La vita di Isabel pt.2
di
Sori Isabel
genere
bondage
Isabel si trasferì a casa di Leo già durante prima settimana di gravidanza, continuò ad andare a scuola e quando era a casa assieme a lui, passavano le giornate sul divano-letto che era davanti alla finestra a parete da cui entrava una luce calda anche se era inverno, un tepore arrivava da destra, partiva dal camino a legna che bruciava da mattina a sera; si stuzzicavano di danto in tanto con qualche bacio e qualche toccatina ogni tanto, lei stava lì seduta coperta da in pannetto a studiare o a leggere ogni tanto guardavano qualcosa in tv.
C'erano anche momenti più caldi in cui i due facevano l'amore, una o due volte al giorno, la cosa partiva da un semplice bacio dato da Leo sul collo di Isabel, che si eccitava e iniziava a voler il suo "affare" i due finivano così a limonare come matti in intimo, a lui bastava poco per eccitarsi e Isabel che spesso si trovava sopra lo sentiva e piano piano glielo faceva capire, Leo le toglieva il reggiseno, aveva un debole per quelle due tette che appena uscivano iniziavano a rimbalzare così lui ci si attaccava come un bambino, a lei si iniziava ad affannare il respiro e lui si eccitava ancor di più, gli piaceva farla godere, lei si alzava si levava le mutande e le toglieva pure a lui, le piaceva provare varie posizioni, e lui non si opponeva mai, era come un sextoy ma vivente, e poi lei lo amava.
Leo ogni tanto, molto di rado fumava una sigaretta o due sul davanzale della finestra in cucina, una volta finita la sigaretta la buttava giù dalla finestra, una domenica sera Isabel si uni a lui, e guardando il tramonto si fumò una sigaretta.
Qualche giorno più avanti dopo aver scopato lui andò in bagno e lei guardando il calendario si ricordò che quella domenica era il compleanno di Leo, pensò che doveva prendergli qualcosa di originale e ripensò alla sigaretta e decise di prendergli un posacenere ne prese uno molto particolare, tutto decorato con scaglie di pietre particolari, lo incartò e lo mise nella sua borsetta.
Arrivò il giorno del compleanno e leo ricevette il posa cenere, lo guardò tutto per almeno due minuti e mentre lei rideva lui faceva lo stupido e faceva l'esperto di pietre.
Si baciarono e andarono alla finestra a fumare una sigaretta, una volta utilizzato il posacenere lui le disse che al bambino non faceva bene e lei si rese conto che in effetti doveva stare più attenta al bimbo.
Decise così di smettere con le sigarette che anche se poche di sicuro non facevano bene al bambino, lui invece continuò.
Passo un mese circa e tutto andava per il meglio la pancia aveva iniziato a gonfiarsi come doveva i due facevano l'amore, più di rado visto che si dovevano preparare per gli esami ma comunque lo facevano ancora, lei voleva esplorare ogni angolo del sesso, era una droga e così confesso a Leo il fatto che lei non avesse mai fatto una fellatio, lui si offri ridendo, lei si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia poi uscì per andare a fare la spesa, al supermercato prese tutto ciò che doveva prendere e poi fece un salto in un sexy shop, era pieno di arnesi da infilare dappertutto ma lei voleva solo un paio di manette semplici per provare il Bondage.
Voleva fare una sorpresina a Leo, una sera mentre lui era al bowling con degli amici lei si tolse i vestiti e si mise l'accapatoio, quando lui tornò a casa lei lo prese per la cravatta e lo tirò con forza verso il letto lo guardò con il sorrisino che gli faceva quando aveva voglia di farlo lo buttò quindi sopra al letto e gli snodò la cravatta, gli sbottonò la camicia e gliela tolse, andò poi in bagno e prese le manette, torno in sala e le fece tintinnare, Leo si girò di scatto e la guardò, lei andò dietro il letto e gli prese un braccio e lo legò alla "testiera" dell' divano-letto prese l'altro è lo attaccò all altro capo, lo guardò con aria maligna ed erotica, gli sfilò le scarpe, i pantaloni e le calze, iniziò a gattonare in mezzo alle sue gambe si fermò quando ebbe la mando sul suo pene e iniziò a massaggiarglielo attraverso le mutande, lei era tutta bagnata, le goccioline le scendevano lungo le curve del corpo, lui era ancora tranquillo, lei si avvicinò con la bocca e iniziò a mordicchiare e a leccare il grosso "uccello" ancora una volta attraverso gli slip, stavolta Leo si eccitò e cercò di sistemarsi, ma non poté perché era legato, lei spostò la mano sulla gamba sinistra di Leo e salì fino alle mutande, iniziò ad accarezzare il pacco di colpo gli levo le mutande, Leo diventò rosso, era strano, non lo aveva mai fatto, forse il fatto di non poter comandare lo turbava, a Isabel non interessava aveva occhi solo per una parte del suo corpo, tirò fuori una boccettina di lubrificante se ne verso un po' sul seno e iniziò a massaggiarsi, lo passo poi su tutto il corpo, avvicinò il seno al pene e lo infilò tra una e l'altra iniziò a fare su e giù in modo da fare una spagnola, prese in mano nuovamente il boccetto e se ne mise un po' sulla mano, se lo spalmò sulla vagina e si massaggiò, si sedette sul cazzo di Leo e lo fece venire, andò in bagno, quando tornò da Leo gli donò la sua una fellatio, quando venne lo slegò e andarono a fare una doccia.
