Come in uno strano sogno 2

di
genere
dominazione

Avevo il cuore in gola. La casa di Andrea la conosco da quando ero bambino e so bene che il bagno ha una piccola finestra che dà sulle scale del palazzo.
Esco, facendo il giro della rampa, mi posiziono dove spesso da piccolo spiavo la sorella di Andrea, per mia fortuna la finestra era aperta e sulla tazza c'era Roberto , con la testa indietro e gli occhi chiusi in un immagine di godimento.
Non vedevo molto altro.
Ad un momento esatto vedo alzarsi il viso Giada, bellissima, rossa in viso, i capelli spettinati. Gli occhi arrabbiati lo guardavano fisso, ma lui le prende la testa e la riporta giù. Spinge forte ed è soddisfatto.
Dopo qualche minuto l'espressione diventa tesa, lui spinge ancora più a fondo e rantola.
Passano ancora qualche secondo, poi lui si alza ed esce. Qualche istante dopo si alza lei, si sistema i capelli ed esce.
Rientro alla festa, e la trovo qualche minuto dopo in disparte con un cocktail in mano.
Mi avvicino per parlare, ma Daniele mi anticipa. Alto e magro con la sua acne mai risolta.
Si siede accanto a lei. Le poggia la mano su una gamba.
Lei gli dice qualcosa all'orecchio, lui sorride.
Posa il cocktail e se ne vanno.
Escono dalla porta.
Aspetto 30 secondi, e mi rigetto fuori pensando di averli persi, e invece appena esco, al piano sotto la scena che vedo mi rimarrà impressa per sempre
scritto il
2019-07-21
2 . 2 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Come in uno strano sogno
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.