Cristina in campagna 2

di
genere
sadomaso

il risveglio nel mio lettone caldo é subito accompagnato dalle labbra della mia schiava, che si muovono morbide coprendomi il cazzo di saliva.... Cristina sa che in questi giorni sarà, oltre al mio giocattolo da torturare, la mia serva, il mio bidet, la mia puttana.....vado in bagno col cazzo indurito dalla tua bocca e dalla voglia di fare pipi.....
ti inginocchi accanto a me e dirigi il getto caldo verso il centro della tazza, poi con la lingua lo pulisci leccando la cappella gocciolante e succhiando facendomi esplodere in un orgasmo liberatorio. Ingoi tutto ripulendo poi bene il cazzo, il bordo della tazza e ovunque ci siano gocce di sperma ... poi mi siedo sul gabinetto, mentre il mio intestino si libera..... mi pulisci con la carta e con la lingua e la saliva cancelli ogni traccia di sporcizia.... una bella doccia e sono pronto ad una bella giornata di piacere...
... mi prepari la colazione, sempre nuda con un corto grembiulino. Io seduto al tavolo, leggendo il giornale, ti guardo mentre porti i cibi e le bevande col tuo vassoio legato in vita tenuto sospeso da catenelle che ti pinzano i capezzoli allungandoli verso il basso, le braccia dietro la schiena...
.. e ora, nelle ore più calde del mattino, ci vestiamo, dopo averti fatto indossare uno slip con 2 falli vibranti con telecomando che ti riempiono la fica e il culo,
andiamo nel vicino paese, oggetti di curiosità da parte della gente del luogo, uomini e donne che al sabato riempiono i negozi e i bar del villaggio..... le persone della città, specialmente eleganti, con belle auto , diventano spesso oggetto di conversazione, vengono scrutati, osservati nei minimi dettagli... tutto può aiutare a far passare il tempo... specialmente una bella donna con abiti firmati che spesso, mentre guarda le vetrine, si appoggia al muro, stringendo le gambe , emettendo gemiti a stento mascherati.... I vibratori tremano nella fica e nel culo, spesso si fermano dandoti sollievo, per poi riprendere con maggiore intensità, magari prima di incrociare un gruppo di vecchie signore o giovani che ti guardano e si guardano scambiandosi occhiate eloquenti ....un buon caffè al tavolino di un bar affollato, i vibratori sempre accesi, gli occhi languidi, la fica rovente per i continui orgasmi, il culo in fiamme ..
Tornati a casa, nuda,dopo che la lingua ha pulito quei cazzi gocciolanti che prima alloggiavano dentro di te, vai in cucina a preparare il pranzo....
...il pomeriggio del sabato, voglio dedicarlo al mio divertimento. Accanto alla sala, una stanza delle torture piena di giocattoli. Fruste di ogni tipo erano appese, pinzette , corde, un cavallo di legno con il dorso appuntito, che si insinua nella fica di chi lo cavalca...
Metto sopra Cristina con due pesi alle caviglie per far penetrare il legno tra le grandi labbra. Il clitoride é martoriato dal peso.... I capezzoli sono morsi da pinzette di metallo che li stringono dolorosamente, legate a una cordicella che sostiene due pesanti sfere. Inizio a frustarti la schiena, il culo, la fica. I seni vengono segnati da dure staffilate che facendo ballare i pesi, tirano con forza i capezzoli, già dolenti dalle pinze.
Prendo una candela, facendo colare cera calda sulle mammelle dolenti, sul pube, dove si dirige in basso verso la fica dischiusa dal cuneo di legno.Il mio cazzo inizia a reclamare la tua bocca... Salgo su una pedana di fianco. Tu lo cerchi con foga ingoiandolo tutto. Con le mani ,prendo la tua testa, spingendola avanti e indietro, determinando violenti strappi sui capezzoli già martoriati.... cerco di non venire presto per prolungare il tuo supplizio, e alla fine sperma ti inonda la gola fuoriuscendo ai lati della bocca.....A frustate ti tolgo la cera dai seni e dal sesso aperto. Per punizione, ti lascio lì, la fica tumefatta, i capezzoli allungati e doloranti, sporca... Dopo un'oretta, vai a farti una doccia.... sabato é ormai finito

scritto il
2017-09-29
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