Obbligo o verità

di
genere
sadomaso

12 Dicembre, vengo invitata dal mio migliore amico, che chiameremo F, a giocare a carte a casa sua insieme ad altri amici.
Il mio ragazzo e la sua ragazza non riescono a venire con noi per motivi familiari.
Passiamo una bella serata, mangiamo tanto, giochiamo a carte e scherziamo insieme.
Si fa tardi e rimaniamo io, lui ed una nostra amica che chiameremo N.
Ai fini della storia, è utile sottolineare che io ed N siamo entrambe bisessuali e non abbiamo mai negato l'evidente attrazione tra noi.
Dicevamo: rimaniamo io, lui ed N, al che la ragazza propone sfacciatamente "giochiamo ad obbligo o verità?". La guardo, guardo F, ci guardiamo a vicenda e ridiamo. "vabene, tanto... cosa potrebbe succedere?" dico io, spaventata ma emozionata al contempo.
"per me va bene, ma giochiamo senza divieti" dice lui, sorridendo... il suo sorriso mi mette ansia e piacere al contempo.
Ci sediamo sul divano, e dopo qualche giro stupido per rompere il ghiaccio, tocca a me.
Guardo con malizia il mio migliore amico, che ha appena richiesto una verità. "quanto è lungo?" dico decisa, indicando il cavallo dei suoi pantaloni. Lui sorride e mi guarda "secondo te?" lo guardo male "poco" (mentivo, l'avevo sentito più volte mentre mi abbracciava, non era affatto piccolo e lo sapevo bene).
Mi guarda dalla testa ai piedi e si ferma sugli occhi come per fulminarmi "vuoi provare, per caso?" divento rossa in viso e non nego che quella possibilità non mi dispiacerebbe. "rispondi e basta, idiota" distolgo lo sguardo, ma sento il suo su di me "22, non esagero." tossisco, me l'aspettavo, ma non così, comunque non dico niente e svio il discorso. "bene, ehm, tocca a me... scelgo verità, N me la fai tu? Non mi fido..." la ragazza mi guarda, anche lei un po' scioccata dalla risposta di F, ma annuisce "mhhh allora... preferiresti sottomettere, o essere sottomessa?" il ragazzo non mi dà il tempo di formulare una risposta nella mia mente, risponde per primo "essere sottomessa, ovviamente" arrossisco di colpo, "ma... è così evidente?" ridacchio, pur essendo in imbarazzo. Lui annuisce squadrandomi di nuovo, ridacchia fiero di aver indovinato... il suo sguardo verso di me è diverso dal solito, riesco a percepire malizia al suo interno e, se possibile, divento ancora più rossa.
N nel frattempo se la ride di gusto da una parte "vabbé, non sentirti sola, avrei dato la stessa risposta." io ed F la guardiamo, scioccati, non ci aspettavamo una confessione così esplicita e naturale, lei ride, sedendosi più composta sul divano, rendendosi conto di ciò che a detto e imbarazzandosi.
Dopo un paio di minuti di silenzio, F avanza una proposta.
"Vi propongo una cosa, dato che ad entrambe piace essere sottomesse..." si alza mentre pronuncia queste parole, spegne la luce ed alza un po' il volume della musica che fino a quel momento aveva semplicemente fatto da sottofondo al nostro gioco.
Il suo tono di voce diventa più severo, molto più severo... "mettetevi in ginocchio a terra."
Non so perché, ma rispondo immediatamente all'ordine, insieme ad N.
Guardo il mio migliore amico, che di colpo non mi sembra più tanto tenero. Lo vedo avvicinarsi, abbassa la testa schiacciandola a terra prima ad N, poi a me, con un po' di prepotenza in più. La situazione mi eccita, ma non lo avrei mai ammesso.
Quello che fino a poco prima non era altro che il mio migliore amico, era diventato il mio sogno erotico, come se nulla fosse.
Lo sento slacciarsi la cintura, mi eccito inevitabilmente, sento che se la sta togliendo, ho paura e la cosa mi piace.
Fa alzare il culo sia a lei che a me, sento la cintura strisciarmi addosso, mi viene la pelle d'oca.
Sento il movimento della cintura, aspetto il colpo, ma non arriva. Colpisce N, che si lascia scappare un gemito di dolore e piacere.
Stringo gli occhi, so per certo che adesso tocca a me, e così è.
La frustata arriva forte e precisa sulla mia chiappa destra. Sento bruciare, vorrei urlare, o gemere ma mi vergogno, quindi mi trattengo e resto in silenzio mordendomi il labbro inferiore con forza.
