L'Anniversario

di
genere
sentimentali

E come al solito mi ritrovo ad occhi aperti a guardare il soffitto.
L'orario e' quello di sempre.
Il display della sveglia me lo conferma.
Una conferma irritante.
Fa ancora caldo.
Quest'estate non vuole andare via.
Dalla finestra le prime voci di motori in lontananza.
Mi giro.
E ti vedo che dormi di fianco a me.
Ti invidio.
Almeno tu riesci a dormire.
Invidio la tua serenita' che contrasta con la mia inquietudine.
E mi fermo a guardarti.
Il segno del costume e un filo di sole ancora sulla pelle.
Sei sempre bella anche se con qualche anno in piu nascosto in tasca.
E sempre cosi composta.
Tu cosi perfetta durante il giorno continui ad esserlo anche di notte .
E a me ora e' venuta una voglia prepotente di vincere la tua perfezione .
Allora ti sfioro con una mano.
Prima le labbra.
Il tuo respiro caldo riempie le mie dita.
Le bagno della tua saliva come se entrassi in chiesa .
Il tuo respiro ora si fa meno regolare.
E allora scendo sul tuo collo.
Lo sfioro con due dita sole.
Delicatamente.
La tua pelle e' sempre un velluto come quando ci siamo presi la prima volta tanti anni fa. Chissa forse troppi
Il tuo respiro ora e' ancora piu irregolare.
Forse dormi ancora.
Forse fai finta.
Forse ora non mi importa.
E scendo ancora.
Riduco ad un dito.
Me ne basta uno per darti tormento.
E ora io voglio darti tormento.
Ti sfioro un seno.
Il tuo capezzolo diventa dritto di voglia e di meraviglia inaspettata.
Ora ansimi.
Il ritmo del tuo respiro adesso e' pesante.
Sei in dormiveglia .
Chissa a che stai pensando.
O a chi.
Forse a me.
Forse a un altro.
Forse ora non mi importa.
Scendo ancora.
Arrivo all'ombelico.
Ci gioco.
E' rotondo e caldo di maternita'.
Ci starei una vita.
E lo sai.
E infatti lo senti.
La tua coscia sinistra si tira su e si piega all altezza del ginocchio.
Ora il tuo slip e' a vista.
Indifeso e sguarnito.
Un normale slip bianco di chi quella notte non si aspetta visite.
E invece il visitatore inaspettato sono io.
Prendo delicacamente l' elastico alle due estremita'.
Lo sposto leggermente giu.
Il tuo pube ora e' davanti a me. Delicatamente gonfio. A quest'ora e' normale.
Sposto l'elastico ancora piu giu.
Un inizio di peluria.
Appoggio il dito sul tessuto e seguo il solito sentiero di sempre , ora gia' caldo e umido.
E ti sento ansimare piu forte .
Continuo.
Ora anche l'altra coscia si tira su mentre le mani disperate vanno ad afferrare la testiera del letto alla ricerca di salvezza .
Sei cosi' dolcemente scomposta.
E allora con tre dita tiranne scosto di lato il tuo slip ed entro, prepotente invasore.
Deliziosamente umida e fuori controllo.
Ti accarezzo. Dolcemente.
Ci vuole poco. Un grido soffocato.
La tua resistenza e' vinta.
Tiri giu le cosce. Ricomponi il respiro e i pensieri.
Io guardo la finestra. Prime luci di un altro giorno. Nessun tempo per dormire.
Oggi saro' di un' altra. Solo per poco come al solito .
E con i suoi anni e la sua cosciente incoscienza si prendera' il meglio di me.
O forse il peggio.
O forse ora non mi importa.
Buon anniversario Tesoro.








scritto il
2018-10-13
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