Il viaggio del piacere

di
genere
incesti

IL VILLAGGIO DEL PIACERE di Charles eroticoscrittore Boudlaire

Marcello e Sara, una coppia bolognese di trent’anni, erano arrivati da qualche ora nel villaggio turistico della Calabria. Il posto era meraviglioso: un promontorio sul mare con tutti i bungalow, che guardavano verso l’orizzonte blu, ed una spiaggia di sabbia finissima delimitata da due alte scogliere, che si immergevano in un mare cristallino. Il villaggio era uno dei luoghi più esclusivi d’Italia per vivere il nudismo ed il naturismo in santa pace. Non poteva soggiornare chiunque solo persone conosciute. Non era una questione di soldi per i proprietari ma solamente di riservatezza.
La giovane coppia aveva tanto desiderato quella vacanza dopo un anno di lavoro senza sosta. I due erano sposati da un anno, lei commercialista, lui avvocato ed erano una coppia che si completavano dal punto di vista caratteriale. Sara era molto più esuberante, vivace, sempre pronta a fare nuovo conoscenze ed esperienze, mentre Marcello era un tipo più taciturno, riflessivo, solitario. Entrambi avevano un fisico molto allenato perché insieme facevano nuoto, palestra, bici. Sara era rossiccia di capelli, una terza di seno ed un fondoschiena tonico e senza assolutamente smagliature. Marcello, bruno con i capelli corti, aveva un corpo da far invidia a molti uomini. Erano anche nudisti convinti e già per un paio di anni consecutivi avevano fatto le vacanze in luoghi dove si poteva stare nudi tranquillamente.
I due mentre erano nel loro bungalow a disfare quei pochi bagagli che si erano portati dietro furono richiamati da una giovane voce femminile. Era Francesca, figlia dei proprietari del villaggio, una ragazza piccolina, un metro e cinquanta, ma che aveva un corpo armonioso e provocante nelle sue movenze.
Francesca: “Scusate, vi disturbo ?”
Sarà andò verso la vetrata del bungalow e scostò la tenda bianca che impediva di vedere dentro.
Sara: “No, non disturbi…prego…ciao io sono Sara.”
Francesca: “piacere io sono Francesca, do una mano ai miei nel villaggio…vi rubo solo un secondo…volevo dirvi che il ristorante è aperto dalle 12 fino alle 14 e potete usufruire di tutti i servizi, dall’escursioni in barca, al centro fitness, dai campi di tennis alla piscina, dal massaggiatore ai corsi di cucina che facciamo ogni settimana. Inoltre è all inclusive perciò potete prendere quello che volete ai bar.”
Mentre parlava Sara si accorse che la ragazza guardava con interesse la sua nudità. Vedeva che la giovane le osservava i seni, i capezzoli, le gambe ma soprattutto la fica completamente depilata.
Sara: “grazie, …grazie di avercelo detto, ne approfitterò sicuramente. Grazie ancora.”
Francesca: “non c’è di che…allora buona giornata e buona permanenza spero che vi troviate bene…a dopo…”
Sara rientrò nel bungalow e rivolgendosi a suo marito disse: “hai sentito ? ci sono tante cose da fare…bello…questo posto mi piace veramente…”
Marcello: “è sicuro che ne approfitterai…non stai mai ferma un attimo…ehehh…comunque facciamo presto che voglio tuffarmi a mare…”
Sara: “si anche io…ah comunque hai visto che carina la figlia dei proprietari ? veramente carina…”
Marcello: “non è che ho visto bene, ero dentro…comunque sbrigati…andiamo in spiaggia.”
Marcello e Sara dopo aver sistemato le loro cose si avviarono con i loro asciugamani verso la spiaggia. Notarono che il villaggio seppur grande di estensione non aveva tanti bungalow, al massimo erano una quindicina. Notarono anche che tutti i particolari erano curati nei dettagli: dai prati all’inglese alle piante potate, dai vialetti alla struttura che ospitava tutti i servizi. La spiaggia era attrezzata con una ventina di ombrelloni e lettini e c’era anche un bar molto carino, che diffondeva una musica dolcissima ad un bassissimo volume, per no disturbare. Non c’erano molte persone a prendere il sole o a fare il bagno. Videro un paio di famiglie con figli grandi e qualche coppia sistemata qua e la.
Poggiarono i loro asciugamani su due lettini ed insieme si avviarono verso l’acqua. Per un pò nuotarono ammirando i fondali ed il mare trasparente, poi si fecero qualche coccola e ritornarono su per distendersi al sole. Sarà mentre distesa a pancia in giù si abbronzava ai raggi solari notò con curiosità uno strano via vai di persone, giovani ed adulte, che si appartavano dietro gli scogli. Osservò incuriosita e si ripromise di andare a vedere più tardi.

Si erano fatte quasi le due quando Sarà si alzò e si mise a sedere sul lettino. Si era appisolata sotto i raggi del sole. Guardò sotto l’ombrellone e vide il marito steso a dormire. Avrebbe voluto svegliarlo ma lo lasciò riposare. Si avviò nuda verso l’acqua e tuffandosi iniziò a nuotare. Mentre nuotava si girò a guardare oltre la scogliera dopo prima aveva osservato quel via vai di persone. Senza rendersene conto, nuotando a rana, lentamente, si avvicinò. Era curiosa, molto curiosa. Subito intravide oltre gli scogli un’altra spiaggetta e notò anche che c’era una coppia nuda stesa al sole ad amoreggiare. Si fermò, nell’acqua a guardare, e vide anche che più in alto c’era un uomo che, senza nascondersi, anzi quasi vicinissimo alla coppia si toccava e si masturbava. Era attratta da quella scena. Spesso gli era capitato, andando in spiagge nudiste, di scoprire qualche guardone, ma sempre nascosto dalla vegetazione, non aveva mai visto un voyeur così sfacciato. Quella coppia sicuramente l’aveva visto, non poteva non vederlo, anzi sembrava trarre piacere da quella presenza. Sara ormai era vicino alla riva, era distesa nell’acqua, mantenendosi bassa con la testa, cercando di non farsi scorgere. Ad un certo punto però sentì la presenza di qualcuno vicino a lei. Voltò la testa e vicinissima si ritrovò Francesca, che nuotando nell’acqua l’aveva raggiunta e quasi parlando sommessamente gli disse:
Francesca: “bella scena eh ? … stai guardando ? ….ti piace ?”
Sara: “ero solo curiosa…avevo visto da lontano che succedeva qualcosa…e mi sono avvicinata…”
Francesca: “a me fa sempre eccitare molto venire qui in questo angolo della spiaggia…ci vengo almeno due volte al giorno…succedono sempre cose inaspettate…”
Sara: “ veramente ? e cose succede oltre a quello che sto vedendo ?”
Francesca: “ehehe…molto ma molto di più, ma lo scoprirai anche tu…”
Mentre parlavano videro che l’uomo “guardone” si era avvicinato ancora di più alla coppia sulla spiaggia. La donna aveva aperto le gambe masturbandosi davanti a lui, mentre l’altro uomo, presumibilmente il marito si toccava il cazzo. Le due donne potevano vedere benissimo quello che succedeva, perché erano state spinte verso la battigia, dalla leggera corrente del mare. Sara non riusciva a staccare gli occhi dalla scena. Era affascinata, turbata, turbata, eccitata. E poi la presenza di Francesca a suo fianco rendeva tutto più torbido. Senti una mano sfiorarle il fianco e risalire per la schiena.
Francesca: “sei bellissima…ti ho notato già prima…”
Sara: “grazie ma…”. Ma non fermò quella mano, anzi sperò che andasse a toccare i suoi capezzoli duri. E così fu. Sentì la mano andare sotto, nell’acqua e sfiorare i capezzoli, impastarle il seno. Sentì la bocca della ragazza avvicinarsi all’orecchio e morderlo. Per Sara era tutta una situazione nuova, quasi irreale. Ma si sentiva trasportata in quel mondo e non voleva per nulla al mondo interrompere tutto. Sentì quella mano scendere verso il basso ventre ed iniziare ad accarezzare la fica. Era bagnata mentre Francesca la baciava sul collo, sull’orecchio ed anche sulla schiena. Sara tentava di rimanere distesa tra l’acqua e la sabbia. Osservava la scena a pochi metri da lei e sentiva addosso salire il piacere per quello che gli stava donando la giovane ragazza.
Ad un certo punto si sentì presa per la mano. Si sentì tirata. Francesca era ora alzata sopra di lei che gli chiedeva di seguirla. Sara come sopraffatta e soggiogata da quella presenza si alzò dall’acqua seguendola sulla sabbia. Si avvicinarono al trio che stava godendo guardando le rispettive masturbazioni: la donna stesa a gambe aperte, il compagno vicino a lui con il cazzo che andava su e giù, il guardone sopra di loro con l’arnese svettante e durissimo che stava per raggiungere l’orgasmo.
Francesca fece mettere Sara davanti a lei. Erano entrambe in piedi a pochi metri da loro. Furono guardate ed a loro volta guardarono.
Francesca: “ti piace ? li vedi come godono ? vuoi godere anche tu ?”
Sara: “si… …”
Francesca alle sue spalle mise la mano fra le gambe di Sara e gli entrò d’un botto con due dita nella fica. La donna si sentì presa e ricevette una scarica di piacere che le percorse tutto il corpo. Per evitare che la mano fuoriuscisse da lei mise anche la sua mano sulla fica e spinse, spinse le dita dentro. Ansimava, godeva, dal piacere imprevisto ed improvviso che l’aveva colta. Godette, godette insieme al trio e godette insieme a Francesca che si masturbava la fica ed incitava Sara a godere ancora.
Fu un orgasmo folgorante ed alla fine si sentì appagata, molto appagata. Era la prima volta che godeva con una donne. Quando dopo l’orgasmo riaprì gli occhi che si erano chiusi per il piacere vide il trio guardare e vide che il guardone le si era avvicinata a tal punto di sentire il suo fiato su di se. L’uomo la baciò sul mento, poi sulla bocca, ed infine con la lingua cercò di violare la sue intimità.
Francesca: “lasciati andare…apri la bocca…fatti baciare da lui…è mio padre !”
Sara a quelle parole ebbe una scossa. La rivelazione di quel rapporto parentale invece di scandalizzarla la fece sciogliere ancora di più. Aprì la bocca ed accolse dentro di se quella lingua. Sentì anche sul basso ventre il cazzo durissimo di quell’uomo che si strusciava contro la figa. Sentì Francesca continuare a parlarle dietro di se.
