Bagnati dentro e fuori
di
Briciola86
genere
etero
La macchina dal meccanico, il cielo plumbeo e minaccioso, pensieri cupi in testa, domande senza risposte e futuro incerto, non contribuivano certo a rendermi felice. L’unica cosa positiva in tutto questo grigiore, Tu, già Tu, sei solo tu il mio punto fisso, la fonte della mia forza e della mia felicità, la sola donna della mia vita, la sola donna che conosce i miei difetti e nonostante tutto mi ama.
Finalmente, arrivi e la tua presenza dissipa i pensieri grigi, ma non il cielo, prendiamo il bus che ci porta a casa, e durante il tragitto il cielo si mette contro di noi, si fa sempre più nero e la nostra speranza di poter arrivare in casa prima che milioni di gocce si suicidano sull'asfalto si infrange proprio nell'attimo in cui scendiamo dal bus.
Come se stesse aspettando quell'attimo, il cielo ci scarica addosso tutte le goccioline che le nuvole a stento sono riuscite a trattenere, non abbiamo nulla per ripararci, non un portone in cui entrare, non un ombrello, non un riparo. Con la sfrontatezza della nostra gioventù, spavaldi nel nostro amore, ci dirigiamo verso casa incuranti dalla pioggia che già scorre lungo la schiena, e delle scarpe ormai fradice ci stringiamo l’uno l’altro e raggiungiamo l’ingresso del palazzo, saliamo i tre piani di scale lasciando una scia d’acqua sui gradini, ma nulla importa siamo insieme e siamo a casa.
Appena entrati, buttiamo a terra i giubbotti ormai inzuppati, le scarpe piene di pioggia li seguono, come tutto il resto, la pioggia è arrivata dappertutto anche gli slip sono bagnati dall'acqua scesa lungo la schiena, in pochissimo tempo siamo nudi e infreddoliti nell'ingresso di casa, ci dirigiamo in bagno per asciugarci.
Sei bellissima, i capelli bagnati sulle spalle nude, i capezzoli ritti per il freddo, il tuo corpo coperto da brividi, smetto di sfregarmi i capelli, e mi dedico a Te, asciugo la tua schiena, friziono i tuoi di capelli, e…
Come sempre mi succede, il mio cazzo alza la testa come un segugio che ha sentito l’odore della cacciagione, sbatte sul tuo culo in cerca di quel tepore che ben conosce. Ti bacio una spalla mentre le mie mani stringono il tuo seno, accenni una resistenza che viene sovrastata dal desiderio e dalla voglia, spingi indietro con il corpo, una mano scende ad afferrare il mio cazzo e dirigerlo tra le tue cosce, mi basta solo spingere un po' e sento le tue labbra aprirsi ed abbracciare con la loro morbida stretta il mio sesso ormai completamente dentro di te. La mia bocca si nutre del sapore della tua pelle, mentre le mani cercano quel cespuglio profumato che mi ha accolto, ti sento vibrare ed ansimare, mentre la tua figa mi massaggia e mi stringe, lentamente mi tiro indietro, per subito ritornare interamente in te.
Cosi, ancora bagnati e infreddoliti ci amiamo, lì in piedi nel bagno, poi abbandoni il mio abbraccio, ti allontani lasciandomi con il cazzo umido dei tuoi umori, eccitato come non mai, ti giri e ti rinchiudi tra le mie braccia con il viso sul mio cuore, i tuoi capelli ancora umidi sulla mia pelle nuda, il mio cazzo pressato dal tuo grembo pulsa come fosse vivo.
Lentamente scivoli sul mio corpo, sento la tua lingua sfiorarmi i capezzoli, per continuare la sua discesa, lasciando una scia di brividi al suo passaggio, per fermarsi proprio lì a due centimetri dal mio cazzo che brama il tuo contatto.
Una scarica elettrica parte dalla mia cappella verso il mio cervello, mandando in tilt tutto il mio controllo, la tua calda bocca mi accoglie, la tua lingua mi carezza, la tua saliva mi circonda, spingo istintivamente in avanti, voglio sentire quel contatto lungo tutta la mia asta, voglio morire tra le tue labbra.
