Reminiscenze di gioventù
di
Alessio Mannati
genere
tradimenti
Quello che sto per raccontarvi è una storia assolutamente vera ed è recentissima, infatti vi racconterò di cosa mi è accaduto questa estate in campeggio.
Io e mia moglie abbiamo deciso di passare due settimane a rilassarci in un campeggio. Abbiamo abbandonato il mare per scegliere un posto in mezzo alla natura, accanto ad un lago meraviglioso.
Non vi dirò dove si trova perché ho intenzione di ritornarci l'anno prossimo e non vorrei che per caso vedendo me e mia moglie chissà magari riuscite a riconoscerci, meglio evitare.
Comunque veniamo al sodo.
Durante una sera prima di coricarci io e mia moglie ci siamo chiusi nella nostra tenda in completa intimità.
L'aria fresca di quella sera ci ha permesso di stare insieme abbracciati e di guardare le stelle come due innamorati, nonostante siamo ormai spostai da 10 anni.
Che cosa desiderare di più, una cena all'aperto, una serata di sesso soddisfacente e concludere il tutto con delle riflessioni a cielo aperto con la propria compagna.
Insomma una serata davvero fantastica.
L'unica nota stonata però fu quando mia moglie decise di raccontarmi una sua reminiscenza di gioventù passata in campeggio in compagnia di suo cugino Giorgio, con il quale ha perso i contatti da quando ci siamo conosciuti dunque circa 15 anni fa.
Queste le sue parole.
"Ho dei bei ricordi passati in campeggio con la mia famiglia insieme ai miei zii. Ogni anno a luglio passavo le ferie con loro fino ai 21 anni poi non so dire come mai ma ci siamo persi di vista, a dire il vero non li ho più frequentanti, ho cambiato città, ho iniziato a lavorare e non mi sono più visto con loro e soprattutto con mio cugino Giorgio".
"Che tipo era tuo cugino?". Le chiesi io ignaro di tutto.
"Era un bel tipo, simpatico, era un mattacchione di quelli che ti rimangono impressi per sempre nella mente."
"Che cosa ricordi di lui ?"
"Ricordo che una volta mi sgonfiò il canotto, dicendomi che si era bucato, io non sapendo nuotare, mi misi ad urlare come una matta, mio zio gliele suonò di santa ragione. Poi crescendo sai com'è i ragazzi entrano nella pubertà e cominciano ad essere curiosi, una sera entrò nella mia tenda e mi rubò tutti i costumi, io ero rimasta praticamente nuda, perché mi ero tolta ultimo costume bagnato e non avevo più nulla.
Il bastardello riuscì a rubarmi anche quello bagnato e dunque rimasi chiusa sola nella mia tenda senza poter uscire, perché lo stronzetto si era fregato tutto il mio guardaroba.
Ala fine mi diede un costume ma solo dopo aver visto una mia tetta, mi minacciò e alla fine io cedetti, tirai giù la cerniera il tanto che bastava da permettergli di mostrare un capezzolo.
Lui sembrava felicissimo".
"E vorrei vedere" le risposi io.
"Hai una quarta..." Rimarcai.
"Si, poi seppi che quella notte lo passò in tenda a masturbarsi, che idiota"
"Va be dai, sono cose piuttosto normali che succedono quando si è ragazzi
,tutto qui ? le dissi io.
"In realtà credo che la prima volta sia stata proprio con lui, quando avevo 19 anni e lui 18."
Di fronte a quella sua dichiarazione a bruciapelo rimasi impietrito, ed ebbi un attimo di gelosia.
Lo so me ne rendo conto a 36 anni non dovevo dare peso a questi avvenimenti che toccavano la gioventù di mia moglie, ma ero comunque curioso e volevo sapere di più.
"E dove è successo?"
"in campeggio, ma in realtà non facemmo proprio l'amore ma insomma qualcosa di simile.."
"Che vuoi dire?"
"Be credo che potrei raccontartelo, oramai sono passati tanti anni e al tempo non ti conoscevo ancora, ero sola, non avevo nessuno fidanzato ai tempi, ero curiosa di vedere come era fatto un maschio".
Fece una risatina, quasi sottomessa e la mia curiosità aumento pazzamente.
