Riccardo, come mi presi la sua verginità

di
genere
gay

Il tutto accadde diversi anni fa; ai tempi avevo scoperto la mia passione per i maschi da un anno soltanto e sebbene avessi avuto già diverse esperienze (più di quante mi piacerebbe aver fatto) mi accompagnava costante l'idea di essere comunque inesperto e quindi una debole incertezza.

Era periodo di esami, Giugno per la precisione, i miei erano partiti per le vacanze ed io ero rimasto a casa a studiare. Da bravo studente in questi periodi cerco di non incontrare nessuno in modo da non distrarmi dai miei studi.
Quella sera però raggiunsi il limite: er almeno un mese intero che non facevo nulla, l'ansia mi toglieva pure la voglia di masturbarmi e in più si moriva di caldo.
Quando è troppo è toppo.
Abbandonai il libro di biologia sulla scrivania mentre controllavo se mi fossero arrivate notifiche di qualunque tipo sul cellulare.
Qualche messaggio da amici o su gruppi, una notifica Facebook e altra roba poco interessante; ciò che colse la mia attenzione fu una notifica da parte di una chat di incontri. Pigramente la aprii e notai che un ragazzo mi aveva scritto.

Senza leggere il messaggio guardo il profilo e mi scappa un sorriso, il ragazzo in questione sembrava a malapena maggiorenne e mostrava senza vergogna un fisico asciutto, per il resto mi sembrava decisamente carino: occhi blu, capelli scuri, sopracciglia folte e un naso dritto.
Leggo il messaggio:

rispondo io






Guardo l'orologio, erano le 21:30, non un orario terribile dopotutto.
chiedo
risponde
Il paese in questione si trova a circa 5 km da dove vivo io, decisamente non male
gli dico


Senza troppa fretta mi cambio e metto qualcosa di più decente del pigiama, m sciacquo velocemente e afferro le chiavi di casa, della macchina, il portafoglio e un preservativo (non ero sicuro di concludere ma sempre meglio andare sul sicuro)
MI dirigo verso l'indirizzo indicatomi e in un quarto d'ora sono sul posto, gli scrivo e in cinque minuti mi risponde

Dopo un minuto lo vedo camminare verso la mia macchina; comincio dicendo che io non sono altissimo, arrivo a 1,75 metri, ma lui era veramente basso, sarà stato 1,65. Apro la portiera e lo faccio salire
gli dico porgendogli la mano
risponde
Noto che ha un modo di fare un poco effemminato ma la cosa non mi turba e così accendo la macchina e guido verso nessuna meta precisa mentre ci scambiamo informazioni personali come la scuola, gli hobby, lo sport, l'omosessualità e vari argomenti.
Semplicemente, scopro che il ragazzino va al liceo artistico, suona il pianoforte, fuma la sigaretta elettronica e il suo sogno è quello di creare una propria linea di scarpe. Fino a qui nulla che non avessi già incontrato.

Ad un certo punto i fa:
di
scritto il
2018-01-15
7 . 9 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Cinema
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.