Masturbazione con mia sorella
di
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genere
incesti
I miei genitori si separarono poco tempo dopo la mia nascita.
Io fui cresciuto da mia madre.
Poco dopo il mio quarto compleanno, mia madre si risposò con quello che è attualmente il mio patrigno.
Una persona onesta e per bene, lo reputo come un padre.
Il mio patrigno ebbe una sorte simile a quella di mia madre prima di incontrarla.
Anche lui divorziò e sua figlia, Giada, di 4 anni venne affidata a lui.
Io e Giada abbiamo la stessa età, ci portiamo giusto qualche mese di differenza.
Ora entrambi abbiamo 18 anni.
Io e Giada siamo cresciuti insieme quasi come fossimo fratello e sorella, siamo sempre stati molto uniti.
Ho detto quasi perché sono anni che io e lei facciamo una cosa che per molti potrebbe essere immorale.
Io e Giada ci masturbiamo a vicenda.
Lo facciamo praticamente tutti i giorni da 4 anni.
Nessuno lo sa e mai nessuno dovrà mai saperlo, è il nostro piccolo segreto.
Tutto iniziò 4 anni fa, quando entrambi andavamo al liceo.
In quel periodo gli ormoni impazziscono e vorresti avere orgasmi dal mattino alla sera piuttosto che andare a scuola.
Io e Giada abbiamo sempre condiviso la stanza, quindi masturbarsi era un problema.
Spesso dovevo chiudermi in bagno per potermi segare liberamente.
La stessa cosa valeva per lei che approfittava dei momenti in cui non ero in camera per masturbarsi.
Per tanto tempo abbiamo fatto così, inconsapevoli l'uno dell'altra.
Sino a quando un giorno mi ritrovai a casa da solo, o almeno così credevo.
Decisi allora di stendermi sul letto e masturbarmi in libertà.
Tutto stava andando come programmato, quando ad un certo punto accadde una cosa inaspettata.
La porta della camera ad nun tratto si aprì e Giada mi trovò con il cazzo in mano mentre mi segavo.
Imbararratissimo provai a coprirmi con il lenzuolo, ma ormai Giada aveva visto tutto.
Io: "Giada, ma che ci fai a casa?"
Giada: "Dovevo andare a studiare da Ilaria, ma sono tornata indietro perché avevo dimenticato un libro".
Paonazzo in faccia per via dell'imbarazzo provai a rivestirmi.
Giada:"Tranquillo continua pure".
Io:"Ma cosa stai dicendo, sei impazzita?"
Giada entrò nella stanza, chiudendo la porta dietro di se.
Giada:"Non ti preoccupare, continua pure, anche io ho una certa voglia di masturbarmi".
Lentamente si avvicinò al mio letto, mentre con una mano iniziò a toccarsi la figa da sopra i vestiti.
Rimasi di sasso, incredulo nel vedere con i miei occhi cosa lei stesse facendo.
La cosa però mi fece molto arrapare, tanto che il mio cazzo iniziò a bagnarsi.
Io:"Smettila subito, lo dico ai nostri genitori!".
Giada:"Cosa vorresti dire? Che mentre ti stavi segando sono entrata in camera e ti ho scoperto?"
Con una mano Giada afferrò il mio cazzo e lo iniziò a muovere, mentre con l'altra sbottonò i suoi pantaloni e se li tolse insieme alle mutandine.
La sua figa era bagnatissima.
Mi prese la mano e l'avvicino alla sua vagina, facendomi a toccare le labbra.
Una volta che le mie dita furono bagnate di lei, me le spinse dentro.
Giada nel frattempo continuò a segarmi aumentando l'intensità.
Ci stavamo ufficialmente masturbando a vicenda.
Non ricordo di essere mai stato così arrapato in vita mia come in quel momento.
Entrambi ansimavamo in modo violento.
I nostri corpi erano sempre più accaldati.
Durammo entrambi ancora poco tempo per via dell'accitazione.
Gli schizzi della mia sborra finirono in parte sulla mano di Giada e sul suo corpo.
Lei nel venire si bagnò ancora di più, a tal punto che i suoi fluidi colarono lungo le sue cosce.
Scossi ed incredubili ci guardammo negli occhi.
Bastò uno sguardo di intesa per capire che quella non sarebbe stata l'ultima volta, anzi che ne avremmo voluto ancora.
Entrambi ci rivestimmo e lei andò a studiare da Ilaria.
