Me lo ha messo nel culo
di
Piergiovanni
genere
gay
Ero felice, ora sapevo come fare i pompini e non vedevo l'ora di prendere il cazzo di Gianni.
Andai a casa sua ma con grande disappunto non trovai nessuno, porte e finestre chiuse.
Chiesi ad una vicina se sapeva qualcosa. Sono partiti d'urgenza, il nonno di Gianni ha subito un attacco cardiaco ed e' in coma.
Rimasi di sasso per la notizia, conobbi il nonno di Gianni quando una volta venne in visita, un vecchietto simpatico, ma ancora di piu' rimasi male per la delusione di non aver trovato il mio amico.
Mi avviai verso casa ma avevo voglia di fare un pompino, purtroppo lui non c'era.
Col passare dei giorni il desiderio si accentuo', mi venne in mente il tipo dei bagni ma non avevo Il biglietto. Rammentai che avevo lasciato a mia madre i pantaloni da lavare, andai di corsa a casa, i pantaloni erano stesi ad asciugare in giardino.
Mi prese un magone, adesso chi avrei potuto trovare.... Nessuno perche'nessuno conosceva il mio segreto.
Mia madre si avvicino'consegnandomi il biglietto...questo era nella tasca dei pantaloni, fortunatamente me ne sono accorta.
Grazie dissi, e'il numero di un ragazzo con cui ho fatto amicizia, mi giustificai.
Mamma,io esco di nuovo, ciao.
Chiamai il tipo e dopo un po' ero a casa sua.
Il mio amico non c'e'dissi, ho voglia, dammelo in bocca.
Ci spogliammo, mi fece sedere sul divano e appoggio'la cappella sulle mie labbra. Dai frocetto, datti da fare. Presi in bocca il suo arnese e ci diedi sotto a spompinarlo con ingordigia, ad ogni risucchio lui gemeva, me lo tenne in bocca una buona mezz'ora e venne con un fiume di sborra nella mia gola costringendomi a berla fino all'ultima goccia.il suo succo aveva un sapore leggermente salato, con un retrogusto che non so definire ma invitante.
Ricordi cosa ti ho detto quando ci siamo lasciati l'altra volta?, sei pronto a farti rompere il culo?
Non sono sicuro dissi, ad essere sincero ho un po' paura, non possiamo fare un'altra volta?
Non ci sara' un'altra volta, se te ne vai ora non tornerai perche'non sarai mai sicuro di volerlo fare, comunque.....
No, dissi, facciamolo.
Andammo a letto, io sdraiato sulla pancia. Hai un culetto paradisiaco disse,la forma a mandolino e la sua rotondita'sono un capolavoro della natura,si mise a baciarmi le chiappe e con un dito tentava di forzare il buchino, io stringevo forte il culo.... Cosi' non va bene, rilassati, stai tranquillo, inizio'a leccarmi il buco del culo e lentamente cominciai a sentire piacere, la lingua riuscì ad insinuarsi donandomi un senso di goduria, emettevo dei gemiti di piacere e lui:ti piace, vero?
Siiiii ahhhhhhh mmmmmm si mi piace mugolai fallo ancora... Prese della vaselina e me la spalmo'sul buco e tra le chiappe massaggiando con vigore, mi disse di prenderlo in bocca.... Dai puttanella, fammelo indurire.
Lo succhiai di nuovo mentre lui seguita a lavorare il mio culo.
Una volta che fu bello duro, mi mise a pecorina e punto' la cappella al mio buco, si passo'la vaselina su tutto il cazzo e comincio'ad entrarmi dentro, entrava piano, qualche centimetro alla volta, sentivo dolore ma resistetti.
Impiego' una decina di minuti per infilare tutto il cazzo e quando fu dentro resto' fermo per farmi abituare. Comicio'a pomparmi con dolcezza,lo sentivo scorrermi dentro, il piacere prendeva il posto del dolore e gemevo sommessamente, poi prese a incularmi piu'velocemente strappandomi urla di piacere.
Ahhhhh.......si,cosi........sbattimi forte...... dammelo tutto, non capivo piu' nulla avvertivo solo godimento per quel cazzo che mi stava letteralmente sfondando lo sfintere, mi inculo'per non so quanto tempo facendomi impazzire dal piacere, venne riempendomi di sborra portando anche me al godimento.
Allora, ti e'piaciuto?, disse.
Dire che mi e'piaciuto e' un eufemismo, ho provato un piacere tale che nessun termine puo' definire, e'stato paradisiaco.
Quando posso rivederti?, domandai.
E il tuo amichetto?
Gia', il mio amichetto avrei continuato a segarlo e a fargli qualche pompino, ma se volevo veramente fare la porca( parlo al femminile perche'con quell'uomo ero diventata una vera puttana dentro e fuori) dovevo tornare.
Il mio amichetto ora non ha importanza dissi.
Sei veramente una zoccola troia fu la risposta.
Si,perche' ti dispiace?, non mi sembra.
Dispiacermi?, ogni volta che vuoi il cazzo chiamami.
