Lady Victoria cap. 2
di
Miss Serena
genere
sadomaso
Con la superiora ho stabilito che sia il giovedì la sera in cui mi porta le giovani suore per soddisfare le mie voglie più perverse. Laetitia ogni volta sfoga anche lei il suo innato sadismo, dimostrandomi che non solo è molto brava nel legare nelle maniere più dolorose, ma è anche una fonte continua di idee nuove.
E proprio mentre mi sta facendo il bagno inizia a stuzzicare la mia fantasia.
“Divina ho letto di un mastro artigiano in gradi di fare macchine molto originali.”
“Sentiamo cara, cosa costruisce quest'uomo.”
“Le dicevo che ho trovato un sito molto specializzato in rete dove ci sono le immagini di alcune sue creazioni, pensavo di fargliele vedere appena finito di lavarla.”
“Va bene, ma dammi qualche anticipazione, non essere avara di notizie.”
“Come desidera Mylady, allora ho visto una spanking machine molto bella e funzionale, picchia come nessuna di noi potrebbe fare.”
“Ma allora che gusto c'è se devo delegare a una macchina il battere una suora ?”
“Divina nessuna cosa può sostituirla, ma pensi ad un momento di stanchezza,o al vedere una di quelle suore provare dolore mentre mi prendo cura di lei.”
“Però le tue parole non sono senza senso, finiamo qui e vediamo queste macchine.”
Finito il bagno non mi vesto neanche e andiamo subito a vedere il sito già visitato da Laetitia. Vi è un po' di tutto, oltre al quella per lo spanking,ci sono diversi tipi di fucking machine e altre diavolerie.
Mi metto in contatto con l'artigiano, e non facendo problemi per il prezzo ottengo una rapida consegna, che avviene giusto di giovedì mattina, e Laetitia non perde un secondo nel far sistemare le macchine nel mio dungeon privato.
Le due suore che arrivano alle otto non sono un granchè, sembrano due contadine, una è anche grassottella, il che mi mette subito di cattivo umore. Una volta portate in basso le faccio spogliare fra loro come al solito e inizio a guardarle meglio. La prima, Cynthia, è quella più in carne, con due grosse tette cadenti e un altrettanto grande culo. La seconda, Laureen, è più slanciata, rossa di capelli e piena di lentiggini, mi colpisce solamente per il suo pelo quasi arancione.
“Vedo che la bellezza inizia a scarseggiare nel convento.” dico loro guardandole da dietro.
“Mylady, abbiamo stabilito dei turni per venire qui, e noi siamo le ultime”
“Bene, sapete le regole almeno ?”
“Certo Mylady, chi è già stata con lei ci ha detto tutto.”
“Allora vedrò di farvi raccontare qualcosa di nuovo, Laetitia lega la cicciona ai cavalletti e la rossa all'anello.”
I cavalletti sono in realtà un appoggio fatto di ferro per legare la vittima piegata in avanti col culo ben il alto e le gambe dritte aperte al massimo, permettendo quindi ogni manovra possibile.
“Dimmi cara con chi iniziamo stasera ?”
“Se posso dirlo, Divina, partirei con la rossa, la sua fica mi eccita solo a guardarla.”
“Bene allora toccala, che aspetti.”
“Grazie della sua generosità Mylady.”
Laetitia si avvicina a Laureen e inizia a toccarle la fica, masturbandola delicatamente, per farla eccitare il più possibile prima che cada fra le mie grinfie. Il gioco ha subito effetto e la suora non riesce a trattenere un piccolo gemito di piacere, che non può passare inascoltato.
“Questa è già ben bagnata Mylady, si vede che la troia al convento si tocca spesso la fica per godere come una vera donna.”
“Mm interessante, vorrà dire che apprezzerà meglio il fallo, anzi prendine uno bello grosso così godrà ancor di più. Anzi fottila tu, in fondo è merito tuo se abbiamo scoperto una nuova puttana.”
“Oh Divina, grazie per l'onore che mi da, inizio subito.”
Mentre lei prende un grosso fallo in lattice, io afferro un frustino da cavallerizzo e senza farmi vedere mi metto dietro Laureen. Quando Laetitia inizia a penetrarla, la puttana geme di piacere, non riuscendo il alcun modo a mascherare quanto le piaccia essere scopata.
