L'ignara mamma 2

di
genere
dominazione



Erano passate le feste al mattino decisi di andare a fare un giro in centro erano cominciati i saldi passai davanti al negozio dove mio figlio mi aveva comprato i completi guardai e continuai a passeggiare passai in vie dove era tanto tempo che non passavo poi si era fatto mezzogiorno decisi di tornare a casa ripassai davanti al negozio di intimo presi coraggio ed entrai mi venne incontro una donna mi chiese di cosa cercassi o avessi bisogno le dissi che mio figlio aveva comprato dei completi per me le mi chiese subito se ero contenta e si fossero piaciuti e poi mi chiese se potevo descriverli lo feci penso di essere diventata rossa in viso le dissi che avrei voluto vederne altri lei gentilmente mi chiese di quale modello le dissi tipo quello di plastica oppure del bustino mi disse se aspettavo un attimo andava a prendere le scatole dopo un attimo era da me mi mostro diversi bustini e dei completi poi mi disse poi signora se ne vuole altri ma sono un po’ più particolari le dissi che se non le dispiaceva farmeli vedere lei mi disse se potevo aspettare andò a prendere il contenitore poi si scusò mi disse che chiudeva la porta perché si era fatta la mezza le dissi che sarei ripassata un'altra volta lei mi disse che lei non andava a casa ma si fermava lì in negozio anzi mi disse se non le sembro sgarbata potremmo spostarci nel retro così nessuno ci vede le dissi che non volevo disturbare lei mi guardò poi mi rispose signora lei non disturba anzi sono contenta che ci siano donne a cui piacciono certi completi le dissi basta con la signora le dissi io sono Michela lei io sono Deborah andammo nel retro prese il contenitore lo appoggiò al tavolo e mi fece vedere i completi il primo era un reggiseno con i buchi hai capezzoli e lo slip aperto al cavallo l’altro era un bustino tipo il completo di plastica aveva i buchi per far uscire i seni con il perizoma poi un altro tipo un top sempre con i buchi hai capezzoli con il perizoma che era minuscolo mi chiese cosa ne pensavo subito le dissi che non avrei immaginato neanche che esistessero certi completi ma che erano tutti stupendi poi lei sorridendo mi disse non è plastica e simile alla pelle ridemmo tutte e due poi lei mi chiese posso darti del tu vero le dissi proprio di si lei c’è ne qualcuno che ti interessa le dissi tutti ma il bustino un po’ di più degli altri mi disse allora provalo le dissi non volevo disturbare lei non disturbi andai nel camerino indossai il bustino poi il perizoma il bustino sembrava un seconda pelle il seno usciva dai buchi sembrava ancora più grosso perché era come fosse stretto alla base poi indossai il perizoma al suo interno era ruvido poi arrivò lei mi disse allora come lo senti ad aprii la tendina lei mi disse sei stupenda le dissi si ma non lo posso indossare il seno si muove e lei è fatto cosi vedi che lo stringe all’attaccatura per non farle pendere e stringendolo alla basa diciamo che i capezzoli diventano molto più sensibili il perizoma è ruvido lei mi sono dimenticata e fatto proprio cosi il perizoma per stuzzicare quando cammini e il bustino anche mi guardò io non capivo lei immagina i capezzoli che strofinano contro i vestiti poi aggiunse senti voglio fare una scommessa con te se mi posso permettere mi disse se è come dico io sarai mia per un giorno se mi sbaglio invece ti regalo i tre completi io e cosa dovrei fare lei ti metti questa maglia e la tua gonna ed usciamo a fare due passi se quando rientriamo è come ti ho detto io che è molto eccitante o vinto oppure hai vinto te non so cosa mi prese le risposi vada per la scommessa andammo nel retro mi misi la maglia la gonna il capotto ed uscimmo camminammo un po’ poi lei mi disse cosa ne pensi se andiamo a mangiare qualcosa io dopo si mi farebbe piacere lei no adesso io vestita cosi lei senti se lo fai raddoppiamo la posta in palio oltre i tre completi ne potrai scegliere altri tre a tuo piacimento se perdi al posto di un giorno saranno due ci pensai un attimo poi le risposi di si entrammo in ristorante ci sedemmo al tavolo lei mi disse togliti il capotto o feci mangiammo con un po’ di vino parlando di noi poi arrivò il dolce lei mi chiese allora come ti senti le risposi bene lei lo vedo ed io da cosa lei hai i capezzoli enormi e scommetto che sei eccitata vero io si in effetti un po’ lo sono e lei devi essere sincera quanto lo sei ed io molto pagò ad uscimmo ritornammo nel negozio e andammo nel retro allora mi disse lei o vinto io rimasi in silenzio lei non mi rispondi la guardai le dissi si hai vinto sono bagnata mi tolsi il capotto lei mi disse togliti la gonna lo feci mi mise una mano sulla patata mi disse sei una fontana io si lo sono lei magari vorresti che continuassi a toccarti io si lo vorrei e lo fece non ci misi molto a venire lei si sedette e mi disse sei una donna stupenda poi le dissi che dovevo scappare chiesi di pagare lei mi disse di tenerlo addosso come omaggio lei mi chiese il numero di telefono ed uscii forse scappai ero confusa mentre tornavo a casa