Quel sabato in cui tutto cambiò

di
genere
incesti

Era sabato mattina ed ero scesa in sala dopo essermi fatta una doccia dopo la solita corsetta nella natura quando vidi mio fratello.
Ero andata vivere da mio fratello per essere più vicina all'università. Aveva una casa abbastanza grande con sala open space.
Si avvicinò a passo felpato stringendomi in un abbraccio possessivo e baciandomi in modo rude e appassionato. "Perché?! Cosa ti prende?" riuscii a dire incavolata ancora leggermente ansimante dopo essermi liberata dal suo abbraccio. "Non dirmi che non lo volevi anche tu." disse e in una sorta inseguimento predatore preda iniziammo a camminare in cerchio guardarci. Aveva uno sguardo famelico.
Poi non so per quale motivo ci ritroviamo avvinghiati a baciarci con le nostre mani ad esplorare i nostri corpi e a spogliarci.
Mi schiacciò al muro, mi alzò la gamba e mi penetrò in un colpo solo. Sospirai al sentirlo dentro. Non mi diete il tempo di abituarmi che iniziò a scoparmi con foga e io lo assecondai. Continuammo a baciarci e a mordicchiarci il collo e l'incavo tra la spalla e il collo. Eravamo come animali presi dai nostri istinti.
Iniziammo a scopare per tutta la sala fino a quando non ci ritrovammo in cucina con me distesa sul bancone e lui dietro di me che mi scopava velocemente.
Non capivamo più niente. Non era amore ma l'istinto primordiale che ci guidava.
"Sei mia! Solo mia!" continuava a dire con voce animalesca prima di mordermi tra la spalla e il collo facendomi venire. Le contrazioni della mia vagina gli diedero il colpo di grazia. Venne come se fosse un fime in piene che invase il mio utero ormai pieno del suo sperma. Continuò a scoparmi fino a quando non smise di eiuaculare.
Ci sposastammo sul divano dopo iniziammo ad amarci se così potrei dire. Lo cavalcai con lentezza baciandoci dolcemente ovunque con le mie mani sul suo volto e le sue che accarezzavano la mia schiena.
Mi accasciai su di lui che mi abbracciò con dolcezza.
scritto il
2018-09-10
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