Una sera in palestra

di
genere
feticismo

Una sera in palestra, dopo la consueta lezione di karate tenuta da Guia, insegnante decennale nell’ambito delle arti marziali, Giulia, un’allieva del corso, si trattenne a lungo per parlare con l’insegnante di come procedevano i suoi studi nella disciplina che stava praticando.
Dopo aver parlato del più e del meno, trovò il coraggio dopo molto tempo di porle una domanda per lei particolarmente imbarazzante ma che non riusciva più a trattenere, così dopo che tutti gli allievi si erano dileguati e loro due erano rimaste sole esclamò :
- Guia ma lo sai che hai dei piedi bellissimi ? è da molto tempo che li ammiro perché mi piacerebbe che il mio ragazzo apprezzasse i miei. -
Guia rispose : - Ah, è la prima volta che uno dei miei allievi fa un apprezzamento simile ! Beh se proprio insisti posso farteli massaggiare, toccare, così da poterli ammirare meglio e trarne spunto per il tuo ragazzo ! –
Giulia rispose – Davvero lo faresti ? Mi piacerebbe davvero tanto anche poterli annusare e leccare, perché anche se è una cosa soggettiva, vorrei sapere quanto puzzano dopo una giornata intera trascorsa tra lezioni di karate e piscina. Ma i tuoi piedi puzzano Guia ? Inoltre vorrei leccarti principalmente i calli per avere un’idea di come me li potrebbe ammorbidire il mio ragazzo se me li leccasse. Sarebbe importante per me fare tutto questo poichè non ho altri metri di paragone. -
Guia - A patto che tutto quello che avverrà adesso tra noi rimanga esclusivamente tra noi due, accetto di fare ciò che mi hai chiesto se anche tu accetterai ciò che ti chiederò di fare per me. Comunque quanto ai miei piedi, si sicuramente puzzeranno molto dopo una giornata trascorsa qua.–
Giulia – Ok non ti preoccupare, puoi chiedermi qualsiasi cosa visto che stai realizzando forse la mia più grande curiosità ! –
Guia sentendo tale entusiasmo le disse : - Bene, allora per prima cosa visto che siamo entrambe vestite col kimono, spogliati del tutto levandoti e consegnandomi mutande, calzini e reggiseno, dopodiché chinati ai miei piedi iniziando ad annusarmeli, descrivendo cosa senti sinceramente. –
Detto fatto ! Giulia sentendo quella frase sublime si apogliò come un fulmine e dopo aver consegnato il tutto, si teletrasportò ai piedi di Guia, che non aspettavano altro di essere accuditi a dovere da una ragazza altrettanto fica quanto lei.
Mentre Giulia annusava i piedi di Guia, quest’ultima mentre la incitava di descrivere le sensazioni che stava provando, cominciò ad eccitarsi sempre di più ed iniziò a spogliarsi lentamente fino a rimanere completamente nuda….
Giulia – Senti come ti puzzano i piedi !!!!! Sono davvero puzzolenti da far paura !!! E poi hai dei calli veramente meravigliosi che voglio consumarti personalmente a forza di leccarli e mordicchiarli, mentre sento come ti ecciti e godi pensando che io te li sto annusando e leccando fino a farteli splendere. –
Guia sentendo queste parole non le parve il vero di poter procedere con ciò che non aveva mai sperimentato prima d’ora e che forse era giunto finalmente il momento di fare.
Prese la palla al balzo e le disse : - Ohhh finalmente una persona che apprezza i miei piedi in tutta la loro essenza. Allora visto che ti piacciono così tanto i miei calli voglio che da quanto li lecchi la tua saliva coli per terra. Alla fine dovranno essere morbidissimi ! Inoltre siccome stai dimostrando tutta questa passione, intendo farti un regalo. Se aspetti un attimo vado a prendere una cosa. –
Curiosissima di cosa si trattasse Giulia rispose : - Ma certo ! Non vado da nessuna parte prima che abbiamo finito. –
Dopo poco Guia tornò con delle corde, un finto fallo e due barattoli dal contenuto molto particolare….
Uno conteneva i calli che ogni volta si levava quando si prendeva cura dei suoi piedi, mentre l’altro era pieno dello sperma del suo fidanzato Marco, anch’esso maestro di karate insieme a lei.
Giulia vedendo questi oggetti da un lato avvertì una sensazione di paura, mentre dall’altra una sensazione che sicuramente l’avrebbe portata a godere come non mai nella sua vita.
Nonostante la sensazione di paura si fece legare da Guia alla spalliera della palestra, dove erano solite fare gli esercizi quotidiani. Guia le legò le mani dietro la schiena e i piedi uniti e le lasciò libera la bocca, che serviva nuovamente a leccarle i calli che ornavano i meravigliosi piedi di Guia.
Dopo un po’ entrambe sentirono un rumore e capirono ben presto che non erano sole in quella palestra e che qualcuno sapeva ciò che avevano fatto finora e si era gustato la scena dietro le quinte.
Si trattava di Marco, il fidanzato di Guia nonché maestro anche lui della medesima palestra.
