Quella Puttana sgozzata

di
genere
bondage

Era una calda mattina di Luglio del 2014. Come al solito ero sotto esame e quindi sotto stress. Avevo deciso di prendermi una mattinata di pausa dai libri per dedicarmi ad una mia passione, quella dello scopare troie, ovvero scopare donne che però invece di mostrare la loro vera natura solo dopo cene e cinema offerti lo fanno per 30-50 o anche 100 euro in contanti . Sapevo dove andare ma faceva troppo caldo per scopare in un piccola cabrio del 2004 sotto il sole della Salaria presso la periferia di Roma. Ecco quindi l’idea, ho casa libera , mio padre e mia madre a lavoro e i miei fratelli al mare con la zia, vado a farmi un giro per la Salaria appunto e scelgo una nuova arrivata . Michela , ovviamente rumena, di 24 anni, di Costanza . Bel culetto e bel visino , tette piccole ma simmetriche, un 7,5 diciamo se vogliamo dargli un voto. Sapevo o si capiva che non stava facendo molti soldi sotto il sole cocente delle 11 del mattino. Le dico quindi se vuole guadagnarsi 50 euro per venire a scopare a casa mia a 6 km da li. Dice che in casa non viene. Alzo la posta a 70 euro e accetta. Ero così arrapato e allo stesso tempo nervoso che le tocco prima il seno e poi le gambe. Le dico che tutte le donne dovrebbero essere usate solo come oggetti per il piacere maschile e che lei almeno ci guadagnava pure. E’ timida, parla poco e per quelle mie frasi mi guarda in modo schifato , capisce che sono un porco e uno squilibrato anche se all’ apparenza sono il tipico bravo ragazzo, figlio di papa’ della media borghesia . Aspetto nell’ ordinario ma molto basso, circa 1,64, questo non mi aiutata a scopare senza pagare. Ma oggi con me c’è Michela e una volta saliti al 6 piano del mio palazzo la spoglio con forza , togliendole prima quel piccolissimo short e poi quel reggiseno veramente di taglia scadente , metto in mostra la sua bianca pelle e inizio a leccarla ovunque già sulla porta senza averla nemmeno ancora chiusa, collo, orecchie e ovviamente seno. La puttana, la bianca troia rumena però vuole prima farsi pagare, vuole vedere gli sporchi contanti e allora glieli struscio sulla fica e nel frattempo gli sputo sul viso, mi sento il suo padrone e in quel momento lo sono. Gli dico che per guadagnarsi quei 70 euro deve farmi di tutto e farlo bene, come una schiava in calore dell’ antichico Egitto o come una di quelle 13-14 mogli di un Sultano Arabo che lo prendono dovunque in qualunque ora. La piccola pallida rumena di Costanza inizia ad avere paura, povera; è solo un mese che e’ in Italia, nel nostro paese dove credeva di venire a fare l’ agente di viaggi , che illusa la povera ragazza troia . La prendo con forza mentre lascio i 70 euro appena all’ ingresso per terra, finisco di spogliarla e mentre quasi piange, prendo dal balcone una corda di platica , più un lungo nastro adesivo che una corda, in realtà una delle puttanate che compra mia madre pensando di essere utile per la famiglia, mentre dovrebbe solo succhiare molto più spesso il membro a mio padre, che se non fosse per lui ora erano 25 anni che faceva la commessa al Todis. La lego per i piedi , la lego forte quasi a fargli male, impaurita la povera bianca rumena non porge resistenza . Quindi mi spoglio e senza mettere il preservativo arrapato come sono glielo infilo nel culo, pur piccola quella puttana era solita prenderlo nell’ ano . Inizia ad urlare non so per quale motivo precisamente, se per dolore, paura o godimento, escludo la terza, mi sarei offeso . In tutto ciò mi sono dimenticato di dirvi che dopo latte e cappuccino alle 9:30 del mattino, visto che ero molto assonato, avevo sniffato un decino di coca, sì proprio cocaina, grazie ai buoni postali di nonna potevo permettermi droga e puttane anche se a 26 anni ancora non avevo la minima voglia di lavorare. Torniamo a noi... stavo scopando analmente Michela sul pavimento in parque del mio appartamento da 110 metri quadri , mentre lei era legata per i piedi . La 24enne cercava di dimenarsi e liberarsi ed io non rispondevo di me stesso, avevo il pene così duro che pensavo sarebbe esploso di li a poco, come una rana che si apre le se metti sopra del borotalco . Le dico alla troia che se vuole i suoi soldi deve bere il piscio che di lì a poco ero pronto a far sgorgare dal mio pene mentre gattonando andava a prendersi i suoi 70 euro