Francesca: “lasciati andare…fatti prendere…diventa sua…apri le gambe…fai entrare il suo cazzo dentro di te…”
Sarà aprì le gambe e l’uomo abbassandosi un po’ fece iniziare ad entrare il cazzo lentamente nella fica, aprendola tutta. La donna sentì quel cazzo nodoso e durissimo farsi strada fra le gambe e si abbracciò all’uomo. In quel momento voleva solo godere. Godere come mai aveva goduto, godere di un piacere immenso. L’uomo l’abbrancò a se e le infilò tutto il cazzo dentro fino a toccare l’utero. Sara a quel punto esplose in un orgasmo pazzesco, gridando, dimenandosi, graffiando l’uomo. Si fece impalare letteralmente, si sentì sfondata, sfondata come mai prima nella vita. Godette uno, due, tre orgasmi consecutivi, non si fermava più e non voleva fermarsi più. Ad un certo punto sentì per la prima volta la voce dell’uomo, bassa, sensuale.
Guido:”ahhhh…ahhhh…sto per godereeee…sto per godereeee…”
Sara ebbe un momento, un solo momento di lucidità e razionalità per dire: “ahhaa… aspetta…non mi venire dentro…non prendo la pillola…ti pregoooo….non lo fare… non lo fareeeee..”
L’uomo uscì immediatamente dalla figa un attimo prima che sborrasse e spruzzo tutto il suo seme nella bocca della figlia che si era accucciata sotto le gambe di Sara. Francesca si fece riempire la bocca mentre si toccava la figa e godette del seme del padre.
Il tutto non era durato più di mezz’ora ma era stato un susseguirsi di eventi e di situazioni inaspettate per la commercialista bolognese. Il tutto condito dalla torbida relazione fra padre e figlia. Quando si riprese vide ancora l’uomo vicino a lui, era stordita ma anche appagata. In quel momento riuscì solo a sentire la voce di Francesca rivolta al padre: “papà sei stato grande…abbiamo un’altra ospite molto porca e disponibile !”
Sara dopo quell’esperienza nuova e sconvolgente tornò da Marcello sotto l’ombrellone. Lo trovò sveglio che sfogliava il giornale. La donna cercò di nascondere il suo turbamento indossando un finto sorriso sperando che il marito non si accorgesse di nulla.
Marcello: “amore…ma dove eri finita ? mi sono svegliato e non ti ho trovata…”
Sara: “sono andata a fare una passeggiata…oltre gli scogli…sai ci sono altre spiaggette molto carine…”
Marcello: “vogliamo andare o vuoi rimanere un altro po’ ?”
Sara: “no…dai andiamo…come primo giorno di sole può bastare.”
I due raccolsero le loro poche cose e si incamminarono verso il bungalow risalendo la piccola collina. Mentre camminavano, Sara davanti e Marcello dietro, l’uomo notò dei piccoli graffi sulla schiena della moglie.
Marcello: “amore ma sei tutta graffiata…cos’è successo ?...”
Sarà si fermò, come se avesse subito una pugnalata alla schiena. Si girò lentamente mostrando un’espressione meravigliata.
Sara: “veramente ? Ma dove ?”
Marcello: “amore sulla schiena…hai tutti dei graffi…” e così dicendo le mise una mano per accarezzarla.
Sara: “ma…ehm…ehm…saranno stati gli scogli…ehm…ah si…c’erano ogni tanto dei piccoli cavalloni che mi ha spinto sugli scogli ! Ecco così…”
Marcello: “ cavalloni ? a me il mare sembrava completamente piatto…strano…comunque ti metterò subito del disinfettante…”
Sara riprese a camminare pensando che forse avrebbe dovuto confessare tutto al marito. Ma come l’avrebbe presa ? E’ vero che Marcello era molto aperto di vedute, è vero che spesso fantasticavano a letto, mentre facevano l’amore, di situazioni piccanti, ma una cosa era la fantasia un’altra la realtà. Insieme arrivarono al bungalow ed il marito subito si presto a passarle dell’acqua ossigenata sulla schiena graffiata. Mentre le passava il disinfettante Marcello notò una cosa strana sulla schiena di Sara. In alto sotto i capelli aveva un segno evidente di un succhiotto ed inoltre c’era la forma di una mano impressa sulla schiena arrossata della moglie. Si avvicinò per guardare meglio. Sarà notò che il marito si era fermato rimanendo in silenzio.
Sara: “amore che c’è ? …che succede ?”
Marcello: “Sara io e te ci siamo detti sempre tutto, è vero ?”
Sara: “si…si, ma questo che c’entra con i graffi ?” cercando di sviare l’argomento.
Marcello: “e allora dimmi cos’è successo…non hai solo i graffi…c’è un succhiotto ed anche la forma di una mano molto grande sul collo…dimmi che è successo…voglio saperlo !
Sara si girò verso il marito, era diventata rossa, una vampata di calore ed imbarazzo la pervadeva tutta. Gli occhi divennero lucidi. Guardò il marito che la osservava con aria interrogativa. Voleva parlare, dirgli qualcosa, ma non ci riusciva. Marcello la strattonò.
Marcello: “Sara ! Sara…voglio sapere…come ti sei fatta questi segni ? Dimmelo…dimmelooo ! cazzo, voglio sapere !”
Sara non aveva mai visto il marito così incazzato, era la prima volta. Cercò di abbracciarlo ma lui la scostò.
Marcello: “non vuoi parlare ? non vuoi dirmi nulla ? Sara non scherzare con il fuoco…dimostrami che mi vuoi bene…dimostrami che sono la tua vita come mi dici sempre…voglio sapere cos’è successo ! C-o-s-a-è-s-u-c-c-e-s-s-o !”
Sara scoppiò a piangere, singhiozzava, non avrebbe mai voluto trovarsi in quella situazione. Amava il marito, lo amava più di ogni altra cosa al mondo, ma aveva ceduto al piacere delle carne, aveva ceduto, l’aveva tradito e gli era anche piaciuto tantissimo.
La sua voce iniziò a balbettare, poi a sussurrare, poi piangendo e singhiozzando raccontò per filo e per segno al marito quello che era successo. Gli raccontava anche le sue sensazioni, i suoi turbamenti, i suoi godimenti. Continuò a parlare, parlare. Marcello la guardava strabuzzando gli occhi. La ascoltava scioccato da tanta impudicizia della moglie, ma. Ma più la moglie più cercava di immaginare le varie scene che si erano succedute su quel lembo di spiaggia. Più la moglie parlava più sentiva l’eccitazione salire e non poteva nasconderla, essendo nudo come Sara, in quel bungalow del villaggio turistico. Era sconvolto dal racconto ma anche eccitato. Quante volte avevano fantasticato di rapporti a tre, rapporti promiscui, orge, e tanto altro. Questa volta sentiva che era vero tutto. Tutto quello che usciva dalla bocca di Sara era vero. E lui invece di inveire, sbraitare, incazzarsi stava li fermo, seduto sul letto, di fianco alla moglie ad ascoltare ed eccitarsi. Ormai era più concentrato su i suoi turbamenti che sulle parole di Sara. L’eccitazione saliva, sentì il suo cazzo diventare durissimo, quasi gli faceva male. E mentre Sara stava per finire il suo dettagliato racconto, la prese per le braccia e la scaraventò sul letto. Non gli diete tempo di reagire. Gli fu sopra e gli aprì le gambe con forza. La prese, introducendogli il cazzo tutto d’un botto. Ed entrando dentro di lei la sentì bagnatissima, un lago. Iniziò a pomparla e dalla sua bocca uscirono le parole più depravate che mai aveva pronunciato.
Marcello: “troia….troiaaa…ti sei fatta sbattereeeee…ti sei fatta chiavareee…..troiaaa…..puttanaaaa…sei una puttanaaaa….”
Sara rimase sconvolta dalla reazione del marito. In un attimo si sentì riempita dal suo cazzo. In un attimo si sentì presa, posseduta, chiavata, trombata, dal suo maschio che sembrava una furia, un animale selvaggio. Sentì che quell’atto violento ed animalesco le piaceva, le piaceva tanto ed aprì ancora di più le gambe per sentirlo arrivarle fino a dentro.
Sara: “siiiiiiii…siiiii….fottimiiii…chiavamiii amoreeee….sono una troiaaa…sono una puttanaaa….è vero…mi sono fatta chiavareeee….aahhaa….siiiii….”
Marcello: “puttanaaaa….troiaaa…..ahhhhhh….aahhhhh…..mi hai messo le cornaaaa…. eh ? dimmelo…mi hai cornificatooo…..troiaaaa…che non sei altro….”
Sara: “….ahhhh…siiii…ti ho messo le corna….sei un cornuto..ma fottimiiii…fammi godereeee….voglio godereee ancoraaaa…..sono una troia…. ahhhhh…. sfondamiiiiii…. godooooo….godooooo…”
Marcello: “mmmm…prendiloooo troiaaaa…prendilo….ti chiavo come una puttanaaa…è questo che vuoi ? vuoi essere una puttana….presa dagli sconoscuti….?”
Sara: “ahahaha….si….voglio essere chiavata…stuprata….violentata da tanti cazzi…amoreeee….godoooooo…..”
Marcello: “troiaaaa…..ti è venuto dentro Guidooo ? ti ha sborrato nella figaaaaa….. tu non prendi la pillolaaaaa…..troiaaaa….ti sei fatta ingravidareeee …..puttana ?
Sara: “nooooo…noooo….ahhhhh…..non l’ha fattooooo non volevooooo…..nooooo…. godooooo…..porco….cornutooooo…..”
Marcello: “troiaaaaaa la prossima volta fatti venire dentro…..fai la troiaaa fino in fondo…. fatti chiavare ed ingravidareeee….. fatti sborrare dentro…..”
Sara:”aahhaa…..dillo ancora amoreee….vuoi che mi faccia venire dentro ? …aahahha…vuoi che mi ingravidi ? siiiiiii….lo faròòòò se tu lo vuoiiiiii…siiiiii…godoooo”
Marcello: “aahahahah…si lo voglio…..sto per godereeee…sto per godereeee..apri la bocca….apri la bocca….che ti voglio sborrare in golaaaaaa…..aahhahaha…”
Marcello estrasse il cazzo della figa e lo mise subito nella bocca della moglie forzandola, prendendola per i capelli, stringendola forte a se. La chiavò nella bocca ed esplose in un orgasmo pazzesco, che lo scossero tutto, facendolo tremare dal piacere. Godendo vide la moglie spalancare la bocca ed ingoiare tutta la sua sborra.
In quella stanza stava nascendo un nuovo rapporto fra Sara e Marcello. Dal quel momento niente sarebbe stato più come prima. Si sarebbero aperti nuovi orizzonti del piacere. Marcello per la prima volta aveva goduto da dio sentendosi tradito da Sara. La moglie aveva goduto come non mai sentendosi per la prima volta una grande puttana.


Le prime luci della sera iniziavamo ad avvolgere il villaggio turistico. Marcello e Sara, nel loro bungalow, giacevano sul letto. Avevano dormito qualche ora, sfiniti, dopo quella lunga battaglia sessuale che li aveva visti protagonisti. Marcello fu il primo a svegliarsi. Aprì gli occhi e guardò al suo fianco la moglie che dormiva abbracciato a lui. Iniziò lentamente a sfiorarle la schiena, baciandola anche sul viso. Sara a quel contatto aprì gli occhi e sorrise al marito. Vide che anche Marcello le sorrideva.
Sara: “amore…” e gli diede un bacio stampato sulla bocca.
Marcello: “amore mio…ti amo.”
Sara: “…anche io e lo sai…non sei arrabbiata con me ?”
Marcello: “ e perché ? …l’unica cosa e che avrei voluto che me l’avessi detto subito quello che era successo sulla spiaggia…”
Sara: “amore volevo dirtelo…ma avevo paura, paura della tua reazione…”
Marcello: “Sara io ti amo…sei la cosa più importante della mia vita…non potrei vivere senza di te…voglio che da oggi in poi tu mi dica tutto. Vorrei che tutte le tue fantasie, voglie, i tuo turbamenti fossero anche i miei. Voglio condividere tutto con te…”
Sara: “ohhh…amore…ti amo…sei un uomo fantastico…te lo giurò…lo farò…non ti nasconderò più nulla…sarò la tua donna…fino in fondo…”
Marcello: “voglio che tu sia la mia puttana…la mia troia…” e la continuò a baciare.
Sara: “si amore…tutto quello che vuoi…”
Marcello: “…e ora alziamoci … non hai fame ? mettiamoci qualcosa addosso e andiamo al ristorante…”
Sara: “si amore…però prima vorrei farmi una doccia…”
Marcello: “no…niente doccia…voglio che rimani con l’odore del sesso addosso…voglio che tutti sentano i nostri odori sul tuo corpo…”
Sara: “oh amore che maiale… non ti facevo così porco… veramente mi vuoi così ?”
Marcello: “si…da oggi ti voglio più porca che mai…”
I due rimasero a letto un’altra decina di minuti poi si alzarono e si vestirono. Marcello indossò un costume ed una maglietta mentre Sara solo un pareo trasparente che metteva in risalto il suo corpo e la sua nudità. Uscirono dal bungalow e si avviarono verso il ristorante. Arrivati lì si guardarono intorno. Notarono che c’erano sia persone nude che altre con qualche piccolo pezzo di stoffa addosso. Cercarono un tavolo libero ma un cameriere nudo, molto prestante e con un notevole cazzo, gli comunicò che loro due erano ospiti di Guido e della moglie, i due proprietari del villaggio, al loro tavolo. La coppia per un attimo si guardò negli occhi e poi sorridendo andarono a sedersi salutando l’altra coppia, che non indossava nessun vestito. Sara notò subito lo sguardo di Guido, l’uomo che l’aveva posseduta selvaggiamente sulla spiaggia. Si senti imbarazzata, ma anche elettrizzata ed un po’ eccitata. Poi il suo sguardo si posò sulla moglie dell’uomo, Antonella. Una donna bella, molto bella, poteva avere al massimo quarant’anni, bionda, occhi azzurri, con un seno a pera e due capezzoli molto grossi ed il resto del corpo che poteva far invidia a tante ragazzine. Anche Marcello notò come l’uomo guardava sua moglie ed ebbe anche lui un brivido, misto di gelosia ed eccitazione. Quell’uomo aveva posseduto sua moglie e l’aveva fatta godere. Aveva uno sguardo magnetico ed una voce molto affabile e calda.
Guido: “allora…carissimi come è andato il primo giorno al villaggio ?”
Marcello: “…direi bene…un po’ scombussolati ma bene…”
Antonella: “siamo felici per voi…chi viene qui…poi vuole sempre ritornare…è un posto pieno di soprese”
Sara noto la malizia di Antonella nel pronunciare le ultime parole e rispose per le rime.
Sara:”…eh si…per quelle poche ore che siamo stati qui…già abbiamo avuto parecchie soprese…è un posto fantastico”
Guido: “sono contento…e sono sicuro che le soprese del villaggio vi piaceranno sempre di più.”
Sara: “speriamo…”
Mentre parlavamo furono serviti dal cameriere ed iniziarono a mangiare. Gli sguardi fra di loro si susseguivano. Sarà noto anche come Antonella la guardasse e sorridesse al marito.
Antonella: “…lo sai cara sei una bellissima donna…e tuo marito è un uomo fortunato….molto…”
Sara: “grazie…grazie per il complimento…ma anche tu sei una bellissima donna…anche Guido è fortunato…”
Antonella: “eh si anche molto…tra me, mia figlia Francesca che avete conosciuto, la nostra cameriera, la segretaria e le ospiti del villaggio è sempre attorniato da bellissime donne, giovani o mature che siano…”
Guido: “cara ma anche tu hai sempre intorno bellissimi ragazzi…fra i due camerieri, il cuoco, l’istruttore di vela, quello di sub e gli ospiti ….”
Antonella: “eh si anche tu hai ragione…aahahaha”
E si misero a ridere tutti e quattro mentre mangiavano. Ad un certo punto Sara sentì una mano sulla gamba e guardò in basso. Non era la mano di Marcello ma quella di Guido. Fu turbata e scossa da quel gesto. Avrebbe voluto spostare la mano ma non fece nulla per levarla. Guardò suo marito, ma lui era intento a parlare con Antonella. La mano oltre ad accarezzare la gamba iniziò a salire verso l’alto, insinuandosi fra le gambe lentamente. Sara cercò di non mostrare il suo imbarazzo ma quella mano le dava una sensazione di piacere. E allora allargò un po’ le cosce permettendo all’uomo di sfiorarle la fica con le dita. Lentamente la donna sentì le dita farsi largo fra le labbra della fica. Chiuse gli occhi per un attimo, poi li riaprì e vide che Marcello la guardava. Sara cercò con un gesto di far capire al marito cosa stesse succedendo, il marito sorrise e le strinse la mano sul tavolo.
Marcello aveva capito tutto. Il marito si era accorto delle manovre della mano di Guido. Anzi le si avvicinò all’orecchio, sporgendosi e le disse sussurrandogli: “amore…ti amo…sei meravigliosa…fallo continuare…” poi continuò la conversazione con Antonella. Stavano sorseggiando anche il caffè perché la cena era finita.
Sara a quelle parole sentì ancora di più salire la sua eccitazione. Sentì le labbra della figa aprirsi e bagnarsi. Sentì le dita di Guido entrarle dentro. Avrebbe voluto godere, li davanti a tutti. Avrebbe voluto farsi sbattere sul tavolo in quel momento. L’eccitazione e la ricerca del piacere ebbero il sopravvento sulla razionalità. Si perché lei fino a quel giorno era stata più che mai razionale. Sempre compunta, distinta, vivace ma sempre mantenendo le distanze con gli altri uomini. Ora invece non si riconosceva più. Un giorno, un solo giorno le era bastato per far emergere gli istinti sessuali più reconditi, la voglia di godere più animalesca. E tutto con il compiacimento e la soddisfazione del marito. In quel momento avrebbe voluto che quella sensazione di piacere non finisse più. Mentre pensava questo, sentiva la mano dell’uomo forzarle la fica, spingerla dentro. Si era un po’ abbassata sulla sedia per aprire ancora di più le gambe ma quasi al momento di raggiungere l’orgasmo fu interrotta dalla voce di Guido che levando la mano dalla sua intimità disse: “bene…che ne dite se andiamo a casa nostra a berci una bella bottiglia di un whisky scozzese praticamente introvabile ?”
Sarà si destò, guardò il marito rispondere subito: “per me va benissimo…tu sei d’accordo cara ?”
Sara: “…ehm…si…va bene…”
Tutti e quattro si alzarono dal tavolo e si avviarono per il vialetto centrale del villaggio verso la villetta dei proprietari. Marcello ed Antonella camminavano davanti conversando e ridendo, mentre e Sara e Guido li seguivano.
Guido la prese per mano e disse: …mi piaci…ti voglio ancora…ti voglio fottere…ti voglio far godere…”
Sara lo guardò continuando a camminare ma non rispose, rimanendo in silenzio. Arrivati alla villetta si accomodarono nel patio su dei bellissimi divani bianchi. Guido entrò dentro casa ed accese la filodiffusione che iniziò ad irradiare nell’aria una musica dolcissima e sensuale. Poteva farlo perché la villetta era abbastanza distante dai bungalow e poi c’era una folta vegetazione a dividerla dal resto del villaggio. Poi l’uomo porto la bottiglia e versò a tutti e quattro da bere. Dopo che ebbero assaggiato quel whisky buonissimo Guido invitò Sara a ballare. La prese per la mano e la fece alzare. La strinse a se e la donna si ritrovò con la testa sulla spalla dell’uomo. Mentre ballavano sentì che il cazzo di Guido diventava duro in mezzo alle sue gambe. Ebbe un fremito, poi ancora un altro. Sentì una mano dell’uomo scenderle sulla schiena ed insinuarsi sotto il pareo andandogli a toccare il culo.
Si strinse ancora di più a lui. Lo strinse forte sentendo scariche di piacere pervaderle il corpo. Si girò solo per un attimo a guardare Marcello, e vide che sia lui che Antonella la osservavano compiaciuti. Poi vide Antonella alzarsi ed andare dietro di lei. La senti che la stringeva fra lei ed il marito. Senti la bocca di Antonella baciarle la spalla, poi il collo, e poi l’orecchio.
Antonella: “sei bellissima…sei meravigliosa…e sei anche molto eccitata è vero ?”
Sara:…mmm….si….siiii….”
Antonella: “Guido mi ha detto tutto di stamattina, di cosa è successo…di come ti ha presa…dimmi lo desideri ancora ?...vuoi ancora che ti scopi ?”
