E io mi tocco!
di
Soffia di vento
genere
etero
sono giorni che non me la dà, mi stuzzica , mi fa eccitare, lo afferra tra le mani e poi, sul più bello mi lascia li. Ma l'ultima volta fu un po' diverso , sembrava che finalmente si facesse possedere da me. Per fortuna ho la macchina grande e comoda, si certo , eravamo in macchina io e Elena, che donna solo ad immaginarla mi arrapo. Una donna molto sensuale, dai capelli neri corvino lunghi e un po' mossi, la bocca carnosa e delicata occhi molto espressivi, chiari. Un seno dalla forma impeccabile… uh lei lo sa che piace molto e non esita a provocare con le sue magliette attillate o con la scollatura pronunciata. Gambe lunghe dalla pelle liscia . bhe si è capito che mi eccita molto. Quella sera ci provai ancora, in macchina appunto , avevo parcheggiato vicino al lago la luna era splendida, insomma una serata perfetta. comincia a baciarle in collo , sentivo che le piaceva così mentre sentivo la sua lingua che si insinuava tra la mia , cominciai a sbottonarle la camicia e sentire il suo seno , i capezzoli turgidi, li afferai tra le mie dita e cominciai a girarli e tirarli, oh si le piaceva, lo sentivo da come succhiava la mia lingua , prese la mia mano e la psò in mezzo alle sue gambe , allora la mia bocca cominciò a leccargli il capezzolo e le mie dita a sollecitare il suo clitoride, sentivo il suo piacere che scendeva caldo lungo le coscie , la mia verga dura e continuava a tirare. le mie dita ruotavano sul suo clitoride inzuppato e lubrificato dal suo piacere , avevo voglia di succhiarlo. Mi disse "andiamo dietro" in effetti era molto più comodo. mi fece abbassare i pantaloni e i boxer , mi prese tra le mani il pene duro e cominciò a masturbarlo le sussurai all'orecchio che la desidervo e la volevo penetrare , mi prese la testa e la spinse tra le sue gambe, avva una sapore meraviglioso dolce , caldo alternavo copli di lingua e succhiotti , le piaceva oh si che le piaceva gemeva , provai a penetrarla ma mi respinse e mi disse, Fammi vedere come te lo tocchi, Mi girai verso di lei con le gambe aperte e cominciai a masturbarmi , la mano si muoveva lenta, la cappella era rosso fuoco e bagnata dalla goccia del mio piacere. elena fece la stessa cosa si mise di fronte a me e aprì le gambe e con le dita cominciò a masturbarsi , che goduria
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