La mia cuginetta cap.2
di
VersoPerVerso
genere
incesti
Passammo 3/4 giorni senza sentirci.
Il ricordo di quella notte mi tormentava, ogni volta che il mio pensiero volgeva a mia cugina un erezione mi prendeva, immediata.
In quei pochi giorni mi sarò masturbato almeno 7/8 volte,ed ogni volta pensavo a Marta che mi sussurrava "scopami, voglio godere" e alla sua figa,di così bagnate non ne avevo mai toccate.
Decisi di andarla a trovare il quinto giorno, non ci eravamo neanche messaggiati da allora.
Arrivato a casa sua mia zia mi accolse con la solita gentilezza e mi disse che Marta era in camera sua,e di andare tranquillamente.
Entrato nella sua cameretta lei era lì,sdraiata sul letto,indossava una vecchia tuta, nulla che facesse intravede qualcosa,ma solo vederla mi smosse qualcosa nei boxer.
"Ciao" la salutai.
"Ciao" rispose sorridendomi e alzandosi mi diede due piccoli baci innocenti sulle guance.
Si sistemò sul letto, seduta,a gambe incrociate.Era la posizione che assumeva sempre quando dovevamo raccontarci le nostre avventure.
Io presi la sedia della scrivania e mi misi di fronte a lei.
Minuti interminabili passarono mentre ci guardavamo negli occhi, entrambi rossi in viso
"Bèh,comincio io allora" fu lei a rompere il silenzio imbarazzante.
"L'altra sera, è stato bellissimo,e mi è piaciuto molto"
Il ghiaccio era stato rotto
"Anche a me è piaciuto molto"risposi.
"Anzi,se devo essere sincero mi sono masturbato un sacco in questi giorni, ripensando all'altra notte, molto più del solito"
Sorrise "mi fa piacere, anch'io mi sono toccata tanto, appena ci penso mi si bagnano le mutandine"
"Senti, Marta, davvero fin da piccola ti piacevo? Davvero ogni volta che ti masturbati lo facevi pensando a me?"
"Si tutto quello che ti ho detto era vero, l'altra sera,mentre mi abbracciavi e dormivi,io non riuscivo a prendere sonno,per l'emozione"
Il suo viso divenne nuovamente rosso.
"Ero felicissima di poter dormire con te, e quando ho iniziato a sentire che ti stava venendo duro,che cresceva e si insinuava nel mio sedere,non potevo crederci,ci ho messo un po'a capire che stavi sognando,a proposito cosa sognavi?"
"Se devo essere sincero non ricordo, ricordo solo che stavo scopando,ma non con chi,e neanche la posizione o i dettagli"
"Beh comunque,sentire il tuo cazzo che spingeva dietro mi ha fatto bagnare tutta,e non ho resistito,ho spostato lentamente la tua mano sul mio seno,e tu istintivamente mi hai stretto un capezzolo,facendolo subito indurire."
Come capitava di solito,coi racconti di mia cugina,iniziavo ad eccitarmi,il mio membro si gonfiò subito nei pantaloni,ma stavolta non cercai di nascondere la mia erezione, anzi iniziai a massaggiarmi,da sopra i jeans.
"Vedo che il racconto ti eccita,come sta eccitando me"
Detto questo Marta cambiò la sua posizione,e allargando le gambe, poggiando i piedi sul letto, cominciò anche lei a toccarsi, anche lei da sopra i vestiti.
"Io non resistevo più, volevo godere,ero già bagnatissima, così ho infilato una mano nelle mutandine,e ho incominciato a toccarmi il clitoride, lentamente, volevo godere ogni secondo di quel momento"
Oramai ero troppo eccitato,tra il racconto e vedere mia cugina, anche se vestita,che con una mano si toccava tra le cosce e con l'altra il seno, non riuscivo più a tenere il mio attrezzo nei pantaloni,così mi spogliai,e incominciai a masturbarmi davanti a lei.
"Stavo quasi per venire, quando mi sono accorta che ti eri svegliato,e ti stavi fermando,poi il resto lo conosci "mentre diceva questo anche lei cominciò a spogliarsi,tolse prima la maglia, liberando davanti a me il suo seno,poi calò in un sol colpo pantaloni e mutandine,e si rimise a sedere a gambe aperte davanti a me.
