Marco il mio papà
di
By Alessia
genere
incesti
Mi chiamo Sara ho 22 anni vivo con mio padre Marco lui ha 52 anni, i miei sono divorziati da molti anni, un giorno tornando a casa trovai mio padre in bagno che si stava facendo una sega tenendo in mano un paio di mie mutandine che avevo messo nella cesta nei panni da lavare, lui evidentemente non mi aveva sentito rientrare, li per li rimasi di sasso non avrei mai immaginato che mio padre fosse un tale porco, stavo per andarmene quando lui iniziò a fare il mio nome….
“Sara che bella fica che sei, uhmmmmm tesoro mio”
Annusando le mie mutandine mentre menava velocemente il cazzo….
“Si siiiiiii quanto sei bella si siiiiiiiiiiii fammi venire… prendi il mio sperma…”
Inaspettatamente la mia irritazione a quel che stavo vedendo si trasformò in piacere in eccitazione sentivo un calore crescere tra le mie cosce, la patatina bagnarsi, quelle parole e quel cazzo enorme mi avevano completamente preso, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quel cazzo mentre i primi umori cominciavano a colarmi nelle mutandine.
Non avevo mai visto un cazzo così grosso eppure nonostante la mia giovane età ne avevo presi già molti ma quello di mio padre non aveva confronti.
“Sara si siiiiiiiiii sborrooooooooo….”
Schizzò il suo piacere nelle mie mutandine che nel frattempo aveva arrotolate intorno al cazzo e una buona parte sul pavimento del bagno.
Corsi via in punta di piedi uscii di casa e rientrai subito dopo sbattendo la porta per farmi sentire.
Facendo finta di nulla lo chiamai.
“Papà ci sei….”
“Si Sara sono in bagno… sto facendo la doccia tra poco esco”
“Ok papà sbrigati però devo andare in bagno”
Si dovevo darmi una rinfrescatina soprattutto alla patatina che era tutta bagnata.
I giorni che seguirono facendo più attenzione a tutto quello che succedeva notai con piacere gli sguardi erotici di mio padre sul mio corpo, mentre camminavo, quando gli passavo accanto, quando ero di spalle sentivo il suo sguardo sul mio culo,
mentre non era più una novità di trovare tutti i giorni in bagno le mie mutandine sporche del suo sperma.
Una sera tornai a casa dal lavoro prima di lui, mi sentivo particolarmente eccitata sarà stato anche il fatto che avevo appena avute le mestruazioni, feci la doccia e misi su una camicetta con una mini ero veramente sexy e provocante, mangiai qualcosa e mi misi sul divano a guardare un programma alla tv, lui arrivò circa dopo un’ora.
“Ciao Sara… scusami di non averti avvisata ma ho cenato fuori con dei colleghi”
“Non fa niente papà, io ho già mangiato qualcosa poi stasera non è che ho molta fame”
Si sedette accanto a me sul divano.
“Sara per favore mi prenderesti qualcosa da bere”
Mi alzai gli presi un bicchiere di coca e tornando verso di lui vidi il suo sguardo fisso tra le mie gambe, gli porsi il bicchiere sedendomi sopra di lui.
Sentii il suo cazzo duro spingere contro il mio culetto mi spostai e ci poggiai una mano sopra.
“Sara che fai….”
Senza dire nulla ormai ero tutta eccitata il pensiero di prendere in mano il cazzo di papà non mi faceva capire più nulla, gli sbottonai la patta e infilai una mano nelle sue mutande prendendoglielo in mano.
“Sara fermati che fai sei pazza…”
“Fermati tu sei la mia bambina…”
Ma si vedeva che la sua era solo una resistenza apparente, lo tirai fuori dalle mutande scappellandolo.
“Papà che cazzo grande che hai… è bellissimo…”
Incominciai a fargli una sega mentre con la mano libera presi la sua mano e la misi tra le mie cosce.
“Dai papà toccami la fica… senti come sono eccitata…”
“La fichetta della tua bambina è tutta bagnata…”
Scostò le mutandine e introdusse un dito dentro di me mentre io continuavo a masturbarlo.
“Si così mettilo tutto dentro… si siiiiiiiii cosiiiiiiiiiiii mhuuuuuu…”
“Fermati Sara se continui cosi mi fai venire…”
“Non vuoi papà…”
Non rispose si sollevo prendendomi in braccio e mi porto nella sua camera e mi distese sul letto restando in piedi davanti a me con lo sguardo fisso tra le mie gambe, fu più di una richiesta, mi spogliai restando in mutandine.
“Papà ti piaccio così… dai vieni qui voglio che sia tu a togliermi le mutandine… sai lo so che ti piacciono tanto...”
“Non so più le volte che nel bagno le ho trovate sporche del tuo sperma ora puoi vedere la fichetta della tua bambina”
“Tesoro sei bellissima… mi fai impazzire… sapessi quante volte ti ho sognata in questo modo…”
Si inginocchio e mi sfilò le mutandine gettandole in terra, io allargai le gambe offrendogli la fica.
“Ti piace papà… dai leccamela mangiala tutta…”
Mise la testa tra le mie gambe e incominciò a farmi morire di piacere leccava e infilava la lingua dentro la mia patatina mi stava facendo morire di piacere.
“Si papà siiiiiiii cosiiiiiiiiiiiiii… mi fai godere siiiiiiiiii…”
“Ti voglio dentro di me… si siiiiiiiii”
“Scopami papà… monta la tua bambina…”
Si sollevò e si tolse velocemente i vestiti di dosso rimando nudo davanti a me il cazzo che adesso era veramente enorme teso e duro lo scappellò… io allargai le gambe più che potevo per meglio riceverlo dentro di me… si mise tra le mie gambe sentivo la sua cappella scivolare lungo il solco della fica fino a che raggiunta l’entrata con un colpo di reni introdusse dapprima la cappella poi con un secondo più forte tutto il cazzo dentro il mio ventre… lanciai un urlo di dolore…
“Ahiiiii… papà è enorme… fai piano…”
Mi sentivo come essere sverginata per la seconda volta…
“Si tesoro… faccio piano ma te bambina mia mi ecciti da morire…”
Lo sentivo pompare dentro di me… adesso era solo piacere… incrociai le gambe sulle sue reni per prenderlo tutto dentro la fica…
“Si cosi… spingilo tutto dentro papà… rompimi tutta la fichetta…”
“Sara si siiiiiiiii prendilo tutto godi bambina mia…”
“Si cosiiiiiiiiii montami papà fammi sentire donna… fammi sentire troia…”
Mi stava scopando come un toro fa con la sua vacca… sentivo le sue palle sbattere sul mio culetto e la cappella al mio utero… stavo arrivando all’orgasmo…
“Papà godo si siiiiiiiiiii godoooooooooooo…”
“Anch’io tesoro sto per sborrare… è stupendo la tua fichetta mi fa impazzire…”
“Sborroooooooooo…”
Lo tirò fuori e riversò sulla mia pancia tutto il suo piacere.
Si distese poi accanto a me e rimanemmo in silenzio per un tempo incalcolabile poi…
“Papà perché non mi hai goduto dentro…”
“Tesoro non sapevo se prendevi precauzioni… avrei potuto metterti incinta…”
“Potevi chiedermelo… non prendo contraccettivi ma ho appena avute le mestruazioni, non c’era pericolo che rimanessi incinta…”
“Volevo sentirti sborrare dentro… sentire il tuo sperma riempirmi la pancia e anche se mi avessi messa incinta non mi importava nulla…”
“Sei una pazza Sara…”
Quella notte dormii con il papà... ero felice non mi sentivo più la sua bambina ma la sua donna.
La mattina seguente mi svegliò togliendomi le mutandine, io ancora assonnata lo assecondai allargando le gambe, mi penetrò con forza fu quasi una violenza… una dolce violenza.
“Sara si siiiiiiii cosi apri di più le gambe… si cosiiiiiii prendilo tutto il mio cazzo… fammi godere...”
“Così papà… dai godi...”
