La mia seconda punizione

di
genere
dominazione

Il giorno dopo mi alzai mi vestii omettendo di mettere le mutandine, nn volevo far arrabbiare il mio capo , non volevo essere licenziata e il sedere mi faceva ancora male .
Cercai di uscire prima per nn fare tardi , ma fu inutile , arrivai comunque con 10 minuti di ritardo .
Il mio capo era già in ufficio seduto alla sua scrivania , quando mi vide mi chiamo nel suo ufficio , guardò L orologio e mi disse che ero in ritardo e che sarei stata punita al termine della giornata , stavo per girarmi e andare via quando lui mi chiese se nn avevo dimenticato qualcosa . Mi disse di sollevare la gonna e fargli vedere se avevo le mutandine, sollevai la gonna e gli feci vedere che nn le avevo . Mi mandi alla mia scrivania e mi disse di lasciare la porta aperta . Andai a sedermi alla mia scrivania un minuto dopo mi chiamo con il telefono e mi disse di tenere le gambe larghe così che lui potesse godersi lo spettacolo dalla sua scrivania .
Rimasi tutta la mattina seduta con la figa in bella mostra per lui .
All ora di pranzo mi alzai e andai al bar a mangiare qualcosa , quando tornai in ufficio al mio posto mi accorsi ke il mio capo nn era solo in ufficio perciò mi sedetti faccendo attenzione a tenere le gambe ben chiuse , ma , tempo un minuto il mio capo mi chiamo al telefono e mi chiese se nn avevo capito L ordine di tenere le gambe ben aperte .
Cercai di spiegargli che così mi avrebbe visto anche il suo ospite e lui mi rispose con un perentorio se nn ti va bene cerca un altro lavoro.
Nn potevo fare altrimenti così spalancai le gambe e come immaginato anke L ospite si godete la vista per un ora , quando andò via mi salutò con un sorrisetto sulla faccia e un ci vediamo presto .
Alle cinque come sempre i colleghi andarono via , io mi fermai per ultima per avere la mia seconda punizione .
Alle cinque e dieci il capo mi chiamo nell suo ufficio entrai e stavo per chiudere la porta ma lui mi disse di lasciarla aperta .
Come il giorno prima mi fecce inginocchiare difronte a lui e mi chiese perché nn doveva licenziarmi visto che ero di nuovo in ritardo , chiesi perdono e dissi che avrei fatto di tutto per nn essere licenziata .
Come la sera prima mi fece alzare mi face appoggiare alla scrivania e mi disse di alzarmi la gonna e contare le sculacciate.
Questa volte furono meno dieci moltiplicate per due perché era la seconda volta che tardavo .
Si come erano meno parti subito deciso e con forza , mi bruciava ancora dal giorno prima ma ingoiai e continuai a contare .
Finite le sculacciate mi disse di rimanere lì ferma ancora qualche minuto, solo dopo capii il perché , L uomo delle pulizie si stava godendo lo spettacolo .
Mi fecce alzare e mi disse che ora in avanti sarei andata sempre in ufficio senza mutandine.
Tornai a casa umiliata e triste , mi aspettava di nuovo una litigata perché ero in ritardo , così fu infatti.
In più il mio compagno voleva fare sesso ma io avevo il culo rosso come un peperone come glielo avrei spiegato .
Nn ci fu verso alla fine dovetti cedere e lui vide le mie chiappe viola , mi chiese spiegazioni e io gli raccontai del mio capo è delle sculacciate per tenermi il lavoro.
Invece di arrabbiarsi si eccito da matti , mi disse che il mio capo aveva ragione e che meritavo di essere punita così mi fecce alzare la gonna guardò bene il mio culo rosso e inizio anke lui a sculacciarmi , mi fecce raccontare di come mi faceva inginocchiare e supplicare e di come fossi dovuta andare in ufficio senza mutandine , era sempre più eccitato al pensiero che il mio capo mi umiliava , mi sbatte sul tavolo a novanta gradi mi apri le gambe con forza e comincio a penetrarmi colpendomi con forza sul culo e inveendo nei peggiori dei modi , mi dava della cagna in calore e mi diceva ke meritavo di essere punita . Quando fu contento mi fecce inginocchiare e mi sboro sulla faccia imbratandomi ovunque .
Poi andò a dormire dicendomi che domani dovevo raccontargli come mi aveva punita il mio capo .
scritto il
2019-11-26
1 4 K
visite
6
voti
valutazione
4.5
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.