Contaci e lo lasciai dando un'ultima lunga succhiata al suo cazzo.
Andai a casa sua ma con grande disappunto non trovai nessuno, porte e finestre chiuse.
Chiesi ad una vicina se sapeva qualcosa. Sono partiti d'urgenza, il nonno di Gianni ha subito un attacco cardiaco ed e' in coma.
Rimasi di sasso per la notizia, conobbi il nonno di Gianni quando una volta venne in visita, un vecchietto simpatico, ma ancora di piu' rimasi male per la delusione di non aver trovato il mio amico.
Mi avviai verso casa ma avevo voglia di fare un pompino, purtroppo lui non c'era.
Col passare dei giorni il desiderio si accentuo', mi venne in mente il tipo dei bagni ma non avevo Il biglietto. Rammentai che avevo lasciato a mia madre i pantaloni da lavare, andai di corsa a casa, i pantaloni erano stesi ad asciugare in giardino.
Mi prese un magone, adesso chi avrei potuto trovare.... Nessuno perche'nessuno conosceva il mio segreto.
Mia madre si avvicino'consegnandomi il biglietto...questo era nella tasca dei pantaloni, fortunatamente me ne sono accorta.
Grazie dissi, e'il numero di un ragazzo con cui ho fatto amicizia, mi giustificai.
Mamma,io esco di nuovo, ciao.
Chiamai il tipo e dopo un po' ero a casa sua.
Il mio amico non c'e'dissi, ho voglia, dammelo in bocca.
Ci spogliammo, mi fece sedere sul divano e appoggio'la cappella sulle mie labbra. Dai frocetto, datti da fare. Presi in bocca il suo arnese e ci diedi sotto a spompinarlo con ingordigia, ad ogni risucchio lui gemeva, me lo tenne in bocca una buona mezz'ora e venne con un fiume di sborra nella mia gola costringendomi a berla fino all'ultima goccia.il suo succo aveva un sapore leggermente salato, con un retrogusto che non so definire ma invitante.
Ricordi cosa ti ho detto quando ci siamo lasciati l'altra volta?, sei pronto a farti rompere il culo?
Non sono sicuro dissi, ad essere sincero ho un po' paura, non possiamo fare un'altra volta?
Non ci sara' un'altra volta, se te ne vai ora non tornerai perche'non sarai mai sicuro di volerlo fare, comunque.....
No, dissi, facciamolo.
Andammo a letto, io sdraiato sulla pancia. Hai un culetto paradisiaco disse,la forma a mandolino e la sua rotondita'sono un capolavoro della natura,si mise a baciarmi le chiappe e con un dito tentava di forzare il buchino, io stringevo forte il culo.... Cosi' non va bene, rilassati, stai tranquillo, inizio'a leccarmi il buco del culo e lentamente cominciai a sentire piacere, la lingua riuscì ad insinuarsi donandomi un senso di goduria, emettevo dei gemiti di piacere e lui:ti piace, vero?
Siiiii ahhhhhhh mmmmmm si mi piace mugolai fallo ancora... Prese della vaselina e me la spalmo'sul buco e tra le chiappe massaggiando con vigore, mi disse di prenderlo in bocca.... Dai puttanella, fammelo indurire.
Lo succhiai di nuovo mentre lui seguita a lavorare il mio culo.
Una volta che fu bello duro, mi mise a pecorina e punto' la cappella al mio buco, si passo'la vaselina su tutto il cazzo e comincio'ad entrarmi dentro, entrava piano, qualche centimetro alla volta, sentivo dolore ma resistetti.
Impiego' una decina di minuti per infilare tutto il cazzo e quando fu dentro resto' fermo per farmi abituare. Comicio'a pomparmi con dolcezza,lo sentivo scorrermi dentro, il piacere prendeva il posto del dolore e gemevo sommessamente, poi prese a incularmi piu'velocemente strappandomi urla di piacere.
Ahhhhh.......si,cosi........sbattimi forte...... dammelo tutto, non capivo piu' nulla avvertivo solo godimento per quel cazzo che mi stava letteralmente sfondando lo sfintere, mi inculo'per non so quanto tempo facendomi impazzire dal piacere, venne riempendomi di sborra portando anche me al godimento.
Allora, ti e'piaciuto?, disse.
Dire che mi e'piaciuto e' un eufemismo, ho provato un piacere tale che nessun termine puo' definire, e'stato paradisiaco.
Quando posso rivederti?, domandai.
E il tuo amichetto?
Gia', il mio amichetto avrei continuato a segarlo e a fargli qualche pompino, ma se volevo veramente fare la porca( parlo al femminile perche'con quell'uomo ero diventata una vera puttana dentro e fuori) dovevo tornare.
Il mio amichetto ora non ha importanza dissi.
Sei veramente una zoccola troia fu la risposta.
Si,perche' ti dispiace?, non mi sembra.
Dispiacermi?, ogni volta che vuoi il cazzo chiamami.
Contaci e lo lasciai dando un'ultima lunga succhiata al suo cazzo.
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