L'amico di papà

di
genere
gay

ero felice per il mio nuovo compagno di stanza in casa, zio Michele, con la quale avevo instaurato un rapporto di stima ed amicizia sin da subito.
Michele era un conoscente di mio padre di Piacenza. Viene dal nostro stesso quartiere. È venuto a Roma per cercare lavoro. E un vecchio amico di famiglia, di mio padre nello specifico. Quando ha domandato di poter stare con noi, erano tutti rimasti contentissimi. Ricordo che sin dal primo periodo mi ero "infatuato " di lui. Era tremendamente simpatico, oltre che essere anche un bell'uomo. Mi dava attenzioni che andavano oltre la semplice "amicizia", nonostante fossi un maschio, mi faceva sentire desiderato come una donna. Almeno così mi sembrava. Lo vedevo come una persona inarrivabile.
Anche grazie a lui ho preso coscienza della mia omosessualità. C'è stata una volta in cui ci siamo "accarezzati" ma la cosa non si è fermata lì. Abbiamo continuato, la nostra e una relazione che avanti tutt'oggi, nonostante la situazione rischiosa. Avevo 16 anni quando è successo il fatto, lui 44. Non è mia intenzione indignare nessuno, poiche la mia non è stata una storia di abuso. Bensì di momenti di affetto reciproco. Un atto naturale e consenziente, un "darsi piacere" a vicenda.
Una sera, eravamo rimasti soli, stavano dormendo tutti. Come al solito avevamo tirato sino a tardi con le chiacchiere. Le porte erano già chiuse, compresa quella della nostra camera. Parlando, mi chiese se avessi voluto dormire suo letto. Non me lo aspettavo, ma non esitai un instante. Accettai senza fiatare. Era ciò che volevo ma che non osavo domandare.
Dormimmo abbracciati. Durante la notte, non so se lo fece volontariamente o meno, mi toccò il pacco. Partii tutto da quel momento. Non mi dispiacque, per cui lo lasciai fare, si avvicino al mio viso e mi stampò un bacio. Io ricambiai. Lentamente mi mise la mano dentro le mutande. Sentii un sussulto lungo tutto il corpo. Avendo un corpo abbastanza ginoide, ero considerato da tutti "sproporzionato " poiché tendo a metter peso nella parte bassa. Per intenderci, ho le maniglione dell'amore ed un sedere "importante". Tuttavia non peso tantissimo. Appena 60 kg per 1.65 cm. Sono poco dotato, appena 7 cm in erezione. Completamente glabro. Lui invece tutto il contrario. Un uomo con un fisico quasi granitico, alto e robusto. 1.85 cm di altezza per 130 kg di peso. È parecchio baffuto, e in testa e completamente calvo.

Mentre continua a pastrugnarmi dentro tra le gambe. Mi baciava, duro a lungo. Lo stavo mangiando di baci, gli divoravo la bocca e lingua. Lui era visibilmente compiaciuto. Sapeva che mi piaceva. Giocava molto su questo.
"Ti piace ciò che ti sto facendo?" Disse sussurrandomi nelle orecchie.
- si, mi fai impazzire. Non smettere, ti prego.. " gli risposi.
- Ok, ma in cambio voglio una cosa.
- Cosa?
- Dovrai diventare mio. Solo mio.. Vedrai. Se farai come dico. Avrai tanto di questo.. " mi fece prendendomi la mano e portandoselo al suo pacco. Ero quasi incredulo. Non avevo mai visto un arnese così grande. Lo tastavo è ancora nn mi sembrava vero. Era un po unto. Quasi bagnaticcio. I peli erano davvero tanti ma si riusciva a distinguere chiaramente le vene attorno all'asta che pulsavano ad ogni mio tocco. Mi sembrava di aver in mano un qualcosa di enorme. Ero quasi emozionato, ma anche un po spaventato da quel bestione.
- Se lo vuoi, da adesso sarà tuo. Lo potrai avere quando lo vorrai. " mi disse mentre continuava a farsi accarezzare dalla mia mano. Mentre lo masturbavo lentamente, lui mi palpava il culo e gambe con una mano, e con l'altra mi teneva il pacco.
- Davvero? Gli dissi,
- Era da tanto che aspettavo questo momento. Non sai quanto mi stai rendendo felice." Continuai.
- Sorrise, mi diede un ultimo bacio. E poi si scostò dalla mia bocca, tolse le mani dalle mutande. Si alzò e disse:
- Vieni a prenderlo in bocca piccolo. " come se non l'avesse neanche detto. mi tolsi la maglietta e mutande e mi chinai verso di lui. Avevo davanti al viso la sua enorme verga. Ma non persi tempo. Iniziai a menarglielo con le entrambe le mani, lo unsi bene con sputi e saliva, dopodiché iniziai dando qualche bacio sulla punta. Lo annusavo accuratamente. Aveva un odore veramente forte. Sapeva di sesso. Mentre giocavo a fare e si è giù con le mani, notavo che diventava sempre più grande e duro. Sicuramente sarà stato qualcosa sui 28 cm. Aveva una circonferenza paurosa. Provai a mettermelo in bocca. Ma non riuscivo più di tanto. "Pesava" in mano, inoltre tenerlo in bocca male la mascella. Ma io non demordevo. Stavo quasi per vomitare a causa del forte odore, ma era qualcosa che mi inebriava il naso. Era odore di sperma sicuramente. Probabilmente si era masturbato poco prima. Mentre lo tenevo in bocca, non distoglievo lo sguardo dal lui, dal suo viso in particolar modo. Era veramente bellissimo. Ogni sua smorfia e ogni suo verso, mi mandavano sempre più delirio. Ero in estasi. Stavo facendo godere un vero uomo. Mentre lo menavo con la bocca, lui digrignava i denti, lo notavo anche in mezzo alla folta barba. Stava provando piacere. Non potevo credere ciò che stava accadendo. Io e lui, in casa mia, in piena notte, con i miei genitori nella stanza affianco, ignari di tutto.. Sembrava di vivere il mio sogno proibito. Lui davanti a me con il suo corpo meraviglioso, ed io chino verso di lui con le mani e la bocca sul suo sesso. Avevo gli ormoni a mille. Il pensiero di ciò che stavo facendo mi dava una sensazione di piacere incredibile.
- Ohh bravo.. ti piace il cazzo dello zio?" Mi chiese con fare affannato
- Io non dissi nulla. Ero troppo impegnato nel cercare di mandar giù quel che riuscivo. Continuate a leccare co foga palle e asta. Avendo in bocca quel enorme pezzo di carne, riuscivo a distinguere con la lingua tutte le venature. Sentivo come se fosse qualcosa di vivo. Mi pulsava direttamente nella bocca.
- Ohh si.. Continua. Manda giù tutto. Anche le palle.. " Guai a te se osi sputare. Vedrai che ti piacerà sempre di più... Arriverai ad apprezzarlo. Te lo metterò ovunque. Mi supplicherai per poterlo avere.." Presi un attimo di fiati e gli dissi;
- ok. Però giurami che non mi lascerai. Che staremo insieme sempre. Ti prego, farò tutto ciò che mi dirai. ".
- Davvero? Bene. Allora non avrai problemi se faccio questo.


