Mio marito ha mantenuto la promessa ma ora sta esagerando
di
Giuseppina
genere
etero
Mio marito ed io abbiamo lo stesso nome: lui è Giuseppe ed io Giuseppina. Siamo sposati da 23 anni e abbiamo 2 figli. Siamo una coppia normale siciliana. Normale, magari, anche nell'avere un paio di cornetti ciascuno. Però senza importanza e senza conseguenze. Ancora oggi, che lui ha 54 anni, a letto è un gran porco ed io, che ho 49 anni, mi piace essere trattata da puttana da mio marito. Mi piace si, perchè mi piace essere ammirata e desiderata in quanto, a dispetto della mia non più verde età, sono provocate e sensuale. me ne accorgo da me, me lo fanno capire e me lo dicono. Me lo dice pure mio marito. Sono una bella castana di 165 cm con viso e atteggiamenti accattivanti, belle tette, ventre piatto nonostante l'età e due gravidanze, un bel culo alto e un gran bel paio di cosce. Certo, qualche rughetta o qualche piccola smagliatura non manca ma, nel complesso, sono, come mi dice mio marito, un bel pezzo di femmina da letto. Durante il mese di agosto abbiamo trascorso una settimana in Sila. L'ultima sera, come tutte le altre sere, eravamo nella trattoria del paese. Fra l'altro gestita dalla coppia proprietaria dell'appartamentino dove eravamo allocati. Mentre cenevamo trovai l'occasione giusta per dire a mio marito: "Visto che hai preso un bel premio di produzione non potresti regalermi quella collana che mi piace tanto?" Sorrise. Un attimo di silenzio e poi: "E tu?" "Io cosa?" "Tu che mi dai?" Rimasi sorpresa. "Che ti devo dare? Non ti è bastato quello che ti ho dato ieri sera? Ti ho dato la fica, le minne, la bocca, il culo. Cosa vorresti di più?" Gli dissi piano e sorridendo. Restai allibita e incredula quando mi disse che dovevo scopare con un altro davanti a lui. Siccome pensavo che fosse solo una cazzata, tanto era inverosimile, gli dissi che avevo capito e che la collana non me la voleva regalare e che sarebbe stato più onesto, da parte sua, di dirmelo chiaramente. Invece insisteva e diceva che me la voleva regalare. Ad un certo punto, per metterlo in difficoltà, gli chiesi: "E tu avresti il coraggio? E poi scusa, con chi dovrei farlo?" Restai ancora più allibita quando disse che avrei dovuto scopare con Rocco. Rocco è il figlio della coppia. Ha 36 anni e non è sposato. Si dedica alla fattoria della famiglia e la sera fa da cameriere in trattoria. Un tipo particolare sia caratterialmente che nell'aspetto. Il tipico boscaiolo di montagna: ! 180 cm di altazza e possente, con gambe e cosce muscolose, fianchi stretti e braccia e torace da culturista; viso tondo con due occhioni azzurri, una grande bocca, barba castana e lunghi capelli castani raccolti in una folta coda di cavallo. Nello stesso tempo mi dava l'impressione del bullo del paese e del taglialegna amante di lady Chatterley. Si, è vero, non l'avevo mai fatto, ma con lui, forse per questo suo aspetto, mi venne istintivamente di fare le civettuola. Specialmete qualche giorno prima quando ci fece girare tutta le Sila col suo pulmino neve posti. Naturalmente insieme ad altre persone. Mi piaceva sfidarlo con lo sguardo, come in trattoria e in più, quel giorno, più volte, non mi tirai indietro nel mostrare le mie belle cosce. Mio marito aveva notato tutto questo? Aveva la mia stessa impressione di lui? No, non lo potevo fare e glielo dissi più volte. Poi mentre ci serviva gli disse: "Che fa quando finisci ci raggiungi da noi? Porta una bottiglia di spumante perchè dobbiamo festeggiare la conoscenza e ti vogliamo ringraziare per la tua cortesia e disponibilità. Mia moglie ti vuole ringraziare a modo suo." Ero mortificata con lo sguardo giù. Rocco, sorpreso, disse di si. Ma aveva capito? Immaginate la mia reazione quando restammo da soli. Lui ripeteva che allora non volevo la collana. Immaginate quanti pensieri. Pensai pure che magari senza la presenza di mio marito sarebbe stato più facile. Invece quando uscimmo dalla trattoria mi ci misi a braccetto a strusciarmi e gli dissi: "Io quella collana la voglio" "Allora sai che devi fare" "Che monello e porco che! Ma scusa, è un'idea che ti è venuta ora oppure ci pensi da diverso tempo?" "Che importanza ha. Tu fatti fottere. Non pensi che possa piacere? Insomma, la vuoi la collana?" "Siiiii, la voglio" risposi strusciandomi più forte. A casa, per ovvi motivi, eravamo nervosi. Non sapevo cosa fare e speravo, a costo della collana, che Rocco non venisse. Non si fece nemmeno attendere tanto. Immaginate l'atmosfera quando Giuseppe lo fece entrare. Imbarazzo generale: io capirete perchè, Giuseppe perchè per lui non era facile e Rocco che, a quanto pare, aveva capito benissimo e non sapeva come comportarsi. Tutto ebbe inizio quando, mentre sorseggiavamo il secondo bicchiere di spumante, Rocco seduto ed io in quel momento in piedi, Giuseppe venne dietro di me, passò le mani sotto le mie braccia e prese