Io E Il Mio Padrone

di
genere
dominazione

Sono una ragazza di 21 anni, il nome che userò è Pamela; uso questo nome perché è così che dico di chiamarmi quando sono in una di quelle chat dove si parla senza problemi di tutti gli argomenti possibili soprattutto (ovviamente) di sesso.
La mia storia inizia così: in una di quelle chiacchierate con uomini e donne sconosciuti, ho conosciuto un uomo che mi ha subito intrigata, mi diceva le cose più porche con classe e così ci siamo scambiati le mail.
Ogni giorno ci scrivevamo, lui mi mandava dei video porno e mi ordinava di fare alcune cose per lui, aveva sempre idee geniali per esempio mi ordinava di infilare i miei slip nella figa e poi di tenerli in bocca per mezz’ora mentre lui mi guardava in cam e continuava a scrivermi quanto ero troia, oppure di masturbarmi fino a che non venivo tre o quattro volte, di raccogliere il mio “miele” in un bicchiere dal quale avrei poi bevuto.
Parlavamo sempre dell’eventualità di incontrarci e fantasticavamo sul nostro incontro, ma io avevo paura e rifiutavo sempre i suoi inviti.
Erano passati più di 6 mesi quando decisi di incontrarlo, anche in quel caso lui sfoderò tutta la sua fantasia: mi ordinò di alzarmi presto domenica mattina e di uscire con una mini gonna senza slip, l’incontro sarebbe avvenuto in un parco, io dovevo far finta di leggere mentre mostravo ai vecchietti che stavano lì le mie parti più intime.
Così la domenica successiva mi alzai presto e feci tutto ciò che lui mi aveva ordinato, ormai quel giochetto padrone-schiavetta mi eccitava troppo, arrivai al parco e iniziai a leggere un libro, a poco a poco allargai le gambe scoprendomi già bagnata e per fare un po’ di testa mia inizia anche a muovermi e alzai ancora di più la gonna aspettando che il mio padrone venisse a prendermi e sperando che fosse orgoglioso di me.
Dopo circa mezz’ora c’erano cinque vecchietti, tre uomini adulti e due ragazzi che mi guardavano e che cercavano di nascondere l’eccitazione, li vedevo muoversi sulle panchine e guardarsi intorno sperando che nessuno si accorgesse di loro.
Quando Fabio (anche questo è un nome di fantasia) arrivò, si sistemò un po’ più lontano per godersi la scena, mi accorsi subito che era lui: 40 anni, distinto, veramente un bell’uomo e non vedevo l’ora di stare da sola con lui, iniziò a toccarsi e mi accorsi che il suo membro cresceva a dismisura, sapevo che aveva un cazzo di dimensioni bibliche (l’avevo visto in foto) ma vederlo “dal vivo” era sconvolgente!
Finalmente si avvicinò e mi disse la nostra “parola d’ordine”, io mi alzai e raccolsi le mie cose dalla panchina offrendo ai guardoni anche la prospettiva di dietro, Fabio mi disse che adesso quello spettacolo toccava solo a lui e ai suoi amici e che mi avrebbe punito per questo.
In quel momento non feci caso al fatto che aveva parlato degli “amici”.
Arrivammo a casa di un suo amico e il suo sguardo cambiò, mi disse che avrebbe fatto il padrone sul serio e che quella giornata non l’avrei mai dimenticata, in fondo era quello che volevo anch’io.
Mi disse di spogliarmi, buttai i miei vestiti in un angolo e rimasi completamente nuda lui mi prese per un braccio e mi portò in un’altra stanza, in quel momento mi ricordai degli amici… erano due uomini di colore semi nudi e Fabio mi disse “oggi sei nostra, dovrai fare tutto quello che ti diremo altrimenti sarà peggio per te”, quella situazione mi eccitava sempre di più.
Gli uomini si spogliarono mostrando i loro cazzi giganti, Fabio mi mise una benda negli occhi e mi fece inginocchiare, mi prese i capelli e mi infilò il suo grosso cazzo in gola mentre gli altri mi toccavano, mi venne un conato, ma loro non se ne curavano, ero il loro oggetto e non importava come stavo, mi sentivo sempre più eccitata la cosa proseguì con gli altri due cazzoni, li succhiai come un’assatanata fino a che non mi vennero in bocca uno dopo l’altro, era un fiume di sperma e mi colava in tutto il corpo fino a terra, Fabio tolse la benda e mi ordinò di pulire tutto con la lingua, iniziai a leccarmi guardandolo negli occhi, poi mi misi a quattro zampe e leccai il pavimento mentre guardavo i loro cazzi che tornavano duri.
Quando fu tutto pulito uno degli amici mi fece sedere sul tavolo e prese un vibratore, mi disse che dovevo masturbarmi davanti a loro, io dissi che era una cosa troppo intima per farlo davanti a loro, ma l’altro amico si alzò e mi diede uno schiaffo in faccia, così mi ricordai della mia situazione da schiava e iniziai a stimolare il clito con il vibratore, loro intanto mi guardavano seduti sul divano mentre fumavano una sigaretta, iniziai a penetrarmi prima lentamente, poi sempre più forte, sentivo l’eccitazione che saliva e i tre uomini iniziarono ad incitarmi dicendo che ero una gran puttana che dovevo urlare che li dovevo guardare negli occhi e io eseguivo i loro ordini, quando arrivai all’orgasmo mi stesi sul tavolo, Fabio si avvicinò e mi infilò il vibra in bocca dicendomi che dovevo pulire anche quello.
Ero esausta, ma vedevo i loro cazzi duri e sapevo che non mi avrebbero lasciata in pace molto presto, infatti mi ritrovai presto un cazzo nella figa, Fabio sapeva che non avevo mai avuto un rapporto anale, così prese un po’ d’olio e mi lubrificò il buchetto con le dita, io avevo paura, ma sapevo che me l’avrebbe sfondato, infatti mi strappò dal suo amico e mi fece mettere a pecora, appoggiò la cappella sul mio culo e mi disse di non preoccuparmi, a quelle parole mi rilassai un pò, ma lui da vero padrone mi sfondò senza pensarci un attimo, il suo cazzo era dentro di me fino alle palle, urlai di dolore mentre loro ridevano di gusto, Fabio mi sfondò il culo per un bel po’ mentre gli altri facevano a turno per mettermelo in bocca, decisero che dovevano venirmi tutti nell’intestino, ma non capivo perché, così i tre cazzi si susseguirono in quello che era il mio buchetto ormai allargato all’inverosimile.
Quando tutti finirono Fabio aveva preparato un bicchiere che posizionò sotto il mio culo, mi disse che adesso dovevo far uscire tutto lo sperma, ovviamente feci ciò che voleva, quando il bicchiere fu riempito a dovere ho dovuto bere tutto.
Quel giorno sono tornata a casa dolorante e ho sentito sapore di sperma per tanti altri giorni, ma inutile dire che ci sono stati altri incontri…
di
scritto il
2011-04-06
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