“Senti come gode questa vacca, cara, bisognerà che le ricordi che il piacere è sofferenza.” e senza aggiungere altro le do la prima sferzata sul culo, facendola urlare di dolore.
Con Laetitia troviamo subito il tempo giusto, ogni volta che colpisco la suora, lei la penetra fino in fondo in modo che il piacere di accoppi col dolore. Ben presto il culo della suora è pieno dei righe rosse, prezioso lascito del frustino, ma nonostante ciò è visibile sul suo viso il piacere che sta provando.
Sia Laetitia che io ci tocchiamo anche a vicenda facendo salire la nostra eccitazione ai massimi livelli, ma non abbiamo nessuna fretta di arrivare all'orgasmo e così la punizione per Laureen è molto lunga. Alla fine lascio il frustino per un cuneo anale che infilo senza tanti preamboli nello sfintere della sfigata di turno.
“Scommetto che ti piace anche questo, troia come sei non mi dire che sei vergine dietro.”
Lei non risponde,ormai non ha più voce, ma ha solo un sussulto prima di svenire del tutto.
“Divina devo svegliarla subito ?” mi chiede Laetitia quasi stupida della mancanza della suora.
“Lascia stare, abbiamo di meglio da fare, voglio provare la spanking machine sul culo di quella grassona, chissà che bello spettacolo ci aspetta.”
“Provvedo subito Divina.”
Io mi sdraio sul letto così ho una bella visione di Cynthia, sistemandomi proprio di lato mentre Laetitia è rapida a posizionare la macchina dietro di lei.
“Mylady ecco il comando della macchina a lei l'onore di battezzarla.”
“Grazie cara, vieni vicino a me, ho voglia di godere e tu sei bravissima ad esaudire i miei desideri.”
“Farlo è sempre un onore, il solo vederla godere mi da un piacere irrinunciabile.”
Laetitia mi sfila gli slip e inizia a baciarmi la fica mentre faccio partire la macchina a bassa velocità. Il paddle parte subito colpendo in pieno il culo della suora che inizia a lamentarsi e a chiedere pietà. Non sa la vacca che ogni suo lamento, ogni sua richiesta di comprensione sono musica per le mie orecchie. E più Laetitia mi avvicina all'orgasmo, più faccio andare veloce la macchina fino a quando non raggiunge una velocità non raggiungibile da nessun essere umano.
Il suo culo sobbalza senza tregua, ormai è viola mentre il volto è coperto dalle lacrime, il tutto mentre io godo della lingua della mia amante, con il mano il comando di quella diabolica macchina.
Per suo fortuna raggiungo il massimo del piacere, sovrastando le sue urla con le mie, tanto è profondo l'orgasmo che mi sconquassa. A questo punto voglio vedere Laetitia godere, è meravigliosa quando si contorce sotto le mie mani e la mia bocca.
“Amore che ne dici di provare l'altra macchina ?”
“Provvedo subito Divina.”
Mentre lei cambia macchinario ho la solita idea per aumentare le sofferenza dell'occasionale schiava.
“Ma se non sbaglio, il fabbricante non aveva detto che si potevano cambiare i falli ?”
“Certo che si può fare, dovrebbe essere un questione di un attimo.”
“Bene allora montane uno doppio, se dobbiamo inaugurare questa cosa, facciamolo almeno con stile.”
“Come lei meglio crede Divina, mi dia solo il tempo per il cambio.”
“Certo, fai pure con calma, non vorrei avere qualche spiacevole inconveniente.”
Laetitia in effetti ci mette del tempo, ma la capisco, è la prima volta che usiamo quella nuova macchina e vuole essere sicura che sia tutto a posto. Finalmente finisce il montaggio di due grossi falli e li metti dietro alla suora.
“A lei l'onore Mylady.”
“Eccomi, vediamo come funziona.”
Far entrare i due cazzi finti insieme non è una cosa facile.
Cynthia è doppiamente vergine, urla a più non posso invocando pietà, e solo dopo un'abbondante lubrificazione riusciamo nell'impresa.
“Ora basta fissarla ed il gioco è fatto. Ecco il comando Divina.”
