L'ignara mamma 3

di
genere
dominazione




Quando uscii dal negozio di Deborah non volevo andare subito a casa e decisi di fare due passi ero eccitata mi dovetti sedere su di una panchina per calmarmi un attimo poi mi alzai guardavo delle vetrine in altre vie passai davanti ad un sexy shop sarà che ero eccitata suonai ed entrai al banco c’era una ragazza mi salutò mi chiese se cercavo qualcosa le dissi che ero entrata per dare un sguardo feci un giro vidi diverse cose certe non capivo a cosa potessero servire poi mi raggiunse la ragazza mi chiese se poteva essermi utile le dissi di si lei b’è penso che questi non le deva spiegare niente mi disse erano i falli poi le dissi e questi lei sono dei plug per dilatare l’ano poi le chiesi e questi lei sono capi di abbigliamento per farsi male aprii la vetrinetta vede mi disse all’interno di questi capi ci sono delle puntine o in questo degli aghi che indossati servono a pungere i seni a le figa oppure aggiunse lei questi sono pesi con delle pinze da mettere hai capezzoli di varie forme e vari pesi e servono per far male hai capezzoli oppure per allungare i capezzoli poi mi fece vedere altri cose delle fruste abbigliamento un po’ troppo per i miei gusti poi lei mi chiese se mi serviva qualcosa le dissi un fallo lei di che dimensione rimasi zitta lei signora dipende da come lo vuole di misura mi fece vedere diverse misure sia di circonferenza sia di lunghezza poi le dissi questo va bene lei ok andammo al banco pagai la ragazza mi disse se le serve qualcosa altro mi telefoni a questo numero cosi ci mettiamo d’accordo su orari dove ci sia poca gente la ringraziai pagai e andai a casa mi feci la doccia era già sera mi spogliai mi sedetti sul letto mi guardavo allo specchio mi muovevo mi toccai i capezzoli poi andai in camera di mio figlio accesi il computer non so bene cosa cercavo filmati di donne sottomesse e li trovai qualcuno era troppo per me subito ma poi mi eccitavano vedere quelle donne trattate male che le venivano fatte le più estreme delle punizioni andai in ripostiglio presi delle pinze per bucato le misi hai capezzoli urlai un attimo per il male ma non mi bastava ne misi altri hai seni poi alle labbra della figa andai allo specchio a vedermi mi guardavo e mi insultavo da sola sei un lurida troia una schiava guarda che tette da vacca mi dicevo presi il fallo lo tolsi dalla scatola mi misi a succhiarlo poi tolsi le pinze lo presi lo misi vicino alla figa e mi scopai venni due volte mi addormentai nuda con il fallo ancora nella figa. I giorni a seguire li passai a casa ma la mia mente era da un’altra parte pensavo a quello che mi avevo fatto vedere la commessa del sexy shop cercavo di non pensarci ma era più forte di me. Era giovedì non riuscivo più a resistere e telefonai al sexy shop e mi rispose lei le dissi chi ero lei si mi ricordo le dissi che avevo pensato a qualcosa che avevo visto lei mi disse domani mattina per le nove va bene mi disse io si va benissimo ero impaziente e il mattino dopo puntuale arrivai da lei suonai e mi aprii entrai le mi venne incontro mi disse fai pure un giro tanto fino alle undici non devo aprire le dissi scusa lei per certe signore preferisco aprire solo per loro per seguirle tanto io devo mettere a posto feci un giro ma in mente sapevo quello che volevo guardai un po’ in giro poi la chiamai lei arrivò da me hai deciso le dissi di si vorrei questi erano dei plug lei secondo me sono meglio questi hai la confezione completa con tutte le misure ed il prezzo è ottimo ed aggiunse per questi devi usare del lubrificante se no rischi di farti del male o poi devi usarli a crescere prima quello più piccolo fino ad arrivare a quello più grosso ed io non lo userò mai e lei mia dire mai nella vita poi andammo verso l’abbigliamento le indicai il completo con gli spilli all’interno lei a avuto qualche esperienza nel farti del male le dissi di si mentendo lei ci sono due modelli un reggiseno e slip oppure un modello tipo maglietta e boxer le dissi per ora quello del reggiseno poi lei mi disse se vuoi ci sono anche questi mi fece vedere degl’aghi questi li puoi usare hai seni oppure dove vuoi sono sterili ed aggiunse di solito li usano per infilarli hai seni e hai capezzoli oppure alla labbra della passera