Inizi a giocare con la lingua sul mio prepuzio, lecchi tutto il mio cazzo, e poi lo inghiotti, le tue mani stringono lo scroto, senti il mio orgasmo accumularsi, spingere, senti i miei muscoli irrigidirsi, e lo sperma salire verso le tue labbra, ti fermi cosi con metà del mio cazzo in bocca che scarica nella tua gola tutto il desiderio di amarti, ingoi senza perderne una goccia, continuando fino all'ultimo spasmo.
Ti tiro su e bacio quelle labbra intrise del mio sapore, gioco con la tua lingua che fino ad un attimo prima carezzava il mio cazzo, ti abbraccio stretta sussurrandoti all'orecchio: “andiamo di là, ora tocca a me.”
Lasciamo tutto per terra e ci tuffiamo sotto le coperte, stringo a me il tuo corpo infreddolito, ti scaldo con le mie braccia, stringo fra le gambe i tuoi piedi freddi e con le mani i tuoi seni, resti cosi rannicchiata fra le mie braccia, sono felice come non mai.
I nostri corpi cominciano a rilassarsi, ma il mio cazzo comincia ad eccitarsi, percepisco l’odore di te, i tuoi capezzoli duri fra le mie mani, ti bacio il collo, ti respiro la pelle, sento che rispondi, il tuo respiro si scalda, le tue mani cercano il mio cazzo che preme sulla tua schiena, lo stringi, ne sfiori la punta umida, lo accarezzi.
La mia mano abbandona un seno e scivola giù fra le tue gambe, ti sfioro i peli pubici e scendo verso le tue intime labbra, sei bagnata, calda, vibrante, un dito si fa largo fra quelle tue tenere labbra, scivola tra i tuoi umori, la tua mano si fa più insistente, il mio cazzo diventa sempre più duro, spingi con il culo verso di me, ma non adesso, adesso voglio mangiarti, voglio bere, saziarmi, voglio affondare la mia faccia tra le tue cosce, riempirmi le narici del tuo profumo e la bocca del tuo desiderio.
Porto alla bocca il dito intriso di te e lo gusto, un sapore di donna che ben conosco colpisce la mia lingua, sciolgo il nostro abbraccio e vado giù verso la tua figa, con la lingua lecco l’interno delle tue cosce, seguo il profilo della tua peluria, mi avvicino al tuo clitoride, lo sfioro con le labbra, lo stuzzico con la punta della lingua, sento che rispondi inarco la schiena, continuo a baciarti, mi faccio spazio tra le pieghe della tua carne, raggiungo le piccole labbra, ultimo ostacolo frapposto a protezione della tua intimità, delicatamente le scosto e bevo i tuoi umori che abbondanti mi regali, succhio, lecco e ingoio con grande piacere mio e tuo, le tue mani spingono il mio viso e la mia lingua sempre più in profondità, spingi in avanti con il bacino, sento che stai per godere, le tue spinte si fanno più veloci, le tue mani più irrequiete, ed esplodi… un torrente di piacere si riversa nelle mie labbra, bevo tutto saziandomi, a stento riesco a tenerti, movimenti convulsi del tuo corpo aumentano il mio piacere, ti sento e ti vivo come non mai.
Mi fermo, lascio la tua fonte di piacere, i tuoi umori mi bagnano le labbra, il mento, la faccia, ti bacio facendoti assaggiare il tuo stesso sapore.
Ti abbraccio, il mio corpo sopra il tuo, il mio cazzo ora e fra le tue gambe grondanti, come dotato di propria vita, scivola dentro la tua figa, entra completamente dentro senza difficoltà, sei un lago di umori, lentamente mi ritraggo per poi affondare nuovamente in Te, un rumore di sciacquio accompagna ogni affondo. La mia bocca incollata alla tua, la mia lingua intrecciata alla tua, il mio cazzo piantato dentro di te, le mia mani che ti stringono forte, sento che inizi a tremare spingo più velocemente, sto per godere anch'io, mi fermo per aspettarti,: “vieni con me, amore” mi dici con voce strozzata, affondo completamente nella tua carne, le tue gambe si intrecciano dietro la mia schiena, scarico tutto il mio amore, mentre inondi il mio cazzo dei tuoi umori, restiamo come sospesi nel vuoto per qualche minuto, senza respirare, senza sentire, senza vedere, siamo un solo essere fuso insieme.
