Per G.

di
genere
tradimenti

L’incontro avveniva ( e avviene ancora) ad una ventina di metri da una casa che tu conosci bene. Non è la tua casa ma, in un certo senso, è come se lo fosse.
E’ una casa che conosci molto bene.
Il parcheggio è illuminato ma nel contempo è normale che ci siano delle auto perennemente in sosta.
Dalla finestra avresti potuto (seppur con qualche difficoltà) anche intravedere la testa della puttana in auto quando transitavano. Se ti fossi annotata le auto avresti notato che ogni volta una era diversa dall’altra. Ogni volta.
La particolare capigliatura, all’epoca, della troia non ti sarebbe sfuggita. In genere la avresti notata seduta al fianco del conducente.
Ma non sempre.
In almeno un caso non avresti potuto vederla in quanto era seduta nel sedile posteriore già indaffarata a succhiare un uccello mentre il guidatore la conduceva in una casa dove la aspettavano altri due porci.
In un altro caso ancora avresti notato due auto. Lei sarebbe stata sulla prima mentre la seconda ( con due maschi presenti) aveva come destinazione lo stesso motel e la stessa camera.
Il luogo della riconsegna della vacca era (ed è ancora ) il medesimo. Solo che avviene qualche ora dopo il prelievo. In genere passano almeno tre ore. Talvolta quattro. E’ capitato anche dopo una notte intera e quindi quando la zoccola è scesa dall’auto era alla luce del sole.
Una quindicina di volte si è presentata all’appuntamento in pieno giorno. Di pomeriggio.
Questa trafila è accaduta quasi un centinaio di volte ma il primo anno fu il più intenso.
Almeno trenta volte in pochi mesi. Sempre con tori diversi.
Non fu complicato. Io da subito ebbi un compito.
Scopare la puttana (le rare volte che avevo modo di vederla) ma contemporaneamente trovarle dei tori che la montassero a dovere. In mia assenza.
E particolare non di poco conto: con il cornuto ignaro.
Eh si. Iniziammo proprio così. Fin da subito. Fin dal primo incontro.
La puttana non aspettava altro da sempre.
Io a differenza di tutti lo sapevo. Non potevo sbagliarmi.
Il suo passato da vacca seppur risalente a decenni prima non poteva essere casuale.
Non la ragazzina curiosa che sperimenta il sesso. No. Una vera zoccola succhia cazzi, golosa di sborra che si faceva scopare da tutti.
Io fui uno dei tanti. Ce la scopammo in tanti. Solo nella mia compagnia oltre al sottoscritto se la scoparono altri due e ad altrettanti aveva fatto dei gran pompini con vero e entusiasta ingoio.
Poi lo puliva accuratamente.
Una vera vacca, anche a parole. Incitava a trattarla da zoccola, a scoparla come un porco e a farla sentire quello che era.
Consapevolmente troia.
Quando la ritrovai all’inizio fui sorpreso. Pensavo che non si fosse mai sposata o se lo avesse fatto lo avrebbe fatto con un porco. Uno che la desse in pasto anche ad altri maschi.
Invece, come ben sai, non andò così.
Mi veniva da pensare, ma benedetto uomo, sposare una puttana simile significa inevitabilmente, prima o poi, attirarsi delle belle corna in testa.
Ok. E qui mi rivolgo, seppur simbolicamente, al cornutone.
Probabilmente non sapevi che anche tra gli invitati del matrimonio un paio avevano avuto modo di conoscere la sua figa ( a proposito, il fatto che si potesse infilare una mano dentro fino al polso non ti diceva niente?) e anche altri aspettavano fuori dalla chiesa per vedere non tanto lei ( che la conoscevano molto bene) ma la faccia del futuro cornutone.
Quello che fece in quei decenni non è oggetto di questa lettera, in quanto non ne sono stato testimone.
Ma il seguito si.
Fin dal primo incontro fu tutto chiaro. Dovevo scoparla e basta.
Viveva ancora nella casa che hai avuto modo di conoscere.
Come fu abile in quei decenni a crearsi una nuova verginità nell’immagine.
Moglie affranta dalle fatiche ma fedele, mamma premurosa e servizievole, donna delusa dalla vita.
Le serviva solo un’ occasione. E quell’ occasione ero io.
Cercavo solo una troia da scopare. Mi ha sempre intrigato scopare le vere porche in gruppo.