Mi mise un dito nel sedere senza preavviso. Sobbalzai.
- Ummm. Guarda un po' che bel culo grosso. Ce l'hai davvero grosso sai.. Si capisce che sei donna" disse schiaffeggiandomelo. Ti piacerebbe se ti entrassi dentro?
- Si. Non aspetto altro. Mettimelo adesso.. " non feci neanche in tempo a dirlo che mia afferrò, e mi buttò sul letto. Mi fece sdraiare a pancia in su, con entrambe le mani mi spalancò le gambe. Un po' sputi e via per lubricare, e via'. In un solo colpo, affondo' tutto il suo palo di carne dentro le mie viscere. Cacciai un urlo, rischiando quasi di svegliare i miei. "
Mi zittì subito con una mano, mi tappò forte la bocca mentre Iniziò a entrare a passo lento. Andava con colpi lenti e profondi. Mi sentivo lacerato, volevo urlare. Lui però mi teneva la bocca chiusa. Dopo un paio di minuti il dolore si attenuò. Mi abituai a lui relativamente presto. Mi aspettavo di sentire solo male e invece iniziai a provare un piacere mai provato.
- Non urli più.. Ti piace eh?!! Mi tolse la mano e mi baciò. Quasi come se non volesse farmi parlare. Non mi diede il tempo di rispondere. Mentre mi pompava , sentivo come una bolla d'aria dentro di me. Una specie di ampolla, passatemi il termine. Era un piacere che mi toglieva il fiato. Non mi stavo neanche toccando ma sentivo una forte sensazione intorno alla zona pelvica. Mi stava letteralmente sfondando. " ad ogni colpo sentivo come un rumore di schiocco. Erano le sue palle che continuavano a sbattere sul mio inguine. Quasi mi faceva male" . Si staccò dalla mia bocca e ansimando mi disse;
- Ohh troia, mi fai impazzire...! Giuro che pur di farmi beccare da quel pirla di tuo padre, continuerò a scoparti...tu sei mio adesso.." Le sue parole mi riempirono di orgoglio. Non mi importava niente se aveva insultato papà, mi aveva giurato che sarei stato suo!!
- Ti amo" gli dissi solamente. " quasi sofferente. gli diedi un bacio sulle labbra, e me lo strinsi al petto." Iniziò a grondare di sudore. Velocizzò quello che il ritmo di affondamento"
- . inarcai la schiena per poterlo ricevere meglio. La sensazione sulla zona pelvica era giunto al culmine, non sapevo cosa mi stesse accadendo.
- Oooooohhhj!! Urlo." Sentii qualcosa di caldo riempirmi l'intestino. Stavo ancora sotto i colpi della sua verga quando all'improvviso mi sentii esplodere. Senza neanche essermi toccato. Ero venuto in modo a dir poco copioso. Non avevo mai sborrato tanto in vita mia. Il getto mi arrivò sino al viso e la bocca. Era come se me la fossi fatta addosso. Ero tutto bagnato. " d'un tratto il calore che mi sentivo dentro esplose anche lei. " era il mio amore che mi era venuto dentro. " restai così per tutta la notte. Perché era come se lui fosse ancora dentro di me"
- Appena finito, entrambi ancora nudi, ci stringemmo l'uno all'altro. Ci eravamo trovati. Era un momento bellissimo. Pieno di affetto. Ci baciammo ancora e ancora. Non ci stancammo per tutta la notte. Ci siamo svegliati la mattina presto insieme. Ancora più presi di prima. Avevamo voglia l'uno dell'altro. Ci lavammo. Le giornate diventarono una tortura poiche dovevamo fingere di niente davanti a tutti. Ma ogni notte, lo facevamo sempre con maggior passione e desiderio. La cosa era diventata fissa, una nostra abitudine. Mi veniva dentro con regolarità. E la cosa mi riempieva di gioia. Ancora oggi siamo una coppia affiatata. Pensiamo di lasciare tutti e tutto per poter vivere insieme. "
scritto il
2018-10-04
4 . 7 K
visite
1
voti
valutazione
9
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.