Una punizione ingiusta (1)

di
genere
dominazione

premessa: scrivo di getto, seguendo il flusso delle idea di un racconto che mi gira per la testa da qualche giorno, mi eccita, e' una mia fantasia ma non l'avevo mai scritta, scusate gl errori

Vincenzo ed io siamo sposati da 20 anni. Lui piu' grande di me di 23 anni. Io quando lo incontrai alla mia prima esperienza. La differenza di eta' non e' mai stata un problema neanche nell'intimita'm L'intesa e' sempre stata perfetta, magari sempre allineata a canoni "traduzionali" ma sempre soddisfacente.
I problemi iniziarono qualche anno fa, il suo lavoro di impiegato in una societa' privata si era trasformato in un lavoro di rappresentate full time che lo costringeva a frequenti viaggi spesso sul territorio nazionale ma anche all'estero, periodi che corrispondevano a lunghi periodi di solitudine per me. Avevo scoperto il sesso con Vincenzo e a seguito delle sue frequenti assenze avevo cominciato a rispondere da sola alle esigenze del mio corpo dapprima scoprendone occasionalmente le gioie e, poi, durante i suoi periodi di prolungata assenza, indulgendo due, tre quattro volte o anche piu' durante la giornata in quel piacere che l'assenza di mio marito mi negava. Ormai era diventata una dipendenza non potevo farne a meno ma la mia dipendenza non mi impediva di accogliere nel nostro letto mio marito nelle sempre piu' rare occasioni in cui tornava a casa.
Vincenzo appariva contento di trovare una moglie sempre calda ad aspettarlo ed appagato dei rapporti che consumava con vigore e soddisfazione evidente
Un giorno pero'questo mio idilliaco equlibrio crollo'all'improvviso...
Mio marito era partito per il nord africa per la presentazione di un nuovo prodotto ed io ne sentivo gia' la fisica mancanza . Da un paio di giorni passavo ore fuori casa impegnata nell'organizzazione di un evento benefico, e crollavo distrutta la sera saltantando i miei momenti di piacere. Quella sera avevo mangiato velocemente e mi ero stesa sul letto davanti alla TV , un vestito leggero a fiori sopra le mutandine gia' bagnate. Facevo zapping distrattamente ma gia' pregustavo il piacere che mi sarei concessa da li a breve. Esitavo solo perche' le pulsazioni del mio clitoride erano talmente forti che ogni contrazione era quasi dolorosa...mi era capitato in passato di soddisfare il mio piacere in quello stato e l'esplosivo orgasmo che ne era immediatamente seguito era stato fisicamente quasi doloroso seppur mentalmente inebriante. Cosi' quella sera stavo attendendo...attendendo che le pulsazioni si attenuassero...con studiata pazienza avevo aspettato il momento giusto e poi iniziato a masturbarmi. Con il dito indice della mia mano destra avevo cominciato piano a tormentare il mio clitoride mentre infilavo l'anulare della stessa mano nel mio sesso bagnato. Ormai conoscevo il mio corpo ed iniziai a dare alla mia mano quel delizioso ritmo che sapevo mi avrebbe portato all"orgasmo in breve tempo...con l'indice sfregavo con l'anulare entravo ed uscivo dal mio sesso fradicio di umori...ero in estasi, le gambe allungate i muscoli contratti in attesa di un enevitabile orgasmo....ed in quel momento Vincenzo entro' nella stanza (continua ;) )
scritto il
2018-06-26
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