La festa
di
Nikel
genere
bisex
La nostra serata fu accompagnata da un'atmosfera impeccabile che, io, dotato di un ampio senso estetico, curai nei minimi particolari. Solo stuzzichini di frutta tropicale nelle scodelle sui tavoli, poche luci assieme alle candele profumate di vaniglia, e lo stereo "appuntato" sulle Variazioni Goldberg di Bach.
La prima regola era "nessun indumento". I miei ospiti la rispettarono senza esitazioni.
Verso le 12.30, quando la sala da ballo s'era trasformata nella culla di un orgia, nella mia stanza, insonorizzata dal resto della casa, sul mio enorme letto c'eravamo io, Katia, Dunieshka, Dmitri, Kassandra e Simeon.
Dmitri era muscoloso e alto, pareva una montagna. Il suo grosso cazzo penzolava tra le sue gambe, mentre Kassandra, da dietro, gli leccava l'ano stringedogli le chiappe. L'omone dal grosso cazzo si chinó sulle sue ginocchia per allargare meglio il buco del suo ano, e facendo questo, si ritrovo dinnanzi al mio membro, mentre sedevo davanti a lui. Con me c'era giá Dunieshka che prese Dmitri dal capo e lo spinse verso le mie palle. Sentii la lingua di Dmitri massaggiarmi lo scroto, mentre che Dunieshka mi lubrificava il cazzo con la saliva.
gridó impetuosa Dunieshka
La piccola Katia, col suo culetto sodo e le sue tettine rosee, raggiunse a quattro zampe la figa di Dunieshka, la quale, con il suo ampio seno, la stritoló gridandole e sputandole in faccia. L'impetuosa tettona spinse con un piede la testa di Dmitri, che si ritrovó il mio cazzo affondato nella gola. Contemporaneamente, afferró Katia a testa in giú e le fustigó il clitoride con la lingua, lubrificó le pareti vaginali e fece colare litri di saliva nell'uretra. Con un calcio spinse via Dmitri che rotoló col cazzo al vento e Kassandra che ruzzolo assieme a lui.
Come fosse stato un oggetto per masturbarsi, mise Katia completamente lubrificata dalla sua saliva sul mio cazzo, anch'esso bagnato dalla saliva di Dmitri, e inizió a tirarla sú e spingerla giú con velocitá. La piccola figa di Katia era dilatata e arrossata. La stessa Katia sembrava spossata dalle continue scopate che aveva subito. Ai miei piedi, Simeon inizió a leccarmeli, ciucciandomi dito per dito e leccandone le piante. Dunieshka fece un cenno a Kassandra che si sedette sulla mia faccia, soffocandomi con la sua figa profumata di ciliegia. Me la spalmó per bene sul viso, mentre che le "mangiavo" il clitoride e le labbra vaginali.
Dunieshka lanció via Katia che atterró su Dmitri dal cazzo gigante. Quell'omone arrapato, che si vide la piccolina bagnata del sudore, dello sperma e della saliva di chiunque se la fosse scopata, se la mise a pecorella, penetrandola con foga.
Kassandra s'alzó dalla mia faccia e iniziammo a limonare voluttuosamente, eccitati come non mai. Le carezze che ci davamo raggiungevano ogni antro del nostro corpo.
gridó Dunieshka a Simeon, il quale, senza esitazioni, si sedette sul mio pube e strofinó il suo piccolo cazzo al mio. Simeon era un frocetto dalla faccia muliebre, che si truccava e teneva i capelli conciati come una donna. Il risultato era una ragazzetta con le tettine e il cazzo, dalla voce acuta e, quella sera, il trucco colatogli sulla faccia, dava un aspetto ancora piú arrapante. Il suo culetto si mosse sul mio cazzo e ne potei sentire le labbrette dilatate strusciare sulle mie vene pulsanti. Lo penetrai nell'ano con forza, tenendolo dalle caviglie. Dunieshka lo sbatté sul materasso soffocandolo con la sua figa. Intanto io e Kassandra continuavamo a limonare.
Quando fui in procinto di sborrare, Dunieshka insinuava la sua lingua nel mio ano, Dmitri e Simeon mi ciucciavano un testicolo ognuno e Kassandra, mi massaggiava il frenulo umido e la cappella con la sua innata abilitá. Katia mi faceva da cuscino, massaggiandomi le spalle e il petto e baciandomi le labbra e gli occhi. Sparai un flusso di sborra che raggiunse il soffitto. Tutti se la presero in faccia, persino io. Ci addormentammo poco dopo, gli uni bagnati dello sperma degli altri, abbracciati uno all'altro. Io e Kassandra non ci dividemmo per l'intera nottata.
