Dana 1 di 4

di
genere
etero

Solito viaggio. c'è sempre coda al check in ma la sopporto. Volo normale comunque lungo. Coda all arrivo, taxi, hotel. Una buona doccia purificatrice. È ora di cena, al lavoro penserò domani. Mi metto qualcosa, esco e cerco un posto dove cenare. Sempre la solita storia, o meglio, quasi sempre la solita storia, pranzo cena e dormire da solo. Entro in un locale e mentre aspetto che qualcuno venga ad accogliermi mi guardo intorno. La noto ma ma non ci faccio molto caso. Nel frattempo arriva una ragazza e mi chiede se sono solo; le rispondo di si. Lei si scusa e mi dice che al momento non ha posti liberi ma si offre a chiedere a qualche altro commensale se è disposto a dividere il tavolo con qualcun'altro. La ragazza chiede per prima alla donna che sta su un piccolo tavolo, era la stessa che avevo notato io. Lei accetta di buon grado e la cameriera mi fa accomodare. Mi presento e lei Ordino qualcosa e noto che Dana sta cenando senza vino. Le chiedo subito: Ordino una bottiglia di Savignon, non trovo di meglio, ma non essendo in Italia non ho molta scelta. Mentre aspetto che mi portino quanto ho ordinato da mangiare le verso il vino e iniziamo a bere e a chiaccherare. < A New York per lavoro?> mi chiede < si ci vengo spesso, tu?> Continuiamo a chiaccherare amabilmente e intanto la osservo. È una bella ragazza, sui 35, capelli lunghi e castani raccolti a coda di cavallo, occhi verdi molto belli, un naso proporzionato e una bocca con labbra (non rifatte) carnose accentuate da uno splendido rossetto rosso. Non voglio farmi notare e appena volge lo sguardo altrove guardo il suo seno. Non ha un seno grande ma noto che i sui capezzoli spingono sulla maglietta aderente, come per voler farsi notare, come per voler uscire, e questo mi eccita. Il piccolo tavolo mi costringe a star seduto con le gambe divaricate per non intralciare quelle di Dana ma ormai indolenzito in quella posizione le stringo e le appoggio alle sue. Dana alza lo sguardo e per nulla contrariata allarga le sue per aumentare il contatto e continua a parlare fissandomi intensamente A questo punto sento che mi sto scaldando e cerco di trovare il modo per far si che la serata ci porti qualcosa di inaspettato e assolutamente imprevisto Dopo l'ultimo boccone buttato giu in fretta le dico un po timidamnte "ti va se facciamo due passi Dana?" e lei "certo, volentieri, anzi ti dirò, se mi accompagni anche in hotel mi sento piu tranquilla. Camminare a New York per una donna a quest ora non è mai sicuro". Ovviamente accetto e la precedo per pagare il conto, voglio offrirle la cena. Lei non vorrebbe ma insistendo un po cede e mi dice che mi aspetta fuori a fumare. La guardo mentre esce e rimango inebetito; e' alta e ha una gonna attillata che le fascia perfettamente il culo e lo fa risaltare. È veramente un bel culo! La ragazza che mi aveva accolto al ristorante mi distoglie da quella stupenda visione chiamandomi due volte per darmi il conto e quando mi giro verso di lei vedo che sta sorridendo e mi dice a bassa voce " e si, un gran bel culo...". Io sorrido imbarazzato e arrossendo pago il conto ed esco velocemente dal locale. Dana mi sta aspettando e ci incamminiamo guidandomi verso la sua destinazione che non conosco. Rispetto a poco prima ora Dana è stranamente silenziosa; svoltiamo in un vicolo dove non c e anima viva e fatti pochi passi si ferma e si volta verso di me. Senza dire una parola si stringe abbracciandomi e mi bacia. Un bacio intenso, caldo, appassionato e voglioso. Non sono di primo pelo, so capire quando una donna ha voglia, e Dana ce l'ha. Continuiamo cosi per minuti, e più passa il tempo e piu le nostre lingue lavorano, si toccano, si intrecciano e i nostri corpi si stringono volendo gia quasi penetrarsi. Ora sento molto bene anche i capezzoli che prima ammiravo e Dana spostandosi leggermente a destra e a sinistra li strofina su di me. Sento distintamente che sono duri. In quella posizione faccio scivolare le mani sul suo culo e la stringo ancora di piu verso me. I movimenti di Dana aumentano ancora di piu la voglia che ho di lei e il mio pene inizia a premere sui pantaloni. Cosi uniti e vicini trasmetto con il mio pacco la stessa eccitazione che lei mi sta trasmettendo con i sui capezzoli duri. Stacchiamo un attimo le nostre bocche e diciamo quasi insieme "Huauuuu...." poi aggiunge"Paul...cazzo, mi sono appena lasciata con un gran figlio di puttana, non pensavo di voler desiderare di stare subito con un uomo, ma tu mi stai facendo impazzire e ho voglia di te, spero tu non sia uno stronzo!". Non dico nulla, non sono uno stronzo e non mi ero mai trovato in una situazione cosi. Dana mi prende la mano e quasi correndo mi porta sotto il suo albergo distante due isolati. Era il mio stesso albergo e glielo confesso Prendiamo l ascensore e schiacciamo lo stesso pulsante del piano. Aveva la camera a fianco la mia. Sembrava fosse un disegno soprannaturale, sembrava che in qualche modo noi due quella sera eravamo destinati ad incontrarci. Le chiedo " da te o da me?" e lei "vieni da me per favore". Mentre cerca di infilare la chiave magnetica mi appoggio a lei e le faccio sentire con il mio corpo che la desidero. Lei si porta indietro e preme su di me e questo mi toglie ogni inibizione, vorrei