Si lavarono e poi misero aposto, lei chiese a Leo se gli era piaciuto e lui le disse "Me lo chiedi pure?" Lei gli diede un bacio poi andò a preparare la cena.
C'erano anche momenti più caldi in cui i due facevano l'amore, una o due volte al giorno, la cosa partiva da un semplice bacio dato da Leo sul collo di Isabel, che si eccitava e iniziava a voler il suo "affare" i due finivano così a limonare come matti in intimo, a lui bastava poco per eccitarsi e Isabel che spesso si trovava sopra lo sentiva e piano piano glielo faceva capire, Leo le toglieva il reggiseno, aveva un debole per quelle due tette che appena uscivano iniziavano a rimbalzare così lui ci si attaccava come un bambino, a lei si iniziava ad affannare il respiro e lui si eccitava ancor di più, gli piaceva farla godere, lei si alzava si levava le mutande e le toglieva pure a lui, le piaceva provare varie posizioni, e lui non si opponeva mai, era come un sextoy ma vivente, e poi lei lo amava.
Leo ogni tanto, molto di rado fumava una sigaretta o due sul davanzale della finestra in cucina, una volta finita la sigaretta la buttava giù dalla finestra, una domenica sera Isabel si uni a lui, e guardando il tramonto si fumò una sigaretta.
Qualche giorno più avanti dopo aver scopato lui andò in bagno e lei guardando il calendario si ricordò che quella domenica era il compleanno di Leo, pensò che doveva prendergli qualcosa di originale e ripensò alla sigaretta e decise di prendergli un posacenere ne prese uno molto particolare, tutto decorato con scaglie di pietre particolari, lo incartò e lo mise nella sua borsetta.
Arrivò il giorno del compleanno e leo ricevette il posa cenere, lo guardò tutto per almeno due minuti e mentre lei rideva lui faceva lo stupido e faceva l'esperto di pietre.
Si baciarono e andarono alla finestra a fumare una sigaretta, una volta utilizzato il posacenere lui le disse che al bambino non faceva bene e lei si rese conto che in effetti doveva stare più attenta al bimbo.
Decise così di smettere con le sigarette che anche se poche di sicuro non facevano bene al bambino, lui invece continuò.
Passo un mese circa e tutto andava per il meglio la pancia aveva iniziato a gonfiarsi come doveva i due facevano l'amore, più di rado visto che si dovevano preparare per gli esami ma comunque lo facevano ancora, lei voleva esplorare ogni angolo del sesso, era una droga e così confesso a Leo il fatto che lei non avesse mai fatto una fellatio, lui si offri ridendo, lei si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia poi uscì per andare a fare la spesa, al supermercato prese tutto ciò che doveva prendere e poi fece un salto in un sexy shop, era pieno di arnesi da infilare dappertutto ma lei voleva solo un paio di manette semplici per provare il Bondage.
Voleva fare una sorpresina a Leo, una sera mentre lui era al bowling con degli amici lei si tolse i vestiti e si mise l'accapatoio, quando lui tornò a casa lei lo prese per la cravatta e lo tirò con forza verso il letto lo guardò con il sorrisino che gli faceva quando aveva voglia di farlo lo buttò quindi sopra al letto e gli snodò la cravatta, gli sbottonò la camicia e gliela tolse, andò poi in bagno e prese le manette, torno in sala e le fece tintinnare, Leo si girò di scatto e la guardò, lei andò dietro il letto e gli prese un braccio e lo legò alla "testiera" dell' divano-letto prese l'altro è lo attaccò all altro capo, lo guardò con aria maligna ed erotica, gli sfilò le scarpe, i pantaloni e le calze, iniziò a gattonare in mezzo alle sue gambe si fermò quando ebbe la mando sul suo pene e iniziò a massaggiarglielo attraverso le mutande, lei era tutta bagnata, le goccioline le scendevano lungo le curve del corpo, lui era ancora tranquillo, lei si avvicinò con la bocca e iniziò a mordicchiare e a leccare il grosso "uccello" ancora una volta attraverso gli slip, stavolta Leo si eccitò e cercò di sistemarsi, ma non poté perché era legato, lei spostò la mano sulla gamba sinistra di Leo e salì fino alle mutande, iniziò ad accarezzare il pacco di colpo gli levo le mutande, Leo diventò rosso, era strano, non lo aveva mai fatto, forse il fatto di non poter comandare lo turbava, a Isabel non interessava aveva occhi solo per una parte del suo corpo, tirò fuori una boccettina di lubrificante se ne verso un po' sul seno e iniziò a massaggiarsi, lo passo poi su tutto il corpo, avvicinò il seno al pene e lo infilò tra una e l'altra iniziò a fare su e giù in modo da fare una spagnola, prese in mano nuovamente il boccetto e se ne mise un po' sulla mano, se lo spalmò sulla vagina e si massaggiò, si sedette sul cazzo di Leo e lo fece venire, andò in bagno, quando tornò da Leo gli donò la sua una fellatio, quando venne lo slegò e andarono a fare una doccia.
Si lavarono e poi misero aposto, lei chiese a Leo se gli era piaciuto e lui le disse "Me lo chiedi pure?" Lei gli diede un bacio poi andò a preparare la cena.
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