“Prendilo tu e inginocchiati sul letto, ma non a carponi, ti voglio col la schiena ben dritta.”
Laetitia subito non capisce,ma mi mette come le ho chiesto. La raggiungo poco dopo, mettendomi alle sue spalle e iniziandole a toccarle un seno e la fica. “
“Fai partire la macchina e godi mia cara, lascia che oltre alla visione di quella puttana sia io a darti il piacere che desideri.”
Lei fa partire la fucking machine e subito la suora riprende a urlare per il dolore, mentre sotto le mie mani il piacere di Laetitia monta incontrollato così come sale anche la velocità della macchina.
“Si mia Divina, mi faccia godere.”
“Certo mia cara, ma tu fai fottere quella troia.”
“Mm, sì subito.”
La macchina aumenta sempre più la velocità come le mie dita che la masturbano senza tregua. Ora ho le mani piene dei suoi umori che colano senza interruzione, i capezzoli sono tanto duri che sembrano voler bucare la mia mano, ma non è ancora al massimo. Quando dopo averlo bagnato col suo piacere, le infilo il pollice nel culo, lei porta alla velocità massima la macchina e si piega in avanti per il piacere.
“Ah si,godo.”
“Lo so che ti piace, sei una piccola porca.”
“Sii, ancora, la prego.”
“Eccoti tre belle dita nella fica, così godi di più.”
“Ahh, vengoo.”
Il suo orgasmo è una furia, mi scivola via senza che me ne accorga per finire sdraiata a pancia sotto. Prendo il comando e fermo la macchina, e Cynthia come una scema mi ringrazia mentre io per risposta le sputo in faccia.
“Taci cagna,tanto fra un po' rincomincia lo spettacolo.”
Laureen è ancora semi intontita da prima e non da segni di vita se non il respiro.
“Guarda questa ora ci penso io a svegliarla, Laetitia prendi la cassetta blu.”
Lei mi guarda con uno sguardo misto di compiacimento è felicita e prende subito quanto le ho chiesto. Dentro la cassetta c'è un semplice generatore di corrente dal quale escono quattro cavi che finisco con dei piccoli morsetti. Una volta attaccato alla prese prendiamo ognuna un morsetto e lo mettiamo contemporaneamente sui capezzoli di Lauree, che si sveglia dal suo torpore. Quando si rende conto di quello che ho in mente inizia subito a pregarmi di non andare avanti.
“Mylady la prego, farò tutto quello che vuole, ma questo no, la prego.”
Le faccio finire la frase e ridendo le do la prima scossa, di breve intensità e durata.
“Ahh,no,basta.”
“Come non mi supplichi più puttana, eccoti un'altra dose.”
Di nuovo giro il regolatore e lei si irrigidisce urlando a squarciagola. Laetitia intanto ha preso un gatto a nove code e la frusta durante le interruzioni di corrente. La batte ovunque tranne che sul seno per paura di far scivolare via i morsetti. I suoi colpi sono precisi e violenti, e anche il pube è bersaglio della sua frusta. Non contenta mi chiede un attimo di pausa, cosa che concedo curiosa di vedere cos'ha in mente. Prende un fallo gonfiabile e senza tanti preamboli lo infila nella fica della suora, poi mi fa cenno di riprendere con la corrente. Ora ad ogni pausa non solo la frusta, ma gonfia il fallo che ben presto diventa di dimensioni gigantesche. A questo punto ho voglia di romperla del tutto, mi alzo e con calma scelgo uno strap-on, decidendo alla fine di usarne uno col fallo in legno di belle dimensioni.
Mentre Laetitia continua a frustare la suora l'indosso stringendolo per bene, poi mi metto dietro a Laureen e inizio a incularla senza nessun rispetto.
“Prima il cazzo nella fica ti piaceva, vediamo se ti piace anche nel culo, puttana.”
Laetitia intanto le ha tolto i morsetti, e adesso anche le sue tette sono colpite a ripetizione. La suora urla sempre, ma come al solito questo non fa che eccitarmi di più e la sodomizzo tirandole i capelli.
Penso che se queste due sono le ultime suore che avrò sverginato, sono anche state quelle con le quali mi sto dando ai giochi più sadici e perversi, e non solo perché sono le più brutte.