Darci dentro come porci, ma in tanti. Riempire la puttana di turno in ogni buco. Tutti insieme.
E se questa avesse avuto anche un marito ignaro sarebbe stata la perfezione!
Ed eccola qui. Ritrovata. Seppur solo al telefono. Senza vederci.
L’aperitivo fu sentirla in vasca la sera, il rumore dell’acqua dovuto allo sfregamento furioso del suo clitoride. Talvolta anche la voce del cornuto mentre la cerca dall’esterno della porta,
Solo dopo qualche giorno l’incontro.
Era scontato che avremmo scopato come porci. Meno scontato che da li a poche ore avrebbe scopato anche con un altro mentre io la sentivo godere nella stanza a fianco.
Pum-pum-pum sentivo dall’altra stanza. Lei alla pecorina sul bordo del letto e lui in piedi.
Anche lui come me qualche ora prima aveva impiegato solo qualche minuto prima di metterle il cazzo in bocca e iniziare una monta furiosa.
Era tornata più vacca di prima!
Con queste premesse era chiaro come avrebbe avuto seguito il rapporto.
Solo sesso. Come porci.
L’iscrizione a vari siti avvenne subito. Dopo il primo incontro.
Io solo all’apparenza ero il compagno ma nessuno sapeva della mia esistenza. A parte ovviamente i frequentatori dei siti.
In realtà l’ombra del cornuto aleggiava su di noi.
In quel breve periodo non mi chiamava ancora amore ma solo per nome. Oppure porco.
Quante volte mi giunse all’orecchio la sua frase si dai porco procurami cazzi, procurami cazzi.
Era un mio compito. E mi eccitava parecchio.
Obiettivamente la sua situazione non era l’ideale come libertà. Il marito e i figli sempre in mezzo alle palle e cambiare abitudini sarebbe stato troppo sospettoso.
Nonostante tutto fu abile.
In una settimana riuscii a trovarle ben sei cazzi nuovi. Di cui quattro (tutti insieme) al secondo incontro.
La zoccola era scatenata. Finalmente cazzi, mi diceva, finalmente cazzi!
Pensavo tutto io. Lei doveva solo salire in auto ad un ora prefissata.
Nel colloquio preliminare che io avevo con il toro di turno la puttana si raccomandava di ricordagli alcune cose tra cui la prima sborrata ( la più abbondante e buona, dice ancora oggi) in bocca e un vero trattamento da zoccola.
Nessun caffè conoscitivo. Subito in motel o a casa del toro.
I tori venivano selezionati. Già dopo una settimana dall’iscrizione sul sito si era sparsa una voce che una puttana si facesse sbattere come una cagna urlando e godendo da vera ninfomane.
Eh si. Perché quando scopa ( uso volutamente il presente) non si nega niente. Gode e viene varie volte, da buona ninfomane. Si aggrappa alla spalliera, tira le lenzuola e incita il porco di turno a trattarla da vera puttana.
I primi tempi non furono da meno. La differenza era che all’epoca era più silenziosa nel godere, ora urla tanto che anche due tv accese e la porta della camera chiusa ho il timore che i vicini la sentano.
Ma torniamo all’epoca. Dicevo dei tori.
La puttana mi dava delle indicazioni sui suoi gusti dal punto di vista fisico. Il cazzo mai inferiore ai venti centimetri ma non serviva solo quello.
Doveva essere resistente e porco. La vacca si raccomandava che avesse il cazzo bello duro che nel caso lui fosse sfiancato lo avrebbe cavalcato con grande impeto.
Nessun servizio era precluso. Neanche limonare e leccare il petto del porco.
Ricorderai come vestisse e come veste tuttora la troia.
Che casta donna! Niente di sexy. Tutto sportivo.
E il cornuto nei decenni di matrimonio non volle mai vederle indosso alcuna lingerie quindi non ne possedeva.
In quel breve periodo alle monte andava vestita castamente. Poi si sarebe spogliata.
Completamente nuda!
Niente la inibiva ( e la inibisce) . Nuda alla piena luce. Nemmeno le foto che mi inviò già dal secondo incontro.
Rimaneva solo un piccolo aspetto.
Romperle il culo!
Eh si, perché quando uscì ( al secondo incontro) con i quattro porci si limitò (per modo di dire) ad averne due nella sua capiente figa e altrettanti in bocca, ma il culetto era ancora vergine.
