettando il ritmo, cerco di muovere la lingua per aumentare il tuo piacere ma in un attimo ti allontani da me. Prendi i boxer impregnati dal tuo odore di uomo e me li infili in bocca senza alcuna gentilezza. Ti fermi un attimo e mi guardi soddisfatto.
"Adesso si che starai muta". Un sorriso ricco di anticipazione ti solca il viso e guardandoti mi eccito ancora di più. So che hai qualcosa in mente e non vedo l'ora di scoprire cos'è.
Mi sposti di peso, girandomi a pancia in giù. Sento il tuo sguardo che mi percorre, facendomi pregustare ciò che mi aspetta. Ami il mio culo, me lo dici spesso ed è lì che desidero sentire le tue mani, immagino il tuo tocco forte e duro insieme.
Invece mi accarezzi lentamente, stupendomi col tua dolcezza, segui la linea dei miei fianchi fino al bordo del minuscolo perizoma trasparente che prontamente fai scivolare giù dalle mie gambe, fino ai piedi. Ne prendi uno tra le mani e lo porti alla tua bocca, succhi le dita e giochi con la lingua tra esse mentre io posso solo mugulare di piacere nonostante il suono dei miei gemiti sia attutito dalla stoffa che ancora mi imbavaglia.
Lasci andare il mio piede e sento il tuo peso abbandonare il materasso. Ti sei alzato, ma perché? Non posso chiedertelo. Potrei voltarmi per seguirti con lo sguardo ma so che non è questo che vuoi e quindi resto sdraiata in attesa del tuo ritorno. Sento dei rumori provenire dalla cassettiera ai piedi del letto. Stai cercando qualcosa ma non ho idea di cosa sia. Dopo qualche minuto torni da me, tiri le mie braccia dietro la schiena e con una mano mi fermi i polsi uno sull'altro mentre inizi a passare intorno una cintura di cuoio fino a bloccarmi in questa posizione. Adesso non posso parlare ne muovere le braccia. Sono ancora più in tuo potere e dovrei avere forse un briciolo di paura ma l'unica cosa che sento è un'eccitazione ancora più profonda e te lo dimostro aprendo al massimo le gambe ed alzando il culo verso di te per offrirmi al meglio.
Sono una donna orgogliosa, una femminista, non tollero alcun tipo di prevaricazione né fisica né mentale. Ma questo fuori dal letto. Qui, tra queste lenzuola, sono semplicemente tua in ogni sfaccettatura possibile, sono la tua troia, la tua schiava, Mi offro a te completamente e questa mia resa incondizionata ti accende il fuoco nelle vene, portandoti oltre il limite della ragione. Vuoi possedermi, vuoi umiliarmi, vuoi farmi male nella stessa misura in cui vuoi proteggermi.
"Mi fai impazzire, mi fai diventare un animale" me lo sussurri piano all'orecchio prima di darmi un dolce bacio sul collo.
Ti inginocchi tra le mie gambe spalancate, fremo nell'attesa di sentire ciò che mi farai ed ecco che finalmente arriva il primo colpo. Uno schiaffo secco che prende tutta la mia natica. Mi manca il fiato per un attimo per il dolore e l'eccitazione ma la seconda è di gran lunga maggiore della prima. Continui a colpirmi mentre mi muovo sotto le tue mani, smaniosa non di sfuggirti ma di assecondarti. Non c'è un solo pensiero razionale che possa farsi strada nella mia mente, so solo che ti voglio e che voglio godere con te. I colpi si susseguono, non miri sempre allo stesso punto a volte ti avvicini più ai fianchi, altre volte scendi quasi fino alle cosce, altre miri alla carne morbida tra le mie gambe quasi a sfiorare la mia vulva fino a quando uno schiaffo a piena mano mi prende proprio lì, nel punto più sensibile della mia femminilità. Un urlo strozzato mi scappa dalla bocca ma viene inghiottito ancora una volta dai tuoi boxer, il dolore mi attraversa come una stilettata eppure sento di essere vicinissima all'orgasmo. Ti fermi un attimo, forse spaventato dall'avermi fatto troppo male ma io desidero solo che continui e sono io ancora una volta a muovere il mio corpo verso di te in una muta preghiera. Mi arriva un'altro colpo, sulla mia fica ormai bagnatissima e vogliosa ma dopo lo schiaffo non togli la mano, mi accarezzi, soffermandoti a giocare col mio clitoride gonfio da far male e poi mi penetri con due dita. Io non capisco più nulla, ogni fibra del mio corpo è concentrato sulle tue mani e su ciò che mi stai facendo. Tutto il mio mondo inizia e finisce qui. Alterni ancora schiaffi e carezze, il piacere per qualche attimo è smorzato dal dolore eppure subito dopo si impenna ancora più potente fino a quando mi investe completamente. Sono scossa da un orgasmo potentissimo che mi lascia senza respiro e senza energia ma tu sei qui con me. Sciogli la cintura che ancora mi tiene legati i polsi e mi stringi tra le braccia per proteggermi. Adoro dormire tra le tue braccia.
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