La sua mano sinistra stuzzicava e giocava col capezzolo destro,con la mano destra accarezzava il suo sesso.
Formava dei piccoli cerchi col pollice all'altezza del clitoride mentre con l'indice e il medio si penetrava.Le sue dita sprofondavano tra le grandi labbra,gonfie di desidero.
Vedevo i suoi piaceri colare tra le sue cosce.
Intanto io continuavo un lento movimento con la mano, esponendo la mia cappella ormai violacea e ricoprendola, intanto con l'altra mano mi massaggiavo le palle.
I nostri sguardi erano reciprocamente fissi sui nostri sessi,e sui nostri movimenti.
Ad un tratto la vidi ribaltare la testa all'indietro,aumentare il ritmo della mano sul suo sesso,e il suo respiro diventare sempre più affannoso.
Vedere salire il suo orgasmo accelerò il mio.
Mi alzai in piedi,e mentre lei veniva,esplosi anch'io in un orgasmo che spruzzò il mio seme sul suo corpo.
Un paio di schizzi la colpirono sul seno,un altro più in basso sulla pancia cominciò a colarle verso il basso.
Ricaddi sulla sedia,la guardai riprendere fiato,era bellissima.
Dopo pochi istanti si passò un dito sul seno,dove una goccia del mio nettare era caduta,la raccolse e se la portò alla bocca con un gesto naturale, che mi fece impazzire.
Con la stessa naturalezza, passò lo stesso dito tra le sue intimità,raccolse un po'del suo succo e portò il dito alla mia bocca.Aveva un sapore dolce ma inteso.
Passarono minuti interminabili,nei quali restammo a guardarci,stremati e compiaciuti dalle nostre reciproche masturbazioni.
La voce di mia zia provenire dal basso ci destò da questo stato di torpore.
"Ragazzi,vi ho preparato la merenda,scendete??"
Mentre ci rivestivamo Marta rispose
"Si mamma, veniamo!"
Poi si girò verso di me,mi sorrise,mi diede un piccolo bacio a stampo sulle labbra e mi sussurrò
"O devo dirle che siamo già venuti?"
Il ricordo di quella notte mi tormentava, ogni volta che il mio pensiero volgeva a mia cugina un erezione mi prendeva, immediata.
In quei pochi giorni mi sarò masturbato almeno 7/8 volte,ed ogni volta pensavo a Marta che mi sussurrava "scopami, voglio godere" e alla sua figa,di così bagnate non ne avevo mai toccate.
Decisi di andarla a trovare il quinto giorno, non ci eravamo neanche messaggiati da allora.
Arrivato a casa sua mia zia mi accolse con la solita gentilezza e mi disse che Marta era in camera sua,e di andare tranquillamente.
Entrato nella sua cameretta lei era lì,sdraiata sul letto,indossava una vecchia tuta, nulla che facesse intravede qualcosa,ma solo vederla mi smosse qualcosa nei boxer.
"Ciao" la salutai.
"Ciao" rispose sorridendomi e alzandosi mi diede due piccoli baci innocenti sulle guance.
Si sistemò sul letto, seduta,a gambe incrociate.Era la posizione che assumeva sempre quando dovevamo raccontarci le nostre avventure.
Io presi la sedia della scrivania e mi misi di fronte a lei.
Minuti interminabili passarono mentre ci guardavamo negli occhi, entrambi rossi in viso
"Bèh,comincio io allora" fu lei a rompere il silenzio imbarazzante.
"L'altra sera, è stato bellissimo,e mi è piaciuto molto"
Il ghiaccio era stato rotto
"Anche a me è piaciuto molto"risposi.
"Anzi,se devo essere sincero mi sono masturbato un sacco in questi giorni, ripensando all'altra notte, molto più del solito"
Sorrise "mi fa piacere, anch'io mi sono toccata tanto, appena ci penso mi si bagnano le mutandine"
"Senti, Marta, davvero fin da piccola ti piacevo? Davvero ogni volta che ti masturbati lo facevi pensando a me?"
"Si tutto quello che ti ho detto era vero, l'altra sera,mentre mi abbracciavi e dormivi,io non riuscivo a prendere sonno,per l'emozione"
Il suo viso divenne nuovamente rosso.