La prima regola era "nessun indumento". I miei ospiti la rispettarono senza esitazioni.
Verso le 12.30, quando la sala da ballo s'era trasformata nella culla di un orgia, nella mia stanza, insonorizzata dal resto della casa, sul mio enorme letto c'eravamo io, Katia, Dunieshka, Dmitri, Kassandra e Simeon.
Dmitri era muscoloso e alto, pareva una montagna. Il suo grosso cazzo penzolava tra le sue gambe, mentre Kassandra, da dietro, gli leccava l'ano stringedogli le chiappe. L'omone dal grosso cazzo si chinó sulle sue ginocchia per allargare meglio il buco del suo ano, e facendo questo, si ritrovo dinnanzi al mio membro, mentre sedevo davanti a lui. Con me c'era giá Dunieshka che prese Dmitri dal capo e lo spinse verso le mie palle. Sentii la lingua di Dmitri massaggiarmi lo scroto, mentre che Dunieshka mi lubrificava il cazzo con la saliva.
gridó impetuosa Dunieshka
La piccola Katia, col suo culetto sodo e le sue tettine rosee, raggiunse a quattro zampe la figa di Dunieshka, la quale, con il suo ampio seno, la stritoló gridandole e sputandole in faccia. L'impetuosa tettona spinse con un piede la testa di Dmitri, che si ritrovó il mio cazzo affondato nella gola. Contemporaneamente, afferró Katia a testa in giú e le fustigó il clitoride con la lingua, lubrificó le pareti vaginali e fece colare litri di saliva nell'uretra. Con un calcio spinse via Dmitri che rotoló col cazzo al vento e Kassandra che ruzzolo assieme a lui.
Come fosse stato un oggetto per masturbarsi, mise Katia completamente lubrificata dalla sua saliva sul mio cazzo, anch'esso bagnato dalla saliva di Dmitri, e inizió a tirarla sú e spingerla giú con velocitá. La piccola figa di Katia era dilatata e arrossata. La stessa Katia sembrava spossata dalle continue scopate che aveva subito. Ai miei piedi, Simeon inizió a leccarmeli, ciucciandomi dito per dito e leccandone le piante. Dunieshka fece un cenno a Kassandra che si sedette sulla mia faccia, soffocandomi con la sua figa profumata di ciliegia. Me la spalmó per bene sul viso, mentre che le "mangiavo" il clitoride e le labbra vaginali.
Dunieshka lanció via Katia che atterró su Dmitri dal cazzo gigante. Quell'omone arrapato, che si vide la piccolina bagnata del sudore, dello sperma e della saliva di chiunque se la fosse scopata, se la mise a pecorella, penetrandola con foga.
Kassandra s'alzó dalla mia faccia e iniziammo a limonare voluttuosamente, eccitati come non mai. Le carezze che ci davamo raggiungevano ogni antro del nostro corpo.
gridó Dunieshka a Simeon, il quale, senza esitazioni, si sedette sul mio pube e strofinó il suo piccolo cazzo al mio. Simeon era un frocetto dalla faccia muliebre, che si truccava e teneva i capelli conciati come una donna. Il risultato era una ragazzetta con le tettine e il cazzo, dalla voce acuta e, quella sera, il trucco colatogli sulla faccia, dava un aspetto ancora piú arrapante. Il suo culetto si mosse sul mio cazzo e ne potei sentire le labbrette dilatate strusciare sulle mie vene pulsanti. Lo penetrai nell'ano con forza, tenendolo dalle caviglie. Dunieshka lo sbatté sul materasso soffocandolo con la sua figa. Intanto io e Kassandra continuavamo a limonare.
Quando fui in procinto di sborrare, Dunieshka insinuava la sua lingua nel mio ano, Dmitri e Simeon mi ciucciavano un testicolo ognuno e Kassandra, mi massaggiava il frenulo umido e la cappella con la sua innata abilitá. Katia mi faceva da cuscino, massaggiandomi le spalle e il petto e baciandomi le labbra e gli occhi. Sparai un flusso di sborra che raggiunse il soffitto. Tutti se la presero in faccia, persino io. Ci addormentammo poco dopo, gli uni bagnati dello sperma degli altri, abbracciati uno all'altro. Io e Kassandra non ci dividemmo per l'intera nottata.
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