Fino allo sfinimento

di
genere
masturbazione

Questo racconto, la cui autore è un mio amico, deriva dalla sua pura fantasia erotica... Lui è un ragazzo che ne fa di tutti i colori e inoltre stà con tutte... Comunque ha voluto scrivere questo racconto molto erotico di genere masturbazione tra maschi... ma non spaventatevi, non è per soli gay, anzi secondo lui, riunisce un po’ tutte le fantasie erotiche di tutte le persone e inoltre c’è tra i 2 personaggi un rapporto di amicizia molto forte...

I nomi e i fatti sono puramente casuali e sconosciuti...

Era una giornata molto calda, afosa e soleggiata di un estate molto torrida...
All’improvviso squillò il telefono... rispose Giuseppe al telefono, era il suo migliore amico, Alberto, che gli chiedeva se voleva passare la giornata a casa sua, al freddo del condizionatore, con del the e play-station... Giuseppe, anche se aveva un appuntamento con la sua fidanzata, accettò...
Arrivò a casa di Alberto, era a casa da solo, e lo sbalzo di temperatura che ebbe Giuseppe era di circa 15°C... si accomodò sul divano, era accaldato, e stare in salotto al fresco, con un the alla pesca con qualche cubetto di ghiaccio e la play-station era una goduria... ad un certo punto però, incominciarono a litigare per un gioco, facendo una rissa giocosa... Alberto si fiondò sulle palle di Giuseppe e gliele schiacciò... Giuseppe era immobilizzato... mollò la presa del lungo e grosso cazzo di Alberto, a causa del dolore... Alberto approfittò della situazione per portarlo di peso in camera... a causa del forte sbalzo di temperatura del suo corpo e del dolore allucinante alle palle non oppose resistenza... lo legò fortemente al letto con degli stracci, in modo da immobilizzargli mani e piedi... e inoltre lo imbavagliò con uno straccio più spesso...

^ Giuseppe era il tipico ragazzo dolce, leccaculo e secchione... magro con dei pettorali accentuati e basta, l’unica dote che aveva ma che non utilizzava mai era un cazzo grosso di diametro e lungo circa 14-15cm... Mentre Alberto era il tipico palestrato, con pettorali, addominali e braccia muscolose, quindi un tipo tosto, ma aveva un cazzo largo lungo ma ricurvo... ^

Alberto si mise a cavalcioni sopra il cazzo in tiro di Giuseppe in modo da non fargli opporre resistenza... così incominciò a spogliarlo, gli tolse la maglietta, lasciando liberi i suoi pettorali e la sua pancia magra... e poi i pantaloncini... rimase così in mutande, con il cazzo schiacciato da Alberto... quest’ultimo, incominciò a torturarlo... gli strizzò i capezzoli, li tirò... dopodiché lo pizzicò sulla pancia... quando smise, si alzò e si mise sopra le sue gambe...

Guardò il suo cazzo in erezione... Giuseppe, che si era accorto, incominciò a imprecare Alberto di non farlo (come poteva fare...), ma non ebbe nessun risultato... Alberto incominciò a schiaffeggiare il cazzo e le palle di Giuseppe che gli provocarono dolore-eccitazione... dopo abbassò le mutande e incominciò con foga a scappellarlo con tutte e due le mani... in poco tempo il povero cazzo di Giuseppe diventò rosso... ad un certo punto esplose in una eiaculazione molto forte che bagnò tutto il suo corpo... Alberto non entusiasto, continuò a segarlo, ma questa volta con più velocità e meno scappellamento... dopo poco raggiunse un altro orgasmo ancora più forte che inondò oltre al suo corpo anche il corpo di Alberto...
Alberto, fregandosi altamente dello stato eccitativo di Giuseppe, continuò finché non avesse più sperma nelle sue palle... la tortura eccitativa durò più di mezz’ora... alla fine, Giuseppe ebbe il suo cazzo rosso e incandescente... ma eccitato in un modo impressionante... Alberto lo pulì dal seme espulso da Giuseppe.... lo slegò e gli chiese come stava... Giuseppe eccitato rispose: ‘’Stanco ma entusiasta...’’
Alberto chiese di fare lo stesso con lui... Giuseppe allora, lo portò in soffitta, là però, non c’era il condizionatore e quindi faceva molto caldo... Alberto si fece legare alla sedia, mani dietro la schiena e piedi alle gambe della sedia, ovviamente nudo... lo imbavagliò e incominciò a torturarlo... dai capezzoli ai pizzicotti alla pancia... e anche gocce di cera sul corpo... Alberto godeva come un matto...era sudato, grondava... Giuseppe le prese il cazzo e incominciò a scappellarlo come aveva fatto lui... al momento dell’orgasmo lasciò la presa... lasciandolo lì con lo sperma che voleva uscire ma non potè... Giuseppe allora dalla cera, passò ai cubetti di ghiaccio... anche sul pene... era un dolore allucinante... lo lasciò in soffitta legato, intanto che lui andò a prendere un bicchiere di the... quando ritornò, il pene di Alberto si stava afflosciando... così ricominciò a segarlo con violenza, il cazzo incominciò a prendere vigore... Alberto, era fradicio, e le gocce di sudore, si facevano spazio in mezzo a quelle montagne di muscoli... era sul punto di venire, cosi Giuseppe si fermò e improvvisamente gli appoggiò sulla cappella un cubetto di ghiaccio in modo da stroncare l’eccitamento; inoltre appoggiò sulla sedia una bacinella d’acqua gelida, e gli immerse le palle, bagnate dal sudore, nella bacinella... aveva lo sperma che voleva uscire, perché l’eccitamento era esagerato e inoltre le palle erano stracolme di liquido... Giuseppe vedendolo in quello stato, gli tolse il bavaglio, Alberto lo implorò di farlo venire perché non ce la faceva più!!!

Giuseppe, arrabbiato ancora di come lo aveva trattato, decise di fargliela pagare ancora di più... così continuò la tortura dell’eccitamento negato... per più di un ora... passarono così 10 seghe non riuscite, aveva il pene durissimo e in massima erezione, era rossissimo, aveva le palle molto ingrossate ed era completamente bagnato dal suo sudore, quando gli cadevano delle gocce sul pene, gli bruciavano... aumentando così la tortura...aveva il bavaglio inzuppato dalla sua saliva eccitativa... ormai era distrutto e immobilizzato dal piacere... così Giuseppe decise che era l’ora di farlo venire...

Così, dopo avergli raffreddato quell’infuocato cazzo, incominciò a segarlo velocemente... Alberto non ce la fece più... dopo pochissimi istanti si lasciò andare in una mostruosa sborata, che si trasformò in molti schizzi di sboro che durarono più di 2 minuti continuando sempre, Giuseppe, a segarlo con velocità... Quando ebbe finito, lo slegò, si complimentarono a vicenda e infine andarono insieme a fare una doccia... dopodiché continuarono a giocare alla play-station...
scritto il
2011-03-02
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