Una serata inaspettata
di
MaxPleasure
genere
tradimenti
Vi racconto l'episodio accadutomi questa sera.
La mia ragazza è via per qualche giorno e così ho deciso di accettare l'invito ad uscire con Monica, una mia amica di lunga data, con cui mi conosco fin dal liceo. Allora c'era attrazione tra di noi, ma poi con il passare del tempo e con la frequentazione sempre più sporadica ci siamo persi di vista, pur mantenendo i contatti e una bella amicizia.
Organizziamo di uscire: appuntamento alle 22.00 davanti ad un noto locale un po' fighetto della città, poco distante da casa.
Arrivo sul posto e la vedo seduta su un muretto davanti al locale. E'una bomba sexy: abito scuro al ginocchio, attillato, con una scollatura semitrasparente effetto vedo non vedo fino all'ombelico, scarpe color cipria con il tacco alto e capelli raccolti.
Io mi sento un barbone in jeans, clarks e camicia...
La raggiungo. Ci salutiamo e le faccio i complimenti per la sua eleganza e la sua bellezza sempre più notevole e mi scuso per il mio outfit abbastanza casual.
Lei risponde che non importa, anzi le piace come sono vestito e decidiamo di entrare nel locale senza che gli uomini e anche alcune donne presenti non le lancino sguardi di ammirazione e desiderio.
Ordiniamo da bere e iniziamo a parlare delle solite cose: lavoro, tempo libero, progetti e amore. Mi confessa di essersi da poco lasciata con un ragazzo che conosco di vista anche io. Ordiniamo un secondo giro, poi un terzo. La temperatura inizia a salire così come il tenore dei discorsi, che tende sempre più sull'intimo. Mi confessa di aver avuto un' esperienza a tre con il suo ex ed un suo amico. Ammetto che anche a me e alla mia ragazza è capitato di avere esperienze con altre persone sia donne che uomini. Parliamo ancora, ridiamo e decidiamo di uscire a fare due passi. Nell'aria c'è elettricità o forse è solo il banale effetto dell'alcool unito alla temperatura del locale. Inizia a tirare un vento fresco, frizzante e lei mi chiede di accompagnarla a casa per poter prendere qualcosa per coprirsi. " Va bene, tanto abiti qui vicino giusto ?" " Si si, a nemmeno 5 minuti "
Arriviamo davanti al palazzo, entriamo nell'androne. Mentre lei ritira la posta, io chiamo l'ascensore. Le cadono di mano le chiavi e si piega a raccoglierle.
Non posso non fissarle il culo e noto sotto il tessuto leggero dell'abito che probabilmente porta un mini perizoma. Sento che mi sta venendo duro.
Lei si gira rialzandosi e nota il mio sguardo poco amichevole e molto arrapato. Fa finta di nulla. Arriva l'ascensore, entriamo e iniziamo a salire, lentamente. E' un'ascensore d'epoca, come la casa, quindi siamo un po' stretti.
Sento distintamente il suo profumo e il mio che si mischiano con il sentore di alcool.
Mi fissa negli occhi e mi dice " Ho visto come mi hai guardato il culo "
" E come ? "
" Come uno che mi vuole scopare "
" Ma no. Io...ehm...beh sei molto bella. Mi è caduto l'occhio..."
" Peccato. Io ho una voglia matta di farmi sbattere stasera " e mi mette la mano sul pacco.
La mia erezione si amplifica e in un nulla ho il cazzo durissimo. La sbatto contro la parete dell'ascensore e iniziamo a baciarci appassionatamente. Le nostre lingue si intrecciano voraci mentre le mie mani corrono lungo i suoi fianchi, sulla schiena, sul so culo di marmo. Lei muove su e giù la mano sui miei pantaloni per farmelo diventare ancora più duro di quello che è.
Arriviamo al piano. Usciamo avvinghiati sul pianerottolo. Si gira per aprire la porta. La cingo da dietro e le faccio sentire sul culo la pressione della mia virilità.
" Aspetta " mi dice " aspetta di entrare in casa ". Sono così eccitato che la scoperei sulla porta di casa.
Entriamo in casa. C'è una lampada di carta in un angolo che illumina il living.
Ci baciamo di nuovo. Mentre lei, accovacciata, mi sbottona e mi abbassa i jeans io mi tolgo la camicia. Mi sega da sopra le mutande. Le abbassa e il mio cazzo le si para davanti in tutta la sua voglia di piacere, di sesso e di libidine. E' durissimo, lei lo scappella e se lo mette in bocca fissandomi negli occhi con uno sguardo carico di desiderio.
Il calore della sua bocca avvolge il mio membro, mentre la sua lingua inizia a girare intorno alla mia cappella. Chiudo gli occhi e mi concentro sul piacere che sto ricevendo. Sento il rumore provocato dal suo succhiare incessante. Si stacca e ricomincia a segarmi dicendo " Mi piace sentire che quando lo prendo in bocca o in mano inizia a pulsare. Mi eccita farti godere "
La tiro su dicendole " Vieni che ti voglio scopare ". Accenna ad andare verso la camera da letto, la fermo tenendola per un polso e le dico " Non in camera. Qui ! Come la troia che sei"
La spingo contro lo schienale del divano di fronte e le piego il busto in avanti. Le sollevo il vestito fino ai fianchi. Adesso posso ammirarle il culo in tutta la sua bellezza. Le sposto il sottile filo del perizoma e sento i suoi umori sotto i polpastrelli. " Quanto cazzo sei bagnata eh ?"
" Tantissimo ! Dammelo. Dammelo tutto "
Decido di farla soffrire un po'e le dico " Aspetta..." e inizio a massaggiarle la fica con l'indice e il medio mentre con l'altra mano le tengo il busto abbassato sul divano. Inizia a mugulare e a bagnarsi sempre di più. Si divincola dal piacere, ondeggiando il suo bel culo. Mi infilo le dita in bocca fradice del suo piacere e le dico " Mi piace il sapore della tua figa".
Senza dirle nulla la penetro a fondo, con decisione, facendole emettere un urlo che si va a strozzare per poi mutarsi in un gemito di piacere. Inizio a muovermi piano dentro al suo corpo, mentre lei nuovamente ansima. Aumento il ritmo. Sempre più forte. Le mie palle sbattono facendo rumore sulle labbra della vagina. Le tolgo il vestito e la lascio nuda con solo addosso le scarpe e il microperizoma che le ho spostato per scoparla mentre la tiro per i lunghi capelli rossi come se fossero le briglia della mia personale cavalla da monta.
" Sto per venire " urla
" Non ancora " e sfilo il mio pene, durissimo e bagnato, da dentro di lei.
Facciamo il giro del divano e la lancio a sedere. Ci fissiamo eccitati. Non c' è nulla di umano in quegli sguardi, ma puro istinto animale. Mi metto in ginocchio. Lei capisce e scosta il perizoma ormai fradicio. Ha una bella fica depilata, con un piccolo ciuffo di pelo in alto. Inizio a leccarla come se fossi un animale. Sento le sue mani che mi afferrano per i capelli e mi spingono il viso sempre più in basso mentre reclina la testa all'indietro mordendosi il labbro inferiore e mugulando per il piacere. Non so quanto tempo sia passato. Alzo la testa. Ho la bocca e le guance piene del suo umore. Lei mi guarda ansimando e vedo i suoi seni muoversi. Ha i capezzoli turgidi e rosa.
Le sfilo l'intimo e la penetro ancora, facendo dentro e fuori e poi muovendomi di nuovo dentro di lei che ansima e si abbandona al piacere massimo urlando " Veeengooo !".
Resisto per poco, lo sfilo da dentro di lei. Me lo prendo in mano e le inondo il viso e il seno con gli schizzi del mio seme più caldo, assaporando il brivido di piacere che pervade il mio corpo lungo la schiena fino alla punta dei capelli. Ci accasciamo vicini ansimanti e sudati. Poco dopo lei si alza per andarsi a lavare mentre io recupero i pantaloni alla ricerca delle sigarette. La raggiungo sotto la doccia. Scopiamo ancora, stavolta a letto. Alle 4.30 mi rivesto, ci salutiamo sulla porta con un lungo bacio. " Ti chiamo " Ritorno a piedi alla macchina godendomi il fresco della notte.
Salgo. Metto in moto e mi dirigo verso casa fumando un'altra sigaretta.
Entro a casa mia e vedo lo schermo del telefono illuminarsi. Un messaggio di Monica in chat. Apro e vedo un suo selfie a bocca dischiusa con la punta della lingua sull'angolo della bocca e un messaggio " Mi sono dimenticata due cose "
" Quali ?"
" Una...di darti il culo "
" Ahahahah E l'altra ?"
" Di dirti che possiamo chiamare una mia amica dato che ho un letto grande..."
Fisso sorpreso il display e lei aggiunge
" Vedi che domani sera ti aspetto. Mi raccomando vedi che ti voglio carico come stasera"
Mi sa proprio che la chiamerò di nuovo. Ci siamo trovati, siamo due animali da sesso.Vi terrò aggiornati su questa insaziabile donna dai mille appetiti sessuali.