Sara: “… si….siiiii….lo vogliooo…”
Antonella: “ fatti possedere….fatti scopare…lui vuole tutte le donne…lui domina…lui fotte…..e ti vuole fottere….far godereee….”
Sara: “…siiiii….siiii….lo voglio…”
Sara sentì che Guido appoggiò la sua bocca sulla sua, baciandola, facendole entrare la lingua dentro. Si sentì sciogliere, impazzire di piacere. Spalancò la bocca per offrirsi all’uomo, mentre sentiva che Antonella strusciava le sue mani ovunque.
Antonella rivolgendosi al marito: “prendila…fottila come una cagna…come piace fare a te…falla godereee….”
Guido prese per mano Sara e la portò sul divano, la fece stendere. Le aprì le gambe e fu subito dentro di lei. La donna non capì più nulla. Si sentì sfondata, aperta, vogliosa, incredibilmente eccitata, era un lago di umori. Guido iniziò a fotterla spingendo forte e veloce. Sarà iniziò a fodere gridando.
Sara: “siii…fottimiiiii…ti pregoooo….fottimiiii…..chiavamiiii…fammi godereee….”
Guido: “prendi cagna…prendiiii….aahhaa….fai vedere a tuo marito come godi… fai vedere a tuo marito che significa essere chiavata da un vero uomoooo….. diglielo….diglielo a tuo marito come ti sto fottendo.”
Sara rivolgendosi al marito che si era avvicinato a lei e si masturbava eccitato gli disse: “ amoreeeee….guardamiiiii….guarda come mi fotteeeee…..guardaaa….. mi sta facendo impazzireee…mi fa sentire una cagna in caloreee…..ohhhhh…..vaiiiii…..”
Marcello e Antonella erano vicinissimi ai due e si masturbavano. Per Marcello la scena era bellissima. Vedere la propria moglie fottuta e chiavata lo faceva impazzire dal godimento. Sara ebbe un orgasmo, due, tre, uno dietro l’altro. Marcello esplose godendo il suo orgasmo e spruzzando tutta la sua sborra sul corpo della moglie. Guido prima di venire estrasse il cazzo dalla figa di Sara e cercò la bocca di Antonella per venirle sulla faccia. Godettero insieme, uno dietro l’altro, in una esplosione di orgasmi che squarciò l’aria limpida e tersa del villaggio. Godettero tutti e quattro e Marcello e Sara ebbero la sensazione di essere a ancora più uniti di prima.

Erano passati alcuni minuti. Sara e Guido giacevano, sfiniti, sulla grande poltrona abbracciati dopo l’animalesco accoppiamento. Marcello ed Antonella invece erano seduti sull’altra poltrona bianca di fronte e parlavano fra loro a bassa voce.
Antonella: “ Marcello ti è piaciuto ? a me si…godo sempre vedere mio marito prendere una donna…”
Marcello: “si…mi è piaciuto…è la prima volta per me vedere mia moglie presa da un altro uomo…è stato spiazzante ma anche molto eccitante…non l’ho mai vista così scatenata…”
Mentre parlava Marcello si accarezzava ancora il cazzo che tornava ad indurirsi perché di fronte vedeva la moglie baciare appassionatamente l’uomo che l’aveva posseduto.
Antonella: “ti eccita ancora ?” ti sta venendo ancora duro ?...”
Marcello: “si…vederla così…me lo fa venire di nuovo duro…”
Antonella: “…lo sai che Guido vorrà ancora possederla, vorrà sentirla sua…vorrà farla sentire femmina…e non sarà contento finchè lei non gli chiederà una cosa veramente depravata e sconvolgente…”
Marcello: “cosa ? cosa gli chiederà ?...”
Antonella: “ne sono sicura…credimi tua moglie vorrà farlo venire dentro di se, nella figa, vorrà sentirlo sborrare dentro…”
Marcello: “…ma lei non prende la pillola…ti rendi conto… mi stai dicendo che mia moglie vorrà farsi venire dentro senza protezione ? con il rischio di rimanere incinta ? ti rendi conto di quello che dici…”
Ma a quelle parole Antonella vide che il cazzo di Marcello diventò ancora più duro.
Antonella: “ti eccita la cosa…vedo che al tuo cazzo piace…confessalo…forse sarai anche sconvolto da questa cosa che ti ho detto…ma credimi sarà così… Sara si attaccherà così a lui da chiederglielo… non la vedi come se lo coccola…sembra che fra i due sia scoppiato l’amore…”
Marcello: “non lo so…tutto ciò è sconvolgente…siamo arrivati stamattina ed è tutto cambiato…mia moglie mi fa impazzire… e devo dirti la sincera verità: tutto quello che deciderà di fare per me andrà bene…”
Mentre parlavano si accorsero di un’altra presenza nel patio. Era arrivata Francesca, indossava solamente un pulloverino blu e sotto era nuda. Sorrideva alla vista di quella scena, del padre abbracciato a Sara. La ragazza si avvicinò alla madre e la baciò in bocca.
Francesca: “…ciao mamma…ormai papà è partito…se l’era ripromesso di scoparla ancora… è un vero porco non si accontenta mai… “
Antonella: “ bambina mia…lo conosci tuo padre è fatto così…e tu Marcello non ci guardare con quell’aria interrogativa… noi siamo una famiglia molto aperta…. Abbiamo abbattuto tutti i tabù… siamo moderni…eehhehee…”
Francesca: “ eh si, ha ragione proprio la mia mamma… siamo aperti e felici…”
Poi la ragazza si allontanò avvicinandosi al padre sulla poltrona. Si abbassò baciandolo.
Francesca: “ Ciao pà… è la tua nuovo donna ?”
Il padre mollo la bocca di Sara e girandosi verso la figlia gli rispose: “…mi piace…ma deve ancora dimostrarmi totale dedizione… lo sai come sono fatto …”
Anche Sara alzò gli occhi e vide Francesca.
Sara: “Ciao Fra… tuo padre è incredibile mi ha fatto godere come non ho mai goduto in vita mia…. “
Francesca: “ed anche tuo marito vedo che è contento della nuova situazione…”
Sara a quelle parole si girò verso il marito e si scambiarono uno sguardo pieno di significati. Marcello sorrise e senza volerlo si ritrovò a toccarsi ancora. Poi vide Guido parlare nell’orecchio a Sara, scambiarsi baci e parole. Vide Sara sottrarsi all’abbraccio ed alzarsi. Lo raggiunse e si sedette vicino a lui, gli prese la mano e gli disse: “amore…amore grazie…grazie…”
Marcello: …perché mi ringrazi… ti è piaciuto, mi è piaciuto… ho goduto guardandoti godere, ho goduto del tuo godimento…”
Sara: “stanotte dorme con lui…ti dispiace ? Io ti amo…ma stanotte voglio essere completamente sua…”
Marcello guardò la moglie. In quel momento capì che Sara era andata, quell’uomo l’aveva conquistata, posseduta e fatta sua ed adesso pendeva dalle sue labbra.
Marcello: “amore…se vuoi dormire con lui dormici…fai quello che ti senti di fare… io ti amo… e per il mio ed il tuo amore farò tutto quello che vorrai…”
Sara: “sei fantastico…sei la mia vita…ti amo…e ti amerò per sempre… ora vado…”
Marcello: “…prima di andare dimmi una cosa… ti farai venire dentro ? ti farai sborrare nella fica ? senza protezione ?”
Sara lo guardò negli occhi, gli prese la mano ed iniziò a baciarla, baci sulla mano e sul braccio fino alla sua bocca. Gli spinse la lingua dentro, lo baciò come mai aveva fatto. Poi si staccò e lo guardò.
Sara: “non lo so, non lo so… la tentazione è forte…fortissima… ma non vorrei rovinare tutto nel rapporto fra te e me…”
Marcello: “amore fai quello che ti senti di fare… ma domani mattina voglio che tu corra da me… domani mattina ti voglio tutta per me… voglio vederti appagata e voglio amarti…”
Sara: “si amore… si…”
Sara si alzò gli mando un bacio e si avviò con Guido nella casa. Nel patio rimasero Antonella, Francesca e lo stesso Marcello. C’era una forte tensione nell’aria, sembravano tutti appesi a quello che sarebbe successo.
Antonella: “ e noi che facciamo ? stiamo qui ? nooo… dai andiamo al piano bar, vi va ?”
Francesca: “si dai…andiamo…vieni Marcello…stanotte ti faremo divertire noi…”
E tutti e tre insieme si avviarono verso il centro del villaggio mentre in casa Guido e Sara stavano iniziando a consumare una lunga notte di lussuria e piacere.


Marcello si girava e si rigirava nel letto, per tutta la notte non era riuscito a dormire. Ogni tanto guardava la sveglia: le due, le due e mezza, le tre, le quattro. Era una tortura. Era la prima volta da quando si era sposato che non dormiva con Sara. Neanche la serata, divertente e spensierata, al piano bar con Antonella e la figlia era servita a distoglierlo dai suoi pensieri. Sara era con Guido. Era nel suo letto. In quei momenti la stava possedendo. Era sua, completamente sua. Era eccitato e turbato, era spiazzato ed agitato. Avrebbe voluto toccarsi, masturbarsi, ma non c’è la faceva. Voleva aspettarla che tornasse da lui. Non faceva altro che pensare a lei. Ad un certo punto mentre continuava a rigirarsi nel letto la stanchezza la colse, chiuse gli occhi e si addormentò per qualche ora. Alle sette si risvegliò. Guardò l’orologio sul comodino e fissò attentamente la porta sperando di vedere Sara apparire sul ciglio. Alle otto sentì dei passi sul selciato, fuori dal bungalow. La vide entrare nella stanza e per lui fu come un’apparizione. Vedeva che era stravolta, i capelli arruffati, grandi occhiaie, dei lividi la macchiavano la pelle appena abbronzata, camminava a piccoli passi ma quasi barcollava. La vide avvicinarsi al letto, guardarlo e poi stendersi di fianco a lui.
Sara: “buongiorno amore…buongiorno…abbracciami…”
Lo riempì di baci, sul volto, sulla fronte, sulla bocca. Marcello a contatto con la sua pelle ebbe un’erezione istantanea. L’abbracciava e cercava l’odore di Guido sulla sua pelle. L’uomo iniziò a strusciarsi sulla coscia della moglie, come un cane che annusando l’odore del sesso inizia ad accalorarsi. Avrebbe voluto dire qualcosa ma non riusciva a spiaccicare parola. Era come un’animale priva della parola capace solo di eccitarsi.
Sara: “amore…sei eccitato ?.... continua è bellissima sentirti così…così per me.”