"Prima di cena facevo la doccia al camping e l'acqua era tiepida, io ci passavo parecchio tempo tutte le sere.
Mi stavo lavando i capelli e non mi accorsi di nulla, avevo gli occhi chiusi, ma quando li aprii mi trovai mio cugino, nudo che rideva di fronte a me, d'istinto mi coprii i seni e gli dissi di uscire subito sennò lo avrei detto allo zio. Ma lui mi disse: « ma non sei curiosa, non vuoi vedere come è fatto un uomo?».
Avevo visto mio cugino a petto nudo, ed era un bel ragazzo muscoloso, con gli addominali in evidenza, ma non lo avevo mai visto completamente nudo e non pensavo fosse così dotato.
Mi accorsi che aveva il pene in erezione, era davvero grosso, mi spaventai, ma non posso negare che ne fui allo stesso tempo attratta.
Lui insistette perché io glielo toccassi per capire come era fatto, io non volevo, ma ero curiosa e gli dissi che lo avrei toccato ma dopo lui doveva uscire subito.
Lui mi disse che andava bene, dunque io lo presi in mano, era imbarazzata e eccitata allo stesso tempo. Lui mi prese la mano e mi mostrò come si faceva una sega, io seguii le sue istruzioni. Mi resi conto che più glielo segavo più lui si eccitava e il suo coso diventava sempre più duro è lungo.
Lui si accorse che anche io ovviamente mi stavo eccitando e mi strizzò i capezzoli, al che Io mi eccitai ancora di più.
La cosa andò avanti qualche minuto, poi io mi fermai e gli dissi: «ora vattene stronzo».
"Ed è tutto qui" la interruppi io
"Non finì così Lui si mise a ridere con quella faccia da schiaffi, e si appoggiò alla doccia mostrandomi il suo grosso cazzo di profilo, e poi mi disse io rimango qui fino quando non ti vedo venire, in alternativa puoi provare a scavalcarmi per uscire.
"E tu che cosa hai fatto" risposi io molto incuriosito.
"Volevo andarmene ma credimi aveva messo quel manganello dritto come se fosse una sbarra e come facevo a passare.
Lui nel frattempo lo sventolava come fosse una bandiera, fiero e soddisfatto della curiosità mista ad eccitazione che aveva ottenuto su di me.
Io allora mi presi coraggio e gli appoggiai le mani sulle spalle e alzai la gamba per scavalcarlo, ma mio malgrado mi ritrovai bloccato con il suo coso in mezzo alle mie cosce, fu una scelta a dir poco azzardata..."
Ero incredulo nel sentire questa storia, non capivo come mai avesse deciso di raccontarmela dopo così tanto tempo, sentivo nascere in me il complesso di inferiorità e cercavo di scacciarlo, visto che era passato oramai tanto tempo,ma credetemi mi fu difficile.
"Cercai di liberarmi, ma lui lo alzava sù e giù come una sbarra e ad ogni alzata io lo sentivo premere sulla mia figa, mi attraversava tutto l'interno cosce e la sua cappella la sentivo uscire da dietro.
È inutile dirti che lo stronzo mi fece eccitare e rinunciai a divincolarmi e insomma lui ... "
Mia moglie si fermò quasi imbarazzata, ma io le dissi che volevo sentire tutto anche i minimi dettagli, volevo sapere che cosa aveva provato.
"Ok, ma non mi giudicare ti prego, ero giovane, ero curiosa di conoscere..."
«di conoscere il cazzo» pensai io.
" Ero eccitata e non riuscivo a divincolarmi, lo devo ammettere il suo cazzo mi faceva bagnare, a tal punto che cominciai ad emettere alcuni urletti. Ci guardammo pieni di voglia, ero a cavalcioni sul suo pisellone, e non riuscivo a scendere, mentre lui si divertiva a strofinarlo sul mio interno coscia,
Ad un certo punto lo ricordo bene come se fosse adesso, lui mi allontanò quel tanto che bastava per vedere il suo pene sotto la mia passera.
Lui guardava la mia figa, mentre io ammiravo il suo cazzo, eravamo presi, e urlavamo come due idioti, poi venimmo entrambi.
Sentì il suo pistolone venirmi sotto il culo e schizzare sul muro.
