Al parco col collega dotato
di
Luna90
genere
etero
Era tutto il giorno che il mio nuovo collega, Jacopo, scrutava il mio fondoschiena sodo e abbondante, quando passavo di fronte a lui per dirigermi verso la toilette. Jacopo è davvero carino, bassino ma virile e con un gran savoir-faire. I suoi sguardi maliziosi mi fanno eccitare, sento forti brividi lungo la schiena. A dirla tutta, me lo scoperei sulla sua grandissima scrivania, ma devo portare a termine un progetto, e quindi tengo lontani i pensieri perversi...
Quando usciamo da lavoro, Jacopo mi chiede se ho voglia di fare una passeggiata al parco. "Perchè no?", gli rispondo. È una bella giornata e non ho voglia di tornare a casa. E a quel punto ci incamminiamo. Mentre passeggiamo e chiacchieriamo nel parco, noto che osserva la mia scollatura generosa. Per provocarlo gli chiedo se gli piace la mia collana e lui risponde di sì, accarezzandola e facendo poi scivolare le mani sul mio seno, ma con delicatezza. Gli dico che ho notato i suoi sguardi durante la giornata, e lui, sorridendo, rivela di essersi masturbato pensando a me nuda sulla sua scrivania, con solo quella collana addosso.
A quel punto inizio a sentire la mia fica palpitare.
Mi chiede se ho voglia di sedermi su una panchina. "Certo". Ne troviamo una in un angolo isolato e più buio, nascosto tra alberi e cespugli. Mi cinge i fianchi e sussurra che sono molto sensuale. Poi mi accarezza le gambe, io gli tocco il ventre e lo prendo in giro perchè è visibilmente arrapato. Lui rispond baciandomi con grande passione. Mi siedo su di lui e inizio a strusciare la fica bagnata sul suo pantalone. Mi solleva la gonna. Gli prendo le mani e gliele piazzo sul mio fondoschiena. Lui lo esplora tutto, lo schiaffeggia, lo morde, e poi inizia a giocherellare con le sue dita, mentre mi bacia.
Mi massaggia l'interno coscia, avvicinandosi sempre di più alla mia fica bagnatissima. Si fa spazio tra il mio perizoma e infila un dito, poi due. Gioca con il mio clitoride e m'infila un terzo dito nella fica. Muove la sua mano esperta dentro di me e mi fa raggiungere l'orgasmo. A quel punto si cala il boxer e vedo sbucare un'asta enorme. Rimango allibita. Quanta abbondanza! Voglio succhiare quel cazzone. Allora mi inginocchio e lo prendo in bocca, fissando Jacopo negli occhi. Lo vedo godere mentre lecco i genitali, poi l'asta e infine succhio la cappella morbida e succulenta. Aspetto che mi venga in bocca, ingoio i suoi dolci umori e mi rialzo.
Ma non è finita. Mi risiedo su di lui, è ancora duro e ha voglia di penetrarmi, mentre la mia fica è gonfia e affamata di cazzo. Mi guardo intorno: siamo al sicuro, non c'è nessuno. Lui mi sbottona la camicettina, mi alza il reggiseno e lecca i miei grandi capezzoli che diventano turgidi. Mi scatta qualche fotografia sexy senza reggiseno, poi spalanca le mie gambe e immortala la mia fica. Io gli chiedo di farmi una foto di spalle, a novanta. Lui scatta, poi mi sfila il perizoma, e inizia a fare giochi perversi dentro di me, con la sua lingua e le sue dita. La sua asta è enorme e durissima. Non resisto più. Devo scoparmelo. Lo fermo e gli chiedo di infilarmi dentro il suo cazzone. Lui non se lo fa ripetere due volte: mi trascina sulla sua asta e mentre lo cavalco mi lecca i capezzoli e sculaccia il fondoschiena. Sono eccitatissima. Vado su e giù, su e giù, con sempre più vigore. Lui mi aiuta muovendo il suo bacino e dando colpi decisi. Sono un lago di umori, mi gira la testa, non capisco più nulla. Che delirio! Quel cazzo enorme e duro dentro di me mi fa impazzire. Non riesco a trattenere le urla di piacere. Vengo due volte, e lui è ancora lì a sbattermi con veemenza. Che stallone!
Sentiamo dei rumori. Sta arrivando qualcuno! Prendo la sua asta dura in mano, e mi gusto il sapore di quel cazzone ancora per un po'. Lo succhio e agito più forte che mai, mentre lui mi masturba violentemente, finchè non veniamo insieme. Mi riempie la bocca di sperma, poi mi bacia. Ci rivestiamo rapidamente e c'incamminiamo allegri verso i nostri appartamenti.