Marcello iniziò ad accarezzarla. Sentiva sulla pelle della donna la consistenza della sborra lasciata da Guido. L’aveva ovunque: sulla bocca, sul seno, sulla pancia, sul culo. Accarezzava e raccoglieva con le dita lo sperma, poi portava la mano vicino al naso ed annusava.
Sara: “amore…è la sua sborra…non puoi capire… è stato meraviglioso…abbiamo scopato e fatto l’amore per tutta la notte… non mi ha dato tregua…mi ha sborrato ovunque… mmmm… fantastico… mi ha presa come mai nessuno… mi ha fatta sua…”
Marcello a quelle parole s’infervorò ancora di più. Iniziò a strusciare il cazzo ancora più forte sulle gambe della moglie. Poi portò le sue dita in mezzo alle gambe. La fica era apertissima come mai l’aveva sentita. Era bagnata, ma soprattutto dalle labbra usciva ancora lo sperma, la sborra dell’uomo che l’aveva posseduta tutta la notte. Affondò le dita dentro di lei. Era piena, pienissima di lui, di Guido.
Sara: “amore… lo so… lo so sono piena di lui… l’ha voluto fare…ha voluto sborrarmi nella figa…mi ha riempito l’utero… ma anche io l’ho voluto…mmmm…. mi sono voluta dare completamente a lui… e mentre lo faceva ti pensavo, e più ti pensavo più mi eccitavo e più gli chiedevo di farlo, di venirmi dentro, di riempirmi, di mettermi incinta, di ingravidarmi… non giudicarmi… io ti amo… ma lui mi ha posseduto… mi ha fatto perdere la ragione, la coscienza…io ti amo… ma sono sua, completamente sua…”
Marcello in silenzio guardandola, la fece scostare, le fece aprire le gambe e si abbassò a leccarla fra le labbra della figa. Leccandola voleva dimostrare tutto il suo amore incondizionato verso la moglie. Affondò la lingua nella figa, raccolse con la lingua lo sperma, lo succhiò, si riempì la bocca. Poi si avvicinò alla viso della moglie e la baciò profondamente, passandogli con la lingua lo sperma di Guido. Si baciarono ed impastarono lingue e sborra, godevano entrambi mentre lo facevano, ne traevano un piacere immenso, un piacere lussurioso.
Sara staccò la bocca da suo marito e lo guardò accarezzandogli il volto.
Sara: “…amore dimmi qualcosa…non parli…non dici niente ? …dimmi che mi ami…dimmi che mi perdonerai per quello che ho fatto…dimmi che non mi lascerai mai qualunque cosa farò…dimmelo…ti prego dimmelo…”
Marcello la guardò. “Amore…sei l’amore della mia vita… nessuna cosa potrà mai separarci…nessuna e nessuno… se tu hai voluto fare questo io godo di piacere con te… se tu hai voluto donarti a lui….sono felice come lo sei tu… mi fai impazzire…non ti ho mai vista così… così eccitata, così depravata, io asseconderò sempre quello che farai…ti amo…lo capisci ti amo…ti ho aspettato tutta la notte sveglio per averti qui e dirti queste cose, in questo momento…ti amo e non smetterò mai di dirtelo…”
Mentre parlava cercò con il cazzo di penetrare la moglie, ma lei mise una mano in mezzo.
Sara: “amore è bellissimo quello che dici…è meraviglioso sono felice come non lo sono mai stata…ti amo anche io…però lui non vuole che tu mi scopa….mi vuole solo per se… solo lui può farlo finchè non sarà sicuro di avermi messo incinta…vuole così ed io farò ciò che lui vuole….”
Marcello a quelle parole ebbe una scossa incredibile, la sua eccitazione salì ancora di più, non sapeva spiegarsi questa reazione, ma era eccitato, incredibilmente eccitato. Portò la mano sul cazzo ed iniziò a segarsi furiosamente, violentemente. Guardava la moglie parlare di Guido e lui si segava. Sentiva parlare la moglie di quell’uomo e lui voleva sborrare, come un ragazzino arrapato che spia di nascosto la madre nuda nel bagno. Voleva godere, godere davanti a Sara, sborrare sul suo corpo.
Sara: “vai amore…segati…masturbati per me…continua…godi…devi godereee…del mio godimento totale…mmm….fallo….sborrami sulla pancia…sborrami d’ovunque ma non potrai scoparmi per un po’…. Sei il mio cornuto….ti ho fatto completamente cornuto…. Come abbiamo fantasticato un sacco di volte…l’ho fatto e sono felice….mmmm….guarda mi sto toccando ancora….mmmm…mi piace sono ancora eccitata di lui… sborra, sborrami addosso….mmm…ahahahah….sei il mio cornuto e lui mi sborrato dentro…siii…..mmmm….mi ha messo incinta….lo sperooo… voglio un figlio da luiiiiii…..e tu sarai sempre il mio cornutooooo….godooooo….godiamooo insiemeeee…..”
Marcello guardava la moglie masturbarsi e anche lui lo stava facendo. Quelle parole lo fecero impazzire di piacere, di lussuria, di depravazione. Si scappellava il cazzo, su e giù, giù e su, fino a quando godette, godette insieme alla moglie.
Marcello: “siiii…godoooo troiaaa….sono il tuo cornutoooo..e tu sei una cagna in calore che si è fatta ingravidareee…troia….puttanaaa…..ahahaha….mmmm…..godooo…godoooo…godoooo….ancoraaa…..ti amoooo….”
Sara e Marcello godettero insieme, arrivarono insieme, ad un centimetro l’uno dall’altro, guardandosi negli occhi e dicendosi cose che non avevano mai detto prima. Godettero di un godimento perverso, abbattendo ogni limite ed ogni tabù che mai aveva oltrepassato nella loro vita. Annegarono nel piacere l’uno dell’altro. Annegarono sentendosi cornuto e troia, cuckold e puttana. Godettero e mai furono più legati l’uno all’altro come in quel momento di depravazione infinita.

Erano le dieci del mattino del secondo giorno al villaggio e Marcello stava seduto al tavolino del bar a fare colazione, da solo. La moglie, Sara, aveva passato la seconda notte con Guido ed ancora non era rientrata nel bungalow.
Erano passata quarantotto ore da quando la coppia era arrivata al villaggio nudista e già tante cose erano cambiate. Marcello era diventato un cornuto conclamato e la moglie era diventata la femmina di Guido, il proprietario del complesso turistico. La donna ormai passava più tempo con il suo dominatore che con suo marito. Non perdeva l’occasione di scopare e farsi chiavare da quell’uomo che in meno di una giornata l’aveva conquistata fino a venirle dentro senza protezione.
Mentre pensava questo l’uomo, sorseggiando un caffè, fu interrotto dall’arrivo di Francesca, la figlia di Guido. Oggi portava i capelli attaccati dietro ed il suo viso bellissimo adolescenziale si esaltava ancora di più.
Francesca: “buongiorno …solo soletto a fare colazione ?”
Marcello:”…ciao…eh si…solo soletto…”
Francesca: “…immagino che tua moglie sia con mio padre…ormai fanno coppia fissa…”
Marcello: “…si credo di si…stanotte di nuovo ha dormito con lui…”
Francesca: “come mi piacerebbe trovare un fidanzato che la pensi come te…sarebbe meraviglioso…avere un compagno che non fa storie e non si ingelosisce se andassi con altri uomini…ma fino ad adesso sono stata sfortunata…eheeheh…”
Marcello: “se non fossi sposato mi farei aventi io…”
Francesca: “oh che carino...” E avvicinandosi a lui gli stampò un bacio sulle labbra, insinuando la lingua nella bocca.
Francesca: “e mi permetteresti anche di continuare ad avere rapporti con mio padre ?”
Marcello: “si…assolutamente…sarebbe ancora più eccitante…”
Francesca si mise allora a sedere affianco all’uomo sussurrandogli nell’orecchio:
“e allora perché non lasci tua moglie e ti metti con me ? sarebbe fantastico…mi piaci…sei un bell’uomo…potresti essere l’uomo della mia vita…”
Parlando Francesca gli mise la mano sul cazzo, sotto al tavolino. L’uomo ebbe una reazione istantanea, sentì il membro indurirsi.
Francesca: “dai…mettiti con me…fammi diventare la tua donna…eehhhe…potrei regalarti forti emozioni…più di quelle che ti da tua moglie…”
Marcello: “ma…io la amo…è vero che sei bellissima…ma io amo mia moglie…è tutta la mia vita…ti ripeto se fossi solo sicuramente ti chiederei di diventare la mia donna…ma c’è mia moglie…”
Francesca:” mmmm….facciamo una cosa…dato che tua moglie adesso sta con mio padre che ne dici se fino alla fine della vostra vacanza qui non facciamo finta di essere una coppia ?...lei con lui ed io con te…sarebbe carino…”
Marcello: “eh si…sarebbe carino…”
Francesca: “dai…facciamolo….non credo che tua moglie sia gelosa dopo tutto quello che sta facendo…eehhehe….”
Marcello: “sai che c’è ? va bene…okkei…da adesso siamo una coppia, tu sarai la mia fidanzata…”
Francesca: “ohhh…che belloooo….non ci credooo…anche io potrò sfoggiare il mio uomo da oggi al villaggio…” E gli diede ancora un bacio tenendo il cazzo per la mano e scappellandolo su e giù.
Marcello: “una domanda …ma se sei la mia ragazza allora dovremmo avere un incontro ravvicinato ?...non credi ?”
Francesca: “vuoi scopare con me ? vuoi fottermi ?”
Marcello: “si…voglio scoparti…mi ecciti…dalla prima volta che ti ho vista…”
Francesca: “allora andiamo…andiamo nel tuo bungalow…daiii…”
I due si alzarono dal tavolino e mano nella mano si avviarono verso il bungalow. Da dietro il bancone del bar, Antonella, la madre di Francesca osservò la scena sorridendo e sentì la fica bagnarsi. Pensò in quel momento che la figlia era una puttana quanto e più di lei.
Marcello e Francesca appena arrivati nel bungalow si buttarono sul letto, abbracciandosi e baciandosi.
Marcello: “sei bellissima…meravigliosa…” toccandola ovunque, sul seno, sul culo, in mezzo alle gambe.
Francesca: “anche tu sei un bell’uomo…dimmi che mi vuoi…dimmi che mi vuoi fare tua …dimmelo…ti pregoooo….mmmm….”
