Massimiliano
di
Alessandrino
genere
gay
Ero in vacanza in campagna dai nonni, conobbi un mio coetaneo adolescente nacque un'amicizia istintiva.
Trascorrevano insieme diverse ore della giornata chiacchierando allegramente e facendo lunghe passeggiate tra i sentieri campestri. Un giorno Massimiliano(era il suo nome)mi propose di andare con lui in un boschetto lì vicino dove a suo dire c'era un laghetto veramente incantevole con un'acqua limpiidissima circondato da salici piangenti.
Andai con lui e rimasi sbalordito dalla bellezza del luogo, la realta'era superiore ad ogni aspettativa e dovetti ammettere che non aveva esagerato.
Rimanemmo a lungo estasiati da quella vista e ad un tratto lui mi propose di fare il bagno.
Ma non abbiamo i costumi dissi, e lui:perche'sono necessari?, vedi bene che non c'e'nessuno e in un attimo fu nudo.
Rimasi estasiato, un corpo tonico, muscoloso ma non esagerato, un torace da culturista, due natiche alte e tonde e a completamento del tutto, un pene bellissimo di ragguardevoli dimensioni.
Disse qualcosa, ma io non capii, ero come imbambolato davanti alla vista di una simile bellezza.
ALESSANDRO!!!!, urlo'scuotendomi, che hai, sembri una statua.
Scusami, mi giustificai, ero soprappensiero.
Che fai, non ti spogli?... Si, si, eccomi e mi denudai.
Adesso era lui che fissava il mio corpo glabro, formoso come quello di una ragazza con due tettine accentuate e il culo sodo a mandolino.
Mi si avvicino'e senza parlare inizio' ad accarezzarmi le spalle per scendere lentamente lungo la schiena fino a ghermirmi le chiappe, si accosto'strusciando il cazzo nella fessura tra i glutei e contemporaneamente afferro' le mie tettine massaggiandole provocando una piacevole sensazione. Mi voltai e trovai naturale prendere il cazzo nella mano iniziando a segarlo, lui leccava e succhiava le mie tette, mi inginocchiai e iniziai a masturbarlo velocemente, sborro'inondandomi il volto e il petto con il suo seme. Istintivamente leccai le gocce che ancora colavano dalla fessura gustando e il sapore.... la sborra mi piaceva.
Prima di allora non ero mai stato con un ragazzo, ma per lui persi la testa.
Sapevo cosa fare. Presi la cappella tra le labbra e iniziai a leccarla, imboccai il cazzo in tutta la sua lunghezza e facendomelo scorrere in bocca,succhiavo voluttuosamente venne riempiendomi la bocca di sborra che ingoiai con ingordigia.
Si accascio: a terra spossato, mi hai distrutto disse, i bocchini che qualche ragazza mi ha fatto sono solo giochini inesperti, tu ci sai veramente fare sei un vero professionista.
Ti sbagli dissi, io avevo una forte conoscenza teorica ma questa e'la prima volta che succhio un cazzo.
Rimase senza parole.
Trascorrevano insieme diverse ore della giornata chiacchierando allegramente e facendo lunghe passeggiate tra i sentieri campestri. Un giorno Massimiliano(era il suo nome)mi propose di andare con lui in un boschetto lì vicino dove a suo dire c'era un laghetto veramente incantevole con un'acqua limpiidissima circondato da salici piangenti.
Andai con lui e rimasi sbalordito dalla bellezza del luogo, la realta'era superiore ad ogni aspettativa e dovetti ammettere che non aveva esagerato.
Rimanemmo a lungo estasiati da quella vista e ad un tratto lui mi propose di fare il bagno.
Ma non abbiamo i costumi dissi, e lui:perche'sono necessari?, vedi bene che non c'e'nessuno e in un attimo fu nudo.
Rimasi estasiato, un corpo tonico, muscoloso ma non esagerato, un torace da culturista, due natiche alte e tonde e a completamento del tutto, un pene bellissimo di ragguardevoli dimensioni.
Disse qualcosa, ma io non capii, ero come imbambolato davanti alla vista di una simile bellezza.
ALESSANDRO!!!!, urlo'scuotendomi, che hai, sembri una statua.
Scusami, mi giustificai, ero soprappensiero.
Che fai, non ti spogli?... Si, si, eccomi e mi denudai.
Adesso era lui che fissava il mio corpo glabro, formoso come quello di una ragazza con due tettine accentuate e il culo sodo a mandolino.
Mi si avvicino'e senza parlare inizio' ad accarezzarmi le spalle per scendere lentamente lungo la schiena fino a ghermirmi le chiappe, si accosto'strusciando il cazzo nella fessura tra i glutei e contemporaneamente afferro' le mie tettine massaggiandole provocando una piacevole sensazione. Mi voltai e trovai naturale prendere il cazzo nella mano iniziando a segarlo, lui leccava e succhiava le mie tette, mi inginocchiai e iniziai a masturbarlo velocemente, sborro'inondandomi il volto e il petto con il suo seme. Istintivamente leccai le gocce che ancora colavano dalla fessura gustando e il sapore.... la sborra mi piaceva.
Prima di allora non ero mai stato con un ragazzo, ma per lui persi la testa.
Sapevo cosa fare. Presi la cappella tra le labbra e iniziai a leccarla, imboccai il cazzo in tutta la sua lunghezza e facendomelo scorrere in bocca,succhiavo voluttuosamente venne riempiendomi la bocca di sborra che ingoiai con ingordigia.
Si accascio: a terra spossato, mi hai distrutto disse, i bocchini che qualche ragazza mi ha fatto sono solo giochini inesperti, tu ci sai veramente fare sei un vero professionista.
Ti sbagli dissi, io avevo una forte conoscenza teorica ma questa e'la prima volta che succhio un cazzo.
Rimase senza parole.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico