Tradimento premeditato
di
Biricchina
genere
prime esperienze
Voglio raccontarvi l’inizio di un avventura. Sono una ragazza l’età non è rilevante, qualche anno fa avevo litigato con il mio ex ragazzo, litigi continui che da diverso tempo non mi portavano ad avere rapporti con lui, tra l’altro quelli che avvenivano erano ormai minestra scaldata, passato il periodo di fuoco il rapporto si stava affievolendo, lui ragazzo normale, fisico asciutto da palestra nell’intimità dotato quanto basta, lo definirei nella norma.
Quella sera il litigio mi aveva portato al pensiero di lasciarlo ed al contempo l’idea di tradirlo prima. Cominciando così ad uscire con le amiche alla ricerca di qualche cosa, anche se l’idea non era ben delineata, mi prendeva sempre più il desiderio di tradirlo con un esperienza fuori dagli schemi, un tradimento che appagasse anche il mio appetito sessuale.
Dopo qualche settimana di vani tentativi, mi ritrovai una sera in macchina da sola dopo aver accompagnato l’ultima amica a casa, percorrevo una strada secondaria che dopo qualche chilometro mi immetteva su un viale con delle prostitute sui marciapiedi, mi venne da ridere, guardando attentamente mi accorgevo che erano travestiti, alcuni erano senza indumenti sotto la pelliccia, tra questi noto un travestito che si menava l’uccello, era una fava strepitosa, venni avvolta da una vampata di calore immensa, in un primo momento pensai ma sei cretina e continuai il mio viaggio in macchina. Dopo pochi chilometri però, mi accostai sulla corsia di emergenza presa da pensieri erotici ed un raptus che mi diceva di tornare indietro, poggiai la mano all’interno delle cosce, ero pressoché fradicia dei miei umori, quella sera neanche ad averlo premeditato avevo un vestitino corto, reggiseno e slip neri di pizzo, con calze auto regenti, mi ricomposi misi la freccia e tornai indietro.
Accostatami a questo travestito, mi resi conto che l’occhio non mi aveva ingannato, una fava che mi sorprendeva per lunghezza e soprattutto larghezza, fenomenale, sentivo i miei umori colare sempre di più, contrattai il prezzo e lo tirai su in macchina, gli chiesi un posto tranquillo e lui mi condusse in un posto abbastanza appartato fuori da sguardi indiscreti, scambiammo prima due parole, mi disse che lei era una trans, viveva in Italia ormai da 5 anni, aveva fatto diversi interventi di cui anche il seno, al tatto era più duro rispetto al mio, tra una parola e l’altra i miei pensieri erano rivolti al suo membro, lo capì subito prendendo lei l’iniziativa, mi cominciò a spogliare piano, sgrillettando il mio clitoride, la mia fica era un fiume in piena, ed accoglieva di buon gusto i suoi diti all’interno, io gli presi in mano il suo membro che si era ridimensionato, cominciai a menarglielo con la mano, cominciò a ritornare delle misure viste precedentemente, mi poggio la sua mano in testa, facendomi capire che voleva che glielo prendessi in bocca, lo accontentai senza indugi.
Cominciai un lavoro di lingua sulla sua cappella, che si gonfiava sempre di più, era una fava enorme comincia a succhiarlo e leccarlo, ci scambiammo un sessantanove, provai ad ingoiarlo il più possibile, ma la misura superava abbondantemente i ventisette centimetri, così come confermato da lei stessa. Poco dopo mi sdraiai in mezzo al sedile la mia fica era pronta a prenderlo, ansimavo, non avevo mai avuto rapporti con un superdotato, mi poggio quell’enorme cappella sulle labbra della fica, senti lo spalancarsi ed un dolore misto a piacere mai provato, mi scopo da prima adagio, poi sempre più forte, ma senza farlo entrare tutto, godevo io adesso come una cagna in calore, che gli chiesi di metterlo dentro tutto, mi accontento subito, cominciarono ad arrivarmi delle botte inaudite, sentivo il suo cazzo fino alla bocca dello stomaco, me lo tolsi da dentro, mi misi a pecorina la scelta della posizione trovo concorde anche lui, mentre riprese a scoparmi gli dissi la seguente frase “ sfondami la fica”, cominciai a gridare di piacere, non avevo mai provato nulla del genere, raggiunsi un orgasmo apocalittico, dopo il mio orgasmo, mi chiese se lo volevo anche dietro, non riuscii a dirgli di no. Prese dalla borsa un tubetto di unguento, lo sparse sul mio buco sia all’esterno che all’interno aiutandosi con il dito, anche qui cominciai a sentire la sua cappella premere con forza, il mio culo si spalanco facendomi uscire un grido di dolore, si scuso e ci mise altra vasellina, ricominciammo da capo, andò un po’ meglio , cominciò a stantuffarmi con un andare ritmico, mi rilassavo sotto i suoi colpi ben piazzati, cominciai ad ritmare con lui, sentivo la sua fava come non mai, mi masturbavo la fica come meglio potevo fino a raggiungere nuovamente un orgasmo, cominciai a ritmare io con irruenza, facendolo entrare tutto fino in fondo, che gusto, fu lui questa volta a sussurrarmi se volevo che mi rompesse il culo, gli dissi di si, di farmelo sentire fino in gola, mi stantuffava con quella fava enorme sfondandomi veramente, gli dissi che volevo che mi venisse in bocca, la cosa lo fece eccitare a tal punto che poco dopo mi ritrovai la faccia inondata del suo sperma che giunse copioso.
Da quel giorno oltre ad aver reso il mio ex ragazzo cornuto, così come quello attuale, mi concedo rapporti con trans, oltre ad intrattenere un amicizia con questa Camilla ( il nome della trans di quella sera ), che a tutt’oggi mi resta difficile se definirla amica o amico, con cui abbiamo programmato una doppia penetrazione, insieme ad una sua amica altrettanto dotata, anche questa un esperienza nuova.
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