Marcello: “siii…ti voglio scopare…chiavareee….ti voglio fare mia….mi piaci…mi sembra di stare con una ragazzina di quattordici anni…mi sembri molto più piccola…”
Francesca: “e questa cosa ti eccita ? ti eccita farla con una minorenne ? Eh ? porco…maialeeeee…”
Marcello: “si mi eccitaaa… moltoooo….fatti fottereee…fatti chiavareee…”
Francesca: “porcooo…lo sai che fotto con mio padre….che mi faccio chiavare lui ? Che sono una troiaaa…una porca….?”
Marcello: “si lo so…sei una puttana che si fa fottere da suo padre …e questa cosa mi eccita…mi eccita moltoooo….” Così dicendo si piazzo in mezzo alle gambe di Francesca e gli appoggiò il cazzo all’entrata della figa.
Francesca: “fottimi, mettimelo dentroooo…non resisto piùùùù…fotti questa puttanaaa….fottimiii….”
Marcello spinse il cazzo dentro la figa della ragazza ed iniziò a spingere.
Marcello: “siiii….ti fottooo..mmmm…ti fottooooo….troiaa…..”
Francesca: “la senti com’è largaaa….me la sfondata mio padreee….non sai quante volte mi ha fottuta, aperta….sfondataaaaa…ahhhh…vai….più forteeee….più forteeee… ti eccita sapere che mi faccio fottere da lui ? ti eccita che si fotte anche tua moglie ? te la metterà incinta quella puttanaaaa……sei un cornutoooo…..sei il suo cornutoooo ed anche il mio adessooooo…ahhhha…..”
Marcello: “siiii….ti fotto…ti fottoooo…..e si…mmmm..ahhhh…mi eccita sapere che ti scopaaa….che scopa mia moglieeeee…..che me la metterà incintaaaa……mi eccita sapere che sono un cornutoooo…..ahhhh…prendiiii….tieniiiii….aahhhhh…..voglio godereee…..ahhahahah…fammi godereee…troiaaaa….”
Francesca: “aahhaha…si fammi godere…..spingiiii ….spingiiiii fino a dentroooo….mio padreee c’è l’ha più grande del tuo….moltooo più grossoooo….e mi fotteee come un’animaleeee….fottimi anche tu come luiiii …..daiiii…..ohhh …godoooo…. godooooo…. .godoooo…sto godendoooooo”
Marcello: “ahahaha….mmm…sto per sborrareeee….sto per sborrareeee lurida puttanaaaa….mi stai facendo impazzireee….”
Francesca: “ahhhhh…godoooo….godoooo…non mi veniree dentroooo..caccialoooo…non mi poiii venire dentrooooo ahhhh….solo mio padre potrà farlo quandoooo deciderà luiiiii….caccialooooo….sono suaaaaa non tuaaaa…..aahhahaha….”
Marcello estrasse il cazzo in tempo e sborrò sul corpo e sulla faccia di Francesca. Schizzò dappertutto godendo tantissimo e poi si accasciò sfinito sul letto, di fianco alla ragazza.
Stettero in silenzio qualche istante.
Francesca: “amoreeee….ho goduto tantissimo. Ora però ho voglia di fare una cosa, scendi dal letto…mettiti per terra…”
Marcello: “aspetta un attimo piccola furia, aspetta un secondo sono sfinito…”
Poi Marcello dopo qualche secondo si mise ai piedi del letto steso a pancia in su. La ragazza si mise in piedi sopra di lui. Lo guardò sorridendo ed iniziò a pisciare sulla sua faccia, schizzandolo tutto.
Marcello rimase un attimo sconvolto da quel gesto e da quegli schizzi, poi preso da una lussuria irrefrenabile, aprì la bocca ed iniziò ad inghiottire il liquido, assaporandolo. Il suo cazzo divenne di nuovo duro ed iniziò a mastrubarsi.
Francesca: “…daiiii…daiiii…bevi la mia pisciaaaa..cornutoooo….bevilaaaa… ingoiala ...vaiii…maiale…porcoooo….ahahaha…..che meraviglia….”
Francesco bevve tutto spalancando la bocca e godette, in un attimo, di nuovo masturbandosi violentemente il cazzo durissimo. Francesca lo incitava a bere e venire e poi sorrise soddisfatta soprattuttto perché vide sul ciglio della porta del bungalow Sara osservare tutta la scena.



Sara entrò nella stanza e si avvicinò al marito ed a Francesca. Li guardò, sorrise, poi si abbassò sul marito e lo baciò in bocca. Marcello si alzò ed abbracciò la moglie, mentre Francesca si mise dietro la donna ed iniziò a leccarla dappertutto.
Francesca: “…mmm…hai sperma ovunque…”
Sara: “…è quello di tuo padre…mi ha schiantato…dilaniata…mi ha fatto godere…con lui credo di aver raggiunto il paradiso in terra…”
Marcello: amore…ti sei fatta venire di nuovo dentro ?...dimmelo…voglio saperlo…”
Sara: “si…mi ha scaricato tanta di quella sborra…che sicuramente mi avrà ingravidata…sono piena di lui… e non me ne basta mai…lo voglio ancora dentro di me…te l’ho detto sono sua completamente…”
Mentre parlava sentì che Francesca era scesa in mezzo alle gambe e leccava dalla sua fica la sborra del genitore. Aveva infilato la lingua in mezzo alla fica e succhiava e leccava.
Sara: “siiii…..mmmmm….siiii Francesca…lecca….lecca la sborra di tuo padre….leccala…bevilaaaa….ingoialaaaa….”
Marcello: “amore ti amo…lo capisci che ti amoooo…”
Sara:”….siii…anche io ti amoooo…mmmm…mi fate impazzireee…..”
Nella stanza c’era un odore di sesso tremendo: sborra, umori, piscio; tutto si mischiava, ormai la depravazione ed il piacere aveva preso il sopravvento. La goduria, la lussuria era la priorità assoluta. I tre stettero ancora ad amoreggiare un po’, poi Sara venne nella bocca della ragazza mentre Marcello si masturbava furiosamente venendo sulla pancia della moglie. Alla fine la coppia rimase sola nel bungalow ma non aveva nessuna intenzione ne di lavarsi ne di farsi la doccia. Marcello aveva espresso il desiderio di rimanere con gli odori addosso. Dopo aver dormito per un paio di ore Sara si alzò, e si portò fuori dal bungalow mettendosi a sedere sulla sedia di vimini nel patio. Si accese una sigaretta e si mise a pensare a tutto quello che era successo nella precedenti quarantott’ore. Mentre rilassata ad occhi chiusi si destò perché sentì una voce richiamare la sua attenzione.
Simona (vicina di bungalow): “ciao…ti disturbo ?...”
Sarà aprì gli occhi e vide sbucare da dietro la siepe, che divideva il loro bungalow da un altro di fianco, una ragazza bionda, su per giù di venticinque anni, carina, con un bel seno ed una figa completamente depilata. La squadrò dalla testa ai piedi.
Sara: “ciao…vieni…no, non disturbi…accomodati…piacere io sono Sara…”
Simona: “io sono Simona….”
Sara: “vuoi una sigaretta ?...”
Simona: “…si grazie…”
Simona prese la sigaretta offerta e l’accese. Le due donne stettero per alcuni in silenzio a fumare, guardandosi negli occhi ogni tanto. Sara si accorse che ogni volta che incrociava lo sguardo la ragazza abbassava gli occhi. Pensò che doveva essere un po’ timida.
Sara: “e con chi sei al villaggio ? da sola, famiglia, fidanzato ?”
Simona: “no, non da sola….con il mio compagno, …siamo arrivati ieri…ci hanno segnalato di questo posto alcuni nostri amici che erano venuti l’anno scorso e si sono trovati bene. Io all’inizio ero un po’ titubante, non ero mai stata in un villaggio nudista ma poi il mio compagno mi ha convinto…e siamo qui.”
Sara: “si sta benissimo qui…mare da favola…cibo attimo, tanta riservatezza ed anche i proprietari sono molto ma molto speciali…”
Simona: “e tu sei con il tuo fidanzato ?”
Sara: “marito…sono con mio marito…che è dentro che dorme…abbiamo avuto una giornata molto movimentata…ehehh…” sorridendo.
Simona: “capisco…ehm…Carlo invece è andato a pescare…lui è molto appassionato…”
Sara: “ahaha…se è per questo qui si pesca molto …e non solo pesci di mare…ehehee….”
Simona: “ah si ? in che senso ? …”
Sara: “…ahah….i pesci di terra…”
Simona: “ah ! adesso ho capito…scusa…”
Sara consapevole di volerla provocare aggiunse: “sai io e mio marito siamo una coppia molto aperta… vogliamo divertirci… non abbiamo nessuna preclusione in ambito sessuale… e voi ? anche voi siete una coppia aperta ?”
Simona: “bhe...mmm…veramente…, veramente no…no.”
Sara: “neanche fantasie ? non mi dire che sei una ragazza pudica e morigerata ?”
Simona: “…mmm…no…a parte le solite fantasie a letto quando facciamo l’amore…nulla…ci vogliamo bene…non sentiamo l’esigenza di altre avventure…”
Sara: “ma che significa…anche io e mio marito ci amiamo alla follia…ma questo non significa che non mettiamo del pepe nel nostro rapporto….anzi devi sapere che essere una coppia libera rafforza l’unione, si diventa più uniti, più complici, … ci si ama di più…ecco !”
Simona: “ah si ? veramente ? non credevo…”
Sara: “Assolutamente…è così…credimi…il rapporto ne esce rafforzato…”
Simona molto incuriosita da questo discorso, superando la sua timidezza, aggiunse: “posso farti una domanda…un po’ personale ?
Sara: “prego…chiedimi tutto quello che ti passa per la testa…non ti fare scrupoli…”
Simona: “…non so come dirtelo…. uhmmm…. tu lo fai solo con altri uomini ?”
Sara: “…ahaha….no, no….per me non ci sono barriere: uomini, donne, coppie…fare sesso non dovrebbe avere tabù…è sesso…piacere…godere…capisci ?”
Simona era turbata da quella conversazione, capitata per caso, dopo un momento di timidezza non riusciva più a staccare gli occhi dalla bocca, dal seno, da gli occhi di Sara. La guardava, la osservava parlare ed era turbata. Notò che parlando con lei si era messa a gambe incrociate sulla sedia e mostrava in tutta la sua bellezza la sua figa aperta. Aveva notato come sulla figa ci fossero macchie evidenti di seme maschile, ancora fresco, ed ogni tanto vedeva fare capolino dall’entrata della fica un grumo di sborra. Era confusa, ma anche eccitata.
