La prima volta di Vanessa

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prime esperienze

Salve sono Damiano e ho 30 anni. mi è capitata realmente giorni fa una situazione davvero particolare e volevo condividerla. lavoro nel settore immobiliare per conto di un ricco fiorentino e gestisco insieme ad altri collaboratori, il suo patrimonio immobiliare. purtroppo dall'inizo dell'anno nuovo, il capo ha licenziato ben 3 dipendenti. siamo rimasti io e paolo. paolo è dichiaratamente gay. forse per questo, quando è arrivata la nuova collaboratrice tirocinante Vanessa, il capo l'ha affidata a lui. io non sono sposato. mi concedo qualche impegno di tanto in tanto con donne o ragazze conosciute in discoteca, al bar o in giro per lavoro. Vanessa, romana come me ma più giovane di 2 anni, fin da subito ha mostrato un certo interesse per me. io non potevo dal canto mio fare l'indifferente. alta, formosa, bionda, occhi castani, qualche tatuaggio. dopo circa un mese, il capo mi chiamò nel suo ufficio. entrai e c'era anche Vanessa. disse che da qual giorno me ne sarei occupato io e che saremmo andati insieme a sbrigare le eventuali commissioni. mi uscì spontaneo dire: ma non se ne occupa già paolo? il capo rispose: se ne occupava, ma dopo un mese non noto molta produttività. così lei ha chiesto di lavorare con te.
mi voltai verso Vanessa e sorridendo disse: lusingato. sarà un piacere. lei sorrise. da lì, cominciammo a sentirci telefonicamente e ogni giorno prima di andare a lavoro passavo a prenderla. venerdi, ultimo giorno lavorativo prima del week end, la stavo riaccompagnando quando, non so cosa mi passò per la testa ma le chiesi: hai da fare stasera? chiese: è un invito? le dissi: beh se non hai impegni si, lo è. lei disse: nessun impegno, solo vorrei fare una doccia e cambiarmi prima di andare a cena. arrivammo sotto casa sua. chiese: vai a cambiarti anche tu? dissi: no, sto bene così, tu fai con calma che io aspetto al bar quì, conosco il proprietario e faccio due chiacchere nel frattempo. lei subito disse: ma dai, che dici. sali sù da me, tanto non ci metto tanto e non mi disturbi affatto. salimmo da lei. un odore buonissimo in casa sua. mi invitò a mettermi comodo. disse: ci sono delle birre in frigo, guarda la tv, fai come a casa tua. fu davvero gentilissima, non immaginavo tanto da una ragazza conosciuta da solo un mese. stappai la birra e cadde il tappo. mentre mi chinai a prenderlo, ahimè la palestra del giorno prima, accusai un dolore davvero forte alla schiena. dopo essersi sincerata che stessi bene, vedendomi un pò titubante mi disse: dai vieni. chiesi: dove? lei: doccia calda, non ti posso vedere così. non so se stavo arrossendo di già, ma sentivo caldo. lei dissi di no, che poteva stare tranquilla. ma lei insistette, cominciando a togliersi la camicetta davanti ai miei occhi, mentre si avviava in bagno. a quel punto capii le sue intenzioni ma facendo il finto indifferente mi avviai a mia volta nel bagno. la trovai già in intimo. chiese: mica ti vergogni? sei più grande di me ahhah. io subito: no affatto. però intanto arrossivo come un coglione. disse: e allora? la fai vestito? io riuscii solo a borbottare un no. lei si avvicinò e cominciò a sbottonare la camicia. poi cominciò ad accarezzarmi partendo dal petto. disse: non vado in palestra da un pò ma non ho mai incontrato uno carino come te. intanto passò alla cintura e poi al bottone del pantalone. ero già eccitato e si vedeva. sorrise e mentre continuava a spogliarmi mi guardava fissa negli occhi. non so come feci a reggere quello sguardo. comunque mi ritrovai nudo e a quel punto lei chiese: ma alleni anche il cazzo? è enorme e quelle vene poi mhh. tornai in me, stavo facendo la figura dell'impacciato, allora le dissi: ti piace ehh. fammi vedere te come sei messa. si tolse il reggiseno. che tettone. l'areola piccola ma dei bei capezzoli grandi. la presi per i fianchi e la baciai sul collo. prese ad accarezzarmi e mi lasciò fare. le sfilai le mutandine poi la presi in braccio e la portai in doccia mentre ci baciavamo. lei aprì l'acqua calda, chiudemmo le porte e cominciammo a baciarci dapertutto come matti. prese il bagnoschiuma lo mise sul cazzo e cominciò a segarmi facendo tanta schiuma. intanto la masturbavo e le baciavo i seni. le strinsi per bene il sedere, così si mise pancia al muro e cominciò a inarcarsi verso di me. non vi dico gli schiaffoni che le tirai su quel sederino. ogni schiaffo gridava: ahia. e poi diceva: continua. le feci scorrere il bagnoschiuma tra le natiche e prese a segarmi con il culetto. godevo davvero tanto. il mio cazzo sfilava liscio lì in mezzo. me lo sciacquò dalla schiuma e si inginocchiò a farmi un pompino. le sue labbra avvolgevano tutto. lo prendeva tutto e poi tornava indietro a leccare la cappella. il godimento era tale che dovetti mettermi seduto. lei si mise a gattoni e cominciò a stimolarmi i testicoli. si mise a cavalcioni su di me e ci baciammo ancora. quando si alzò mi inginocchiai io a leccargliela. un clitoride duro che non vi dico. una delle fighe più bollenti mai leccate. quando fu il momento di fare sul serio mi bloccò. disse: è la mia prima volta sai. rimasi sbalordito. una ragazza così bella, a 28 anni, ancora vergine. chiesi sorridendo: mi prendi in giro? guarda che faccio piano se hai paura. lei replicò: no ti giuro. è la prima volta e voglio che sia tu il mio uomo. capite perchè all'inizio vi parlavo di situazione particolare. comunque sia quella cosa mi mise una gran voglia e l'idea di penetrarla piano per non farle male, non mi andava molto a genio. decidemmo di usare il bagnoschiuma come lubrificante. si mise distesa a gambe spalancate. entrai senza problemi ma ogni qual volta acceleravo un pò, mi chiedeva di fermarmi. per fortuna uscì poco sangue. non amo farlo con ragazze vergini, da quando avevo 17 anni e sverginai la mia ex. diciamo che un pò a tutti piace la strada già aperta, ma non fu difficile nel mio caso con Vanessa. lei ne fu entusiasta e mi baciò forte dicendomi: sei stato delicato, ti amo. anche se con un pò di dolore, volle continuare. la penetrai per un bel pò. prima a pecorina, tenendole le tette, fu un piacere immenso. quando capii che si era abituata al dolore e cominciava a gemere di piacere presi a scoparla sul serio, come si scopa una donna della sua età. delle urla assordanti, mise ai gemiti. poi mi chiedeva di darglielo, senza pietà. mi spinse alla parete e tenendomi i polsi bloccati cominciò a baciarmi dal petto in giù. prese ancora a farmi un pompino. mi sedetti e venne a cavalcioni su di me. cominciò una cavalcata irripetibile. la voglia della prima volta è davvero irripetibile e per lei fu così. non mi diede tregua. sembrava quasi che lei scopasse me e non il contrario. spingeva sul cazzo come una matta. ma stavo venendo e dovetti all'improvviso prenderla in braccio e portarla fuori dalla doccia. la adagiai sull'enorme tappeto, mi misi in piedi e mentre si masturbava le venni addosso come una cascata. non bevve, assaggiò solo un, per sentirne il sapore. facemmo un'altra doccia, stavolta sul serio. quando uscimmo dal bagno erano ormai le 10 passate e decidemmo di cenare da lei. essendo successo pochi giorni fa, non l'abbiamo ancora rifatto, ma l'essere stato il suo primo vero uomo, per lei non è cosa da poco. è nata una grande complicità. adesso il capo si accorgerà di quanto è produttiva la Vanessa. ciao a tutti e grazie per avermi letto.
scritto il
2018-02-12
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