La Cena

di
genere
etero

Era una sera di primavera, quando l'aria è già frizzante, le giornate si allungano e comincia a sentirsi il profumo dell'estate . Tutto si risveglia, anche le voglie e i desideri più nascosti. Sono sotto casa di Elena, la sto aspettando, perché l'ho invitata a cena , è da qualche settimana che le faccio la corte e finalmente ha accettato il mio invito a cena. Eccola che arriva… è splendida! più arrapante che mai, indossa un vestito lungo che evidenzia il suo splendido decolté , ha un trucco molto sensuale , ma non volgare, le mani curate con lo smalto rosso come il colore del suo rossetto .Le vado incontro e la bacio ma non posso non notare i suoi capezzoli che si intravedono dal vestito, Ha un profumo delizioso. Ciao Elena, le dico , sei splendida! e lei mi risponde , " anche tu sei molto carino" ho pensato tra me che quella sarebbe stata la serata giusta e già sentivo in mezzo le gambe la gran voglia che avevo di lei . Arrivammo al ristorante e mi feci dare un tavolo un po' appartato all'esterno, vicino a una fontana che suonava a ritmo della musica jazz in sotto fondo , le luci soffuse , le candele accese sul tavolo , con tovaglie lunghe di colore baige. Ordinammo un buon vino rosso e sorseggiavamo mentre davano un occhiata al menù . Non riuscivo a smettere di guardare Elena , era veramente splendida: indossava un paio di scarpe con tacco alto ed era molto elegante nei suoi movimenti , le sue caviglie erano splendide e aveva una pelle liscia e profumata da non vedere l'ora di toccarla , Aveva i capelli lunghi , fino alla spalla e leggermente mossi , occhi castani . Le presi la mano e le dissi che mi piaceva molto , lei mi ringraziò del complimento e mi strinse la mano . Mi avvicinai a lei , facendole capire che volevo darle un bacio , si avvicinò anche lei senza esito e finalmente sentii le sue labbra dal sapore dolce. Le dissi che era da molto tempo che desideravo baciarla e lei mi disse, "finalmente ti sei deciso" Diventai più audace , le chiesi se aveva freddo lei mi rispose di no, allora aggiunsi, giustificando la domanda, " te lo chiedo perché non posso non notare i tuoi capezzoli turgidi" mi rispose che erano così perché aveva voglia di sentire le mie labbra su di loro. Il mio pene era ormai terso e lo confidai ad Elena che disse : uhhh non ci credo" dopo poco sentii il suo piede tra le mie gambe , il suo sguardo voglioso che mi fissavo mentre il suo piede andava giù e su . Coperto dalla tovaglia , mi slaccia i pantaloni e lo tirai fuori per farle sentire quanto era caldo e sentire il suo piede nudo sul mio cazzo duro e pulsante. Elena, era compiaciuta e insisteva, ora c'era anche l'altro piede sul mio palo, mi stava facendo una sega con i piedi. Le sussurrai che avevo voglia di leccarle i capezzoli e ancor di più la sua fighetta. Mi disse che era bagnata dalla gran voglia di sentirlo dentro di lei . Mi disse che avrebbe voglia di fare lo smorza candela. E' la mia posizione preferita , aggiunsi, perché , così posso vedere quanto godi e afferrare i tuoi capezzoli tra le mie dita , ruotarli e tirarli , Elena gemette , Dal mio pisello era fuoriscita la gocciolina lubrificante , lei la sentii tra le sue dita dei piedi e mi disse che non vedeva l'ora di succhiarlo e bere il mio piacere. Dopo una bottiglia di vino e una cena veloce, finalmente uscimmo dal locale appena in macchina non potevo non metterle la lingua in bocca. uhh che sapore delizioso , il profumo della sua pelle , il sapore delle sue labbra. Cari amici, il raccontarvelo mi sta eccitando come allora!. cominciai a baciarle il collo e lei, mise la mano tra le mie cosce. Per fortuna c'era un motel poco distante dal locale e finalmente in camera . Avevo appena chiuso la porta che lei era in braccio a me con la sua lingua nella mia bocca e la gambe strette su miei fianchi , mi avvicinai