Avercelo piccolo non è un problema

di
genere
etero

Una mia collega diceva sempre: “avercelo piccolo non è un problema” ma poi aggiungeva “ è una vera e propria tragedia!” Io sorridevo facendo un cenno di intesa, come se io avessi un grosso affare fra le gambe.. Ma le sue parole, per me, erano una vera e propria pugnalata.. Perchè io sono uno di quegli uomini che lo hanno piccolo, ho un cazzo che a stento arriva a 14 centimetri e ,in quanto a spessore, non supera i tre centimetri e mezzo, volendo essere ottimisti.... Immagino quanti di voi lettori staranno ridendo adesso orgogliosi scoprendosi oltre queste misure e quante lettrici staranno facendo battute più o meno salaci, o meglio, più o meno stupide su questa mia disgrazia.. Ma sono certo che, invece, moltissimi lettori si trovano nelle mie condizioni...Quando ero appena adolescente e giocavamo a chi pisciava più lontano, io ero orgoglioso di avere il pisello più grosso di tutti i miei amici, in particolare il mio amichetto Antonio aveva un pisellino..ino...ino. Ma quell’estate i nostri corpi cambiarono, come si dice facemmo lo “sviluppo” e quando, all’inizio della scuola ci ritrovammo a fare quel gioco, scoprii che ad Antonio era venuto un pisello enorme mentre il mio, era cresciuto certo, ma era rimasto parecchio indietro nelle dimensioni.. Capii allora che ormai sarebbe stato meglio non mostrarlo troppo in giro e non partecipai più a “chi pisciava più lontano”. Ma a quel gioco ora se ne era aggiunto un altro, quello del “chi -arrivava- prima”.. ma io non vi partecipai mai. Avevo scoperto in quell’inverno la masturbazione, le “pippe” come i miei amici mi avevano detto che si dicesse..Un pomeriggio che ero solo in casa mi ritrovai a sfogliare il catalogo di mamma e mi soffermai a guardare tutte quelle donne in mutande. Mi venne duro che mi veniva duro come la pietra. Provai a toccarmi e scoprii che mi dava piacere ma mi faceva male il filetto sotto il glande, se provavo a tirare indietro la pelle del prepuzio ad un certo punto sentivo dolore. All’improvviso però il piacere divenne intensissimo e uno schizzo di sperma fuoriuscì dal mio cazzo. Una ,due, tre,quattro sborrate, il mio cazzo non finiva mai di schizzare. Sembrava colla, grumi solidi fra tanto liquido. Mi spaventai e pregai Gesù che facesse smettere quella cosa. Allora credevo in tutte le cose che le brave suorine del convento vicino mi avevano messo in testa.. Inoltre mi facevano male le gambe, un dolore fortissimo che mi fece stendere sul pavimento di mattoni.. Avevo paura che tornasse mia madre, che mi trovasse steso a terra in quel mare di sperma che ero riuscito ad eiaculare e che imbrattava il rosso, lucido, pavimento di mattoni verniciati al quale lei teneva tanto. Questa fu la mia prima pippa.. Allucinante.. Ma una volta conosciuto il piacere farsi le pippe divenne un bisogno quotidiano, almeno in questo ero nella normalità, ma allora non lo sapevo. Ma una ulteriore brutta faccenda giunse a farmi capire che ero “sottosviluppato”..un giorno il falegname che lavorava sotto casa mi mostro’ il suo cazzo, non ho mai capito se voleva che gli facessi una sega o, chissà, forse voleva infilarmelo da qualche parte, non l’ho mai capito perché scappai impaurito, impaurito da quell’enorme cazzo che lui cercò di farmi prendere in mano.. non ne ho mai parlato con nessuno, capivo che era una cosa brutta che poteva avere conseguenze terribili. Ma vi furono anche momenti magnifici..i miei genitori andavano spesso a trovare il nonno ed io,allora, andavo a dormire a casa di una maestra zitella, dormivamo in due lettini separati e la sera , quando io ero già a letto, lei si spogliava in mia presenza, era bellissima o, almeno, tale mi pareva. Appena spenta la luce io cominciavo a farmi una pippa sotto le lenzuola..La maestra se ne accorse e divenne un gioco fra noi, lei cominciò a togliersi anche le mutande mostrandomi la nerissima fica ed il culo…. Ed io mi segavo..ma ora fuori dalle lenzuola.… Chissà, se mi avesse fatto assaggiare la fica la mia vita sarebbe stata diversa..ma non accadde mai, a lei piaceva solo vedermi sbavare e sborrare.. Ma veniamo a tempi più recenti.. Una delle occasioni “perse” dovute alla mia insicurezza, anzi alla constatazione che se hai il cazzo piccolo le donne magari ti fanno pure scopare ma poi non ti cercano più fu quella che mi vide protagonista pochi mesi dopo che ero stato assunto. Una collega separata, milf come si dice ora, fece in modo di farmi andare a casa sua, voleva scopare..ma io non volevo che raccontasse in ufficio alle colleghe che erano più zoccole di lei se possibile, che l’ avevo piccolo, di certo avrebbero riso di me.. E così, capito quello che stava per succedere, feci di tutto per trovare una scusa per andar via.. Lei si senti rifiutata e non mi diede più retta, forse passai pure per gay, ma meglio perdere una amica che esporsi al ridicolo. E comunque nessuno poteva credere che fossi gay..non lo sono mai stato.
