Dal diario di un puritano_cap. 1

di
genere
tradimenti

Come la maggior parte dei mariti (l'ho scoperto in internet) anch’io avevo avuto fantasie di vedere mia moglie con una bel cazzo dentro che la impalava. Ma rimanevano fantasie e neppure ne avevo mai parlato a mia moglie, anche perché la nostra educazione religiosa non permetteva neppure di parlare di certe cose. Ed il sesso avevo un solo fine…la procreazione.

L’occasione è capitata durante un raduno di preghiera in una città diversa dalla nostra.

L’ultima sera, mentre tutti gli altri della congregazione se ne erano andati, decidemmo di concederci una piccola trasgressione ed andammo a ballare in una sala da ballo della periferia, dove si beveva alcolici; una grande occasione visto che la nostra Chiesa proibisce questo genere di posti (così come l’alcool ed il sesso non procreativo).
Il locale era pieno di gente, fumo e musica. Tutti si divertivano alla grande lasciandosi andare alla frenesia del ballo.

Mentre osservavo la folla che ballava ho visto un uomo di colore invitare una donna bianca a ballare, che sembrava di stare con suo marito.
Osservavo come si muovevano in maniera molto sensuale. Anche il marito sembrava compiaciuto di questo. Mia moglie voleva andarsene ma io ero incuriosito da quello che vedevo: i due ballavano
molto vicini e lui non perdeva occasione per strusciarsi addosso alla signora…anche se distante potevo intuire che il nero aveva una notevole erezione e che la signora sembrava gradire molto.
Lei reagiva ai suo movimenti in maniera sensuale e non perdeva occasione per sentire sul proprio bacino il membro eretto dell’uomo.
E’ inutile dire che anch’io mi stavo eccitando alla situazione, anche perché immaginavo come protagonista la mia cara mogliettina.

Nella pausa tra un pezzo ed un altro la signora si allontana insieme al ragazzo di colore. Il marito li segue con lo sguardo e poi si alza e le segue.
Intanto un giovane ragazzo di colore si avvicina al nostro tavolo. Speravo con tutto il cuore che chiedesse a mia moglie di ballare. Invece ci passo vicino per poi sedersi su uno sgabello poco distante.

Mia moglie, una biondina di 35 anni con un fisico molto sexy e uno splendido culetto (che sono l’unico ad aver ammirato nudo nel suo splendore…o meglio ero) fasciata in un tubino nero e sculettando su i tacchi si diresse verso il bagno. Solo ora notavo quando fosse eccitante in quella sua camminata, quando quello sguardo innocente fosse in realtà perverso e quanto saperla puritana svegliava in me turpi voglie.
Per andare in bagno passò vicino al ragazzo di colore che non la perse con lo sguardo fino a quando non scomparve dietro l’angolo della sala.

Non so cosa mi prese, feci un sorriso al ragazzo nero, che ricambio e avvicinandosi mi disse: "mi sembrate soli…posso farvi compagnia e bere insieme qualcosa? " e così facendo ordino al cameriere una bottiglia di champagne.

Appena mia moglie tornò rimase un po’ stupida ed anche contrariata di trovare questo ragazzo molto più giovane di noi seduto al nostro tavolo. Lei non è in genere molto socievole, specialmente con i ragazzini di colore.
Lui si dimostrò molto simpatico e, complice il calice di champagne di mia moglie che lui manteneva sempre pieno, si instaurò un buon feeling tra loro.
Ad certo punto l’ha presa per mano, e senza chiedermi nulla, la condotta nel mezzo della sala.
Stavano suonando un lento e mia moglie si è lasciata abbracciare dal ragazzino e poi, ad occhi chiusi si è lasciata guidare dalle possenti braccia del nero.
Lui l’avvicino ancora di più a se fino a strusciare su di lei il bacino e iniziò a baciarla sul collo, anzi per essere più precisi a leccarla sul collo. Conoscendo mia moglie mi aspetto una reazione furibonda ed invece lei si lasciava andare sempre di più.

Dopo poco lui aveva le mani a coppa sul suo culetto e si stavano baciando, lingua contro lingua, in maniera molto appassionata e sensuale.
Finita la musica, con naturalezza, mano nella mano, sono tornati al tavolo. Come non ci fossi hanno proseguito a baciarsi mentre io guardavo con un erezione incredibile che mi esplodeva nel pantaloni. Il pensiero che lei stesse baciando uno sconosciuto, più giovane e nero, di fronte a me e che senz’altro avesse potuto sentire il suo cazzo sul bacino, era troppo eccitante…
Proseguirono ancora per ore, alternandosi tra balli, strusciamenti e alcool.
Alle 4 ci fecero uscire perché stavano per chiudere. Lei era stravolta, rossa in viso, alticcia ma senz’altro eccitata.

Lui ci propose di accompagnarlo a casa sua, abitava non molto distante in una dismessa pensioncina. Senza interpellarmi mia moglie acconsentì e mano nella mano si avviarono verso la pensione. Le ricordai che era tardi e che il giorno dopo saremmo dovuti partire per rientrare nella nostra città in occasione dell’anniversario dei miei genitori.

Lei neppure mi rispose e prosegui abbracciata a lui. Erano troppo eccitati entrambi e non riuscirono ad arrivare alla pensione. Iniziarono a baciarsi, toccarsi e spogliarsi nel parcheggio. La prese appoggiata al cofano della macchina. Dopo mezz’ora di scopata, è due orgasmi di lei, urlando lo pregava di venirle dentro, di riempirla “di sborra” (mai l’aveva vista cosi porca e mai l’avevo sentita così volgare).
Lei ancora con il vestito arrotolato in vita, la fica allagata, e dopo averlo baciato le lasciò il nostro numero di casa.
Andammo via…io che ero venuto nei pantaloni, e lei che con la testa appoggiata al finestrino della macchina aveva lo sguardo perso. Pensavo fosse la storia di una notte, complice la distanza dalla nostra città, l’alcool e la musica. Mi sbagliavo…


scritto il
2011-08-15
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