Beatrice ama provocare con i suoi piedi
di
lellolellone
genere
feticismo
Un giorno mi ritrovai a dormire per qualche giorno da mio fratello.
Avevo litigato pesantemente con mia moglie e non voleva che io tornassi a casa.
Grazie a dio mio fratello e sua moglie mi ospitarono.
Loro avevano anche una figlia di nome Beatrice. Era una giovane ragazza piuttosto alta e già sviluppata.
Il terzo giorno che ero da mio fratello, nel primo pomeriggio, decisi di farmi un caldo e rilassante bagno. Ero sdraiato nella vasca da neanche cinque minuti quando di colpo si aprì la porta del bagno.
Era Beatrice. Entrambi sobbalzammo, poi quando mi vide immerso nella schiuma mi chiese se fosse un problema se restava in bagno dieci minuti a truccarsi. Le risposi di no e lei si mise allo specchio.
Era vestita con un leggings a tre quarti sul trasparente, tanto che io potevo tranquillamente scorgere il suo finissimo tanga sotto. Sopra indossava solo un reggiseno nero.
Mi trovavo nella vasca dietro di lei e mentre si truccava si muoveva in maniera la quanto strana con il fondo schiena e con le gambe e piedi.
Adoravo i suoi piedi. Erano perfetti. Puliti e con quel color roseo che invogliava a leccarglieli...
Dopo alcuni minuti così, lei percepì che io ero continuamente in fissa su di lei e facendo finta di nulla sollevò un piede all'indietro verso di me.
Mi guardava nel riflesso dello specchio. Voleva qualcosa ma era figlia di mio
fratello.
Lei insisteva con quei piedìni, e non ci vidi più...
Ne afferrai uno e, da dentro la vasca, cominciai a leccare dal tallone fino alle dita dei piedi. Passavo la mia lingua tra le sue dita, ed era molto eccitante sentire quell'odore e sapore del suo caldo piede...
Lei apprezzava. Mi guardava con grande soddisfazione e nonostante l'età dimostrava di essere già una ragazza di carattere che dominava l'uomo.
Io non smettevo di leccare, prima un piede e poi l'altro. Erano bellissimi. Durante l'atto le chiesi di promettermi di non dire nulla a nessuno e le chiesi anche di trovarci altre volte. Lei mi rispose con
un secco, "stai zitto e lecca"...
Godevo solo nel guardarla come si atteggiava e come mi osservava mentre adoravo il suo ricco e divino corpo...
Poi mi disse di sollevarmi e di farle vedere il mio pene.
Obbedii, e mi disse "ok, ora rilàssati e goditi questi momenti, ma soprattutto ricorda che voglio godere anch'io".
Mi prese il pene con entrambi i piedi...
Mia moglie non aveva neanche un minimo delle capacità di mia nipote Beatrice. Lei riusciva massaggiarmi il pene con quei piedi come nessuno sa fare al mondo. Utilizzava la sua pianta del piede, e le sue docili dita dei piedi con quello smalto rosso per farmi irrigidire sempre più il mio pene...
Poi si voltò e mi disse di abbassarle i leggings. Lo feci immediatamente mentre le continuavo a leccare i piedi, e fui invaso da un forte ed intenso odore di intimo...
Ogni suo singolo e banale movimento mi eccitava sempre di più...
Tolti i leggings si voltò e si mise a pecora davanti a me con i piedi sollevati e mi disse: "metti il tuo pisello tra i miei piedi che ti faccio venire". Obbedii...
Si muoveva sinuosamente avanti ed indietro facendo arrivare la mia cappella sempre a ridosso del suo buco vaginale sfiorando ed appoggiando contro le sue grandi labbra della figa, ma non mi fece mai entrare in lei. Aveva deciso così, non voleva farsi penetrare da me in quel momento. Le bastarono solo una decina di movimenti per farmi scoppiare in un mare di sborra...
Poi ripresi in mano il mio pene per permettere al mio liquido del piacere di riversarsi sulle sue rosee piante dei piedi...
Fino all'ultima goccia spremetti il mio cazzo.