Da quel giorno io e Giada non abbiamo mai più smesso di masturbarci a vicenda.
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Io fui cresciuto da mia madre.
Poco dopo il mio quarto compleanno, mia madre si risposò con quello che è attualmente il mio patrigno.
Una persona onesta e per bene, lo reputo come un padre.
Il mio patrigno ebbe una sorte simile a quella di mia madre prima di incontrarla.
Anche lui divorziò e sua figlia, Giada, di 4 anni venne affidata a lui.
Io e Giada abbiamo la stessa età, ci portiamo giusto qualche mese di differenza.
Ora entrambi abbiamo 18 anni.
Io e Giada siamo cresciuti insieme quasi come fossimo fratello e sorella, siamo sempre stati molto uniti.
Ho detto quasi perché sono anni che io e lei facciamo una cosa che per molti potrebbe essere immorale.
Io e Giada ci masturbiamo a vicenda.
Lo facciamo praticamente tutti i giorni da 4 anni.
Nessuno lo sa e mai nessuno dovrà mai saperlo, è il nostro piccolo segreto.
Tutto iniziò 4 anni fa, quando entrambi andavamo al liceo.
In quel periodo gli ormoni impazziscono e vorresti avere orgasmi dal mattino alla sera piuttosto che andare a scuola.
Io e Giada abbiamo sempre condiviso la stanza, quindi masturbarsi era un problema.
Spesso dovevo chiudermi in bagno per potermi segare liberamente.
La stessa cosa valeva per lei che approfittava dei momenti in cui non ero in camera per masturbarsi.
Per tanto tempo abbiamo fatto così, inconsapevoli l'uno dell'altra.
Sino a quando un giorno mi ritrovai a casa da solo, o almeno così credevo.
Decisi allora di stendermi sul letto e masturbarmi in libertà.
Tutto stava andando come programmato, quando ad un certo punto accadde una cosa inaspettata.
La porta della camera ad nun tratto si aprì e Giada mi trovò con il cazzo in mano mentre mi segavo.
Imbararratissimo provai a coprirmi con il lenzuolo, ma ormai Giada aveva visto tutto.
Io: "Giada, ma che ci fai a casa?"
Giada: "Dovevo andare a studiare da Ilaria, ma sono tornata indietro perché avevo dimenticato un libro".
Paonazzo in faccia per via dell'imbarazzo provai a rivestirmi.
Giada:"Tranquillo continua pure".
Io:"Ma cosa stai dicendo, sei impazzita?"
Giada entrò nella stanza, chiudendo la porta dietro di se.
Giada:"Non ti preoccupare, continua pure, anche io ho una certa voglia di masturbarmi".
Lentamente si avvicinò al mio letto, mentre con una mano iniziò a toccarsi la figa da sopra i vestiti.
Rimasi di sasso, incredulo nel vedere con i miei occhi cosa lei stesse facendo.
La cosa però mi fece molto arrapare, tanto che il mio cazzo iniziò a bagnarsi.
Io:"Smettila subito, lo dico ai nostri genitori!".
Giada:"Cosa vorresti dire? Che mentre ti stavi segando sono entrata in camera e ti ho scoperto?"
Con una mano Giada afferrò il mio cazzo e lo iniziò a muovere, mentre con l'altra sbottonò i suoi pantaloni e se li tolse insieme alle mutandine.
La sua figa era bagnatissima.
Mi prese la mano e l'avvicino alla sua vagina, facendomi a toccare le labbra.
Una volta che le mie dita furono bagnate di lei, me le spinse dentro.
Giada nel frattempo continuò a segarmi aumentando l'intensità.
Ci stavamo ufficialmente masturbando a vicenda.
Non ricordo di essere mai stato così arrapato in vita mia come in quel momento.
Entrambi ansimavamo in modo violento.
I nostri corpi erano sempre più accaldati.
Durammo entrambi ancora poco tempo per via dell'accitazione.
Gli schizzi della mia sborra finirono in parte sulla mano di Giada e sul suo corpo.
Lei nel venire si bagnò ancora di più, a tal punto che i suoi fluidi colarono lungo le sue cosce.
Scossi ed incredubili ci guardammo negli occhi.
Bastò uno sguardo di intesa per capire che quella non sarebbe stata l'ultima volta, anzi che ne avremmo voluto ancora.
Entrambi ci rivestimmo e lei andò a studiare da Ilaria.
Da quel giorno io e Giada non abbiamo mai più smesso di masturbarci a vicenda.
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