Scoperte da Marco, Guia non si perse d’animo ed esclamò : - Vedo che ti stavi divertendo a spiarci, allora non ti dispiacerà far parte del mio gioco preferito, cioè quello di sottomettervi entrambi ordinandovi di fare tutto quello che mi passa per la testa. –
Marco sbigottito, sapendo cosa rischiava, cioè che Guia essendo la proprietaria della palestra poteva benissimo decidere di licenziarlo, chiese subito cosa dovesse fare per prendere parte al gioco.
Guia senza batter ciglio gli ordinò di levarsi scarpe e calzini e di consegnarle quest’ultimi, dopodiché lei stessa gli tolse la camicia, i jeans ed infine i boxer, denunandolo completamente.
Nel frattempo Giulia, che era legata alla parete, si stava eccitando da morire mentre osservava la scena.
Non appena Marco fu nudo, Guia, dopo aver legato le mani di Marco dietro la schiena, prese uno dei suoi calzini e disse : - Caro Marco… sono certa che ti puzzano i piedi da morire, ma voglio che sia tu a dirmelo - Senza attendere la sua risposta, annusò il calzino confermando che puzzava da morire (e quindi ciò era la conferma che anche i piedi di Marco erano puzzolenti), poi glielo mise sul cazzo come se indossasse un preservativo e cominciò a masturbarlo, pregandolo di non venire subito.
Marco mentre veniva segato dalle dolci mani di Guia, rispose fiero di sé : - Forse non ti ricordi che faccio uso di sostanze ritardanti e super eccitanti, quindi dubito di venire subito o che anche se ciò avvenisse possa far scomparire la mia eccitazione. –
Sentendo queste belle notizie, che volevano dire che il divertimento era appena cominciato, Guia gli disse : - Ok allora mentre io mi diverto con i miei oggettini, fatti fare un bel pompino da Giulia, che sono sicura non sta aspettando altro. – Guia levò il calzino dal cazzo di Marco e lo porse alla bocca di Giulia.
Giulia annuì e mentre cominciò a spompinare Marco, osservava Guia che stava estraendo dei calli dal barattolo e li stava imbevendo di sperma.
Ad un certo punto Marco sentì come se qualcosa gli entrasse in culo, ed effettivamente erano i calli imbevuti di sperma che stavano facendo il loro ingresso.
Dopo che Giulia ebbe finito con Marco, Guia voltò di schiena Giulia, visto che lei essendo legata alla spalliera della palestra non poteva muoversi. A quel punto le fece lo stesso trattamento che aveva fatto a Marco, con l’unica differenza che glieli misi anche nella fica.
Finito il lavoretto ordinò a Marco : - Adesso leccagliela per bene assaporandone anche l’interno. Quando hai finito mettiglielo in culo ! –
Poco dopo che ebbe finito ricevette ulteriori istruzioni che erano le seguenti : - Ora mentre io prendo l’ultimo dei miei gingilli mettiglielo nella fica.-
Mentre Marco eseguiva gli ordini, Guia prese un fallo finto e se lo legò alla vita e mentre Marco scopava Giulia dal davanti, lei la penetrò violentemente da dietro.
Dopo un po’ che Marco non ne poteva più Guia gli disse : - Bene adesso per concludere mettiglielo in bocca e vienile dentro !!!! Ciò che avanza schizzalo sulle piante dei suoi piedi. –
Quando Marco ebbe finito ed era pressoché esausto, Guia leccò i piedi di Giulia inondati dallo sperma di Marco, dopodiché col fallo finto penetrò Marco mentre era voltato di schiena, come spregio per averle spiate tutto quel tempo.
Mentre lo violentava, per dare più enfasi alla situazione esclamò : - Allora che hai deciso ? Rivelerai a qualcuno quello che hai visto oggi tra me e la mia allieva ? Oppure preferisci far parte dei miei interessanti giochi di sottomissione ?
Nel frattempo sfilò il finto fallo dal culo di Marco, che si era allargato, e lo penetrò stavolta con tutto il pugno della mano facendolo soffrire tra atroci sofferenze.
Non contenta si mise un preservativo per ogni piede e penetrò con uno lui e con l’altro Giulia.
Dopo aver ricevuto tali punizioni corporali, Marco le rispose : - Ok non rivelerò niente a nessuno ma ti prego di smetterla.-
Guia vedendo Marco semi distrutto, si arrese e non contenta mentre baciava Giulia con la lingua e dopo averla penetrata di dietro con un piede, la masturbava con le dita. Dopodichè si abbassò e le ciucciò i capezzoli, poi scese sempre più in basso fino a leccarle la fica, precedentemente leccata da Marco, gliela masturbò con i piedi spingendo sulla fica con la parte superiore dove risiedo i calli, ed infine le leccò i piedi ancora sporchi dello sperma di Marco, che ci era venuto sopra dopo averne fatto buon uso. A questo punto, quando ogni loro parte del corpo sapeva di piedi (questo era lo scopo di Guia infatti) e stremati dalla fatica, tornarono ognuno alle rispettive case, facendo tesoro di quella serata a sfondo pornografico che sicuramente non avrebbe tardato a riproporsi nuovamente.
scritto il
2011-06-05
1 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Una selezione particolare
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.