La mia amante molla la frusta e prende a masturbare la fica della schiava con fallo gonfio. Mentre la stupriamo di baciamo a lungo come lesbiche qualsiasi, giocando con le lingue e scambiandoci piccoli morsi sulle labbra.
Solo che a forza di scopare queste due o di vederlo fare ho voglia anch'io di riempirmi la fica, così molliamo Laureen per sdraiarci sul letto e masturbarci con due vibratori a vicenda.
Laetitia come sempre è bravissima a farmi godere, alterna movimenti lenti a quelli veloci, fermandosi ogni tanto per bere dalla mano i miei umori. Anch'io faccio lo stesso con lei, il suo dolce sapore mi porta in breve ad un nuovo orgasmo e finiamo col ritrovarci esauste, ma felici. Quando mi porta una sigaretta già accesa capisco che per lei la nottata non è ancora finita, ma in fondo non voglio smettere neanch'io.
“Dimmi amore,hai in mente qualcosa per la cicciona o continuiamo con la rossa.”
“Se posso dare un consiglio Divina , legherei la grassa ai tre anelli.”
“Mi sembra una buona idea, procedi pure io ti raggiungo dopo.”
“Vado immediatamente Mylady.”
Laetitia scioglie Cynthia che prova una resistenza, ma un pugno nello stomaco, la porta subito a più miti consigli. Quindi le lega le mani sopra la testa ad un anello, e le caviglie ad altri due.
Inizia a sollevarla da terra e nello stesso tempo ad aprirle le gambe, fino a che queste non sono spalancate del tutto. Questa posizione è già di per se molto dolorosa, ma non è certo vedendola immobile che provo piacere.
“Penso che anche a questa puttana un po' corrente farà bene, non lo credi anche tu cara.”
“Certo Divina,provvedo subito.”
Laetitia porta la cassetta e si prepara a mettere i morsetti.
“Aspetta, ho un'idea migliore.”
Prendo un fallo metallico e attacco li un morsetto, poi l'infilo nel culo della cicciona.
“Dalle una piccola scossa per prova.”
La scossa è poco intensa e di breve durata, ma l'effetto è bellissimo. Cynthia apre le gambe come se volesse fare una spaccata in aria urlando a più non posso.
“Ora ti faccio urlare io troia schifosa.”
Prendo la frusta che prima usava Laetitia e la colpisco in pieno sulla fica, la suora urla di nuovo,ma questa volta di meno.
“Per me le piace, dalle un'altra scossettina,ma più lunga.”
Come prima si immobilizza per aria e la colpisco nuovamente mentre urla.
Ad ogni mia richiesta Laetitia manda una scossa alla quale segue subito una frustata. Continuiamo a lungo a torturarla così, dandoci più volte il cambio per non stancarci troppo. Le grosse tette e l'interno delle cosce sono ormai viola quando smettiamo per tirarla già e pisciarle addosso a ripetizione. Mentre io la alzo per i capelli, Laetitia slega Laureen e la porta vicino alla sua consorella.
“Non vedi che è sporca di piscio, tira fuori la lingua e leccala.” le urla vicino all'orecchio.
Laureen inizia a pulirla leccandole il piscio mentre noi le deridiamo, poi prendiamo un tubo dell'acqua e le laviamo per bene entrambe.
“Adesso che siete in condizioni decenti potete inginocchiarvi e leccarmi davanti e dietro, brutte troie.”
Le due suore si mettono per terra e lentamente iniziano a fare quello che ho ordinato loro, ma Laetitia non è contenta e le sprona alla sua maniera. Prende un frustino e le batte sulla schiena finchè le loro lingue non diventano ben vive, e io inizio a godere.
Per stare più comoda mi sdraio sul letto, mettendomi di fianco in modo che loro possano leccarmi più facilmente. Andiamo avanti così tutta la notte, io e Laetitia ci avvicendiamo sul letto fino ad essere esauste dagli orgasmi.
Quando ci svegliamo la superiora è già fuori per riprendere le suore e le lasciamo andare anche se malvolentieri.
“Scusi Divina la domanda, ma se queste erano le ultime due, la prossima settimana chi ci manda ?”