presi anche quelli poi delle pinze per i seni con i pesi poi le dissi penso di aver preso quello che volevo andammo al cassa lei mi disse questi te li offro io erano due cd-rom lei per te pagai e uscii andai subito a casa arrivai era mezzogiorno mi telefonò mio figlio per dirmi che sarebbe venuto a casa per il fine settimana andai a fare la spesa alla sera arrivò mio figlio io avevo preparato la cena mangiammo parlando di lui poi mi disse mamma finalmente ti vedo con il sorriso sono contento io gli risposi che stavo superando tutto poi andammo a dormire. Mi svegliai e mio figlio era già sveglio stava studiando poi mi disse mamma andiamo a fare un giro questa mattina c’è il sole e non voglio stare chiuso in casa gli dissi che per andava bene ci preparammo ed aggiunse mi raccomando mamma non sempre di nero mi raccomando indossai una gonna blu con una camicetta azzurra sandali blu ed uscimmo e siamo andati in centro e andammo a prendere un caffè mentre eravamo al tavolino alle mie spalle arrivò una ragazza pensai un amica di mio figlio si salutarono poi le disse ti presento mia mamma Michela lei Sofia mi girai non potevo crederci era la ragazza del sexy shop lei fece come non ci fossimo mai viste e anche io parlammo per un po’ lei mi disse che le faceva piacere conosce la mamma di Marco anche io le dissi che era un vero piacere lei parlò ancora un po’ con mio figlio poi lei ci salutò ma prima di andare via disse a mio figlio hai una bella mamma ed è anche simpatica salutandomi poi aggiunse potremmo prendere qualche caffè assieme gli dissi di si e mio figlio aspetta ti do il numero di telefono così la fai uscire un po’ lei lo salutò e andò via noi andammo a casa al pomeriggio andammo a fare la spesa al lunedì mattina mio figlio partì per l’università. Io mi misi a stirare poi mangiai nel pomeriggio squillò il telefono andai a rispondere era le ragazza del sexy shop mi chiedeva se al giorno dopo potevamo vederci per un caffè le dissi di si lei per le dieci va bene le dissi che andava benissimo e che ci saremmo trovate al bar dell’altro giorno, al mattino dopo feci la doccia non sapevo cosa mettere poi misi una gonna con una camicetta e andai al bar lei arrivò ci salutammo parlammo di mio figlio poi lei mi disse facciamo due passi le risposi volentieri camminammo per un po’ poi lei era arrivata sotto casa sua mi disse ti offro un caffè lo prendi le dissi va bene ed salimmo mi fece il caffè poi mi disse senti dovrei farti vedere una cosa prese il computer era il un filmato poi guardai meglio ero io al sexy shop io le dissi ma sono io, lei lo so senti se non vuoi che arrivi a tuo figlio tu fai e farai quello che voglio io le risposi ma sei pazza ,e lei fai quello che vuoi lei prese il computer apri la posta elettronica mi disse guarda c’era il l’indirizzo di mio figlio fece per spedirlo le dissi di fermarsi lei vedo che adesso ragioni le dissi cosa vuoi da me lei lo vuoi proprio sapere io si lei voglio vedere quanto è troia la mammina di Marco casta e pura poi però si eccita facendosi del male ora devo andare a lavorare ci sentiamo domani. Andai a casa e mi disperai non sapevo cosa fare poi mi misi a fare dei lavori in casa e cosi feci venire sera sempre con il pensiero alle otto mi arrivò un messaggio era lei mi chiedeva cosa facevo le descrissi cosa facevo lei mi chiese come ero vestita le risposta è stata domani mattina alle otto sono da te. Andai a dormire ma dormii poco alle sei ero sveglia mi feci la doccia mi vesti alle otto puntuale arrivo lei la feci entrare le chiesi se voleva il caffè mi disse di si lo feci poi una volta bevuto mi disse hai il computer andammo in camera di mio figlio le mise dentro una chiavetta e mi disse ci sono tre filmati guardali bene il primo era una donna che si denudava in parco pubblico e si mostrava alle persone il secondo un’altra donna veniva frustata con delle ortiche il terzo alla donna le facevano la pipi addosso e le defecavano addosso poi arrivò lei mi chiese se li avevo visti le dissi di si lei bene scegli quello ti farò oggi pensai poi le dissi quello delle ortiche pensando dentro di me non poteva trovarle ottima scelta mi disse vieni in camera mi fece denudare apri l’armadio poi prese un gonna e una camicetta e niente sotto mi