La fica sborrata di mia figlia 3
di
Incest 2014
genere
incesti
Quella sera a tavola ci siamo ritrovati,come d'accordo,io mia moglie,nostro figlio e mia figlia con suo marito per programmare le vacanze.
Mio figlio aveva subito detto che lui sarebbe andato in Sardegna con la fidanzata e che avendo preso preso un appartamento grande a Cala Gonone,gli sarebbe piaciuto che vi fossero andati anche sua sorella col marito.
Mia figlia che conosceva quel programma che aveva già concordato col fratello,dopo quello che era successo tra me e lei quel pomeriggio,aveva cambiato idea:
-Sai Marco che anch'io e mio marito avremmo voluto venire con te.
Penso però che non sia il caso giacché Antonio deve rientrare tre giorni alla settimana a Milano per lavoro e gli spostamenti da Cala Gonone sono sicuramente molto complicati specialmente in estate.
Se papà e mamma sono d'accordo andremmo con loro in costa azzurra servita molto bene con un servizio di treni e di aerei nell'eventualità sia richiesta una sua urgente presenza in uno dei cantieri che la sua impresa ha all'estero.-
Aveva detto mia figlia facendo rabbuiare di colpo il volto del fratello.
-Sei d'accordo anche tu,vero Antonio?-
Aveva continuato mia figlia rivolgendosi al marito con tono suadente.
Sandra aveva toccato un tasto sensibile del marito che era davvero molto attaccato al suo lavoro di ingegnere in carriera e dunque,aveva avuto immediatamente il suo consenso per quel cambio di programma.
Anche la mamma aveva subito mostrato un entusiasmo (Senza una vera convinzione però temendo,come mi avrebbe confessato più tardi,che la presenza di nostra figlia e del marito avrebbe potuto ostacolare i nostri "programmini" erotici)mentre io,colto di sorpresa da quella proposta,ero rimasto basito ed al tempo stesso eccitato al pensiero di ciò che quella "Diavola" di mia figlia avrebbe potuto combinare in assenza del marito.
Io e mia moglie avevamo già prenotato un albergo a Sete vicino a Montpelier in un ameno posto di mare con annesso laghetto.
L'albergo ci era stato raccomandato da un "fidanzato" di mia moglie come luogo di incontro con coppie scambiste e poi era ad un tiro di schioppo da Cape D'Agde luogo di godimento trasgressivo per nudisti ed amanti del sesso libero.
L'idea dell'albergo però,non convinceva mia figlia che avrebbe preferito che prendessimo in affitto un appartamento o una villetta.
Saremmo stati più liberi ed avremmo anche speso meno aveva detto.
Poi lei conosceva già quella zona avendoci trascorso una vacanza con certi suoi amici prima ancora di sposarsi.
"Hai capito mia figlia....troietta già a 18 anni" avevo pensato ben conoscendo,anche senza mai esserci stato,le attrattive di quel territorio.
Al solo pensiero di quello che sarebbe potuto accadere in vacanza,mi ero eccitato al punto che quella notte,mi ero scatenato con mia moglie e dopo aver fatto l'amore,le avevo leccato la fica grondante del mio stesso sperma.
Era stata davvero memorabile quella giornata.
Avevo leccato mia figlia piena del piacere di suo fratello sborrandomi nelle mutande e poi con mia moglie,nonostante mi fossi scaricato prima,ero ancora arrapato e con le palle incredibilmente piene al punto che anche mia moglie mi aveva detto:
-Ma che hai stasera Arturo...mi sembri assatanato....sei più porco del solito!-
Alcuni giorni dopo,senza che me lo aspettassi,mi sono visto comparire mia figlia in ufficio.
-Ciao papà!-
-Che ci fai qui Sandra... che bella sorpresa!-
Mia figlie era entrata nel mio ufficio ed aveva subito chiuso la porta a chiave.
-Sai papà,stamattina Marco ha accompagnato mio marito in aeroporto e poi è tornato a casa e porco com'è,si è subito infilato nel mio letto al posto di mio marito e abbiamo fatto l'amore.
Guarda!-
Aveva aggiunto sollevando la gonna e mostrandomi le mutandine di pizzo vistosamente macchiate.
Subito dopo,si era seduta sulla poltroncina davanti alla mia scrivania e mi aveva detto:
-Papà.....me le sfili tu o vuoi che faccia io?-
Inginocchiato davanti a lei,mentre le sfilavo l'indumento che rilasciava bianchi filamenti viscosi,il mio olfatto veniva eccitato dagli odori che scaturivano dalla sua fica mentre la mia mente veniva obnubilata da incontenibili stimoli di libidine.