“Non lo so, forse verranno le prime due che abbiamo torturato, in ogni caso non penso ci mancherà la compagnia per molto tempo.”
Non lo sapevo, ma i giochetti con le suore erano finiti, ma altri più eccitanti avrebbero preso il loro posto.
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
E proprio mentre mi sta facendo il bagno inizia a stuzzicare la mia fantasia.
“Divina ho letto di un mastro artigiano in gradi di fare macchine molto originali.”
“Sentiamo cara, cosa costruisce quest'uomo.”
“Le dicevo che ho trovato un sito molto specializzato in rete dove ci sono le immagini di alcune sue creazioni, pensavo di fargliele vedere appena finito di lavarla.”
“Va bene, ma dammi qualche anticipazione, non essere avara di notizie.”
“Come desidera Mylady, allora ho visto una spanking machine molto bella e funzionale, picchia come nessuna di noi potrebbe fare.”
“Ma allora che gusto c'è se devo delegare a una macchina il battere una suora ?”
“Divina nessuna cosa può sostituirla, ma pensi ad un momento di stanchezza,o al vedere una di quelle suore provare dolore mentre mi prendo cura di lei.”
“Però le tue parole non sono senza senso, finiamo qui e vediamo queste macchine.”
Finito il bagno non mi vesto neanche e andiamo subito a vedere il sito già visitato da Laetitia. Vi è un po' di tutto, oltre al quella per lo spanking,ci sono diversi tipi di fucking machine e altre diavolerie.
Mi metto in contatto con l'artigiano, e non facendo problemi per il prezzo ottengo una rapida consegna, che avviene giusto di giovedì mattina, e Laetitia non perde un secondo nel far sistemare le macchine nel mio dungeon privato.
Le due suore che arrivano alle otto non sono un granchè, sembrano due contadine, una è anche grassottella, il che mi mette subito di cattivo umore. Una volta portate in basso le faccio spogliare fra loro come al solito e inizio a guardarle meglio. La prima, Cynthia, è quella più in carne, con due grosse tette cadenti e un altrettanto grande culo. La seconda, Laureen, è più slanciata, rossa di capelli e piena di lentiggini, mi colpisce solamente per il suo pelo quasi arancione.
“Vedo che la bellezza inizia a scarseggiare nel convento.” dico loro guardandole da dietro.
“Mylady, abbiamo stabilito dei turni per venire qui, e noi siamo le ultime”
“Bene, sapete le regole almeno ?”
“Certo Mylady, chi è già stata con lei ci ha detto tutto.”
“Allora vedrò di farvi raccontare qualcosa di nuovo, Laetitia lega la cicciona ai cavalletti e la rossa all'anello.”
I cavalletti sono in realtà un appoggio fatto di ferro per legare la vittima piegata in avanti col culo ben il alto e le gambe dritte aperte al massimo, permettendo quindi ogni manovra possibile.
“Dimmi cara con chi iniziamo stasera ?”
“Se posso dirlo, Divina, partirei con la rossa, la sua fica mi eccita solo a guardarla.”
“Bene allora toccala, che aspetti.”
“Grazie della sua generosità Mylady.”
Laetitia si avvicina a Laureen e inizia a toccarle la fica, masturbandola delicatamente, per farla eccitare il più possibile prima che cada fra le mie grinfie. Il gioco ha subito effetto e la suora non riesce a trattenere un piccolo gemito di piacere, che non può passare inascoltato.
“Questa è già ben bagnata Mylady, si vede che la troia al convento si tocca spesso la fica per godere come una vera donna.”
“Mm interessante, vorrà dire che apprezzerà meglio il fallo, anzi prendine uno bello grosso così godrà ancor di più. Anzi fottila tu, in fondo è merito tuo se abbiamo scoperto una nuova puttana.”
“Oh Divina, grazie per l'onore che mi da, inizio subito.”
Mentre lei prende un grosso fallo in lattice, io afferro un frustino da cavallerizzo e senza farmi vedere mi metto dietro Laureen. Quando Laetitia inizia a penetrarla, la puttana geme di piacere, non riuscendo il alcun modo a mascherare quanto le piaccia essere scopata.
“Senti come gode questa vacca, cara, bisognerà che le ricordi che il piacere è sofferenza.” e senza aggiungere altro le do la prima sferzata sul culo, facendola urlare di dolore.