Che avventura, Jacopo!
Il giorno dopo, in ufficio...
(Continua...)
Quando usciamo da lavoro, Jacopo mi chiede se ho voglia di fare una passeggiata al parco. "Perchè no?", gli rispondo. È una bella giornata e non ho voglia di tornare a casa. E a quel punto ci incamminiamo. Mentre passeggiamo e chiacchieriamo nel parco, noto che osserva la mia scollatura generosa. Per provocarlo gli chiedo se gli piace la mia collana e lui risponde di sì, accarezzandola e facendo poi scivolare le mani sul mio seno, ma con delicatezza. Gli dico che ho notato i suoi sguardi durante la giornata, e lui, sorridendo, rivela di essersi masturbato pensando a me nuda sulla sua scrivania, con solo quella collana addosso.
A quel punto inizio a sentire la mia fica palpitare.
Mi chiede se ho voglia di sedermi su una panchina. "Certo". Ne troviamo una in un angolo isolato e più buio, nascosto tra alberi e cespugli. Mi cinge i fianchi e sussurra che sono molto sensuale. Poi mi accarezza le gambe, io gli tocco il ventre e lo prendo in giro perchè è visibilmente arrapato. Lui rispond baciandomi con grande passione. Mi siedo su di lui e inizio a strusciare la fica bagnata sul suo pantalone. Mi solleva la gonna. Gli prendo le mani e gliele piazzo sul mio fondoschiena. Lui lo esplora tutto, lo schiaffeggia, lo morde, e poi inizia a giocherellare con le sue dita, mentre mi bacia.
Mi massaggia l'interno coscia, avvicinandosi sempre di più alla mia fica bagnatissima. Si fa spazio tra il mio perizoma e infila un dito, poi due. Gioca con il mio clitoride e m'infila un terzo dito nella fica. Muove la sua mano esperta dentro di me e mi fa raggiungere l'orgasmo. A quel punto si cala il boxer e vedo sbucare un'asta enorme. Rimango allibita. Quanta abbondanza! Voglio succhiare quel cazzone. Allora mi inginocchio e lo prendo in bocca, fissando Jacopo negli occhi. Lo vedo godere mentre lecco i genitali, poi l'asta e infine succhio la cappella morbida e succulenta. Aspetto che mi venga in bocca, ingoio i suoi dolci umori e mi rialzo.
Ma non è finita. Mi risiedo su di lui, è ancora duro e ha voglia di penetrarmi, mentre la mia fica è gonfia e affamata di cazzo. Mi guardo intorno: siamo al sicuro, non c'è nessuno. Lui mi sbottona la camicettina, mi alza il reggiseno e lecca i miei grandi capezzoli che diventano turgidi. Mi scatta qualche fotografia sexy senza reggiseno, poi spalanca le mie gambe e immortala la mia fica. Io gli chiedo di farmi una foto di spalle, a novanta. Lui scatta, poi mi sfila il perizoma, e inizia a fare giochi perversi dentro di me, con la sua lingua e le sue dita. La sua asta è enorme e durissima. Non resisto più. Devo scoparmelo. Lo fermo e gli chiedo di infilarmi dentro il suo cazzone. Lui non se lo fa ripetere due volte: mi trascina sulla sua asta e mentre lo cavalco mi lecca i capezzoli e sculaccia il fondoschiena. Sono eccitatissima. Vado su e giù, su e giù, con sempre più vigore. Lui mi aiuta muovendo il suo bacino e dando colpi decisi. Sono un lago di umori, mi gira la testa, non capisco più nulla. Che delirio! Quel cazzo enorme e duro dentro di me mi fa impazzire. Non riesco a trattenere le urla di piacere. Vengo due volte, e lui è ancora lì a sbattermi con veemenza. Che stallone!
Sentiamo dei rumori. Sta arrivando qualcuno! Prendo la sua asta dura in mano, e mi gusto il sapore di quel cazzone ancora per un po'. Lo succhio e agito più forte che mai, mentre lui mi masturba violentemente, finchè non veniamo insieme. Mi riempie la bocca di sperma, poi mi bacia. Ci rivestiamo rapidamente e c'incamminiamo allegri verso i nostri appartamenti.
Che avventura, Jacopo!
Il giorno dopo, in ufficio...
(Continua...)
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