“Si cosi tesoro o voglia di te… adesso ti sborro in fica…”
“Si godi papà godi nella fica della tua bambina… non pensare a me godimi dentro…”
“Si siiiiiiiiiii tesoro mio… godo godooooooooo…”
Sentii finalmente il suo sperma caldo schizzare dentro la fica… ero felice avrei avuto per tutto il giorno la pancia piena del suo seme…
Era stato un egoista un po come tutti i maschi aveva pensato solo per se... ma avrei avuto tutto il tempo per rifarmi…
Alla prossima
“Sara che bella fica che sei, uhmmmmm tesoro mio”
Annusando le mie mutandine mentre menava velocemente il cazzo….
“Si siiiiiii quanto sei bella si siiiiiiiiiiii fammi venire… prendi il mio sperma…”
Inaspettatamente la mia irritazione a quel che stavo vedendo si trasformò in piacere in eccitazione sentivo un calore crescere tra le mie cosce, la patatina bagnarsi, quelle parole e quel cazzo enorme mi avevano completamente preso, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quel cazzo mentre i primi umori cominciavano a colarmi nelle mutandine.
Non avevo mai visto un cazzo così grosso eppure nonostante la mia giovane età ne avevo presi già molti ma quello di mio padre non aveva confronti.
“Sara si siiiiiiiiii sborrooooooooo….”
Schizzò il suo piacere nelle mie mutandine che nel frattempo aveva arrotolate intorno al cazzo e una buona parte sul pavimento del bagno.
Corsi via in punta di piedi uscii di casa e rientrai subito dopo sbattendo la porta per farmi sentire.
Facendo finta di nulla lo chiamai.
“Papà ci sei….”
“Si Sara sono in bagno… sto facendo la doccia tra poco esco”
“Ok papà sbrigati però devo andare in bagno”
Si dovevo darmi una rinfrescatina soprattutto alla patatina che era tutta bagnata.
I giorni che seguirono facendo più attenzione a tutto quello che succedeva notai con piacere gli sguardi erotici di mio padre sul mio corpo, mentre camminavo, quando gli passavo accanto, quando ero di spalle sentivo il suo sguardo sul mio culo,
mentre non era più una novità di trovare tutti i giorni in bagno le mie mutandine sporche del suo sperma.
Una sera tornai a casa dal lavoro prima di lui, mi sentivo particolarmente eccitata sarà stato anche il fatto che avevo appena avute le mestruazioni, feci la doccia e misi su una camicetta con una mini ero veramente sexy e provocante, mangiai qualcosa e mi misi sul divano a guardare un programma alla tv, lui arrivò circa dopo un’ora.
“Ciao Sara… scusami di non averti avvisata ma ho cenato fuori con dei colleghi”
“Non fa niente papà, io ho già mangiato qualcosa poi stasera non è che ho molta fame”
Si sedette accanto a me sul divano.
“Sara per favore mi prenderesti qualcosa da bere”
Mi alzai gli presi un bicchiere di coca e tornando verso di lui vidi il suo sguardo fisso tra le mie gambe, gli porsi il bicchiere sedendomi sopra di lui.
Sentii il suo cazzo duro spingere contro il mio culetto mi spostai e ci poggiai una mano sopra.
“Sara che fai….”
Senza dire nulla ormai ero tutta eccitata il pensiero di prendere in mano il cazzo di papà non mi faceva capire più nulla, gli sbottonai la patta e infilai una mano nelle sue mutande prendendoglielo in mano.
“Sara fermati che fai sei pazza…”
“Fermati tu sei la mia bambina…”
Ma si vedeva che la sua era solo una resistenza apparente, lo tirai fuori dalle mutande scappellandolo.
“Papà che cazzo grande che hai… è bellissimo…”
Incominciai a fargli una sega mentre con la mano libera presi la sua mano e la misi tra le mie cosce.
“Dai papà toccami la fica… senti come sono eccitata…”
“La fichetta della tua bambina è tutta bagnata…”
Scostò le mutandine e introdusse un dito dentro di me mentre io continuavo a masturbarlo.
“Si così mettilo tutto dentro… si siiiiiiiii cosiiiiiiiiiiii mhuuuuuu…”
“Fermati Sara se continui cosi mi fai venire…”
“Non vuoi papà…”
Non rispose si sollevo prendendomi in braccio e mi porto nella sua camera e mi distese sul letto restando in piedi davanti a me con lo sguardo fisso tra le mie gambe, fu più di una richiesta, mi spogliai restando in mutandine.