Con Laetitia troviamo subito il tempo giusto, ogni volta che colpisco la suora, lei la penetra fino in fondo in modo che il piacere di accoppi col dolore. Ben presto il culo della suora è pieno dei righe rosse, prezioso lascito del frustino, ma nonostante ciò è visibile sul suo viso il piacere che sta provando.
Sia Laetitia che io ci tocchiamo anche a vicenda facendo salire la nostra eccitazione ai massimi livelli, ma non abbiamo nessuna fretta di arrivare all'orgasmo e così la punizione per Laureen è molto lunga. Alla fine lascio il frustino per un cuneo anale che infilo senza tanti preamboli nello sfintere della sfigata di turno.
“Scommetto che ti piace anche questo, troia come sei non mi dire che sei vergine dietro.”
Lei non risponde,ormai non ha più voce, ma ha solo un sussulto prima di svenire del tutto.
“Divina devo svegliarla subito ?” mi chiede Laetitia quasi stupida della mancanza della suora.
“Lascia stare, abbiamo di meglio da fare, voglio provare la spanking machine sul culo di quella grassona, chissà che bello spettacolo ci aspetta.”
“Provvedo subito Divina.”
Io mi sdraio sul letto così ho una bella visione di Cynthia, sistemandomi proprio di lato mentre Laetitia è rapida a posizionare la macchina dietro di lei.
“Mylady ecco il comando della macchina a lei l'onore di battezzarla.”
“Grazie cara, vieni vicino a me, ho voglia di godere e tu sei bravissima ad esaudire i miei desideri.”
“Farlo è sempre un onore, il solo vederla godere mi da un piacere irrinunciabile.”
Laetitia mi sfila gli slip e inizia a baciarmi la fica mentre faccio partire la macchina a bassa velocità. Il paddle parte subito colpendo in pieno il culo della suora che inizia a lamentarsi e a chiedere pietà. Non sa la vacca che ogni suo lamento, ogni sua richiesta di comprensione sono musica per le mie orecchie. E più Laetitia mi avvicina all'orgasmo, più faccio andare veloce la macchina fino a quando non raggiunge una velocità non raggiungibile da nessun essere umano.
Il suo culo sobbalza senza tregua, ormai è viola mentre il volto è coperto dalle lacrime, il tutto mentre io godo della lingua della mia amante, con il mano il comando di quella diabolica macchina.
Per suo fortuna raggiungo il massimo del piacere, sovrastando le sue urla con le mie, tanto è profondo l'orgasmo che mi sconquassa. A questo punto voglio vedere Laetitia godere, è meravigliosa quando si contorce sotto le mie mani e la mia bocca.
“Amore che ne dici di provare l'altra macchina ?”
“Provvedo subito Divina.”
Mentre lei cambia macchinario ho la solita idea per aumentare le sofferenza dell'occasionale schiava.
“Ma se non sbaglio, il fabbricante non aveva detto che si potevano cambiare i falli ?”
“Certo che si può fare, dovrebbe essere un questione di un attimo.”
“Bene allora montane uno doppio, se dobbiamo inaugurare questa cosa, facciamolo almeno con stile.”
“Come lei meglio crede Divina, mi dia solo il tempo per il cambio.”
“Certo, fai pure con calma, non vorrei avere qualche spiacevole inconveniente.”
Laetitia in effetti ci mette del tempo, ma la capisco, è la prima volta che usiamo quella nuova macchina e vuole essere sicura che sia tutto a posto. Finalmente finisce il montaggio di due grossi falli e li metti dietro alla suora.
“A lei l'onore Mylady.”
“Eccomi, vediamo come funziona.”
Far entrare i due cazzi finti insieme non è una cosa facile.
Cynthia è doppiamente vergine, urla a più non posso invocando pietà, e solo dopo un'abbondante lubrificazione riusciamo nell'impresa.
“Ora basta fissarla ed il gioco è fatto. Ecco il comando Divina.”
“Prendilo tu e inginocchiati sul letto, ma non a carponi, ti voglio col la schiena ben dritta.”