raccomando mi disse di vestirmi che saremmo uscite mi il capotto ed uscimmo andammo da un verduriere lei lo salutò poi le chiese se aveva ancora le ortiche che le aveva fatto vedere due giorni prima lui le rispose le ho fresche quante te ne servono lei otto mazzi lei li prese li mise in una busta pago ed uscimmo e ritornammo a casa mia una volta in casa mi disse spogliati lo feci poi prese le telecamera la mise nel soggiorno lei allora sei pronta io no lei volevi farti del male e questo e l’inizio si mise dei guanti mi fece mettere in piedi con le mani dietro alla nuca allarga le gambe mi disse prese il primo mazzetto di ortiche lo strofinò sul mio sedere urlai poi sulla schiena lo strofinava poi lo passò sulle gambe ne prese un altro venne di fronte a me incomincio a frustarmi la pancia poi i seni le natiche io urlavo dal male la figa ero ricoperta di bolle si fermò un attimo poi mi disse coricati lo feci prese delle foglie e le mise sui capezzoli e li schiacciò poi sulla figa stavo impazzendo mi aprii le gambe strappò delle foglie e le strofinò sull’ano ne prese altre e le infilò nella figa mi disse alzati mi alzai le foglie nella figa le sentivo pungere cammina mi disse poi mise delle foglie per terra mi disse coricati sopra mi coricai girati lo feci diverse volte alzati mi ordinò si avvicinò a me mi toccò la figa mi guardò allora avevo ragione che sei troia godi anche con il male sei una fontana ed era vero ero eccitata da morire in quel momento mi accorsi di quanto ero bagnata ti piace, si le risposi lei allora prese un mazzo di ortiche e lo diede a me fammi vedere quanto troia sei e quanto ti piace farti male dai puttana subito le dissi dimmi cosa vuoi e lei fammi vedere cosa sei presi il mazzo lo strofinai sui capezzoli e sulla figa lentamente lo passai tra le natiche lei dimmi cosa provi dimmi cosa senti mi sento una troia e godo a farmi male guarda le dissi staccai delle foglie le strofinai sui seni ne presi altre le schiacciai sull’ ano ero come impazzita mi coricai per terra mi frustai tutto il corpo non c’era un pezzo del mio corpo senza segni tolsi le foglie dalla figa ne presi altre e le infilai penso che dal male abbia goduto in quel momento ero sfinita lei mi disse bene ora vai a prendere quello che hai comprato da me andai ad ogni passo le foglie mi pungevano ma mi facevano anche godere tornai da lei con la borsa lei prese il plug più piccolo lo mise su una sedia mi disse siediti lo feci lo sentivo entrare nel mio culo lei muoviti un po’ lo feci bene mi disse alzati mi alzai prese quello dopo nella scatola ce n’era sei l’ultimo era gigantesco mise il secondo sulla sedia mi fece risedere questo non riusciva ad entrare mise del lubrificante dai mi disse voglio vederlo sparire nel tuo buco del culo mi sedetti dopo aver spinto un po’ lo senti entrare mi sentivo aperta lei bene ora devo andare oggi lo terrai per fino a mezzo giorno poi mi mandi la foto del tuo buco naturalmente rimani nuda poi oggi potrai fare quello che vuoi mi salutò e mi bacio sulla bocca ad andò via io feci come mi aveva ordinato lei tolsi le foglie dell’ortiche dalla figa c’era ancora un mazzetto di ortiche lo lasciai li girai per casa con il plug nel culo nuda mi masturbai due volte al pomeriggio feci la doccia mi passai un crema sul corpo alle nove mi mandò un messaggio se ero a casa le dissi di si lei passo da te allora dieci minuti era da me feci il caffè poi andammo a sederci in soggiorno lei mise un cd e mi disse guardati era il filmato della mattina lo guardai quando fini mi disse dimmi cosa pensi di te io che o goduto lei sentimi bene da ora in avanti quando sei con me parli da cosa sei parli da troia voglio sentirti parlare da puttana hai capito feci segno con la testa allora mi chiese che sono un troia che le piace che le facciano del male e che gode se le sfondano il culo cosi mi piaci mi disse domani pomeriggio mi disse sono libera e vengo da te ti lascio di nuovo tre filmati da vedere devi sceglierne uno per domani quando arrivo voglio vederti nuda e nel tuo culo il plug ok troia le risposi di si, si avvicinò a me visto che avevo ragione che la mammina di marco era troia e mi bacio salutandomi.



scritto il
2016-04-06
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