Papà si ammala 3aparte

di
genere
incesti

Come detto ci congedammo da mio padre e ci avviamo verso il b&b mentre mia madre faceva il punto della situazione con i parenti io mi allungai in una pizzeria per prendere qualcosa da mangiare e da bere.
Al mio ritorno la trovai seduta ad una piccola scrivania intenta a fare ricerche sul pc con indosso un accappatoio che notai essere chiuso ermeticamente....mi spiego quello che stava cercando di trovare su internet e mi disse che uno dei medici gli aveva detto che c era qualcosa che non capivano della situazione di mio padre e che tutto quello che accusava poteva essere dovuto ad altri fattori....per quello avrebbero fatto altre analisi.
Quelle parole di speranza ci resero euforici e allontanarono i miei “cattivi pensieri,”cominciamo a cercare varie cose ,pasteggiando con pizzette varie e birra.....e dopo aver fumato un paio di sigarette sulla finestra della stanza decidemmo di metterci comodi sul letto accendendo la tv...diciamo che la situazione che si venne a creare risveglio i miei intenti libidinosi, acuiti anche dalle forme esagerate di Stefania con indosso quell’indumento così esageratamente aderente ......e così mentre lei finiva con il pc io gli dissi che mi sarei fatto una doccia e L ‘avrei raggiunta a letto ,lasciai la porta del bagno aperta e mi denudai del tutto ,sapevo che si vedeva tutto dalla sua posizione e notai con piacere che il pc non era più oggetto della sua attenzione infatti come già successo la sera prima non riusciva a staccare gli occhi dal mio palo di carne che gli mostrai in varie condizioni moscio,barzotto,durissimo era in trance e solo quando indossai i boxer la vidi riprendere a leggere.
Quando la raggiunsi sul letto lei mi disse che doveva parlarmi e chiudendo il pc si fece seria e mi fece una ramanzina infinita sul mio modo di comportarmi,dopo di che si tolse l’ accappatoio mostrandosi in un intimo blu che avrebbe fatto ringalluzzire anche un morto e mettendosi sotto le lenzuola stoppo ogni mia giustificazione dicendomi che ne avremmo parlato in seguito ora voleva dormire cosa che però entrambi non riuscivamo a fare e le mie giustificazioni sotto le lenzuola, nel buio della stanza ebbero un effetto che pensavo ormai insperato in quanto lei accendendo la luce posta sul comodino si giro dalla mia parte e mostrandomi tutta la sua prorompenza mammaria mi disse che non avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione simile e sopratutto non pensava di avere un figlio degenere che cercava di portarsi a letto la mamma sua madre....mi giustificai dicendogli che non riuscivo a controllarmi in quanto non pensavo di trovarmi davanti così tanta roba il suo sorriso mi fece capire che mi perdonava sopratutto mi disse che non pensava di suscitare tanto interesse in un ragazzo giovane come me...... così si spostò leggermente e venne a rannicchiarsi sopra di me poggiando il capo sul mio petto e trovandosi a pochi cm dalla mia nerchia scappellata che aveva fatto abbondantemente capolino dalla costrizione dei boxer.....mi guardò negli occhi e balbettando mi disse di spegnere la luce , tornati nel buio totale della stanza i nostri respiri la facevano da padrone il mio cuore comincio a battere all’ impazzata perché cominciavo a sentire il suo fiato caldo sulla cappella ,quando poggiai la mano sulla sua folta chioma mollo ogni resistenza e si riempì la bocca del mio cazzo, cominciando ad ansimare oscenamente ,quando gli afferrai un capezzolo soppesando le grosse bocce mi prese saldamente il cazzo in mano e comincio a pompare rumorosamente dandomi del porco e mettendosi a cavalcioni su di me si tolse il reggiseno e comincio una spagnola che mi fece andare fuori di testa e spingendola ribaltai la situazione cominciai a leccarla dappertutto e dopo averle scostato il perizoma posizionai la cappella all’ingresso della sua fica stretta e sbrodolosa e guardandola negli occhi entrai in lei facendola sobbalzare il ritmo fu da subito sostenuto le sue urla di piacere penso si sentissero in strada e Stefania perse il lume della ragione comincio a dirmi che non aveva mai provato niente del genere che ero un animale, che il mio non era un cazzo ma un braccio che le stava spaccando non solo la figa ma sopratutto il cervello....e poi urlando come un ossessa disse ,venendo penso per la seconda volta,”Sandro questo è un cazzo ....Sandro questo è un cazzo” la cosa mi fece esplodere in una sborrata cosmica che gli scaricai dappertutto pancia, tette ,faccia, capelli ,dopo la quale crollammo entrambi sul materasso ansanti.
Appena ripresi fiato gli dissi che era stata una chiavata incredibile e lei girando la testa verso di me esausta mi disse che ero una bestia che l avevo letteralmente distrutta.....mi alzai diedi una sorsata alla birra, calda, sulla scrivania mi accesi due sigarette una per me è una per lei è mi appoggiai alla balaustra della finestra......lei girata verso di me aveva lo sguardo perso nel vuoto ,io finita la sigaretta gli andai incontro gli tolsi la sigaretta poggiandola nel posacenere e facendola alzare leggermente gli avvicinai il cazzone barzotto alla bocca inizialmente forzandola a ciucciarlo in pochi secondi era in ginocchio che pompava avidamente un cazzo tornato stratosferico invitandomi a finire il lavoro cominciato......la chiavai in tutti i posti possibili mettendo assegno addirittura una tripletta.
Ci addormentammo che erano le tre passate io ero stanchissimo lei distrutta sfondata ,domata.
La mattina mi svegliai che erano passate da poco le sette e cominciai a giocare con la sua figona a cui avevo cambiato i connotati in una notte ,lei apri gli occhi mi guardò e mi disse che gli faceva malissimo chiedendomi una tregua gli dissi che potevamo provare da dietro ma lei mi disse che non se ne parlava proprio e che doveva alzarsi per prepararsi .....la lasciai fare e vedendola camminare in maniera strana sorrisi e gli dissi che l avrei raggiunta tra un po’.
Dopo un oretta mi preparai e scendendo incrociai il vecchio proprietario del b&b che sorridendomi mi disse”nottata movimentata”.
scritto il
2019-11-26
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