Sara ed altro 3
di
Br26
genere
incesti
I giorni passarono e non ci fu più occasione e poter stare da solo con Sara.Ci cercavamo con gli sguardi con i gesti ma nulla di più , cresceva la voglia di poterci avvicinare di nuovo, Lo si leggeva nei nostri occhi,il desiderio di unire i nostri corpi in un piacevole tormento. Nel periodo estivo con lo zio eravamo quasi sempre Fuori azienda per consegna prodotti, così Iniziavo a conoscere un po’ di quell’uomo,all’apparenza normale ma con tanti piccoli segreti.parlavamo un po’ di tutto soprattutto di sport essendo tutte e due tifosi della stessa squadra, avevamo molto più di quel che sembra in comune, ma la cosa che più mi colpì fu la sua totale apertura a confidarsi con me mi raccontava della sua gioventù e delle sue scappatelle fino ad arrivare a confessarmi che fra lei e la zia non c’erano più rapporti sessuali. Mi confido che con il subentrare della menopausa la zia avuto come un calo del desiderio aveva perso gli stimoli e soprattutto non riusciva più ad eccitarsi è bagnarsi come prima, così la penetrazione era sempre uno strazio. Fino al giorno in cui mia zia molto apertamente gli disse che non riusciva più ad avere intimità che desiderava È così chiusero i battenti. gli chiesi come è riuscito ad andare avanti. E Mio zio molto serenamente con un sorriso sotto i baffi mi confidò che era più di 10 anni che si scopava la Pamela. Pamela (1.60 paffutella ma molto formosa, con un gran seno forse una 5 è un fondo schiena molto sporgente ,signora di 45 anni Che lavorava con loro da almeno vent’anni il marito era sempre fuori x lavoro è lei ammazzava il tempo spassandosela con lo zio. Al rientro della settimana di ferie di metà agosto scopri che I lavori di ristrutturazione del piccolo appartamento erano terminati e da lì a poco avrei avuto anche io tutta la privacy che desideravo. Una sera tornando a casa dal lavoro fui accolto da mia cugina Sara con in mano una pianta un mazzo di chiavi la mia dimora era pronta, potevo essere indipendente anche se continuavo ad abitare al piano di sotto della loro villa. La sera dopocena arrivato il momento di scendere nel mio piccolo appartamento Sara si avvicinò al mio orecchio e molto discretamente mi disse che lei aveva tenuta una copia della chiave e che sarebbe venuta a farmi visita ogni volta che ne voleva. Arrivato nel mio appartamento notai che sul tavolo c’era un porta chiave con lo stemma della mia squadra ed un biglietto degli zii con su scritto fai come se fossi a casa tua. Iniziai a prendere confidenza con la casa sistemando un po’ della mia roba fino ha che non senti il cancelloDi casa chiudersi immaginavo che Sara fosse uscita con il suo ragazzo ma dopo pochi istanti me la ritrovai davanti con un sorriso che gli illuminava tutto il viso. Aveva usato la sua chiave per entrare.non feci in tempo a salutarla che le nostre labbra si incollarono ,le nostre mani si cercavano , in un attimo ci ritrovammo nudi sul divano a baciarci con frenesia con lei seduta sopra di me. Mordevo i suoi lobi,graffiavo la sua pelle strizzavo le sue piccole tette, sarà era al culmine dell’eccitazione mi implorava di scoparla ,così , la feci sistemare con le ginocchia sul bracciolo del divano e la testa affossata nei cuscini. Io dietro di lei osservavo quel paradiso che in quella posizione mi offriva entrambi i buchi. Leccavo dal clitoride fino ad arrivare al buco del culo ed ogni volta era un fremito.. presi a scoparla in figa tenendo quella posizione ad ogni colpo sarà gemeva sempre più , mentre la penetravo con vigore le mie dita giocavano con il secondo buco. Raccoglievo i nostri umori e li usavo X lubrificarlo di quando il mio pollice entro senza nessun problema, è proprio in quel momento Sara scoppio in un favoloso orgasmo tanto da mordere i cuscini X non gridare , e mentre la sua figa eruttava liquidi a volontà io continuavo a sbatterla con foga fino a prenderla con le mani dai fianchi e con dei colpi secchi svuotare la mia calda sborra dentro di lei.
Eravamo affannati , sudati ma non avevamo avuto abbastanza. Ci scambiammo altri baci altre carezze , vedevo la mia sborra uscire dalla figa e colarle lungo le gambe , ne raccolse un po’ con un dito e se lo porto sulle labbra venendomi a baciare di nuovo. Sarà inizio a scendere sempre più giù facendo scomparire tutta la mia asta turgida nella sua bocca guardandomi diritto negli occhi, pensavo a quando fosse troia e affamata mia cugina . Lascio il mio cazzo duro ricoperto di saliva andandosi a sistemare di nuovo con le ginocchia sul bracciolo del divano e prima di mettere la testa tra i cuscini mi disse scopami in culo li sono vergine ma non avere pietà. Non me li feci ripetere con le mani tenevo aperte le chiappe e con la lingua leccavo il suo fiorellino lasciando più saliva possibile, avvicinai la mia mazza e a poco a poco con tenacia ed insistenza riusciva ad entrare Sara mordeva sempre di più i cuscini la sentivo lamentarsi ma non mi fermo. entrata tutt’al a cappella mi fermai un attimo e poi di colpo con un movimento secco la penetrai fino in fondo fino a sentire le palle sbattergli sulla figa. Restai fermo e quando senti che si era un po’ rilassata iniziai a muovermi accelerando sempre di più ed a ogni colpo arrivare fino in fondo senza nessuna pietà . Non sapevo se erano lamenta di dolore o di godimento quelli che uscivano dalla bocca di Sara , sembravo un animale , sali con i piedi sul bracciolo del divano con una mano tenevo i polsi di Sara dietro la schiena e con l’altra gli tiravo i capelli e in quella posizione affondavo ogni colpo con tutti il mio peso ,Sara godeva sempre più a bocca spalancata fino a quando non mi svuotai anche dentro al suo intestino. Accasciati uno sull’altro ci scambiavamo carezze .dopo una lunga doccia ritorno a casa sua e dopo un po’ mi arrivò un sms “ grazie per tutti gli orgasmi a ripetizione che ho avuto .... a dire la verità non so se a ringraziarti e più la mia passera o il mio culetto . Buonanotte “
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