Sara: “che c’è questo discorso ti turba ?”
Simona: “…si….un po’ si…non avevo mai affrontato certi argomenti con un’estranea…”
Sara: “è bello essere turbati…vuol dire che questo discorso ti intriga…ti confonde…. Ti eccita…è vero ? Sei un po’ eccitata ?
Simona: “…si…ma così…è strano…”
Sara capendo il momento di imbarazzo e la vulnerabilità della ragazza si alzò dalla sedia e si avvicinò a lei. Avvicinò il suo volto alla sua faccia. Avvicinò la sua bocca alla bocca di Simona. Sentì il respiro corto della ragazza. Le prese la mano, tremava.
Sara: “lasciati andare…dobbiamo seguire i nostri istinti… quando sei eccitata devi godere…devi lasciarti andare…capisci ?”
Simona: “ma io…io…”
Sara: “zitta…non parlare…stai in silenzio…lo so che sei eccitata….lo so che in fondo vorresti godere…lo so…lo vedo…lo intuisco…”
Sara appoggiò la bocca su quella di Simona e la baciò. Prima dei bacetti brevi, poi sempre più lunghi, poi insinuò la lingua fra le labbra della ragazza, che prima resistette e poi aprì leggermente la sua bocca. Sara con una mano le prese la testa e la strinse a se e mentre la baciava con l’altra mano iniziò ad accarezzare il seno, il capezzolo, poi l’altro seno, poi l’altro capezzolo, per scendere infine in mezzo alle gambe, ed insinuarsi con le dita fra le labbra della figa. La ragazza tremava, ansimava, era scossa da un piacere diverso perverso, mai provato prima. Sara staccando la bocca iniziò a guardarla intensamente negli occhi, mentre con le dita affondava nella figa, sentendola un lago.
Sara: “godi…godi…lasciati andare al piacere….le senti le mie dita…vogliono darti piacere…vogliono farti godere…è quello che vuoi…dimmelo….dimmelo !”
Simona”…mmm….ahhhh….mmm….ahhh….che ni staiii facendooo…o mammaaa miaa…”
Sara: “dimmelo che vuoi godere ? dimmelo che ti sei eccitata a guardarmi…dimmelo…!”
Simona: “…mmm…..ahhhhh…..siii….siiii….ti prego fammi goderee….non so quello che mi sta succendoooo…ma fammi godereee….. voglio godereee….voglio essere come teee…. voglio lasciarmi andaree…..aahhaha…mmmm….”
Sarà affondava sempre di più la mano nella figa di Simona, le entrava dentro, le tintillava il clitoride, affondava le dita e le ritraeva in un balletto eccitante. Simona si bagnava sempre di più, stava arrivando all’orgasmo, stava per esplodere in un godimento superbo, stava per raggiungere vette di piacere inesplorate. Sarà all’improvviso ritrasse la dita e si abbassò affondando la faccia, la bocca, la lingua fra le labbra della figa di Simona. La ragazza a quel gesto, fu scossa, ebbe degli scatti improvvisi. Sentì la lingua della donna insinuarsi fra le labbra della figa, dove nessuna donna aveva mai osato prima. Chiuse gli occhi, si lasciò andare completamente e godette. Godette prendendo la testa di Sara e schiacciandola ancora di più. Strinse le gambe in una morsa di piacere assoluto. La tenne a se sperando che quella bocca non si staccasse mai dalla sua figa. E venne, esplodendo in un orgasmo, non riuscendo più a trattenere le sue grida di piacere e di lussuria.
Simona: “ohhh….godooooo…godooooo….godoooo….ahahahaha…siiiii…..mamma miaaa… mi stai facendo impazzireee…..godoooo…..godoooo…ahhhhhhhaaaaaa…. siiiii….cazzo….godoooo….ohhh mamma miaaaaa….siiii…”
Sara nel darle l’ultima stoccata di piacere alzò gli occhi per guardarla negli occhi godere e girando lo sguardo vide un ragazzo che a pochi metri da lui si stava masturbando, scappellando la cappella. Il suo cazzo ero molto grosso, molto. Quel ragazzo era Carlo, il compagno di Simona che non era riuscito a trattenersi vedendo la sua ragazza godere con quella donna.
Dopo aver avuto quel rapporto sconvolgente Simona colma di piacere abbracciò fortissimo Sara ed iniziò a baciarla.
Simona: “cosa mi hai fatto ?...non mi riconosco più…non l’avevo mai fatto con una donna…”
Sara: “…cara…ho fatto quello che volevi che facessi…appena ti ho visto mi hai eccitata…ed anche tu ti sei eccitata…è vero ?”
Simona: “…si guardarti negli occhi…guardare il tuo corpo…è vero…è così…”
Sara: “…girati…guarda c’è un uomo che ci sta guardando…”
Simona girandosi, ancora abbracciata alla donna, scoprì che dietro i cespugli c’era il suo compagno, Carlo, che continuava a menarsi l’uccello, ancora duro, nonostante avesse sborrato da poco.
Simona:”…ma è Carlo…il mio compagno…”
Sara: “hai visto…ci sta guardando e si sta segando…non è bellissimo…”
Simona: “…mmm….si…”
Sara: “…fallo avvicinare…fallo venire qui…chiamalo…”
Simona: “…si…Carlo ! Carlo, avvicinati…vieni vicino a me…”
Carlo uscì lentamente dai cespugli e si avvicinò alla compagna. Guardò Sara e poi di nuovo lei. L’abbracciò e la bacio.
Carlo: “…amore…ti ho visto…sei stata fantastica…non sono riuscito a fermarmi…mi sono dovuto segare… e c’è l’ho ancora durissimo…guarda…”
Simona: “caroooo…fammelo toccare…mmm…..mmm…amore…lei è Sara…la nostra vicina….”
Sara non allungò la mano ma si avvicinò, sempre con Simona in mezzo, e lo bacio insinuando la lingua dentro la sua bocca.
Sara: “hai visto la tua donna…hai visto come ha goduto…è timida ma in fonda una gran porcella….”
Carlo: “siii….è fantastica….siete state fantastiche….”
Carlo e Sara tenevano in mezzo Simona e continuavano a strusciarsi, eccitati ancora di più. Si baciavano, si accarezzavano, si toccavano, mischiavano le loro lingue, le loro salive. All’improvviso sentirono una voce alle loro spalle.
Marcello: “…vedo che mentre dormo qui succedono delle cose molto eccitanti…e bravi…”
Sara: “…amore…sono i nostri vicini…e non ho saputo resistere a fare la loro consocenza molto approfondita…”
Marcello avvicinandosi dietro la moglie gli sussurrò all’orecchio: “…sei una grande troia…e mi piaci così…più sei troia più ti amo…più sei depravata più ti amoooo…”
Sara:”…anche io ti amo lo sai…ormai credo che non potrò mai più cambiare la mia natura…sono troia…e voglio esserlo sempre di più…ora andiamo dentro…voglio che Simona mi lecchi la fica…voglio sentire la sua lingua dentro di me…andiamo…”
I quattro entrarono nel bungalow e si stesero subito sul letto. Le due donne s’intrecciarono, baciandosi ed infilando le dita nelle rispettive fiche, mentre i compagni si segavano guardandole.
Sara: “…mi piaci…lo sai ? …mi piaci…sei bellissima…”
Simona: “anche tu sei bellissima…mi stai traviando, ma ne sono felice…sono sconvolta…ma felice…baciamo, toccami…ti prego…voglio godere ancora…”
Sara: “si…anche io…vieni metti la testa in mezzo alle mie gambe…guardami la fica…baciala, leccala…leccami il clito….fammi godere…e toccati sgrillettati in mezzo alle gambe…”
Poi Sara godendo della lingua di Simona alzò lo sguardo, e vedendo i due uomini segarsi ebbe un’idea perversa.
Sara: “...uhmmm…ahhhh…. mmmm….. ahhhh…. Marcello amoreee… hai visto che cazzo ha lui… perché non lo prendi in bocca… abbassatiiii…. prendigli il cazzo in bocca… spompinalo…. fammi vedere se sei veramente un porco…”
L’uomo seguendo l’indicazione perentoria della moglie si abbassò e aprendo la bocca accolse quel cazzo turgido dentro di se. Carlo subendo gesto fulmineo non reagì ma sentendo la bocca e la lingua dell’uomo sul suo cazzo si eccitò ancora di più.
Carlo: “ooohhh….siiii…porco….. frociooooo…prendimi il cazzooo… pompaaaa…. pompaaa….. che bocca ha tuo marito….che frocioooo…..ahahaha….siiii….”
Sara: “siiii….uhmmm….lui non è solo frociooo….è anche cornutoooo….. mi fa fottere da altri uominiii…..siiiii….vaiiii Simona….vaiii….leccaa……che cagna che seiiii….
Carlo: “cornuto e frociooooo…..siiii…lecca…prendilo tutto in golaaa….vaii…che mi fai goderee….”
Simona a quelle parole alzò la testa e vide il compagno spompinato da Marcello. Ebbe un sussulto, una scarica elettrica, si eccitò ancora di più e affondò di nuovo la sua lingua nella fica di Sara.
Sara: “….ahaha…mmm….siiii…..non gli venire in bocca….mettiglielo nel culoooo….fallo abbassareeee….sfondaagli il culoooo…fallo mettere vicino a noi a novanta gradiiii…daiii…”
Carlo: “lo vuoi in culoooo ? frocioooo ? lo vuoi il mio cazzooo dentrooo….Lo vuoi ? chiedimelo….supplicami….cornutoooo….”
Marcello alzò la testa, ormai infoiato ed eccitatissimo guardò l’uomo negli occhi: “…fallo…mettimelo nel culo come ti ha chiesto mia moglie…sfondamiiii… sborrami dentrooo….voglioo la tua sborra dentrooo…”
Carlo prese Marcello e lo fece inginocchiare sul letto, gli andrò dietro e dopo aver sputato sulla rossetta del culo, lo penetrò tutto di un colpo. Sentì il culo cedere, allargarsi ed il suo cazzo sparì dentro.
Marcello: “ahhhh……mi faiii maleeee….ahhhh….cazzoooo….mi bruciaaa il culoooo….”
Sara: “fottilo….fallo maleeeee….fottilo…..sfondaloooo…..”
Carlo: “siiii…lo sfondoooo….questo frocio e cornutoooo….ahhhhh…..è stretto ma adesso glielo allargoooo….”