pensavo cosa ero diventata feci la doccia poi passai il pomeriggio facendo i lavori di casa. La mattina dopo mi vestii per andare a fare la spesa mi guardai allo specchio non mi piacevo come mi vedevo aprii l’armadio mi spogliai presi il completo il lattice lo indossai presi la gonna e una camicetta mi guardai cosi mi piacevo un po’ di più andai a fare la spesa mi sentivo tutti gli occhi addosso non so mi sentivo una donna diversa poi ritornai a casa mangiai e andai a dormire il giorno dopo feci colazione poi mi telefonò Deborah mi chiese se avevo impegni per mezzogiorno e per pagare la scommessa le dissi che non avevo impegni lei allora ti aspetto per mezzogiorno feci la doccia e andai da lei mi disse di andare nel retro lei aspettò un po’ poi chiuse il negozio poi giunse da me mi disse allora sei pronta io a cosa lei a pagare la scommessa io o perso lo farò lei allora spogliati lo feci lei tutto lo feci mi disse indossa questo era un corpetto molto piccolo naturalmente i seni erano liberi lo feci lei mi aiutò ad indossarlo era un bustino con la chiusura sul davanti con i lacci poi le calze auto reggenti poi mi disse ora questo era un vestito bianco corto scollato il completo era rosso poi mi disse il capotto e usciamo camminammo fino a raggiungere un parco mentre camminavamo mi disse apri il capotto lo feci poi mi disse siediti su quella panchina lei si mise di fronte tra me su una panchina di fronte a me c’erano due signore lei mi fece segno di aprire le gambe lo feci vidi le signore guardare verso di me poi mi fece segno di alzarmi lo feci andammo in centro mi disse entri in quel negozio e compri una minigonna la più corta una camicetta trasparente e un vestito molto scollato io sarò li a controllare entrai feci un giro poi arrivò un commessa mi chiese se cercavo qualcosa le dissi di si e le spiegai quello che cercavo una minigonna poi aggiunsi vorrei fare una sorpresa se ci fosse un po’ corta mi accompagnò e mi fece vedere il modello poi lei aggiunse e la più corta che abbiamo poi le dissi un camicetta magari in tulle le dissi la segui e mi fece vedere due modelli scelsi quello nero lei mi disse di aspettare che andava a prendere la mia taglia si avvicinò a me e mi disse hai visto che tette che a la commessa gli risposi di si lei voglio che ti fai toccare da lei e poi che le tocchi le tette la commessa ritornò mi fece vedere la camicetta poi le dissi vorrei un vestito lei a delle preferenze le dissi lo vorrei un po’ scollato lei penso che o quello che lei cerca mi disse di andare nel camerino che me lo portava mi tolsi il vestito rimasi con il completo lei arrivò con il vestito me lo passo tra la tendina lo indossai era pazzesco davanti avevo due strisce che coprivano i seni la schiena era nuda fino all’inizio del sedere la commessa mi chiese come mi stava aprii la tendina mi disse signora questo completo che a sotto è stupendo ma con questo vestito bisogna indossare poco lo provi senza l’aiuto aggiunse mi tolse il vestito il bustino sentii le sue mani che slacciavano i lacci sul davanti e poi indossai di nuovo il vestito lei mi disse aspetti che l’aiuto mi sfiorava i capezzoli divennero duri in un secondo poi lo sistemò dietro accarezzandomi il sedere ero un brivido unico lei si accorse e mi passò un mano sui seni io non dissi niente lei allora le piace signora le dissi si mi piace ma ho il seno troppo grosso e qui non mi copre abbastanza poi ormai e diventato cadente lei guardi il mio e cadente già ora anche se sono più giovane signora ma il suo seno e stupendo mi disse poi aggiunse ora signora provi la minigonna tolsi il vestito rimasi nuda provai la minigonna e la camicetta era completamente trasparente la minigonna quasi non i copriva il sedere la commessa aprii la tendina mi guardò ed esclamò le sta d’incanto signora fece per sistemarla mi sfiorò la patatina io stavo gocciolando lei fece finta di niente si avvicinò e mi toccò di nuovo la patata io non dicevo niente lei si avvicino a me e al mio orecchio mi disse sei una porca lo sai, e poi lo so che hai voglia che ti tocchi ma se lo vuoi me lo devi dire lo voglio gli sussurrai lei si inginocchio e mi leccò la figa era stupendo penso che ci mise poco a farmi godere poi si alzò e mi disse ora mi lecchi i capezzoli troia poi mi fai godere mi chinai e leccai i suoi di seni poi dopo averli leccati e succhiato i capezzoli mi inginocchiai e le leccai la sua figa lei mi insultava e mi venne in bocca pagai e lei mi disse quando vuole signora sono qui ed uscii Deborah era li ad aspettarmi mi disse hai goduto vero le dissi di si ora andiamo tornammo nel negozio lei una volta dentro si sedette su di una sedia e mi disse ora fai godere me puttana mi inginocchiai e le leccai la figa lei sospirava mi diceva che ero una troia mi disse leccami la figa fammi godere e venne urlandomi che la facevo godere lei mi schiacciò sulla figa e venne in faccia rimasi li per un po’ poi lei aprii il negozio mi rivestii ed io la salutai uscii.
scritto il
2016-04-06
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