Lentamente ritorniamo padroni dei nostri sensi, mi distendo sul letto stringendoti al petto, siamo stremati, felici e bagnati, ci addormentiamo cosi…
Finalmente, arrivi e la tua presenza dissipa i pensieri grigi, ma non il cielo, prendiamo il bus che ci porta a casa, e durante il tragitto il cielo si mette contro di noi, si fa sempre più nero e la nostra speranza di poter arrivare in casa prima che milioni di gocce si suicidano sull'asfalto si infrange proprio nell'attimo in cui scendiamo dal bus.
Come se stesse aspettando quell'attimo, il cielo ci scarica addosso tutte le goccioline che le nuvole a stento sono riuscite a trattenere, non abbiamo nulla per ripararci, non un portone in cui entrare, non un ombrello, non un riparo. Con la sfrontatezza della nostra gioventù, spavaldi nel nostro amore, ci dirigiamo verso casa incuranti dalla pioggia che già scorre lungo la schiena, e delle scarpe ormai fradice ci stringiamo l’uno l’altro e raggiungiamo l’ingresso del palazzo, saliamo i tre piani di scale lasciando una scia d’acqua sui gradini, ma nulla importa siamo insieme e siamo a casa.
Appena entrati, buttiamo a terra i giubbotti ormai inzuppati, le scarpe piene di pioggia li seguono, come tutto il resto, la pioggia è arrivata dappertutto anche gli slip sono bagnati dall'acqua scesa lungo la schiena, in pochissimo tempo siamo nudi e infreddoliti nell'ingresso di casa, ci dirigiamo in bagno per asciugarci.
Sei bellissima, i capelli bagnati sulle spalle nude, i capezzoli ritti per il freddo, il tuo corpo coperto da brividi, smetto di sfregarmi i capelli, e mi dedico a Te, asciugo la tua schiena, friziono i tuoi di capelli, e…
Come sempre mi succede, il mio cazzo alza la testa come un segugio che ha sentito l’odore della cacciagione, sbatte sul tuo culo in cerca di quel tepore che ben conosce. Ti bacio una spalla mentre le mie mani stringono il tuo seno, accenni una resistenza che viene sovrastata dal desiderio e dalla voglia, spingi indietro con il corpo, una mano scende ad afferrare il mio cazzo e dirigerlo tra le tue cosce, mi basta solo spingere un po' e sento le tue labbra aprirsi ed abbracciare con la loro morbida stretta il mio sesso ormai completamente dentro di te. La mia bocca si nutre del sapore della tua pelle, mentre le mani cercano quel cespuglio profumato che mi ha accolto, ti sento vibrare ed ansimare, mentre la tua figa mi massaggia e mi stringe, lentamente mi tiro indietro, per subito ritornare interamente in te.
Cosi, ancora bagnati e infreddoliti ci amiamo, lì in piedi nel bagno, poi abbandoni il mio abbraccio, ti allontani lasciandomi con il cazzo umido dei tuoi umori, eccitato come non mai, ti giri e ti rinchiudi tra le mie braccia con il viso sul mio cuore, i tuoi capelli ancora umidi sulla mia pelle nuda, il mio cazzo pressato dal tuo grembo pulsa come fosse vivo.
Lentamente scivoli sul mio corpo, sento la tua lingua sfiorarmi i capezzoli, per continuare la sua discesa, lasciando una scia di brividi al suo passaggio, per fermarsi proprio lì a due centimetri dal mio cazzo che brama il tuo contatto.
Una scarica elettrica parte dalla mia cappella verso il mio cervello, mandando in tilt tutto il mio controllo, la tua calda bocca mi accoglie, la tua lingua mi carezza, la tua saliva mi circonda, spingo istintivamente in avanti, voglio sentire quel contatto lungo tutta la mia asta, voglio morire tra le tue labbra.
Inizi a giocare con la lingua sul mio prepuzio, lecchi tutto il mio cazzo, e poi lo inghiotti, le tue mani stringono lo scroto, senti il mio orgasmo accumularsi, spingere, senti i miei muscoli irrigidirsi, e lo sperma salire verso le tue labbra, ti fermi cosi con metà del mio cazzo in bocca che scarica nella tua gola tutto il desiderio di amarti, ingoi senza perderne una goccia, continuando fino all'ultimo spasmo.
