La storia di Roberto ep.1(la segretaria Laura) (definitiva)

di
genere
etero

Descrivere una storia è una cosa niente a fatto facile, quando poi la storia appare come un fenomeno surreale e apparentemente inspiegabile la questione si fa quasi impossibile; Per quanto possa sembrare arduo però, questo e quello che voglio fare : ovvero raccontare la storia di Roberto, non mi dilungherò troppo sulla sua vita, vi basti sapere che ha avuto una vita difficile e a tratti dura, con genitori irresponsabili ed immaturi, ma nonostante ciò e riuscito a studiare, non con poche difficolta, ed a laurearsi in scienze informatiche per poi, infine farsi assumere da una azienda informatica dove tuttora lavora alla giovane età di 26 anni.
Roberto inizia la giornata alle 5:30 con il suono della sveglia, tuta termica e scende nella sua piccola cantina: dotata di panca e tappetino, qui fino alle 6:30 fa esercizio fisico tutte le mattine (ciò gli aveva donato un fisico ben piazzato e ammirevole), torna su e fa la doccia, alle 7:00 è pronto con la sua bella cravatta e con le sue belle oxford nere, a questo punto ultima qualche programma legge ed alle 7:45 parte per il lavoro, alle 8:00 èsulla sua bella scrivania con cappuccino e cornettino, dopo circa 5 minuti cominciano ad arrivare tutti suoi colleghi, nonostante ognuno di loro abbia uno studio privato preferiscono stare tutti insieme in uno studio comune.
Quella mattina il lavoro procedeva liscio come sempre, con qualche battuta e risatina ogni tanto, fino a quando arrivo a Roberto un comunicazione dal direttore che diceva che: la sua segretaria Laura sarebbe diventata la segretaria privata di Roberto, dopo la comunicazione vi fu un lieve silenzio interrotto solo da un commento idiota di Simone:
“Roberto mio caro e arrivato il momento di diventare un ometto “.
“Falla finita Simone, e poi non credo neanche di piacerle “ rispose Roberto infastidito.
“non piacerle!! all’ultima cena ti stava spogliando con gli occhi”aggiunse l’ormai anziano Adolfo.
La discussione però si blocco con l’arrivo nella stanza di Laura scandito dai suoi tacchi a spillo, entro e disse con voce sensuale a Roberto :
“Robi vorresti prenderti un caffè con me, sento un certo langorino “.
“avrei del lavoro da finire” disse lui un pò imbarazzato, allargandosi la cravatta.
“possiamo finirlo noi” disse Simone.
A questo punto Laura fisso Roberto con degli occhioni a cui lui non poteva dire di no
“ok allora andiamo”.
Laura era una ragazza bionda con una bella terza quasi quarta di seno e con un culo rotondo e sodo, la sua parte più bella però erano sicuramente le gambe, che terminavano con 2 bellissimi piedini, perennemente avvolte dal nylon della calza, aveva una faccia giovanile con un’espressione da bambina innocente ed a tratti capricciosa.
Roberto andò e girandosi vide i suoi 2 colleghi fargli gesti di incitazione dietro le spalle, arrivati al bar Roberto gli offrì la colazione, mentre mangiava Roberto era agitatissimo fino a che non sentì dire da Laura:
“oggi devo rimanere un pò di più in officio, che mi fai compagnia? ho paura di stare da sola”.Disse lei in tono malizioso.
In quel momento Roberto sentì nella sua mente la voce di Simone e Adolfo all’unisono urlargli ”Scopatela in tutte le posizioni possibili” e lui rispose :
“Certo, non ti preoccupare ti faccio compagnia io”.
La giornata continuo senza intoppi fino alla sera:
“finalmente ti sei deciso a scopartela quella bella topona” .Disse Adolfo
“quella donna ha il culo più sodo del pianeta “.Aggiunse Simone.
“ragazzi per favore ho paura che lei voglia una cosa seria “.Disse in tono malinconico Roberto.
“non capisco cosa hai tu contro la famiglia?”. Chiese in tono curioso Adolfo
“ho paura di non essere abbastanza”. Rispose Roberto.
“parlandone seriamente sei muscoloso, bello, colto e elegante meglio di così cos’altro puoi volere, cela farai”. Disse con una pacca sulla spalla Simone; E i due sene andarono lasciando Roberto con un fardello di ansia sulla pancia. I due non conoscevano la triste storia della vita di Roberto.
Il palazzo era completamente deserto, l’unico suono percettibile era il rumore dei tacchi di Laura, appena arrivo spinse Roberto contro il muro dicendo :
“e da troppo che aspetto”.
“dovremmo…. Magari…cioè...”.
“voglio il tuo cazzo e lo voglio subito” disse in un tono misto di capriccio e sensualità.
A quel punto Roberto con un coraggio che non pensava neanche lui di avere la prese in braccio, e la porto nel suo studio dove c’era un divano.
“sei cosi muscoloso”.Disse con voce dolce accocolandosi al petto.
“in effetti faccio esercizi tutte le mattine, e faccio atletica 2 volte a settimana”. Disse lui ancora un pò imbarazzato, ma lei non ci fece molto caso.
Arrivati sul divano sela mise in braccio e cominciarono a baciarsi furiosamente, lei gli tolse gli occhiali gli tolse la cravatta, la canotta e stava per sbottonargli i pantaloni quando lui bloccandogli le mani, le sbottono il reggiseno , lei di risposta gli prese la testa fra le mani se la portò al petto, Roberto a quel punto iniziò a descrivergli grandi cerchi sulle tette con la lingua, che pian piano si stringevano fino al capezzolo ma quando ci stava per arrivare cambiava tetta, in tutto ciò Laura stava impazzendo dal godere quindi dopo un paio di minuti decise di sbottonargli i pantaloni prendendo il suo enorme cazzo ed iniziando con una lenta sega, a cui Roberto rispose subito con un potente orgasmo e lanciandosi sul suo collo le disse:
“ma quanto sei brava”.
Le tolse i tacchi, voleva morbosamente leccarle i piedi ma Roberto aveva paura di rovinare quella loro prima volta “la prossima volta” penso tra se e se, poi le tolse la gonna, le lascio le calze, si tolse i pantaloni e mettendola a pecora inizio a penetrarla, lei urlava come una porcella, lui sudava come un ossesso:
“tirami i capelli e sculacciami”. Urlo lei affamata come non mai.
Lui le obbedì, con la mano destra le tirava i capelli mentre con la sinistra gli schiaffeggiava il culone sodo, poi la tirò su bloccandogli entrambe le braccia, le si avvicino all’orecchio baciandoglielo, e fra un bacio e l’altro le diceva :
“sei la mia bella maialina…… sei la mia bella troiettina affamata di cazzo”.
Libera dalla presa la fece inginocchiare per terra e mettendogli il cazzo il bocca inizio un pompino furioso:
“voglio il tuo sperma!!”.Urlò lei.
Non fece neanche in tempo a dire una frase che le sborrò in faccia, orgasmando, la sborra calda arrivo nella sua bocca e lei la lecco e ingoio come fosse il suo piatto preferito, quella sulla guancia invece la ricercava con la lingua.
Prima di rivestirsi Roberto le chiese:
“vorresti venire a cenare da me? potresti anche dormire da me, se ti sembro troppo frettoloso..”.
“niente a fatto vengo con piacere, devo solo passare a casa dei miei a prendere il cambio”. Disse lei mordendosi il labbro soddisfatta.
A quel punto si rivestirono, Anche se era durato poco Roberto era pronto per il secondo match.
scritto il
2019-03-02
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