La mia amica del liceo

di
genere
feticismo

Salve,
Voglio parlarvi di un fatto che mi è accaduto l’anno scorso al mio ultimo anno di liceo.
Erano gli ultimi caldi giorni di Maggio e mi apprestavo al fatidico esame di maturità.
Quel giorno fu tipico da routine per le prime 3 ore (caldo asfissiante, lezioni noiose e attenzione particolarmente bassa) con i miei occhi fissi su Francesca che era visibilmente accaldata).
Francesca è una ragazza di 19 anni, con un bel caratterino, bionda con gli occhi azzurri, alta 1.60, fisico molto bello e con un piccolissimo 36 di piede, che racchiudeva spesso in delle graziose ballerine. Ritornando a noi, scoprimmo che la professoressa di matematica sarebbe mancata e, pronto a sostituirla, c’era il prof di educazione fisica che approfittò di quelle 2 ore per farci recuperare tantissimi esercizi per un voto finale in vista della pagella. Quel bastardo ci fece faticare un sacco ,di conseguenza ci fece sudare come bestie e come se non bastasse le docce degli spogliatoi erano guaste quindi dovevo correre a casa per lavarmi, ma il professore mi fermò e mi chiese di ritornare in palestra per rimettere a posto tutta l’attrezzatura. Finita l’ultima seccatura mi appresto ad andarmene passando per lo spogliatoio delle ragazza, quando scorgo dalla porta Francesca che si guarda le ballerine e senza volerlo mi faccio accorgere e lei mi fa cenno d’entrare.
“Francesca che ci fai ancora qui? Sono andati via tutti”
“Per colpa del professore mi si è rotta la scarpa, guarda” indicandomi la ballerina con la suola distrutta.
“Dalla a me, cerco di abbozzare una riparazione” dissi cercando di sfilarle la ballerina , quando però lei mi fermò
“Ma sei stupido! Non levarla che ho il bagno rotto a casa e non lavo i piedi da due giorni e come se non bastasse ‘sto coglione del professore mi ha anche fatta sudare come un maiale, quindi se non vogliamo trasformare gli spogliatoi in una camera a gas non toccare le mie scarpe”
“Francesca guarda che i tuoi piedi puzzano sempre hahaha” dissi prendendola in giro e cercando di scatenare una sua reazione, che ottenni subito
“Stronzo! I miei piedi profumano di rose” disse dandomi uno schiaffetto sulla spalla
“Si rose, marce però haha. Comunque puoi stare tranquilla, resisto anche a puzze di questo genere. Sono invincibile”
“Mi hai proprio scocciata con questa tua presunzione. Vediamo se ora la smetti” disse levandosi una ballerina e spiaccicandomi il piede sulla faccia, che scivolò per via del sudore. Era un odore fantastico. Quel piede puzzava da morire ed univa la puzza di sudore e quella del cuoio delle scarpe, lasciandomi senza parole.
“Guarda che non mi fai niente, resisto a tutto”
“Ho capito! Con te ci vogliono le maniere forti. Leccami il piede”
Non credevo alle mie orecchie, ma strinsi subito quel piede e cominciai a leccare via il sudore dal tallone e tra le dita (aveva un sapore salato buonissimo), mentre nei pantaloni cominciava a diventarmi duro tant’è che lei se ne accorse.
“Ah ha! Finalmente sei caduto. Guarda che ti ho combinato lì sotto” e senza che io potessi dire qualcosa si tolse l’altra ballerina e mi mise il piede sulla mia erezione e disse
“però cosi è un peccato, non si sente nulla”. Detto ciò mi sfilò i pantaloni e le mutande e si stese sulla panca, poggiando entrambi i piedi sul mio cazzo
“Wow! Non mi aspettavo fosse così grosso .E’ enorme!”
“G-grazie”
“Sai, è la mia prima sega con i piedi hahah” confessò.
Mi fece una sega perfetta. Quei piedi puzzolenti e piccolissimi che scivolavano su e giù sul mio cazzo aiutati anche dal fatto che fossero incredibilmente sudati. Era bravissima e mi eccitava ancora di più quando mi guardava e si portava una mano alle labbra mordendosi l’unghia di un dito.
Non ho più resistito e scoppiai in un’ondata di sperma che cercai di bloccare in tutti i modi, ma un rivolo colpì involontariamente la guancia di Francesca.
“Mio Dio scusami, non volevo”
“Sta tranquillo. Non fa nulla” disse raccogliendo lo sperma dalla guancia con un dito portandoselo in bocca
“ E’ anche molto buono, mio caro mr presunzione” disse facendomi un occhiolino.
Rimasi a bocca aperta come un ebete ma dovetti riprendere i sensi e vestirmi il più presto possibile per tornare a casa. Uscii da scuola con Francesca salutandola, visto che era venuta a prenderla il ragazzo ma prima di andarsene, avendo cura che nessuno la sentisse esclamò
“Guarda che avevi promesso di ripararmi la scarpa, quindi domani vieni a casa mia e la aggiusti”
“Certo che vengo, sono in grado di riparare tutto”
Mi fece la linguaccia e se ne andò.
scritto il
2018-03-13
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