Sicuramente al cornuto il culo non interessava più di tanto e da ragazza la sua bocca e la sua figa erano stati sufficienti.
Fino a quel momento io ero un ombra. Anzi, un fantasma. Nessuno sapeva di me. Solo ad una amica la puttana fece un timido cenno sulla mia presenza ovviamente stando molto sul vago.
Ero solo una lontana ipotesi.
La mia presenza cominciò a balenare dopo che puttana aveva iniziato la sua raccolta di cazzi.
Furtivamente mi avvicinai a lei. Come due veri amanti mi presentò alle amiche. Questo avveniva di giorno mentre la sera la volli vedere in azione in un club privé.
Pareva che ci fosse nata in un club privè.
Anche in quella prima volta (per lei) prese tutti i cazzi che era possibile prendere. Disinvolta come una porno star e ninfomane come una che non vede cazzo da secoli. Dopo aver goduto con che gusto spillava la sborra dalle palle dai maschi presenti per berla tutta avidamente.
Rimaneva la questione del culo vergine ed avevo due strade.
La più banale era romperglielo io. Ne avevo già rotti tre. Non sono tantissimi ma un numero sufficiente per sapere cosa significasse.
Lei bramava per provarlo in culo. Finalmente. Cominciò a chiamarmi amore ma dopo questa parola spesso seguiva un trovami dei cazzi, fammi scopare come una troia.
E io eseguivo con molto entusiasmo.
La puttana non ricordava di preciso ne il nome del ragazzo al quale fece il primo pompino con ingoio e nemmeno il nome del maschio che la sverginò di figa. La puttana andava ancora alle medie quando ciò accadde quindi secoli indietro.
Ora rimaneva il culo.
Avvenne quella primavera. In motel durante un incontro con tre porci.
Dapprima uno di questi, poi gli altri e infine la tanto sognata e agognata doppia penetrazione figa-culo.
Con tanto di servizio fotografico degno di un matrimonio e per non farsi mancare niente anche un bel video!
Chi può dire di disporre delle foto di una puttana nell’esatto momento in cui le rompono il culo?
Ovviamente non solo di quel momento, ma di tutta la serata che durò oltre tre ore.
Quando mi richiamò , quella sera al rientro, era a pochi metri dalla casa che tu conosci bene.
L’incipit fu, come sempre amore. a cuo seguì dopo un : ora sono una rotta in culo!!!
Da quanto le era piaciuto si lamentò del fatto che non avesse iniziato prima. Ma ora poteva rimediare.
E furono cazzi. Tanti cazzi.
E quando avevo modo di raggiungerla il plurale era d’obbligo. Non arrivavo mai a mani vuote ma con un regalo supplementare.
Delle gang bang già organizzate.
Non ci fu week end o occasione che la sera non ebbe modo di farsi riempire di cazzi. Minimo quattro, cinque porci ma anche una dozzina.
Scatenata.
Di bocca arrivò ad accontentarne anche qualche decina. Uno dietro l’altro e abbeverandosi fino all’ultima goccia da tutti. Nessuno escluso.
Fummo ospitati in vari luoghi. A casa dei tori, in un sexy shop, in una villa, in una palestra, in un ufficio, in u paio di scantinati. Anche su un camion.
In una memorabile gang la feci sfondare definitivamene il culo da un cazzo spaventoso tanto che Siffredi al confronto è un mini dotato.
E le rarissime volte che non avevamo appuntamenti organizzati andavamo in un club privé.
Questo accadeva nel periodo in cui ci frequentavamo!
Era eccitante, per me ma anche per la puttana, registrare la differenza da come la percepivate a come era in realtà.
Ricordi come paresse subire dialetticamente ogni discorso?
Non pareva una donnina di mezza età insicura di se, sempre accondiscendente, che non diceva mai la sua opinione, una senza carattere.
In parte è vero che pareva non avesse alcun interesse per il mondo e per la vita in generale.
In realtà ne aveva solo uno: fare la zoccola! E ci riusciva alla grande.
In realtà non gliene fregava un cazzo. Alla puttana interessava solo scopare con tanti maschi diversi. Provare cazzi. Tanti cazzi.
Piano piano la mia figura cresceva. Mi resi conto che più aumentava la mia presenza più avrebbe depistato dalle porcate che faceva la troia anche in mia assenza.