farlo direttamente li Entriamo, Dana "mi dai un secondo?" e corre in bagno. Io do un occhiata in giro, mi levo la giacca e le scarpe e mi distendo sul letto. Dopo pochi minuti Dana apre la porta del bagno; aveva sciolto la coda di cavallo e si era levata la gonna e la maglia. Aveva coperto il suo splendido corpo con una sottoveste semi trasparente che lasciava trasparire il ressiseno, il perizoma e le auto reggenti. Senza dire nulla si avvicina a me;mi sono seduto sul letto e in quella posizione le apro la vestaglia e inizio a baciarla sulla pancia e a palpare fianchi e culo. Le slaccio prima le calze e poi sgancio le autoreggenti, sfilo le calze piano stando attento di accarezzare le sue gambe fino al piede tornando su piano verso la sua fica. Il piccolo perizoma è umido, lo filo piano e inizio a baciare sul piccolo triangolo di pelo che come una freccia indica il punto dove sto inserendo le mie dita. Togliendole le porto alla bocca e guardando Dana negli occhi le metto in bocca e le succhio sentendo il suo sapore. Dana "è buona la mia fica?"io "hai un sapore pazzesco, ma voglio sentirlo meglio..." e distendendola sul letto le divarico un po le gambe e le infilo la lingua il piu profondamente possibile alternando colpi e piccoli morsi sul suo clitoride. Poi esco e rientro leccando partendo da una gamba e passando all altra qualche volta entrando e qualche volta baciandole solo le piccole labbra da sfuori. Ogni volta che facevo questo Dana inarcava la schiena ed emetteva un mugolio come a spronare il lavoro della mia lingua. Poi Dana mi tira su e dice "è ora...devi metterlo dentro adesso...non ce la faccio più...devo avere il tuo cazzo duro dentro di me...e devi farlo insultandomi lurido porco..." in un secondo mi leva tutto quello che avevo addosso e prendendo il cazzo in mano lo guida dentro di se. Resto un attimo interdetto ma so che devo accontentarla. Le tolgo la vestaglia e slaccio il reggiseno. "Dana sei una gran troia, nemmeno una cagna in calore non è come te, sei una puttana da sfondare, senza risparmiare nessun buco, senza darti respiro, sei da chiavare e basta, con disprezzo" La penetro e alterno colpi leggeri a colpi piu forti; lei geme sempre di più e inizia a far seguire ad ogni mio colpo un grido. "Ora girati vacca" e senza aspettare nemmeno la sua risposta la giro di forza a pancia in giu la metto a pecorina e inizio a pomparla cosi, abbassandole la schiena con la mano in modo che il mio cazzo faccia ancora piu effetto arrivando in profondità. "Paul...sei uno fottuto maiale....un lurido porco bastardo....e so a cosa stai pensando cazzo....non ti do il culo....hai detto che sono una troia....se vuoi il culo lo devi pagare stronzo figlio di puttana". A quelle parole, che nessuna donna mi aveva mai detto le schiaffeggio il culo e tolgo il mio cazzo da lei. Dana ansimando "no...no ti prego...scusami...ti prego continua...non fermarti....fai quello che vuoi...se vuoi anche incularmi fallo...basta che non ti fermi". Non mi passava nemmeno per l anticamera del cervello di fermarmi, volevo solo capire fino a dove ci potevamo spingere e farmi desiderare ancora di piu. Rientro e continuo a pomparla forte e ad ogni colpo ha un fremito. Inizio ad allargarle il culo con il pollice, piano, non voglio farle male e voglio sentire la sua reaziome. "Paul..." mi dice "posso confessarti....una...cosa...?" " è la prima...volta...nel culo...non avevo coraggio...mi fa un po male..ma mi piace.." e continuando ad ansimare seguendo il mio cazzo dentro aggiunge " se vuoi... nel beauty c e una crema emolinte...se la spalmi....ti lascio entrare...bastardo...". "si troia" le dico dandole un colpo forte prima di uscire dalla fica. Le spalmo la crema velocemente e cercando di non forzare inizio a fare entrare la mia cappella,togliendola e rimettendola dentro piu volte. Poi vedendo che il buco si è allargato caccio dentro tutto il mio cazzo e inizio a muovermi, prima piano e poi veloce. Dana si contorce un po e dopo qualche grido di dolore e qualche imprecazione esclama " se ti fermi ti taglio le palle..mi stai facendo morire....mi piace cazzo...mi piace". Ormai siamo quasi all arrivo, Dana era venuta almeno tre volte lo avevo capito dal tremolio delle gambe e il fremito del corpo, io quasi c ero e continuando il gioco le dico "dove vuoi che mi scarico le palle puttana? Nel culo nella fica o ....in bocca?" "le troie di solito vogliono in bocca, vogliono sentire il sapore, vogliono gustarsi la sborra e buttarla giu, senza perdere una goccia, tu cosa vuoi fare cagna? Dana "voglio il tuo cazzo in bocca maiale, e si, voglio sentire il gusto della tua sborra". E cosi dicendo sfila il cazzo dal culo e girandosi di scatto lo prende in bocca iniziando ad usare la sua terza apertura che fino a quel momento non avevo ancora violato. Dopo una trentina di abili pompate usando sapientemente mano sinistra e lingua mi fa venire e dopo un urlo quasi libeatorio dico " puliscilo bene brutta vacca" Stramazziamo entrambi sul letto, esausti, senza nemmeno un briciolo di energia ma contenti. Dana "mi stringi forte?" "si" E ci siamo addormentati Quando ci siamo vegliati il mattino dopo.....lo racconterò la prossima volta.......
scritto il
2020-03-25
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