Ancora due episodi e poi tiro le conclusioni. Mi ero sposato con una brava ragazza di ottima famiglia, il mio lavoro mi portò per qualche tempo a lavorare lontano da casa , partivo il lunedì e tornavo il venerdì sera.. Tutto bene , tutto tranquillo, un matrimonio “abbastanza” felice ma, ma dopo quasi venti anni vengo a sapere da una parente in astio con mia moglie che al tempo che lavoravo fuori era scoppiato uno scandalo in famiglia.
Una signora che abitava nel mio stesso palazzo aveva informato la famiglia di mia moglie che la mia giovane sposina era diventata l’amante di un signore maturo che abitava qualche piano più giù. Mia moglie, con i suoi 25 anni, aveva soppiantato nel cuore del tipo o meglio per il cazzo del tipo la delatrice che per questo aveva fatto la spia. La mia parente aveva puoi aggiunto , quasi a discolpa di mia moglie, che il tipo aveva fama di essere un vero superdotato e che forse io non soddisfacevo mia moglie abbastanza, e che doveva fare la poveretta? Io all’epoca avevo solo notato che il venerdì quando tornavo mia moglie preferiva darmi il culo.. probabilmente perché la fica era riservata all’enorme bestio del salumiere..che,certamente, le dava sensazioni che io non ero in grado di darle. Io pensavo che il fatto che mi desse il culo fosse un atto d’amore.. e invece…
E dopo vent’anni ho preferito tacere e far finta di non sapere anche se vorrei sapere quante volte si sono incontrati ancora quei due nel tempo. E così ho capito le frecciatine che mi erano arrivate anche da mia moglie stessa e da qualche parente circa l’inadeguatezza del mio cazzo..
Ho avuto anche un’amante, si, incredibilmente, ho avuto una che impazziva per me.
Una donna intelligente anche se un po’ cozza. Un giorno le chiesi se era vero che le donne preferivano il cazzo grosso.. Mi rispose :“ No! E’ falso, io con te godo tantissimo. Quando ami un uomo le dimensioni non contano..certo che se poi cerchi il piacere per il piacere ..è tutto un altro discorso”. Ma l’amore non dura in eterno mentre la ricerca del piacere dura una vita. E questo taglia la testa al toro o forse gli taglia solo le corna.. Concludo. In genere sia mia moglie che la mia amante arrivavano regolarmente all’orgasmo, ci ho fatto dei figli con mia moglie, ho chiavato anche altre donne che non ho riportano in questa confessione e ,a meno che non fingessero tutte ,hanno avuto sempre rapporti soddisfacenti anche se tutte tendevano a darmi il culo con molto entusiasmo perché dicevano che non si facevano “troppo” male quando entrava ed era piacevole... Ora mi chiedo, perché colpevolizzate e ridete di chi lo ha piccolo? Non è colpa nostra, non possiamo farci nulla. Del resto neppure voi donne avete sempre il fisico perfetto ma nessuno ride di voi. Ci rendete la vita difficile e ,spesso, per il timore di spogliarci di fronte ad una donna perdiamo momenti di gioia ed anche qualche opportunità di affermarci perché partiamo già psicologicamente in svantaggio.. Ma, fortunatamente, ora ho una età che del problema che mi ha angustiato la vita non mi frega più nulla, sono vecchio ormai...
scritto il
2018-05-26
8 . 9 K
visite
5
voti
valutazione
6
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.