all’ Ingresso. Ovviamente non vuole, mi grida di tutto, in una lingua tra l’ altro a me sconosciuta. Quindi mi fa arrabbiare , estraggo il cazzo e le piscio addosso , poi per effetto anche della coca non riesco a farmelo tirare nuovamente. La rumena si dimena, urla sbraita , nel palazzo ci sono altre casalinghe mantenute dallo stipendio dei loro mariti ufficiali dell’ esercito. No , non posso permettere che continui, inizio a minacciarla e schiaffeggiarla ma nel frattempo vorrei di nuovo scoparla. Le metto prima uno, poi 2-3 dita nella fichetta, cazzo la troia era bagnata, aveva goduto mentre la inculavo come una cavalla . Quindi mezza spisciata e lacrimante la lego e continuo fargli questo grosso ditalino. Mentalmente godo ma niente, il cazzo non vuole sapere di tirarsi su di nuovo. Lei oltre a non collaborare dice di volvermi denunciare . Non ci posso credere, sei una rumena di 24 anni che fa la Troia alle 11 del mattino sulla salaria e vuoi denunciare il figlio di un ufficiale del paese che ti sta illegalmente ospitando !?!? No questo non va bene. La prendo con forza , e’ alta meno di 1,55 metri, con il braccio la trascino sul divano della sala. Le salgo sopra e se anche se il mio pene e’ solo un po’ barzotto la penetro al naturale nella fica, ma niente un po’ di avanti e indietro mentre le tengo le braccia per non farla muovere e scappare ma il cazzo non mi diventa duro . Lei non collabora mi sta davvero facendo incazzare, io sono 18 ore che sono strafatto e sudo peggio di un grasso cinghiale . La rumena e’ impaurita e schifata allo stesso tempo ma soprattutto non vuole prendermelo in bocca. Quindi prendo il coltello dei salumi dalla cucina mentre avevo di nuovo legato la puttana ai piedi del divano, le intimo di succhiarmi il cazzo altrimenti le do’ una coltellata . Lei ancora non vuole, gli avvicino quindi il coltello affilato alla gola e per fortuna sua e mia mi prende il cazzo in bocca. Accade però una cosa irreparabile... mi morde il cazzo la lurida troia rumena. Come in un film in bianco e nero dove il tempo si ferma , a me sembrano ore ma stiamo parlando di poco più di 2 secondi , mentre con la mano sinistra tengo la testa della rumena , con la destra prendo l’ affilatissimo coltello e lo pianto nella gola della ragazza. Non so cosa mi sia passato nella mente ma si gliel’ho ficcato nella gola , credo nella carotide. Ragazzi non sapete quando sangue è incominciato ad uscire da quella gola, una fontana, dopo 4-5 secondi mi sono reso conto di quello che avevo fatto ed estratto il coltello ho cercato di “ tamponare” il buco che avevo creato con un fazzoletto ma era troppo grande, il sangue era tantissimo. Per non sporcare troppo la casa mentre continuava ad uscire il sangue a catinelle e la povera prostituta mi guardava con occhi da cerbiatta ferita l’ ho messa nella vasca del bagno grande ed ho aperto l’ acqua fredda per far scorrere il sangue. Ho chiuso la porta a chiave da fuori. Ero molto impaurito ma allo stesso tempo freddo, sapevo che il suo pappone non sapeva dove abitavo e non credo potesse aver memorizzato la targa della mia Cabrio a memoria, perché avrebbe dovuto. Sicuramente era una ragazza non in regola , le “ regolarizzavano” solo dopo 3 mesi di attività se erano fruttuose altrimenti non so che fine facevano . Erano anni che andavo a puttane e 2 chiacchiere le avevo fatte. Insomma nessuno sapeva che lei era lì e probabilmente per il nostro Stato nemmeno esisteva, presa in custodia da un pappone che tutto voleva piuttosto che andare alla polizia. Presa la candeggina e altri di quei cazzo di prodotti che comprava mia madre ho ripulito la sala, in 40 min era come nuova . Sono quindi andato al bagno e aperta la porta la rumena era ancora più bianca di quando l’ avevo conosciuta e soprattutto senza vita. Il resto non vi dico come è andata ma quel corpo ora è sotto una montagna delle Marche, 4 metri sotto terra . Io tranquillo a casa dopo 4 anni continuo ad andare a puttane, la macchina è stata venduta il giorno dopo ad un mio amico di Bologna e ho detto ai miei che avevo trovato una buona occasione per prendermi una panda nuova. La polizia non è mai venuta a cercarmi , ho fatto sparire il suo telefono, quello della prostituta e vivo beato e tranquillo . A voi l’ Italia
scritto il
2018-07-04
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