Per Dio dammelo pt.2
di
Lasuavogliosa16
genere
etero
Mi risvegliai dolente, un po scossa dagli ultimi avvenimenti di poche ore prima, avevo perso la verginità e il mio abito abito talare a terra era distrutto, come gli slip che indossavo e ai polsi avevo i segni dei lacci con cui mi aveva legata, non sapevo cosa fare e come comportarmi, un altro posto dove andare non lo avevo e se mi fossi spostata avrei anche potuto vivere una situazione peggiore, mi alzai e andai a fare una doccia. Quando ritornai in camera avevo l'asciugamano a coprirmi e lui era sveglio, mi si avvicinó e mi accarezzó non sapevo come reagire e lui di questo se ne accorse...:"Scusami per averti preso con la forza,però alla fine non credo ti sia dispiaciuto così tanto." Non sapevo cosa dirgli, mi sedetti e continuai ad asciugarmi, si sedette accanto a me e iniziò ad accarezzarmi il corpo,aveva ragione mi era piaciuto come queste attenzioni, forse davvero avevo perso tempo con gli abiti da suora,lievemente apri le gambe di poco,per non fargli capire che dal mio punto di vista poteva avere ragione. Notò subito questo mio cedere e iniziò ad accarezzarmi l'interno cosa e ad avvicinarsi a me fino a baciarmi, io ricambia lievemente il bacio e lui infilò due dita in me subito, feci un piccolo sobalzo mi faceva ancora male,non ero ancora pronta al mondo del sesso...
"Piccola,ora farò qualcosa che ti piacerà, senza farti male e senza forzarti, se non vuoi dimmelo,io andrò nell'altra camera e ti lascerò stare,se hai dubbi o semplicemente vuoi,non dire nulla." E così feci,non dissi nulla e schiusi le gambe per fargli capire le mie intenzioni,volevo utilizzare quei giorni al meglio. Iniziò a leccarmi e baciarmi l'interno coscia,mi piaceva un sacco,il mio ventre andava verso di lui anche se volerlo,posò la bocca sulle mia zona intima e iniziò a leccarmi e io comincia subito a dimenarmi a gemere, leccava, succhiava e baciava alle volte mordeva,gli dissi:"mi piace,hai ragione non fa male e mi piace un sacco ah...che piacere." Lui rincaró la dose e mi penetró con la lingua,le mie mani si posero sul suo capo per tenerlo fermo lì sulla mia intimità, ero fuori di me dal piacere, gemevo e urlavo, lui aggiunse un dito sul mio clitoride e io esplosi di piacere,lui mi leccó per un altro po e poi mi chiese se mi andava di continuare anche con qualcosa che mi avrebbe fatto un po di male,io ero completamente presa e accettai,mi portò in cucina e mi fece sdraiare a pancia sotto sul tavolo,mi accarezzó la figa e prese un po dei miei umori e iniziò a bagnarmi l'ano, poi prese il suo pene e lo posizionó sul mio ano,inizió a premere mentre mi teneva dal seno e mi disse che se avevo voglia di gridare ero libera di farlo e che mi avrebbe fatto male ma che sarebbe subito diventato piacere,appena entrò urlai per davvero ma lui continuó fino a essere tutto in me,faceva male e bruciava ma lo feci continuare perché volevo davvero godere delle gioie del sesso e poi ringraziarlo per quello che mi aveva fatto poco prima,man mano che spingeva il dolore lasciava spazio al piacere che aumentava sempre più, gemevo reggendomi al tavolo,mentre le sue forti spinte mi muovano. Provai la sensazione di goduria di prima e mi tremavano le gambe,lui se ne accorse e mi disse:"vieni troia vieni,fammi sentire come vieni e godi con questo cazzo in culo,una suora che viene inculata da uno sconosciuto su un tavolo e viene pure. Troiona." Mi tirò uno schiaffo sul culo,iniziai a tremare e urlare e venni reggendomi forte per i troppi spasmi,poco dopo lui venne in me. E quando usci dal mio culo, mi diede ancora qualche sculacciata e poi io mi andai a lavare di nuovo.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico