Buongiorno

Sono una ragazza di 23 anni e frequento l' Università, facoltà di Economia.
Sono alta 1,60 ho un paio di chili di troppo, ma un bel corpo sodo. Sono castana e di carnagione olivastra.
Condivido un appartamento vicino a dove studio con un dottorando della stessa facoltà, ha qualche anno più di me, da quando ci siamo conosciuti ho iniziato a fantasticare su di lui in quanto lo trovo molto sexy, credo che anche lui abbia dei pensieri su di me, ma non ne abbiamo mai parlato. Ci conosciamo da solo un mesetto.

Una mattina arrivai in cucina mentre lui stava preparando il caffè.
Ci scambiammo il solito sorriso imbarazzato: Buongiorno, sto mettendo su il caffè, tu vuoi qualcosa?- disse.
Io quella notte avevo avuto dei sogni molto concitati ed avevo proprio voglia di un po' di divertimento mattutino, così mi feci coraggio, mi avvicinai mentre era ancora girato di spalle e gli sussurrai nell' orecchio: Voglio che ti giri, mi fai inginocchiare e mi infili il tuo cazzo in bocca. Ti prego.
Subito lui rimase stupito, ma quando si girò per guardarmi gli appoggiai delicatamente la mano sulla patta dei pantaloni da casa. Sarà stato l' afflusso di sangue mattutino o il mio sguardo ma sentii subito il suo membro gonfiarsi.

Visto che era titubante lo incitai con un: Dai.. mentre mi abbassavo sulle ginocchia.
Una volta giunta alla cintura, ma sempre guardando in su vidi il suo sguardo cambiare e farsi deciso.
Iniziò lentamente ad abbassarsi i pantaloni: Bè se è quello che vuoi per colazione, ti accontento!
Io subito mi fionda a baciare e leccare i suoi boxer attillati, sotto pulsava un cazzone niente male. Potevo vedere che stava cominciando a bagnarsi… intanto io ero un lago.
Fissandomi negli occhi tirò fuori il suo membro e con un sorriso malizioso me lo infilò fino in fondo alla gola che lo attendeva spalancata.
Lo mise e lo tolse tre o quattro volte incitandomi a tirar fuori la lingua una volta arrivato a fine corsa.
Inizia a salivare e rivoli di liquido mi colavano dagli angoli della bocca, ero eccitatissima.

Dopo qualche minuto ne volevo di più e sempre fissandolo negli occhi lo supplicai: Per favore scopami la faccia, ne ho bisogno.
Certo, inzuppiamo bene questo biscottone.- rispose
Al che mi prese i capell,i che portavo lunghi alle spalle, e me li raccolse alla nuca tra le sue mani.
Poi iniziò ad affondare il bastone duro che aveva tra le gambe come un forsennato nella mia gola.
Lo sentivo godere, io ero bagnatissima, mi sfregavo il clitoride col palmo della mano che avevo infilato nelle mutandine.
Mentre continuava a scoparmi la bocca inginocchiata ai suoi piedi sentimmo uscire il caffè.
Lui estrasse lentamente il membro e si abbassò a baciarmi in bocca. Vuoi un goccio di caffè, bellezza?- chiese.
Si volentieri, perché non ci fumiamo anche una sigarettina?- risposi.
Brava maialina, ci divertiremo io e te!- e scoppiammo entrambi a ridere con complicità.
Quindi versò la bevanda in una tazza, prese le sigarette e andò ad accomodarsi sul divano poco distante dicendomi di raggiungerlo gattonando.
Io obbedii, muovendomi a quattro zampe potevo sentire le mie mutandine ormai fradice sfregarmi sulle cosce.
Arrivata tra le sue gambe gli leccai il cazzo turgido da cima a fondo e viceversa, poi lo presi tutto in bocca di colpo mentre lui stava accendendo la sigaretta.
Andavo su e giù dolcemente ma in modo continuo e deciso. Dopo qualche tiro mi passò la sigaretta, io la presi tra le labbra fissandolo negli occhi: Grazie- sussurrai poi ripresi il pompino alternando boccate di fumo a boccate di cazzo, una cosa che trovo davvero inebriante.
Finito di fumare lui mi prese la testa e iniziò a spingerla giù ripetutamente, io allora aumentai il ritmo. Sentivo che voleva venire ed io non vedevo l ora di bere la sua sborra!
Dopo poco lo sentii irrigidirsi di più e mentre sussurrava un: Vengo!- mi riversò in gola tre fiotti di caldo sperma abbondanti e densi. Li ingoiai con piacere leccandomi le labbra.
Poi sfinita mi andai ad accoccolare sul divano accanto a lui e sorridendo dissi: Buongiorno, ora berrei volentieri quel famoso caffè!

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