Grazie nipotina mia. Grazie mille. Sei una macchina del piacere.
Ti voglio bene.
Avevo litigato pesantemente con mia moglie e non voleva che io tornassi a casa.
Grazie a dio mio fratello e sua moglie mi ospitarono.
Loro avevano anche una figlia di nome Beatrice. Era una giovane ragazza piuttosto alta e già sviluppata.
Il terzo giorno che ero da mio fratello, nel primo pomeriggio, decisi di farmi un caldo e rilassante bagno. Ero sdraiato nella vasca da neanche cinque minuti quando di colpo si aprì la porta del bagno.
Era Beatrice. Entrambi sobbalzammo, poi quando mi vide immerso nella schiuma mi chiese se fosse un problema se restava in bagno dieci minuti a truccarsi. Le risposi di no e lei si mise allo specchio.
Era vestita con un leggings a tre quarti sul trasparente, tanto che io potevo tranquillamente scorgere il suo finissimo tanga sotto. Sopra indossava solo un reggiseno nero.
Mi trovavo nella vasca dietro di lei e mentre si truccava si muoveva in maniera la quanto strana con il fondo schiena e con le gambe e piedi.
Adoravo i suoi piedi. Erano perfetti. Puliti e con quel color roseo che invogliava a leccarglieli...
Dopo alcuni minuti così, lei percepì che io ero continuamente in fissa su di lei e facendo finta di nulla sollevò un piede all'indietro verso di me.
Mi guardava nel riflesso dello specchio. Voleva qualcosa ma era figlia di mio
fratello.
Lei insisteva con quei piedìni, e non ci vidi più...
Ne afferrai uno e, da dentro la vasca, cominciai a leccare dal tallone fino alle dita dei piedi. Passavo la mia lingua tra le sue dita, ed era molto eccitante sentire quell'odore e sapore del suo caldo piede...
Lei apprezzava. Mi guardava con grande soddisfazione e nonostante l'età dimostrava di essere già una ragazza di carattere che dominava l'uomo.
Io non smettevo di leccare, prima un piede e poi l'altro. Erano bellissimi. Durante l'atto le chiesi di promettermi di non dire nulla a nessuno e le chiesi anche di trovarci altre volte. Lei mi rispose con
un secco, "stai zitto e lecca"...
Godevo solo nel guardarla come si atteggiava e come mi osservava mentre adoravo il suo ricco e divino corpo...
Poi mi disse di sollevarmi e di farle vedere il mio pene.
Obbedii, e mi disse "ok, ora rilàssati e goditi questi momenti, ma soprattutto ricorda che voglio godere anch'io".
Mi prese il pene con entrambi i piedi...
Mia moglie non aveva neanche un minimo delle capacità di mia nipote Beatrice. Lei riusciva massaggiarmi il pene con quei piedi come nessuno sa fare al mondo. Utilizzava la sua pianta del piede, e le sue docili dita dei piedi con quello smalto rosso per farmi irrigidire sempre più il mio pene...
Poi si voltò e mi disse di abbassarle i leggings. Lo feci immediatamente mentre le continuavo a leccare i piedi, e fui invaso da un forte ed intenso odore di intimo...
Ogni suo singolo e banale movimento mi eccitava sempre di più...
Tolti i leggings si voltò e si mise a pecora davanti a me con i piedi sollevati e mi disse: "metti il tuo pisello tra i miei piedi che ti faccio venire". Obbedii...
Si muoveva sinuosamente avanti ed indietro facendo arrivare la mia cappella sempre a ridosso del suo buco vaginale sfiorando ed appoggiando contro le sue grandi labbra della figa, ma non mi fece mai entrare in lei. Aveva deciso così, non voleva farsi penetrare da me in quel momento. Le bastarono solo una decina di movimenti per farmi scoppiare in un mare di sborra...
Poi ripresi in mano il mio pene per permettere al mio liquido del piacere di riversarsi sulle sue rosee piante dei piedi...
Fino all'ultima goccia spremetti il mio cazzo.
Grazie nipotina mia. Grazie mille. Sei una macchina del piacere.
Ti voglio bene.
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