Laetitia subito non capisce,ma mi mette come le ho chiesto. La raggiungo poco dopo, mettendomi alle sue spalle e iniziandole a toccarle un seno e la fica. “
“Fai partire la macchina e godi mia cara, lascia che oltre alla visione di quella puttana sia io a darti il piacere che desideri.”
Lei fa partire la fucking machine e subito la suora riprende a urlare per il dolore, mentre sotto le mie mani il piacere di Laetitia monta incontrollato così come sale anche la velocità della macchina.
“Si mia Divina, mi faccia godere.”
“Certo mia cara, ma tu fai fottere quella troia.”
“Mm, sì subito.”
La macchina aumenta sempre più la velocità come le mie dita che la masturbano senza tregua. Ora ho le mani piene dei suoi umori che colano senza interruzione, i capezzoli sono tanto duri che sembrano voler bucare la mia mano, ma non è ancora al massimo. Quando dopo averlo bagnato col suo piacere, le infilo il pollice nel culo, lei porta alla velocità massima la macchina e si piega in avanti per il piacere.
“Ah si,godo.”
“Lo so che ti piace, sei una piccola porca.”
“Sii, ancora, la prego.”
“Eccoti tre belle dita nella fica, così godi di più.”
“Ahh, vengoo.”
Il suo orgasmo è una furia, mi scivola via senza che me ne accorga per finire sdraiata a pancia sotto. Prendo il comando e fermo la macchina, e Cynthia come una scema mi ringrazia mentre io per risposta le sputo in faccia.
“Taci cagna,tanto fra un po' rincomincia lo spettacolo.”
Laureen è ancora semi intontita da prima e non da segni di vita se non il respiro.
“Guarda questa ora ci penso io a svegliarla, Laetitia prendi la cassetta blu.”
Lei mi guarda con uno sguardo misto di compiacimento è felicita e prende subito quanto le ho chiesto. Dentro la cassetta c'è un semplice generatore di corrente dal quale escono quattro cavi che finisco con dei piccoli morsetti. Una volta attaccato alla prese prendiamo ognuna un morsetto e lo mettiamo contemporaneamente sui capezzoli di Lauree, che si sveglia dal suo torpore. Quando si rende conto di quello che ho in mente inizia subito a pregarmi di non andare avanti.
“Mylady la prego, farò tutto quello che vuole, ma questo no, la prego.”
Le faccio finire la frase e ridendo le do la prima scossa, di breve intensità e durata.
“Ahh,no,basta.”
“Come non mi supplichi più puttana, eccoti un'altra dose.”
Di nuovo giro il regolatore e lei si irrigidisce urlando a squarciagola. Laetitia intanto ha preso un gatto a nove code e la frusta durante le interruzioni di corrente. La batte ovunque tranne che sul seno per paura di far scivolare via i morsetti. I suoi colpi sono precisi e violenti, e anche il pube è bersaglio della sua frusta. Non contenta mi chiede un attimo di pausa, cosa che concedo curiosa di vedere cos'ha in mente. Prende un fallo gonfiabile e senza tanti preamboli lo infila nella fica della suora, poi mi fa cenno di riprendere con la corrente. Ora ad ogni pausa non solo la frusta, ma gonfia il fallo che ben presto diventa di dimensioni gigantesche. A questo punto ho voglia di romperla del tutto, mi alzo e con calma scelgo uno strap-on, decidendo alla fine di usarne uno col fallo in legno di belle dimensioni.
Mentre Laetitia continua a frustare la suora l'indosso stringendolo per bene, poi mi metto dietro a Laureen e inizio a incularla senza nessun rispetto.
“Prima il cazzo nella fica ti piaceva, vediamo se ti piace anche nel culo, puttana.”
Laetitia intanto le ha tolto i morsetti, e adesso anche le sue tette sono colpite a ripetizione. La suora urla sempre, ma come al solito questo non fa che eccitarmi di più e la sodomizzo tirandole i capelli.
Penso che se queste due sono le ultime suore che avrò sverginato, sono anche state quelle con le quali mi sto dando ai giochi più sadici e perversi, e non solo perché sono le più brutte.
La mia amante molla la frusta e prende a masturbare la fica della schiava con fallo gonfio. Mentre la stupriamo di baciamo a lungo come lesbiche qualsiasi, giocando con le lingue e scambiandoci piccoli morsi sulle labbra.