al letto e ora, ero sopra di lei, le sfilai il vestito, era senza reggiseno , era una bellissima terza con i capezzoli turgidi e molto pronunciati di color rosa intenso . Mentre la palpeggiavo, lei mi tolse la camicia e poi i pantaloni, cominciò a baciare i miei capezzoli, uhh che piacere sentire le sue labbra bagnate e i suoi denti che mi mordicchiavano, mi spinse indietro e mi sfilò i boxer di colore bianco e afferrò il mi cazzo dall'asta dura , la cappella rosea e pulsante , dopo poco la sua bocca era sopra di lui e cominciò a salire e scendere con la testa mentre le sue morbide mani mi accarezzavano i testicoli e con il medio stuzzicava il mio piccolo buchino. La sensazione era favolosa, credetemi, non potevo resistere, così ci mettemmo a 69 e finalmente potevo sentire anch'io il suo sapore e il nettare del suo piacere, il clitoride era rigido e insistevo con la lingua e sentivo gli spasmi di piacere del suo corpo che premeva su di me, la sua fighetta depilata sulla mia bocca la saliva aveva inumidito il suo buchino e così comincia ad accarezzarlo con il dito, come faceva lei con il mio , appena cominciai gemette dicemdomi che le piaceva molto . Si sedette sopra di me , ci baciammo, sentivo il suo seno sul mio petto e finalmente ero dentro di lei con tutto il mio vigore , gemette tirando indietro la schiena e offrendomi il suo collo che cominciai a leccare mentre con le mani sulle sue natiche , la spingevo sopra di me, Era sopra di me e io sdraiato avevo afferrato i sui capezzoli , li ruotavo e tiravo e lei godeva , anch'io godevo! Cominciò a muoversi con più vigore, era caldissima la sua fighetta e bagnatissima , cominciò a gemere dal piacere e io con lei , cercavo di controllare il mio orgasmo volevo godere insieme a lei . Mentre il suo corpo si muoveva a ritmo inteso sopra di me mi diceva che voleva sentire il mio spruzzo dentro di lei, era vicina , allora aumentai il ritmo , mi alzai sempre con lei sopra , la stringevo con forza sopra il mio cazzo infuocato sentivo le sue gocce scendere lungo le cosce , avevo voglia di leccarla , ma non mi fermai e finalmente, cominciò a godere mi strinse la mani sulla schiena e le sue gambe che si stringevano sui miei fianchi , gemette con la bocca aperta vicino al mio orecchio. Anch'io, non potevo trattenere il mio gemito coinvolto dal suo , le strinsi le mani su glutei dalla pelle morbida e arrivò l'orgasmo, insieme al suo andammo avanti ancora per qualche minuto , poi si alzò e cominciò a succhiarmelo , con i capelli su un lato, la bocca aperta e la lingua sulla mia cappella e il suo sguardo che mi guardava ancora vogliosa , leccava la cappella e la mia sborra che era rimasta , la sua lingua scivola sulla mia asta , sentivo i brividi , era tutto sensibilissimo e molto eccitante che dopo poco ritornò il mio vigore nella sua bocca , mi guardò e mi sorrise, a quel punto si mise alla pecorina , non potevo non ammirare il bel culetto di Elena , con le sue mani allargò le natiche offrendomi il suo buchino , le sue spalle erano appoggiate al letto , il culo in alto, la sua testa, di lato rivolta verso di me, come se volesse vedere come godevo , Riempii di saliva quello splendido buchino roseo , cominciai a stuzzicarlo con le dita , per prepararlo e così infilai. Da prima la mia cappella , piano, piano e poi con un colpo secco e deciso entrai dentro di lei , gridò da un misto di dolore e piacere e cominciò ad incentivarmi , mi disse: "dai cavalcami, veloce" e così feci era talmente eccitato che poco dopo le sborrai dentro , il mio cazzo le pulsava dentro, mentre la inondavo del mio piacere. Che notte! Devo dirvi che il ricordo di Elena e di quella splendida scopata mi ha eccitato moltissimo e ora la mia mano scorre lenta sulla mia asta con il pensiero a Elena .
scritto il
2019-06-03
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