Marcello: “siiii…..fammi male…siii….sfodamiiii…..ahhhh…mi piaceee…..ahahahha…”
Sara avvicinando la faccia a quella del marito a pochi centimetri da lui lo guardò, poi lo sputò in faccia, ripetutamente. Il marito guardandola, aprì la bocca per riceve tutta la sua saliva.
Sara: “porcoooo…aahahhha…mmmm depravatoooo….frociooo..cornutoooo……primaaaa ti fai fottereee la moglieeee e te la fai ingravidareeee ed adesso ti prendi un cazzo nel culoooo….porcooooo…..aahahha..godoooo….godoooooo….godooooo….”
A quelle parole sia Simona che Carlo iniziarono a godere come pazzi.
Carlo: “aahahha…..ti sei fatta ingravidareee ? ti sei fatta mettere incinta da un altrooo….e lui te lo ha permesso ? ahahaha….”
Sara: “siiiiii…..siiii……godoooo…è un cornutoooo….frocioooo….aahahahhaa….siiii..”
Carlo: “…che porci che sieteeeee..che porciiii….godoooo….godoooo….ti sborro nel culoooo…..vaiiiii..ahhhhh…”
Vennero animalescamente come dei cani e delle cagne, come dei porci arrapati, orami liberi da ogni tabù e moralismo. Godettero tutti e quattro. Godettero le donne fra di loro mente Carlo inculava Marcello. Furono momenti indimenticabili per le due coppie. Momenti che avrebbero spalancato nuovi orizzonti di piacere e di lussuria. Ormai Sara e Marcello erano in preda ad una eccitazione ed una voglia perenne, non riuscivano più a fermarsi. Godevano come non avevano mai goduto in quei pochi giorni al villaggio e da oggi ci sarebbe stata un’altra coppia con cui condividere piacere e depravazione.


Sara nel darle l’ultima stoccata di piacere alzò gli occhi per guardarla negli occhi godere e girando lo sguardo vide un ragazzo che a pochi metri da lui si stava masturbando, scappellando la cappella. Il suo cazzo ero molto grosso, molto. Quel ragazzo era Carlo, il compagno di Simona che non era riuscito a trattenersi vedendo la sua ragazza godere con quella donna.
La sera Marcello e Sara insieme ad Simona e Carlo si ritrovarono al ristorante del villaggio. Cenarono insieme scambiandosi battute e racconti più o meno piccanti. Ormai dopo l’esperienza di quella giornata si erano legati molto tra loro e sembravano conoscersi da sempre. Intorno a loro agli altri tavoli c’era una famiglia di francesi, una coppia di giovani sposini, che avranno avuto si e no vent’anni, ed una comitiva di tre famiglie composte variegatamente da padri, madri, figli e figlie, tutte maggiorenni. Tutti erano nudi, perché la serata lo permetteva, essendo pieno agosto. Verso la fine della cena mentre sorseggiavano un bicchiere di limoncello arrivò al loro tavolo Guido, il proprietario del villaggio, l’uomo che probabilmente aveva fecondato Sara. Salutò tutti e si mise a sedere vicino alla moglie di Marcello. Senza nessun pudore la baciò in bocca, abbracciandola a se. Mentre l’uomo baciava la “sua” donna, il tavolo era diventato silenzioso. Marcello in silenzio osservò l’uomo dimostrare il suo possesso sulla moglie, mentre Simona guardò turbata la scena. Poi Guido staccandosi dalla bocca della giovane donna si rivolse agli altri.
Guido: “…allora com’è andata la cena ?”
Carlo: “bene…bene…signor Guido…benissimo, tutto il pesce era freschissimo e buonissimo…”
Guido:” sono contento e sono felice anche che abbiate fatto amicizia fra di voi…”
Sara abbracciandosi a Guido e guardandolo dall’alto in basso come una gattina che fa le fusa al proprio maschio.
Sara: “Si amore…sono una coppia fantastica…se vuoi sapere la verità sono maiali e porci quanto noi…”
Guido: “mmm…benissimo…allora stasera potrete partecipare a buon diritto alla nostra festa sulla spiaggia…è una festa un po’ particolare…”
Simona: “ah si ? non sapevamo nulla…che tipo di festa ? in costume ? a tema ?...sono curiosa …”
Guido: “è una festa dove solo alcuni ospiti del villaggio possono parteciparvi perché può succedere di tutto….e tutto è permesso…si abbatono tabù, ipocrisie, moralismi, è l’esaltazione dei sensi…”
Sara: “ohhh….amore…è meraviglioso…stupendoooo…già mi sto bagnando…”
Marcello: “e chi parteciperà ?...non credo tutti quelli che sono qui…”
Guido: “quelli che stanno al ristorante qui si tutti…poi c’è la mia famiglia, e lo staff del villaggio.”
Marcello: “ma anche quelle famiglie ?”
Guido: “si…anzi quella tavolata grande lì, sono tre famiglie parenti, figli tutti maggiorenni che sono apposta qui per la festa di stasera.”
Sara: “mmm….veramente allora sarà fantasticaaaa…”
Mentre parlavano si avvicinò Francesca, la figlia di Guido, che dopo un bacio in bocca la padre disse: “allora…è tutto pronto…possiamo andare in spiaggia…dai…”
Come un segnale tutti gli ospiti del ristorante si alzarono e si incamminarono verso la spiaggia, percorrendo il vialetto alberato. Era tarda sera ed il buio era rischiarato da piccole candele poste ai lati del camminamento. Era una processione di corpi nudi nella semioscurità di una notte d’estate. Quando furono in prossimità della spiaggia videro dei piccoli falò accesi e sentirono una musica dolce, quasi una nenia africana. C’era un tavolo con ogni sorta di bevanda alcolica sotto una tenda. Dopo alcuni minuti tutti gli ospiti alla serata furono fatti disporre in cerchio, attorno ad un enorme letto completamente bianco. Bianco il legno, bianchi i lenzuoli, bianchi i cuscini. I fuochi furono spenti, solo la luna illuminava la spiaggia. La nenia era cessata sostituita da un battito di tamburi, prima lieve e poi più forte. Un ritmo, una danza tribale, preludio del piacere. All’improvviso si fece spazio Francesca che salendo sul letto iniziò a danzare, a ballare. Sinuosamente si muoveva al ritmo dei tamburi, si abbassava, si alzava, scuoteva la testa, passava le mani sul proprio corpo, si toccava i seni, poi la figa allargando le labbra, e poi di nuovo a muoversi sempre più scatenata, quasi posseduta. Tutti guardavano incuriositi ed in silenzio. Poi ad un tratto la ragazza si fermò, la musica scemò, e guardando davanti a se disse: “padre…padre sono pronta…ti ho sempre desiderato fin da bambina, ti ho sempre voluto, vieni ed affonda le carni dentro di me, dammi il piacere che ho sempre cercato, rompi le mie catene e fammi diventare per sempre la tua donna !”.
A quelle parole apparve il padre, accompagnato da Antonella, la madre, arrivò ai piedi del letto e come una cerimonia pagana disse: “amore, figlia mia, oggi sarai mia. Qui c’è tua madre che vuole che continuiamo nella stirpe incestuosa dei nostri avi. Lei figlia del padre e tu figlia mia. Ora sarò tuo e tu mia.”
La ragazza si stese sul letto a gambe aperte e l’uomo salì su di lei. Aveva il cazzo duro e subito fu dentro di lei senza preliminari, senza carezze. Iniziarono a scopare e chiavare con una furia sovraumana. Il padre dava affondi fortissimi nella figa della figlia, senza fermarsi, senza tregua.
Francesca: “siiiii…prendimiiiii…fammi tuaaaa….siiii….ahhhh…ahhh…..godoooo…. godooooo….sfondamiiiii…sfondamiiiii….”
Il padre grugniva, serrava i denti e la scopava e mentre quest’azione proseguiva, Sara vide anche gli altri ospiti iniziare a sciogliersi, evidentemente eccitati. Padri che strusciavano il loro cazzo dietro le figlie, madri baciare i figli. Senti anche che dietro di se si era posizionato un cazzo durissimo. Girò solo per un attimo la faccia per vedere chi fosse e vide Carlo dietro di se. Si chinò leggermente e sentì farsi largo nella sua figa il suo cazzo, poi godendo tornò a guardare davanti a se. Sul letto erano arrivati anche la mamma francese con il figlio ed anche loro avevano iniziato a fottere davanti a tutti, consumando un incesto appassionato. Ormai quella spiaggia stava diventando un’immensa orgia, un’immensa distesa di corpi in accoppiamento animalesco. Godendo e sentendo dentro di se il cazzo di Carlo, Sara vide il marito accoppiarsi con la giovane sposina che sedeva al tavolo del ristornate, poco prima. Poi noto Antonella scopare con un giovane ragazzo, un membro dello staff del villaggio, e poi corpi accoppiarsi con corpi, grida, piacere, e ancora piacere ed urli. Corpi e orgasmi, orgasmi e corpi che finito accoppiarsi con alcuni cercavano altre prede da possedere. Sborra che si mischiava ad umori, e ancora sborra che sgorgava a fiumi da culi, fiche, bocche, senza fermarsi, anzi cercando la depravazione ed il piacere più estremo. Sara godette sentendosi spruzzare dentro la figa una quantità enorme di sborra, e venne urlando, accasciandosi in ginocchio, ma subito sentì una lingua scavare in mezzo alle labbra della figa. Era Simona che raccoglieva con la bocca la sborra del compagno. Poi alzandosi si avvicinò alla sua bocca e fece scorrere un rivolo di sborra dalle sue labbra fino alla bocca di Sara. La donna bevve la sborra versata nella sua figa e godette senza toccarsi, per il gesto immondo e depravato della sua nuova amica. Poi quando il piacere stava sfumando si alzò e raggiunse il letto al centro della spiaggia. Si avvicinò a Guido e Francesca, iniziò a baciare i corpi di entrambi, dal seno alla fica, dalle bocche al cazzo, dal culo e di nuovi i seni della giovane ragazza. Quando Guido si stacco dalla figlia ed estrasse il cazzo, Sara vide fuoriuscire un rivolo di sborra dalle figa e subito corse a leccarla. La bevve, bevve la sborra dell’uomo che l’aveva ingravidata. Bevve la sborra ed una volta succhiata tutta avvicinandosi alla ragazza disse: “Ormai siamo più che conoscenti, siamo amanti, saremo madri dello padre, sarà fantastico amore mio e credo, veramente credo, che non lascerò mai più questo posto.”

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2019-01-05
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