La mia ragazza è via per qualche giorno e così ho deciso di accettare l'invito ad uscire con Monica, una mia amica di lunga data, con cui mi conosco fin dal liceo. Allora c'era attrazione tra di noi, ma poi con il passare del tempo e con la frequentazione sempre più sporadica ci siamo persi di vista, pur mantenendo i contatti e una bella amicizia.
Organizziamo di uscire: appuntamento alle 22.00 davanti ad un noto locale un po' fighetto della città, poco distante da casa.
Arrivo sul posto e la vedo seduta su un muretto davanti al locale. E'una bomba sexy: abito scuro al ginocchio, attillato, con una scollatura semitrasparente effetto vedo non vedo fino all'ombelico, scarpe color cipria con il tacco alto e capelli raccolti.
Io mi sento un barbone in jeans, clarks e camicia...
La raggiungo. Ci salutiamo e le faccio i complimenti per la sua eleganza e la sua bellezza sempre più notevole e mi scuso per il mio outfit abbastanza casual.
Lei risponde che non importa, anzi le piace come sono vestito e decidiamo di entrare nel locale senza che gli uomini e anche alcune donne presenti non le lancino sguardi di ammirazione e desiderio.
Ordiniamo da bere e iniziamo a parlare delle solite cose: lavoro, tempo libero, progetti e amore. Mi confessa di essersi da poco lasciata con un ragazzo che conosco di vista anche io. Ordiniamo un secondo giro, poi un terzo. La temperatura inizia a salire così come il tenore dei discorsi, che tende sempre più sull'intimo. Mi confessa di aver avuto un' esperienza a tre con il suo ex ed un suo amico. Ammetto che anche a me e alla mia ragazza è capitato di avere esperienze con altre persone sia donne che uomini. Parliamo ancora, ridiamo e decidiamo di uscire a fare due passi. Nell'aria c'è elettricità o forse è solo il banale effetto dell'alcool unito alla temperatura del locale. Inizia a tirare un vento fresco, frizzante e lei mi chiede di accompagnarla a casa per poter prendere qualcosa per coprirsi. " Va bene, tanto abiti qui vicino giusto ?" " Si si, a nemmeno 5 minuti "
Arriviamo davanti al palazzo, entriamo nell'androne. Mentre lei ritira la posta, io chiamo l'ascensore. Le cadono di mano le chiavi e si piega a raccoglierle.
Non posso non fissarle il culo e noto sotto il tessuto leggero dell'abito che probabilmente porta un mini perizoma. Sento che mi sta venendo duro.
Lei si gira rialzandosi e nota il mio sguardo poco amichevole e molto arrapato. Fa finta di nulla. Arriva l'ascensore, entriamo e iniziamo a salire, lentamente. E' un'ascensore d'epoca, come la casa, quindi siamo un po' stretti.
Sento distintamente il suo profumo e il mio che si mischiano con il sentore di alcool.
Mi fissa negli occhi e mi dice " Ho visto come mi hai guardato il culo "
" E come ? "
" Come uno che mi vuole scopare "
" Ma no. Io...ehm...beh sei molto bella. Mi è caduto l'occhio..."
" Peccato. Io ho una voglia matta di farmi sbattere stasera " e mi mette la mano sul pacco.
La mia erezione si amplifica e in un nulla ho il cazzo durissimo. La sbatto contro la parete dell'ascensore e iniziamo a baciarci appassionatamente. Le nostre lingue si intrecciano voraci mentre le mie mani corrono lungo i suoi fianchi, sulla schiena, sul so culo di marmo. Lei muove su e giù la mano sui miei pantaloni per farmelo diventare ancora più duro di quello che è.
Arriviamo al piano. Usciamo avvinghiati sul pianerottolo. Si gira per aprire la porta. La cingo da dietro e le faccio sentire sul culo la pressione della mia virilità.
" Aspetta " mi dice " aspetta di entrare in casa ". Sono così eccitato che la scoperei sulla porta di casa.
Entriamo in casa. C'è una lampada di carta in un angolo che illumina il living.
Ci baciamo di nuovo. Mentre lei, accovacciata, mi sbottona e mi abbassa i jeans io mi tolgo la camicia. Mi sega da sopra le mutande. Le abbassa e il mio cazzo le si para davanti in tutta la sua voglia di piacere, di sesso e di libidine. E' durissimo, lei lo scappella e se lo mette in bocca fissandomi negli occhi con uno sguardo carico di desiderio.
