L’inizio di tutto

di
genere
tradimenti

È stato l’errore più brutto è più bello della mia vita nello stesso tempo. Tempo fa ero a casa di una coppia di miei amici a cena. Durante la cena la mia amica viene chiamata per un’emergenza a lavoro, pertanto dovette partire lasciando soli me ed il suo compagno. Tutto era tranquillo, finimmo di cenare e ci mettemmo a lavare i piatti. Era estate, faceva caldo, e nonostante il ventilatore puntato si sudava anche a lavare dei piatti. Chiacchieravamo tranquilli, ci conoscevamo da anni e per me non c’era nulla di più. Ci sedemmo finalmente sul divano con una bottiglia di vino. Bevevamo, ridevamo e chiacchieravamo. La serata scorreva piacevole fino a che lui appoggiò una mano sulla mia coscia nuda. Indossavo un vestito molto corto e leggero, e sotto un semplice perizoma senza reggiseno. Ci guardammo intensamente, non so se fu per il vino o per l’elettricità che scorreva, il punto è che ci avvicinammo e ci baciammo. Fu un bacio irruento, voglioso. Con le mani mi toccò i seni che avevano già i capezzoli duri per poi passare la mano tra le mie cosce. Mi staccai da lui cercando di rimettere in ordine i pensieri, di bloccarlo perché non era corretto. Durò una frazione di secondo perché mi infilò due dita dentro e cominció a sgrillettarmi. Mi sdraiai sul divano e mi lasciai andare. Lui mi alzó il vestito e mi aprì le gambe, sposto il perizoma e leccó la mia figa. Succhió le grandi labbra per poi arrivare al clitoride ormai gonfio. “La tua figa ha un sapore buonissimo e mi piace la leggera peluria”; lascio sempre un piccolo triangolino di pelo. Lo presi per i capelli e gli premetti la testa contro la mia vagina; gemevo e ansimavo, con la lingua passava sul clitoride facendomi impazzire. Non capivo più nulla, non pensavo che era il fidanzato della mia amica, volevo solo essere scopata da lui. Mi succhió il clitoride e venni in un orgasmo fantastico. Lui succhiava il frutto del suo lavoro, mentre io mi agitavo per gli ultimi spasmi. Si alzò dalle mie cosce e mi guardò “avevo sempre sognato di farlo, hai una figa strepitosa”. Mi alzai dal divano e ci baciammo a lungo. Sentivo il mio sapore sulla bocca. Il suo cazzo mi premeva contro il bacino. Gli aprii la patta dei pantaloni e tirai fuori il suo cazzo duro: era lungo e grosso e cominciai a massaggiarlo. Lo volevo dentro di me, lo volevo da impazzire. “Scopiamo” gli dissi. Mi prese in braccio e mi portò sul tavolo. Mi tolse il vestito e rimasi solo con il perizoma “Dio che corpo” mi disse. Infiló un dito nel perizoma di pizzo facendo un buco, aprii le gambe e lo accolsi dentro di me. Entró ed entrambi gememmo, lo sentivo dentro e mi riempiva. “Ti ho sempre voluta cazzo” mi disse. Mi resi conto di tutte le occhiate in questi anni. Mi aggrappai a lui che mi prese in braccio e mi sbatté contro il muro. Ero aggrappata alle sue spalle e pompava. Sentivo il muro che mi graffiava ma volevo essere scopata da lui “ancora, ancora, di più “ continuavo a dirgli. Ormai era sesso selvaggio, eravamo incontrollati. Arrivammo in camera da letto, si sedette e io lo montai sopra e cominciai a galoppare. Le tette si muovevano a ritmo e montavo lui. Lo sentivo tutto dentro di me. Lui, comincio a tillarmi il clitoride mandandomi completamente in estasi. “Sto venendo” gli dissi. Lui mi prese per i fianchi e aumentó il ritmo. Galoppavamo insieme fino a che non mi lasciai andare e venni insieme a lui. Chiusi il suo cazzo in una morsa con la mia figa e lo sentii duro e cominciò a spruzzarmi dentro il suo liquido caldo. Lo accolsi tutto, e poi mi spostai da lui. Mi abbassai e gli leccai la cappella bagnata di noi.
Ci rivestimmo, consapevoli che quello sarebbe stato solo l’inizio. Lo salutai con un bacio e lui mi disse “ti scoperei di nuovo, anche quel culo invitante” passando una mano tra le mie cosce. “La prossima volta” gli promisi.
scritto il
2019-06-26
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