Lo sento ridere, quella risata... "volete continuare?" sì, assolutamente sì, ma resto in silenzio. "a giocare?" dice N, ingenua, alzandosi a guardarlo. Ora sto letteralmente pregando per lei, ma lui risponde calmo, sembra essere incredibilmente arrabbiato solo con me "qui non stiamo più giocando."
Bene, se per lui non stiamo giocando, allora gioco io.
Mi giro verso di lui e punto i miei occhioni su di lui "cosa possiamo fare per lei, padrone?" carco molto sull'ultima parola, e a lui sembra piacere.
"questo atteggiamento non mi dispiace, troia" mi molla uno schiaffo sulla guancia.
Sorrido "grazie padrone."
Resta compiaciuto per un secondo, poi un semplice ordine "spogliatevi." ubbidisco subito iniziando a togliermi la maglietta, per poi fare lo stesso con quella di N, che mi sorride reggendomi il gioco e sbottonando i miei pantaloni. Il padrone ci mangia con gli occhi per tutto il tempo. Quando finalmente siamo entrambe nude, stiamo per baciarci ma ci interrompe. Prende N per i capelli facendola sdraiare a terra e mi fa mettere su di lei, so cosa vuole che io faccia, ma aspetto l'ordine. Arriva esattamente come lo voglio "leccagliela, bene. So che ce la fai, troia come sei." sorrido
"sì, padrone, subito." mi abbasso per ubbidire, ma lascio il culo e le cosce scoperte, ed una frustata non tarda ad arrivare.
Gemo di solo piacere, non voglio dargli la soddisfazione di avermi fatto del male, e inizio a leccare l'intimità della mia compagna, la faccio gemere mentre il padrone continua a frustarmi ed io mi lascio scappare qualche urletto e qualche gemito, fin quando lui non mi spinge con un calcio, facendomi finire con la schiena per terra.
Mi mette la cintura attorno al collo, sento il metallo della cinghia premere su di esso e mi ritrovo ad ansimare.
Si siede sul divano e mi strattona, cammino a quattro zampe e mi metto davanti a lui, che poggia immediatamente le gambe su di me.
"tu, vieni qua sopra" indica N per poi darsi dei colpetti sulla coscia, ed io so cosa vuole.
La ragazza si alza timidamente andando a mettersi su di lui, col sedere verso l'alto.
Il padrone inizia a sculacciarla, sento ad ogni colpo un gemito da parte della ragazza, dopo non so quante sculacciate, lei inizia a pregarlo di smettere, ma il ragazzo continua, ed io prego per essere al posto della mia amica al momento.
Dopo un po' di preghiere da parte della ragazza, F le permette di scendere, ordinando a lei di sdraiarsi a terra e a me di mettermi in ginocchio, con la mia figa sulla bocca della ragazza.
Poi si alza e inizia a spogliarsi, arrossisco e abbasso gli occhi per non sembrare troppo sfacciata... o anche perché potrei iniziare a sbavare, e non mi sembra il caso.
Si spoglia completamente per poi obbligarmi ad alzare la testa, e mi ritrovo il suo membro davanti al viso e, a onor di cronaca, non mentiva sulle dimensioni.
Mi fa aprire la bocca con due semplici colpetti sulla guancia, e me lo mette direttamente in gola, quasi a soffocarmi.
Quando si stanca di questa posizione, ci fa sedere a terra e va a prendere degli oggetti.
"mettetevi schiena contro schiena"
E piano piano inizia a sistemarci:
ci lega insieme, con le mani dietro la schiena, mette dei pennarelli molto spessi all'interno delle reciproche intimità, due pinzette ciascuna ci provocano dolore ai capezzoli, due bende legate insieme ci strozzano ed un bavaglio ci tappa la bocca, alternando schiaffi e umiliazioni.
Muove per un po' i pennarelli dentro di noi, poi si stanca e inizia a slegarci.
Tira N per i capelli, si siede e se la porta accanto al cazzo, intimandole di iniziare a segarlo, per poi portare me esattamente di fronte al suo membro.
Dopo un bel po' di attesa, un getto caldo mi schizza sul viso, chiudo gli occhi e apro la bocca, attendendo che finisca, per poi pulire le ultime gocce direttamente dalla sua cappella calda.
"puliscila", ordina ad N, e lei inizia a leccarmi il viso, finendo per baciarmi. Limoniamo per un po', fin quando non sono completamente pulita.
Appena finito, il Padrone si riveste e ordina a noi di fare lo stesso, da un bacio ad entrambe, accende la luce ed esclama "abbiamo finito!"
Ed io esco dal trance.
scritto il
2019-09-12
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