Accompagnato dal delicato tocco delle sue mani,la mia testa è scivolata tra le sue cosce dove avevo cominciato a leccarla e scavarle la fica con la lingua.
Man mano che montava il suo piacere,sentivo i suoi ansimi strozzati accompagnati dal lieve movimento del suo bacino.
Godeva mia figlia...godeva e dalle sue labbra sortivano parole che mi giungevano lontane.....mmmmm.......ahhhhhh.....che bello...che bello...papà....non venire.....non venire anche tu per favore....voglio sentirti dentro....voglio che che anche tu goda di me....mmmmmm....
Mentre mia figlia godeva con la mia bocca,io dovevo fare uno sforzo immane per controllare la mia immanente polluzione.
D'un tratto le sue mani hanno scostato la mia testa e lei dopo essersi alzata in piedi mi aveva spinto sul tappeto e dopo avermi sfilato i pantaloni,aveva cominciato a lavorarmi il cazzo con le mani,la lingua e le labbra.
Nel timore che le potessi venire subito in bocca,si era quasi subito sollevata ed in un solo colpo,si era impalata sul mio cazzo teso come un dardo e poi,coricandosi sul mio corpo,aveva cominciato a cavalcarmi e nel contempo unendosi alla mia bocca in un amoroso,lascivo e profondo bacio lingua contro lingua.
Sono bastate poche sue escursioni per farmi venire mentre le nostre labbra serrate,hanno impedito che le nostra grida di godimento si spandessero per tutto l'ufficio.
Siamo rimasti cosi abbracciati e congiunti con le labbra per alcuni minuti prima che lei si girasse per assumere la posizione del sessantanove e mentre lei mi ripuliva il cazzo con la bocca,io le svuotavo la fica piena della mia calda crema.
Rideva mia figlia,rideva mentre si rassettava e prima di uscire,aveva preso le sue mutandine sborrate dal fratello,me le aveva strusciate sulle labbra e poi le aveva messe nel mio cassetto:
-Queste per ricordo.-
Aveva detto ridendo prima di uscire per tornare a casa....in minigonna e senza mutande.
Sorprese di quel genere ve ne erano state altre prima delle vacanze;ancora in ufficio,a casa mia o quella sua quando il marito era assente.
Ho una figlia troia come la mamma o forse di più!
segue
Mio figlio aveva subito detto che lui sarebbe andato in Sardegna con la fidanzata e che avendo preso preso un appartamento grande a Cala Gonone,gli sarebbe piaciuto che vi fossero andati anche sua sorella col marito.
Mia figlia che conosceva quel programma che aveva già concordato col fratello,dopo quello che era successo tra me e lei quel pomeriggio,aveva cambiato idea:
-Sai Marco che anch'io e mio marito avremmo voluto venire con te.
Penso però che non sia il caso giacché Antonio deve rientrare tre giorni alla settimana a Milano per lavoro e gli spostamenti da Cala Gonone sono sicuramente molto complicati specialmente in estate.
Se papà e mamma sono d'accordo andremmo con loro in costa azzurra servita molto bene con un servizio di treni e di aerei nell'eventualità sia richiesta una sua urgente presenza in uno dei cantieri che la sua impresa ha all'estero.-
Aveva detto mia figlia facendo rabbuiare di colpo il volto del fratello.
-Sei d'accordo anche tu,vero Antonio?-
Aveva continuato mia figlia rivolgendosi al marito con tono suadente.
Sandra aveva toccato un tasto sensibile del marito che era davvero molto attaccato al suo lavoro di ingegnere in carriera e dunque,aveva avuto immediatamente il suo consenso per quel cambio di programma.
Anche la mamma aveva subito mostrato un entusiasmo (Senza una vera convinzione però temendo,come mi avrebbe confessato più tardi,che la presenza di nostra figlia e del marito avrebbe potuto ostacolare i nostri "programmini" erotici)mentre io,colto di sorpresa da quella proposta,ero rimasto basito ed al tempo stesso eccitato al pensiero di ciò che quella "Diavola" di mia figlia avrebbe potuto combinare in assenza del marito.
Io e mia moglie avevamo già prenotato un albergo a Sete vicino a Montpelier in un ameno posto di mare con annesso laghetto.
L'albergo ci era stato raccomandato da un "fidanzato" di mia moglie come luogo di incontro con coppie scambiste e poi era ad un tiro di schioppo da Cape D'Agde luogo di godimento trasgressivo per nudisti ed amanti del sesso libero.