Solo che a forza di scopare queste due o di vederlo fare ho voglia anch'io di riempirmi la fica, così molliamo Laureen per sdraiarci sul letto e masturbarci con due vibratori a vicenda.
Laetitia come sempre è bravissima a farmi godere, alterna movimenti lenti a quelli veloci, fermandosi ogni tanto per bere dalla mano i miei umori. Anch'io faccio lo stesso con lei, il suo dolce sapore mi porta in breve ad un nuovo orgasmo e finiamo col ritrovarci esauste, ma felici. Quando mi porta una sigaretta già accesa capisco che per lei la nottata non è ancora finita, ma in fondo non voglio smettere neanch'io.
“Dimmi amore,hai in mente qualcosa per la cicciona o continuiamo con la rossa.”
“Se posso dare un consiglio Divina , legherei la grassa ai tre anelli.”
“Mi sembra una buona idea, procedi pure io ti raggiungo dopo.”
“Vado immediatamente Mylady.”
Laetitia scioglie Cynthia che prova una resistenza, ma un pugno nello stomaco, la porta subito a più miti consigli. Quindi le lega le mani sopra la testa ad un anello, e le caviglie ad altri due.
Inizia a sollevarla da terra e nello stesso tempo ad aprirle le gambe, fino a che queste non sono spalancate del tutto. Questa posizione è già di per se molto dolorosa, ma non è certo vedendola immobile che provo piacere.
“Penso che anche a questa puttana un po' corrente farà bene, non lo credi anche tu cara.”
“Certo Divina,provvedo subito.”
Laetitia porta la cassetta e si prepara a mettere i morsetti.
“Aspetta, ho un'idea migliore.”
Prendo un fallo metallico e attacco li un morsetto, poi l'infilo nel culo della cicciona.
“Dalle una piccola scossa per prova.”
La scossa è poco intensa e di breve durata, ma l'effetto è bellissimo. Cynthia apre le gambe come se volesse fare una spaccata in aria urlando a più non posso.
“Ora ti faccio urlare io troia schifosa.”
Prendo la frusta che prima usava Laetitia e la colpisco in pieno sulla fica, la suora urla di nuovo,ma questa volta di meno.
“Per me le piace, dalle un'altra scossettina,ma più lunga.”
Come prima si immobilizza per aria e la colpisco nuovamente mentre urla.
Ad ogni mia richiesta Laetitia manda una scossa alla quale segue subito una frustata. Continuiamo a lungo a torturarla così, dandoci più volte il cambio per non stancarci troppo. Le grosse tette e l'interno delle cosce sono ormai viola quando smettiamo per tirarla già e pisciarle addosso a ripetizione. Mentre io la alzo per i capelli, Laetitia slega Laureen e la porta vicino alla sua consorella.
“Non vedi che è sporca di piscio, tira fuori la lingua e leccala.” le urla vicino all'orecchio.
Laureen inizia a pulirla leccandole il piscio mentre noi le deridiamo, poi prendiamo un tubo dell'acqua e le laviamo per bene entrambe.
“Adesso che siete in condizioni decenti potete inginocchiarvi e leccarmi davanti e dietro, brutte troie.”
Le due suore si mettono per terra e lentamente iniziano a fare quello che ho ordinato loro, ma Laetitia non è contenta e le sprona alla sua maniera. Prende un frustino e le batte sulla schiena finchè le loro lingue non diventano ben vive, e io inizio a godere.
Per stare più comoda mi sdraio sul letto, mettendomi di fianco in modo che loro possano leccarmi più facilmente. Andiamo avanti così tutta la notte, io e Laetitia ci avvicendiamo sul letto fino ad essere esauste dagli orgasmi.
Quando ci svegliamo la superiora è già fuori per riprendere le suore e le lasciamo andare anche se malvolentieri.
“Scusi Divina la domanda, ma se queste erano le ultime due, la prossima settimana chi ci manda ?”
“Non lo so, forse verranno le prime due che abbiamo torturato, in ogni caso non penso ci mancherà la compagnia per molto tempo.”
Non lo sapevo, ma i giochetti con le suore erano finiti, ma altri più eccitanti avrebbero preso il loro posto.
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
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