Una sua amica, una che aveva una relazione extra matrimoniale, la vide salire su un suv nero al rientro dallo stesso motel che frequentava. Ma la puttana era talmente insospettabile che pensava di aver visto male.
In genere mi aspettava a casa. Ma mi capitò anche di recuperarla fuori dal motel in cui era andata a scopare. In quella circostanza il mio abitacolo era pieno delle sue urla di godimento mentre la stavo raggiungendo.
Capitò anche che andasse a singoli incontri in mia presenza. Durante i pomeriggi.
Capitò anche che io e te ci incontrassimo e tu mi chiedesti di lei. Ovviamente avevamo delle scuse preconfezionate.
Non parliamo dei suoi familiari. Che ingenui. Io attiravo l’attenzione ma in realtà io ai loro occhi diventavo solo una bella copertura per le sue monte.
E poi l’apoteosi delle porcate. Sotto i vostri occhi.
In casa.
Arrivò l’occasione. E che occasione.
La donnina servile che osservavi mentre sparecchiava e lavava i piatti senza proferire parola qualche ora prima, nella stanza a fianco, era stata montata oltre che da me ( e questo non sarebbe certo stato una sorpresa) ma anche da altri tori.
Per tre sere consecutive. Tre cazzi diversi.
Io stesso rimasi sbalordito quando mi propose il tutto. Fu lei a farlo.
Mi disse:-Ma amore ci sei anche tu con me. Chi va a pensare che porti a casa mia dei porci solo per scoparmi? Penseranno che sono tuoi amici!-
Eh si cara mia. In quel letto. Nello stesso letto!!!
Fotografata e filmata. Peccato non poter esibire le prove. Si noterebbe anche la mia valigia appoggiata ancora per terra mentre la troia è alla pecorina ed è estasiata dal cazzo in culo. Oppure come disse lei :
-Finalmente riesco a conoscerne qualcuno come piace a me! Da bendata!-
Eh già. Io uscivo. Recuperavo i porci e li introducevo in camera dove la puttana li aspettava da bendata per gustarsi i cazzoni di bocca.
Quei giorni furono particolari. Fantastici.
Arrivò anche una sua amica la cui intenzione era rappacificala con il cornuto ignaro.
Veramente più che una sua amica era una amica di lei e del cornuto e questa si era palesemente schierata dalla parte di quest’ ultimo.
Ovviamente io e lei appena ci vedemmo ci stavamo reciprocamente sulle palle. Mentre la ascoltavo (dall’altra stanza) parlare di comprensione, di non buttare via tutto, di lui ti ama ancora, io postavo i video delle recenti monte su un sito hard.
In pochi mesi la puttana aveva scalato le classifiche dei feedback.
E il figlio geloso? Cazzo che spasso.
Il poverino aveva nasato qualcosa. L’aspetto divertente fu che qualcosa non lo convinceva.
Non era convinto sui tempi in cui io e la puttana eravamo andati insieme. Aveva il timore che ci frequentassimo da tempo insomma che avesse cornificato suo padre a sua insaputa.
Se avesse saputo tutti questi aspetti! Che razza di zoccola era ( ed è ancora!) sua madre!
Di tanto in tanto immagino cosa potrei fare per dimostrare ciò che affermo.
Ovviamente tutto ciò non è possibile. E’ solo un eccitante gioco.
Sicuramente non avrebbe il cuore per sostenere la visione dei quasi duecento video e tremila foto che abbiamo ora.
Dovrei sceglierne qualcuno. E non è facile.
Forse gli farei vedere il video in cui cavalca un porco. Di spalle. Insolitamente nuda. A casa nostra. Nel nostro letto. Fermerei l’immagine giusto il tempo per fargli notare che un altro porco sta salendo sul letto.
Si abbassa e con il cazzo punta il culo alla mammina.
Un istante dopo ha un cazzo in figa e uno in culo. Doppia penetrazione!
Gli farei sentire sia il tutto dentro troia dei porci sia i si,si,si,siiii della mamma.
Ma ci terrei che osservasse bene il viso della puttana. I particolari. Il fatto che sia completamente nuda, il letto senza il consueto copriletto che stende durante le monte ma soprattutto i capelli raccolti da una molletta. Senza la lingerie della monta che indossa negli altri video.
Il motivo fu uno solo: ero entrato in casa con due porci. Senza preavvisarla. Ovviamente mai visti prima di quel momento. Mentre la mammina cucinava.