a palparmi le tette. "Ma che fai?" "E dai, fai vedere a Rocco di che pasta sei fatta. Rocco guarda. Non mi dire che mia moglie non ti piace perche non ci credo." Le palpate di mio marito, sotto lo sguardo voglioso di Rocco, avevano un sspore particolare e presto, mentre mi baciava il collo e mi leccava l'orecchio, mi sfilò la maglietta e il reggiseno mostrando le mie tette a Rocco il quale poverino non credeva ai suoi occhi. Poi Giuseppe, sollevandomi la gonna, prese ad accarezzarmi le cosce e chiese a Rocco se gli piacessero. Rispose di si e lo invitò a toccarmi. le sue grosse mani mi fecero un certo effetto e mi resi conto che forse mio marito non aveva avuto una brutta idea. Presto fui nuda e Rocco prese a cincillarmi il clitoride. Ebbene si, ebbi un orgasmo. Poi Mio marito invitò Rocco a mostrarmi il suo cazzo. Mentre se li tirava giù Giuseppe mise a terra il cuscino di una sedia e mi invitò ad inginocchiarmi. Il grosso malloppo che avevo sotto gli gli occhi e a portata di mano, mi fece deglutire per la voglia. Glielo tastai da sopra i boxer e lui se ne compiaceva, poi glielo tirai fuori e resta a bocca aperta. Non era completamente duro ma il suo aspetto mi fece una strana impressione. Era tozzo come lui e le vene erano gia in bella evidenza e gonfie. Si, era grosso, più grosso di quello di mio marito e, ancor di più di quei che avevo maneggiato facendo le corna a mio marito. Quando lo scappelai restai senza fiato e quando presi a leccarlo, mentre Giuseppe mi incitava, sentendo i suoi gemiti, decisi di essere troia. Gli leccai le palle e poi lo imboccai spompinandolo e giocandoci con la lingua. La sua cappella era impressionante. Quando fu completamente duro, Mio marito mi invitò a cavalcarlo così, sulla sedia. Quando fui completamente penetrata gridai di piacere. Mi sentivo tutta piena e felice di farmi fottere da un cazzo simile. Tutto era più eccitante perchè mio marito mi parlava e mi chiedeva se mi piaceva. Poi mi chiese se volevo vedere il cazzo tutto dentro la mia fica. Mi prese da sotto le braccia facendomi quasi sdraiare e prese a spingermi avanti e indietro. Che piacere! Che eccitante vedere quel cazzone che entrava e usciva dalla mia fica! Ebbi due orgasmi e poi Giuseppe disse di trasferirci sul letto. Giuseppe ci guidò secondo le nostre abitudini sessuali. Un bel 69. Che lingua! Tozza e ruvida come tutto quello che aveva. Ancora un orgasmo e poi ci sistemammo con me supina e lui a chiavarmi forte. Mi allargavo il più possibile per farmi penetrare sempre più profondamente. Le mie gambe a tenerlo attanagliato. Mi ficcò la lingua in bocca, la succhiai, ci slinguammo e dimenandoci forsennatamente insieme Godetti ancora come una cagna in calore. Giuseppe gli disse che quando doveva sborrare io gli volevo fare un bel regalo. Lo sapevo quale doveva essere il regalo. Infatti quando gridò che stava per venire, lo feci sollevare in ginocchio e glielo presi in bocca. Venne dimenandosi come un toro scatenato e mi riversò non so quanti litri di sborra bollente. Seguendo il nostro manuale mi rimisi supina, glielo presi fra le tette stringendolo forte e leccando la grossa cappela ancora fatta di sborra. Il suo cazzo in un attivo fu come prima, lo rilaccai tutto, lo spompinai ancora e poi, il seguito, come da manuale, lo dettò mio marito dicendo a Rocco che a me piaceva tanto nel culo, però prima me lo doveva leccare. Nonostante tutto ero imbarazzata e poi con quel cazzone........ Lui volle incularmi alla pecorina e pian piano che mi penetrava mi mancava il respiro. L'inizio non fu facile ma quando trovammo il ritmo giusto e il mio culo si abituò alle dimensioni del nuovo inquilino, godetti di un piacere immenso. Ancor di più quando mi inondò l'intestino di sborra. Che serata! Non potevo essere più troia di così agli occhi di Rocco. Si rivestì, un altro po di spumante con me ancora completamente nuda, e poi ringraziandoci e invitandoci a ritornare la prossima estate, mi baciò sulle guance e andò via. Rimanemmo da soli. Immaginate i nostri commenti. Andai in bagno, feci la doccia e quando tornai trovai Giuseppe nudo che si cincillava il cazzo. "Che fa te lo meni? Ti sei eccitato a vedermi fottere con Rocco? Me la merito la collana?" "Si troia che sei, vieni che ti scopo in bocca." Era eccitato come un porco e mi sborrò riempiendomi la bocca. L'indomani rientrammo nella nostra città, era domenica. Lunedì sera mantenne la sua promessa regalandomi la collana. Adesso sta proprio esagerando: è quasi un mese che mi fa la testa così dicendomi che, essendo così predisposta a fare la troia, potevamo andare in quei parcheggi particolari frequentati da guardoni. No, non voglio cadere così in basso. Mi rivolgo a qualche lettrice che ha frequentato questi posti. Cosa mi consigliate? Devo dare retta a mio marito? Che si fa in questi Posti?
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