Il tutto senza avere una penetrazione.
Io credo che possa considerarlo come masturbazione vero ?"
FINE PRIMA PARTE
Io e mia moglie abbiamo deciso di passare due settimane a rilassarci in un campeggio. Abbiamo abbandonato il mare per scegliere un posto in mezzo alla natura, accanto ad un lago meraviglioso.
Non vi dirò dove si trova perché ho intenzione di ritornarci l'anno prossimo e non vorrei che per caso vedendo me e mia moglie chissà magari riuscite a riconoscerci, meglio evitare.
Comunque veniamo al sodo.
Durante una sera prima di coricarci io e mia moglie ci siamo chiusi nella nostra tenda in completa intimità.
L'aria fresca di quella sera ci ha permesso di stare insieme abbracciati e di guardare le stelle come due innamorati, nonostante siamo ormai spostai da 10 anni.
Che cosa desiderare di più, una cena all'aperto, una serata di sesso soddisfacente e concludere il tutto con delle riflessioni a cielo aperto con la propria compagna.
Insomma una serata davvero fantastica.
L'unica nota stonata però fu quando mia moglie decise di raccontarmi una sua reminiscenza di gioventù passata in campeggio in compagnia di suo cugino Giorgio, con il quale ha perso i contatti da quando ci siamo conosciuti dunque circa 15 anni fa.
Queste le sue parole.
"Ho dei bei ricordi passati in campeggio con la mia famiglia insieme ai miei zii. Ogni anno a luglio passavo le ferie con loro fino ai 21 anni poi non so dire come mai ma ci siamo persi di vista, a dire il vero non li ho più frequentanti, ho cambiato città, ho iniziato a lavorare e non mi sono più visto con loro e soprattutto con mio cugino Giorgio".
"Che tipo era tuo cugino?". Le chiesi io ignaro di tutto.
"Era un bel tipo, simpatico, era un mattacchione di quelli che ti rimangono impressi per sempre nella mente."
"Che cosa ricordi di lui ?"
"Ricordo che una volta mi sgonfiò il canotto, dicendomi che si era bucato, io non sapendo nuotare, mi misi ad urlare come una matta, mio zio gliele suonò di santa ragione. Poi crescendo sai com'è i ragazzi entrano nella pubertà e cominciano ad essere curiosi, una sera entrò nella mia tenda e mi rubò tutti i costumi, io ero rimasta praticamente nuda, perché mi ero tolta ultimo costume bagnato e non avevo più nulla.
Il bastardello riuscì a rubarmi anche quello bagnato e dunque rimasi chiusa sola nella mia tenda senza poter uscire, perché lo stronzetto si era fregato tutto il mio guardaroba.
Ala fine mi diede un costume ma solo dopo aver visto una mia tetta, mi minacciò e alla fine io cedetti, tirai giù la cerniera il tanto che bastava da permettergli di mostrare un capezzolo.
Lui sembrava felicissimo".
"E vorrei vedere" le risposi io.
"Hai una quarta..." Rimarcai.
"Si, poi seppi che quella notte lo passò in tenda a masturbarsi, che idiota"
"Va be dai, sono cose piuttosto normali che succedono quando si è ragazzi
,tutto qui ? le dissi io.
"In realtà credo che la prima volta sia stata proprio con lui, quando avevo 19 anni e lui 18."
Di fronte a quella sua dichiarazione a bruciapelo rimasi impietrito, ed ebbi un attimo di gelosia.
Lo so me ne rendo conto a 36 anni non dovevo dare peso a questi avvenimenti che toccavano la gioventù di mia moglie, ma ero comunque curioso e volevo sapere di più.
"E dove è successo?"
"in campeggio, ma in realtà non facemmo proprio l'amore ma insomma qualcosa di simile.."
"Che vuoi dire?"
"Be credo che potrei raccontartelo, oramai sono passati tanti anni e al tempo non ti conoscevo ancora, ero sola, non avevo nessuno fidanzato ai tempi, ero curiosa di vedere come era fatto un maschio".
Fece una risatina, quasi sottomessa e la mia curiosità aumento pazzamente.
"Prima di cena facevo la doccia al camping e l'acqua era tiepida, io ci passavo parecchio tempo tutte le sere.
Mi stavo lavando i capelli e non mi accorsi di nulla, avevo gli occhi chiusi, ma quando li aprii mi trovai mio cugino, nudo che rideva di fronte a me, d'istinto mi coprii i seni e gli dissi di uscire subito sennò lo avrei detto allo zio. Ma lui mi disse: « ma non sei curiosa, non vuoi vedere come è fatto un uomo?».
Avevo visto mio cugino a petto nudo, ed era un bel ragazzo muscoloso, con gli addominali in evidenza, ma non lo avevo mai visto completamente nudo e non pensavo fosse così dotato.
Mi accorsi che aveva il pene in erezione, era davvero grosso, mi spaventai, ma non posso negare che ne fui allo stesso tempo attratta.
Lui insistette perché io glielo toccassi per capire come era fatto, io non volevo, ma ero curiosa e gli dissi che lo avrei toccato ma dopo lui doveva uscire subito.
Lui mi disse che andava bene, dunque io lo presi in mano, era imbarazzata e eccitata allo stesso tempo. Lui mi prese la mano e mi mostrò come si faceva una sega, io seguii le sue istruzioni. Mi resi conto che più glielo segavo più lui si eccitava e il suo coso diventava sempre più duro è lungo.
Lui si accorse che anche io ovviamente mi stavo eccitando e mi strizzò i capezzoli, al che Io mi eccitai ancora di più.
La cosa andò avanti qualche minuto, poi io mi fermai e gli dissi: «ora vattene stronzo».
"Ed è tutto qui" la interruppi io
"Non finì così Lui si mise a ridere con quella faccia da schiaffi, e si appoggiò alla doccia mostrandomi il suo grosso cazzo di profilo, e poi mi disse io rimango qui fino quando non ti vedo venire, in alternativa puoi provare a scavalcarmi per uscire.
"E tu che cosa hai fatto" risposi io molto incuriosito.
"Volevo andarmene ma credimi aveva messo quel manganello dritto come se fosse una sbarra e come facevo a passare.
Lui nel frattempo lo sventolava come fosse una bandiera, fiero e soddisfatto della curiosità mista ad eccitazione che aveva ottenuto su di me.
Io allora mi presi coraggio e gli appoggiai le mani sulle spalle e alzai la gamba per scavalcarlo, ma mio malgrado mi ritrovai bloccato con il suo coso in mezzo alle mie cosce, fu una scelta a dir poco azzardata..."
Ero incredulo nel sentire questa storia, non capivo come mai avesse deciso di raccontarmela dopo così tanto tempo, sentivo nascere in me il complesso di inferiorità e cercavo di scacciarlo, visto che era passato oramai tanto tempo,ma credetemi mi fu difficile.
"Cercai di liberarmi, ma lui lo alzava sù e giù come una sbarra e ad ogni alzata io lo sentivo premere sulla mia figa, mi attraversava tutto l'interno cosce e la sua cappella la sentivo uscire da dietro.
È inutile dirti che lo stronzo mi fece eccitare e rinunciai a divincolarmi e insomma lui ... "
Mia moglie si fermò quasi imbarazzata, ma io le dissi che volevo sentire tutto anche i minimi dettagli, volevo sapere che cosa aveva provato.
"Ok, ma non mi giudicare ti prego, ero giovane, ero curiosa di conoscere..."
«di conoscere il cazzo» pensai io.
" Ero eccitata e non riuscivo a divincolarmi, lo devo ammettere il suo cazzo mi faceva bagnare, a tal punto che cominciai ad emettere alcuni urletti. Ci guardammo pieni di voglia, ero a cavalcioni sul suo pisellone, e non riuscivo a scendere, mentre lui si divertiva a strofinarlo sul mio interno coscia,
Ad un certo punto lo ricordo bene come se fosse adesso, lui mi allontanò quel tanto che bastava per vedere il suo pene sotto la mia passera.
Lui guardava la mia figa, mentre io ammiravo il suo cazzo, eravamo presi, e urlavamo come due idioti, poi venimmo entrambi.
Sentì il suo pistolone venirmi sotto il culo e schizzare sul muro.
Il tutto senza avere una penetrazione.
Io credo che possa considerarlo come masturbazione vero ?"
FINE PRIMA PARTE
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