Vacanza con la zia - 2

di
genere
incesti

La mattina passò tranquilla in spiaggia e mia zia si comportava come sempre.
Nel mezzogiorno siamo tornati a casa perché la temperatura era veramente torrida e mio cugino correva il rischio di scottarsi. Finito di mangiare e di sistemare la casa il piccoletto andò a fare il consueto riposino. Mia zia si preparò per andare a prendere il sole in terrazza e mi chiese di andare con lei accarezzandomi il pacco.Non me lo feci ripetere due volte.
Lei aveva un pareo semitrasparente da cui si poteva vedere il ridottissimo bikini. arrivati sul tetto della casa e chiusa la porta di accesso ci mettemmo sui lettini sotto un mega ombrellone quadrato. Miazia si tolse il pareo e potei vedere la sua bellezza in tutto il suo fulgore. Si sdraiò e mi disse che adesso toccava a me a bere del suo nettare.
Non me lo feci ripetere due volte, mi in ginocchiai a terra e le scostai il già ridottissimo lembo di stoffa degli slip.
La sua calda tana era già bagnata. Mi avvicinai e respirai del profumo intenso dei suoi umori e cominciai a leccarli lentamente e tenendo la lingua morbida e larga su tutta la larghezza della sua patata dal suo buchino al suo clito che ad ogni colpo di induriva sempre più. L'orgasmo non tardò ad arrivare. Con le sue mani mi premette la mia bocca contro la sua fica fradicia e un effluvio di umori mi si scaricò in gola.
Non smisi di leccarla e baciarla anzi infilai nella sua tana anche un dito facendolo roteare lentamente per andare a stimolare tutte le terminazioni interne e cercando di trovare il suo punto G. Intanto con la lingua continuavo a stimolare il clito ormai eretto e il secondo orgasmo arrivò più violento del primo.
Continuavo a stimolarla e con un altro dito, aiutato dagli abbondanti umori che le colavano, profanai il suo buchetto posteriore. l'eccitazione fu massima ed il mio movimento era continuo ed incessante fino a che arrivò un terzo orgasmo violentissimo con uno spruzzo di umori abbondante e potente che mi lavò completamente il viso.
Avevo l'uccello di pietrache era uscito dai boxer.
Mi alzai, mi tolsi i boxer e senza farle neanche profferire parola le infilai il cazzo teso e gonfio in quella sua morbida, calda e bagnatissima fica.
Lei mi incitava di scoparla lentamente ed io era quello che facevo. sentivo le contrazioni della sua vagina sul mio uccello e dovetti fare un grande lavoro per non riempirla subito con la mia sborra.
La scopavo lentamente strofinando il mio pube sul suo clito con colpi profondi.
Poi ci girammo e fu lei a salirmi sopra. Avevo i suoi morbidi ed abbondanti seni che mi sballonzonavano davanti alla faccia e cominciai a leccarle i capezzoli mentre lei si strusciava con il clito sul mio pube mentre le trapanavo la fica con il mio cazzo. Non ce la feci più ed al suo ennesimo orgasmo venni nella sua patata con un fiume di sborra calda che le colava dalla fica.
Ci sdraiammo sui lettini esausti e lei si infilò un dito nella fica e poi se lo leccò porcamente. mi baciò sulla bocca e mi disse che quella sarebbe stata una vacanza indimenticabilmente faticosa per il mio cazzo. -- continua --
scritto il
2018-11-14
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