"Ero felicissima di poter dormire con te, e quando ho iniziato a sentire che ti stava venendo duro,che cresceva e si insinuava nel mio sedere,non potevo crederci,ci ho messo un po'a capire che stavi sognando,a proposito cosa sognavi?"
"Se devo essere sincero non ricordo, ricordo solo che stavo scopando,ma non con chi,e neanche la posizione o i dettagli"
"Beh comunque,sentire il tuo cazzo che spingeva dietro mi ha fatto bagnare tutta,e non ho resistito,ho spostato lentamente la tua mano sul mio seno,e tu istintivamente mi hai stretto un capezzolo,facendolo subito indurire."
Come capitava di solito,coi racconti di mia cugina,iniziavo ad eccitarmi,il mio membro si gonfiò subito nei pantaloni,ma stavolta non cercai di nascondere la mia erezione, anzi iniziai a massaggiarmi,da sopra i jeans.
"Vedo che il racconto ti eccita,come sta eccitando me"
Detto questo Marta cambiò la sua posizione,e allargando le gambe, poggiando i piedi sul letto, cominciò anche lei a toccarsi, anche lei da sopra i vestiti.
"Io non resistevo più, volevo godere,ero già bagnatissima, così ho infilato una mano nelle mutandine,e ho incominciato a toccarmi il clitoride, lentamente, volevo godere ogni secondo di quel momento"
Oramai ero troppo eccitato,tra il racconto e vedere mia cugina, anche se vestita,che con una mano si toccava tra le cosce e con l'altra il seno, non riuscivo più a tenere il mio attrezzo nei pantaloni,così mi spogliai,e incominciai a masturbarmi davanti a lei.
"Stavo quasi per venire, quando mi sono accorta che ti eri svegliato,e ti stavi fermando,poi il resto lo conosci "mentre diceva questo anche lei cominciò a spogliarsi,tolse prima la maglia, liberando davanti a me il suo seno,poi calò in un sol colpo pantaloni e mutandine,e si rimise a sedere a gambe aperte davanti a me.
La sua mano sinistra stuzzicava e giocava col capezzolo destro,con la mano destra accarezzava il suo sesso.
Formava dei piccoli cerchi col pollice all'altezza del clitoride mentre con l'indice e il medio si penetrava.Le sue dita sprofondavano tra le grandi labbra,gonfie di desidero.
Vedevo i suoi piaceri colare tra le sue cosce.
Intanto io continuavo un lento movimento con la mano, esponendo la mia cappella ormai violacea e ricoprendola, intanto con l'altra mano mi massaggiavo le palle.
I nostri sguardi erano reciprocamente fissi sui nostri sessi,e sui nostri movimenti.
Ad un tratto la vidi ribaltare la testa all'indietro,aumentare il ritmo della mano sul suo sesso,e il suo respiro diventare sempre più affannoso.
Vedere salire il suo orgasmo accelerò il mio.
Mi alzai in piedi,e mentre lei veniva,esplosi anch'io in un orgasmo che spruzzò il mio seme sul suo corpo.
Un paio di schizzi la colpirono sul seno,un altro più in basso sulla pancia cominciò a colarle verso il basso.
Ricaddi sulla sedia,la guardai riprendere fiato,era bellissima.
Dopo pochi istanti si passò un dito sul seno,dove una goccia del mio nettare era caduta,la raccolse e se la portò alla bocca con un gesto naturale, che mi fece impazzire.
Con la stessa naturalezza, passò lo stesso dito tra le sue intimità,raccolse un po'del suo succo e portò il dito alla mia bocca.Aveva un sapore dolce ma inteso.
Passarono minuti interminabili,nei quali restammo a guardarci,stremati e compiaciuti dalle nostre reciproche masturbazioni.
La voce di mia zia provenire dal basso ci destò da questo stato di torpore.
"Ragazzi,vi ho preparato la merenda,scendete??"
Mentre ci rivestivamo Marta rispose
"Si mamma, veniamo!"
Poi si girò verso di me,mi sorrise,mi diede un piccolo bacio a stampo sulle labbra e mi sussurrò
"O devo dirle che siamo già venuti?"
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