“Papà ti piaccio così… dai vieni qui voglio che sia tu a togliermi le mutandine… sai lo so che ti piacciono tanto...”
“Non so più le volte che nel bagno le ho trovate sporche del tuo sperma ora puoi vedere la fichetta della tua bambina”
“Tesoro sei bellissima… mi fai impazzire… sapessi quante volte ti ho sognata in questo modo…”
Si inginocchio e mi sfilò le mutandine gettandole in terra, io allargai le gambe offrendogli la fica.
“Ti piace papà… dai leccamela mangiala tutta…”
Mise la testa tra le mie gambe e incominciò a farmi morire di piacere leccava e infilava la lingua dentro la mia patatina mi stava facendo morire di piacere.
“Si papà siiiiiiii cosiiiiiiiiiiiiii… mi fai godere siiiiiiiiii…”
“Ti voglio dentro di me… si siiiiiiiii”
“Scopami papà… monta la tua bambina…”
Si sollevò e si tolse velocemente i vestiti di dosso rimando nudo davanti a me il cazzo che adesso era veramente enorme teso e duro lo scappellò… io allargai le gambe più che potevo per meglio riceverlo dentro di me… si mise tra le mie gambe sentivo la sua cappella scivolare lungo il solco della fica fino a che raggiunta l’entrata con un colpo di reni introdusse dapprima la cappella poi con un secondo più forte tutto il cazzo dentro il mio ventre… lanciai un urlo di dolore…
“Ahiiiii… papà è enorme… fai piano…”
Mi sentivo come essere sverginata per la seconda volta…
“Si tesoro… faccio piano ma te bambina mia mi ecciti da morire…”
Lo sentivo pompare dentro di me… adesso era solo piacere… incrociai le gambe sulle sue reni per prenderlo tutto dentro la fica…
“Si cosi… spingilo tutto dentro papà… rompimi tutta la fichetta…”
“Sara si siiiiiiiii prendilo tutto godi bambina mia…”
“Si cosiiiiiiiiii montami papà fammi sentire donna… fammi sentire troia…”
Mi stava scopando come un toro fa con la sua vacca… sentivo le sue palle sbattere sul mio culetto e la cappella al mio utero… stavo arrivando all’orgasmo…
“Papà godo si siiiiiiiiiii godoooooooooooo…”
“Anch’io tesoro sto per sborrare… è stupendo la tua fichetta mi fa impazzire…”
“Sborroooooooooo…”
Lo tirò fuori e riversò sulla mia pancia tutto il suo piacere.
Si distese poi accanto a me e rimanemmo in silenzio per un tempo incalcolabile poi…
“Papà perché non mi hai goduto dentro…”
“Tesoro non sapevo se prendevi precauzioni… avrei potuto metterti incinta…”
“Potevi chiedermelo… non prendo contraccettivi ma ho appena avute le mestruazioni, non c’era pericolo che rimanessi incinta…”
“Volevo sentirti sborrare dentro… sentire il tuo sperma riempirmi la pancia e anche se mi avessi messa incinta non mi importava nulla…”
“Sei una pazza Sara…”
Quella notte dormii con il papà... ero felice non mi sentivo più la sua bambina ma la sua donna.
La mattina seguente mi svegliò togliendomi le mutandine, io ancora assonnata lo assecondai allargando le gambe, mi penetrò con forza fu quasi una violenza… una dolce violenza.
“Sara si siiiiiiii cosi apri di più le gambe… si cosiiiiiii prendilo tutto il mio cazzo… fammi godere...”
“Così papà… dai godi...”
“Si cosi tesoro o voglia di te… adesso ti sborro in fica…”
“Si godi papà godi nella fica della tua bambina… non pensare a me godimi dentro…”
“Si siiiiiiiiiii tesoro mio… godo godooooooooo…”
Sentii finalmente il suo sperma caldo schizzare dentro la fica… ero felice avrei avuto per tutto il giorno la pancia piena del suo seme…
Era stato un egoista un po come tutti i maschi aveva pensato solo per se... ma avrei avuto tutto il tempo per rifarmi…
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Commenti dei lettori al racconto erotico