Il calore della sua bocca avvolge il mio membro, mentre la sua lingua inizia a girare intorno alla mia cappella. Chiudo gli occhi e mi concentro sul piacere che sto ricevendo. Sento il rumore provocato dal suo succhiare incessante. Si stacca e ricomincia a segarmi dicendo " Mi piace sentire che quando lo prendo in bocca o in mano inizia a pulsare. Mi eccita farti godere "
La tiro su dicendole " Vieni che ti voglio scopare ". Accenna ad andare verso la camera da letto, la fermo tenendola per un polso e le dico " Non in camera. Qui ! Come la troia che sei"
La spingo contro lo schienale del divano di fronte e le piego il busto in avanti. Le sollevo il vestito fino ai fianchi. Adesso posso ammirarle il culo in tutta la sua bellezza. Le sposto il sottile filo del perizoma e sento i suoi umori sotto i polpastrelli. " Quanto cazzo sei bagnata eh ?"
" Tantissimo ! Dammelo. Dammelo tutto "
Decido di farla soffrire un po'e le dico " Aspetta..." e inizio a massaggiarle la fica con l'indice e il medio mentre con l'altra mano le tengo il busto abbassato sul divano. Inizia a mugulare e a bagnarsi sempre di più. Si divincola dal piacere, ondeggiando il suo bel culo. Mi infilo le dita in bocca fradice del suo piacere e le dico " Mi piace il sapore della tua figa".
Senza dirle nulla la penetro a fondo, con decisione, facendole emettere un urlo che si va a strozzare per poi mutarsi in un gemito di piacere. Inizio a muovermi piano dentro al suo corpo, mentre lei nuovamente ansima. Aumento il ritmo. Sempre più forte. Le mie palle sbattono facendo rumore sulle labbra della vagina. Le tolgo il vestito e la lascio nuda con solo addosso le scarpe e il microperizoma che le ho spostato per scoparla mentre la tiro per i lunghi capelli rossi come se fossero le briglia della mia personale cavalla da monta.
" Sto per venire " urla
" Non ancora " e sfilo il mio pene, durissimo e bagnato, da dentro di lei.
Facciamo il giro del divano e la lancio a sedere. Ci fissiamo eccitati. Non c' è nulla di umano in quegli sguardi, ma puro istinto animale. Mi metto in ginocchio. Lei capisce e scosta il perizoma ormai fradicio. Ha una bella fica depilata, con un piccolo ciuffo di pelo in alto. Inizio a leccarla come se fossi un animale. Sento le sue mani che mi afferrano per i capelli e mi spingono il viso sempre più in basso mentre reclina la testa all'indietro mordendosi il labbro inferiore e mugulando per il piacere. Non so quanto tempo sia passato. Alzo la testa. Ho la bocca e le guance piene del suo umore. Lei mi guarda ansimando e vedo i suoi seni muoversi. Ha i capezzoli turgidi e rosa.
Le sfilo l'intimo e la penetro ancora, facendo dentro e fuori e poi muovendomi di nuovo dentro di lei che ansima e si abbandona al piacere massimo urlando " Veeengooo !".
Resisto per poco, lo sfilo da dentro di lei. Me lo prendo in mano e le inondo il viso e il seno con gli schizzi del mio seme più caldo, assaporando il brivido di piacere che pervade il mio corpo lungo la schiena fino alla punta dei capelli. Ci accasciamo vicini ansimanti e sudati. Poco dopo lei si alza per andarsi a lavare mentre io recupero i pantaloni alla ricerca delle sigarette. La raggiungo sotto la doccia. Scopiamo ancora, stavolta a letto. Alle 4.30 mi rivesto, ci salutiamo sulla porta con un lungo bacio. " Ti chiamo " Ritorno a piedi alla macchina godendomi il fresco della notte.
Salgo. Metto in moto e mi dirigo verso casa fumando un'altra sigaretta.
Entro a casa mia e vedo lo schermo del telefono illuminarsi. Un messaggio di Monica in chat. Apro e vedo un suo selfie a bocca dischiusa con la punta della lingua sull'angolo della bocca e un messaggio " Mi sono dimenticata due cose "
" Quali ?"
" Una...di darti il culo "
" Ahahahah E l'altra ?"
" Di dirti che possiamo chiamare una mia amica dato che ho un letto grande..."
Fisso sorpreso il display e lei aggiunge
" Vedi che domani sera ti aspetto. Mi raccomando vedi che ti voglio carico come stasera"
Mi sa proprio che la chiamerò di nuovo. Ci siamo trovati, siamo due animali da sesso.Vi terrò aggiornati su questa insaziabile donna dai mille appetiti sessuali.
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