L'idea dell'albergo però,non convinceva mia figlia che avrebbe preferito che prendessimo in affitto un appartamento o una villetta.
Saremmo stati più liberi ed avremmo anche speso meno aveva detto.
Poi lei conosceva già quella zona avendoci trascorso una vacanza con certi suoi amici prima ancora di sposarsi.
"Hai capito mia figlia....troietta già a 18 anni" avevo pensato ben conoscendo,anche senza mai esserci stato,le attrattive di quel territorio.
Al solo pensiero di quello che sarebbe potuto accadere in vacanza,mi ero eccitato al punto che quella notte,mi ero scatenato con mia moglie e dopo aver fatto l'amore,le avevo leccato la fica grondante del mio stesso sperma.
Era stata davvero memorabile quella giornata.
Avevo leccato mia figlia piena del piacere di suo fratello sborrandomi nelle mutande e poi con mia moglie,nonostante mi fossi scaricato prima,ero ancora arrapato e con le palle incredibilmente piene al punto che anche mia moglie mi aveva detto:
-Ma che hai stasera Arturo...mi sembri assatanato....sei più porco del solito!-
Alcuni giorni dopo,senza che me lo aspettassi,mi sono visto comparire mia figlia in ufficio.
-Ciao papà!-
-Che ci fai qui Sandra... che bella sorpresa!-
Mia figlie era entrata nel mio ufficio ed aveva subito chiuso la porta a chiave.
-Sai papà,stamattina Marco ha accompagnato mio marito in aeroporto e poi è tornato a casa e porco com'è,si è subito infilato nel mio letto al posto di mio marito e abbiamo fatto l'amore.
Guarda!-
Aveva aggiunto sollevando la gonna e mostrandomi le mutandine di pizzo vistosamente macchiate.
Subito dopo,si era seduta sulla poltroncina davanti alla mia scrivania e mi aveva detto:
-Papà.....me le sfili tu o vuoi che faccia io?-
Inginocchiato davanti a lei,mentre le sfilavo l'indumento che rilasciava bianchi filamenti viscosi,il mio olfatto veniva eccitato dagli odori che scaturivano dalla sua fica mentre la mia mente veniva obnubilata da incontenibili stimoli di libidine.
Accompagnato dal delicato tocco delle sue mani,la mia testa è scivolata tra le sue cosce dove avevo cominciato a leccarla e scavarle la fica con la lingua.
Man mano che montava il suo piacere,sentivo i suoi ansimi strozzati accompagnati dal lieve movimento del suo bacino.
Godeva mia figlia...godeva e dalle sue labbra sortivano parole che mi giungevano lontane.....mmmmm.......ahhhhhh.....che bello...che bello...papà....non venire.....non venire anche tu per favore....voglio sentirti dentro....voglio che che anche tu goda di me....mmmmmm....
Mentre mia figlia godeva con la mia bocca,io dovevo fare uno sforzo immane per controllare la mia immanente polluzione.
D'un tratto le sue mani hanno scostato la mia testa e lei dopo essersi alzata in piedi mi aveva spinto sul tappeto e dopo avermi sfilato i pantaloni,aveva cominciato a lavorarmi il cazzo con le mani,la lingua e le labbra.
Nel timore che le potessi venire subito in bocca,si era quasi subito sollevata ed in un solo colpo,si era impalata sul mio cazzo teso come un dardo e poi,coricandosi sul mio corpo,aveva cominciato a cavalcarmi e nel contempo unendosi alla mia bocca in un amoroso,lascivo e profondo bacio lingua contro lingua.
Sono bastate poche sue escursioni per farmi venire mentre le nostre labbra serrate,hanno impedito che le nostra grida di godimento si spandessero per tutto l'ufficio.
Siamo rimasti cosi abbracciati e congiunti con le labbra per alcuni minuti prima che lei si girasse per assumere la posizione del sessantanove e mentre lei mi ripuliva il cazzo con la bocca,io le svuotavo la fica piena della mia calda crema.
Rideva mia figlia,rideva mentre si rassettava e prima di uscire,aveva preso le sue mutandine sborrate dal fratello,me le aveva strusciate sulle labbra e poi le aveva messe nel mio cassetto:
-Queste per ricordo.-
Aveva detto ridendo prima di uscire per tornare a casa....in minigonna e senza mutande.
Sorprese di quel genere ve ne erano state altre prima delle vacanze;ancora in ufficio,a casa mia o quella sua quando il marito era assente.
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