Fu lei a prenderli per mano e portarli in camera. e il video completo lo testimonia.
Poi, al figlio, farei vedere i primi video, le prime foto.
Sarebbero una prova certa di ciò che affermo. Il motivo è la capigliatura molto particolare che dimostra il tempo in cui fece ciò che sostengo.
Imperdibili anche le foto e il video del giorno in cui si fece rompere il culo!
Questo accadde i primi tempi. Poi il resto ti è noto.
Ci fu un episodio che poteva compromettere l’insospettabilità della zoccola.
Una gang con una quindicina di porci. Noi e un'altra coppia.
L’altra coppia ebbe la malaugurata idea di invitare alcuni maschi senza appurare di dove fossero.
La sfortuna fu che uno di questi fosse del nostro paese. L’ulteriore sfortuna fu che questo tizio era lo sfigato del gruppo. Infatti in quella gang la troia (che si ritrovò da sola a causa della partenza improvvisa dell’altra coppia causa problemi in famiglia) diede il meglio di se facendosi inculare da tutti (aveva il ciclo). Alla pecorina su un bordo di un divano con la fila dietro e davanti al momento in cui dovevano sborrare.
Beh, lo sfigato qualche giorno dopo riconobbe la puttana. Inoltre era (ed è parente) dell’ amica che la vide salire sul suv nero. Il rischio era elevato ma andò tutto per il meglio.
Dovetti intervenire io per sistemare la faccenda.
Accennando alle amiche anche loro non avevano la più pallida idea di cosa accadesse.
Qualcuna addirittura la sfotteva in quanto si era incasinata con un tipo che vedeva saltuariamente.
E lei maestra del profilo basso! L’aria perennemente innamorata. I cuoricini su facebook mentre io ( al suo fianco) le sottoponevo i cazzi da scegliere.
Qualche sua amica amava essere sempre la centro dell’attenzione.
Hai presente quelle tipe tutte selfie e finte pose sexy?
Fighe di legno, le definiva la puttana. Vorrei vederle all’opera ,quelle li mi ripete ancora oggi.
Tornando al punto, pensi che la troia si spaventò per il rischio di essere scoperta?
Neanche per idea. Usammo solo qualche accorgimento in più ma da lì a qualche giorno riprese ad uscire da sola mentre le organizzavo gli incontri.
Tutto questo è accaduto in pochi mesi.
I primi mesi !
Quindi immagina cosa possa essere accaduto in seguito quando le circostanze ci diedero la libertà di organizzare e ospitare.
E il cornuto?
Un poco alla volta si rassegnò.
Quando la puttana andò dal legale per definire la situazione questo ,notando la mia presenza, si raccomandò con la troia di avere un comportamento adeguato alla situazione. Almeno fino a che non avrebbero firmato la separazione non era bene che trasparisse un rapporto extra coniugale.
Se non ricordo male la puttana aveva già superato il centinaio di cazzi presi.
Intendo quelli che gli ho procurato io !
Senza contare quelli da ragazza. Ovviamente!
E ora la questione che più ti preme sicuramente conoscere.
Perché dice ste cose a me?
Ti tranquillizzo subito sugli intendimenti. Nessuna velleità sessuale nei tuoi confronti.
Sono in questo mondo da tanto tempo e non mi scandalizzerebbe la differenza di età ma non è nelle mie corde.
Io sono per le milf porche oltre misura.
Donne perverse da imbuto in bocca, da bukkake, da triple penetrazioni, da doppiette anali,da mano in figa, da inculate selvagge con turpiloquio spinto.
Non mi intrigano le ragazze.
Però tu spiccavi. Niente a che vedere con le altre. Tutte banali e scontate.
Le brave ragazze danno noia e tu non hai niente della brava ragazza.
Intelligente ma perfida, stronza il giusto e autoritaria. Scaltra e intraprendente e ,a mio avviso, anche perversa.
Insomma pur con le debite proporzioni, abbiamo delle affinità.
Sicuramente sperimenterai molto, ammesso che tu non lo abbia già fatto.
Ora vado.
Domenica dieci ottobre abbiamo una rimpatriata con un gruppo che non vediamo da tempo.
Dovrebbero essere in sei ma ti assicuro che faranno per dieci.
E, come di consueto, la troia verrà riempita in ogni buco e dissetata a dovere!




scritto il
2019-02-11
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