Ti tiro su e bacio quelle labbra intrise del mio sapore, gioco con la tua lingua che fino ad un attimo prima carezzava il mio cazzo, ti abbraccio stretta sussurrandoti all'orecchio: “andiamo di là, ora tocca a me.”
Lasciamo tutto per terra e ci tuffiamo sotto le coperte, stringo a me il tuo corpo infreddolito, ti scaldo con le mie braccia, stringo fra le gambe i tuoi piedi freddi e con le mani i tuoi seni, resti cosi rannicchiata fra le mie braccia, sono felice come non mai.
I nostri corpi cominciano a rilassarsi, ma il mio cazzo comincia ad eccitarsi, percepisco l’odore di te, i tuoi capezzoli duri fra le mie mani, ti bacio il collo, ti respiro la pelle, sento che rispondi, il tuo respiro si scalda, le tue mani cercano il mio cazzo che preme sulla tua schiena, lo stringi, ne sfiori la punta umida, lo accarezzi.
La mia mano abbandona un seno e scivola giù fra le tue gambe, ti sfioro i peli pubici e scendo verso le tue intime labbra, sei bagnata, calda, vibrante, un dito si fa largo fra quelle tue tenere labbra, scivola tra i tuoi umori, la tua mano si fa più insistente, il mio cazzo diventa sempre più duro, spingi con il culo verso di me, ma non adesso, adesso voglio mangiarti, voglio bere, saziarmi, voglio affondare la mia faccia tra le tue cosce, riempirmi le narici del tuo profumo e la bocca del tuo desiderio.
Porto alla bocca il dito intriso di te e lo gusto, un sapore di donna che ben conosco colpisce la mia lingua, sciolgo il nostro abbraccio e vado giù verso la tua figa, con la lingua lecco l’interno delle tue cosce, seguo il profilo della tua peluria, mi avvicino al tuo clitoride, lo sfioro con le labbra, lo stuzzico con la punta della lingua, sento che rispondi inarco la schiena, continuo a baciarti, mi faccio spazio tra le pieghe della tua carne, raggiungo le piccole labbra, ultimo ostacolo frapposto a protezione della tua intimità, delicatamente le scosto e bevo i tuoi umori che abbondanti mi regali, succhio, lecco e ingoio con grande piacere mio e tuo, le tue mani spingono il mio viso e la mia lingua sempre più in profondità, spingi in avanti con il bacino, sento che stai per godere, le tue spinte si fanno più veloci, le tue mani più irrequiete, ed esplodi… un torrente di piacere si riversa nelle mie labbra, bevo tutto saziandomi, a stento riesco a tenerti, movimenti convulsi del tuo corpo aumentano il mio piacere, ti sento e ti vivo come non mai.
Mi fermo, lascio la tua fonte di piacere, i tuoi umori mi bagnano le labbra, il mento, la faccia, ti bacio facendoti assaggiare il tuo stesso sapore.
Ti abbraccio, il mio corpo sopra il tuo, il mio cazzo ora e fra le tue gambe grondanti, come dotato di propria vita, scivola dentro la tua figa, entra completamente dentro senza difficoltà, sei un lago di umori, lentamente mi ritraggo per poi affondare nuovamente in Te, un rumore di sciacquio accompagna ogni affondo. La mia bocca incollata alla tua, la mia lingua intrecciata alla tua, il mio cazzo piantato dentro di te, le mia mani che ti stringono forte, sento che inizi a tremare spingo più velocemente, sto per godere anch'io, mi fermo per aspettarti,: “vieni con me, amore” mi dici con voce strozzata, affondo completamente nella tua carne, le tue gambe si intrecciano dietro la mia schiena, scarico tutto il mio amore, mentre inondi il mio cazzo dei tuoi umori, restiamo come sospesi nel vuoto per qualche minuto, senza respirare, senza sentire, senza vedere, siamo un solo essere fuso insieme.
Lentamente ritorniamo padroni dei nostri sensi, mi distendo sul letto stringendoti al petto, siamo stremati, felici e bagnati, ci addormentiamo cosi…
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