Una vicina molto calda in quarantena
di
Gianpiero97
genere
etero
Ciao a tutti mi chiamo Gianpiero ed abito a Milano e ho 23 anni, 167cm alto, 52 kg, statura esile. Un giorno la mia vicini di casa vedendomi uscire dalla mia porta di casa, mi chiamo, chiedendomi dove stessi andando, le risposi a fare la spesa, lei gentilmente mi chiese se le potevo comprare alcune cose perché lei non voleva rischiare uscindo avendo 50 suonati. Senza pensarci presi lista, borse e soldi e andai. La signora stava da sola, era sulla 50ina come già detto, bionda con capelli lisci che arrivano fino alle spalle, occhi castani, era bella robusta penso sulla 80ina di chili, alta 1,70 più di me, con un seno esplosivo penso una 10 e un culo enorme. Feci la spesa per me e per lei è dopo che portai la mia a casa andai da lei. Una volta davanti alla porta avendo bussato mi apri dopo pochi secondi e nascondendosi dietro la porta mi disse "accomodati, porta le buste in cucina in fondo a sinistra e aspettami in salotto che ho un regalo per ringraziarti ". Una volta fatto tutto mi accomodati sul divano pensando che mi avrebbe dato qualche soldo, invece ascoltate cosa fece. Si presentò con un top a bretelle bianco scollatisdimo che faceva intravedere le tettone e i capezzoli duri, una gonna che gli arrivava fin sopra il ginocchio, calze, tutta truccata, unglie rosse e due bicchieri di vino uno per me e uno per lei. Nel piegarsi per darmi il mio bicchiere di vino mi fece vedere la lunga spacca delle tette lasciandomi come un deficente, per poi sedersi accanto a me per scambiare 2 paroline veloce veloce per poi arrivare al suo obbiettivo. Mentre stavo o bevendo il vino mi disse " vuoi vederle?", io buttandomi in un solo colpo il vino giù "cosa?", lei poso i due bicchieri su un tavoli e poi ridendo tiro suori le tettone che erano gigantesche, erano più grandi della mia testa, io "sono enormi", lei"toccale dai", io ero come sotto shock non mi mossi neanche per toccarle, allora lei penso per sciogliere le acque, avvicinandosi mettendomi una mano sul pacco e mi bacio con la lingua. In quel momento mi sciolsi godendosi il momento. La signora anche se singol sapeva fare sarà l'esperienza, mai nessuno mi aveva baciando in quel modo. Staccandosi mi disse" ora che ci siamo capiti vorrei giocare con te e il tuo trapano che sembra molto apprezzare le mie attenzioni" e con una mossa veloce e leggere sdlaccio cintura e pantaloni dei jeans inpugnando il mio trapano. Lei " e gradisce proprio le mia attenzioni e dalle dimensioni mi divertito un sacco" piegandosi a succhiarmelo, in prima non lo in goio tutto ma poi in un nuovimento deciso e abbastanza veloce lo ingoio tutto fino alle palle. Potevo sentire la suo gola stretta, umida e calda voleva buttarlo fuori, ma lei niente anzi desse due piccoli colpi secchi facendomi ansimare e dopo lasciandone metta fuori inizio a pompare e poi leccarlo come se fosse un gelato. Una volta che fini di giocare con la bocca, mi alzai per spogliarmi prima i pantoli e poi la maglietta. Nel togliere la maglietta lei siera messa già in ginocchio e afferrandosi le tette ci aveva messo in mezzo il mio cazzo, che appena tolta la maglietta vidi solo la punta uscire a malapena dalla morsa della spagnola che mi stava facendo e afferrando anch'io le sue tette iniziai a dare copi secchi. Lei" bravo così ti voglio, scopami le tette" erano morbidissime, calde e super super arrapanti e lei che mi guardava con una faccia da troia che ti voleva far capire che desiderava essere scopata in qualunque modo, desiderava sono cazzi, cazzi e cazzi. Io" vuoi scopare? " era chiaro ma glielo dissi lo stesso, lei ridendo mi spinze sul divano per poi alzarsi in piedi, tiransi su la gonna e giù le mutande facendo vedere sa sua gran figa depilata. Girando per dandomi le spalle si sedette piano piano sul mio trapano che lei stava guidando con la mano dentro la sua figa. Quando inizio a scopami a me lascio la vista del suo grande culo grasso, ma sentivo il mio trapano che veniva massaggioto nella sua figa, non era stretta ansi tutto il contrario era bella larga, fin ora sia per le dimensioni del mio trapano e per le ragazze che frequentavo avevo avuto sempre problemi perché erano strette e gli facevo male. Lei invece era perfetta andava su e giù con facilità godendo e dicendomi quanto era bello il mio trapano. La fermai solo per dirle di girarsi volevo vedere le sue tettone mentre la scopavo. una volta girata gliele afferrai e mentre mi scopava mordevo e leccavo i capezzoloni, facendola godere e facendola infuriare di più aumento il ritmo. A volte mi prendeva per la testa e mi spingeva con forza verso le sue tette come se mi stesse allattando o per prendermi a schiaffi con le sue tettone. Si fermo soltanto per cambiare posizione, si appoggio a pecorina su un tavolino rivolta verso uno specchio, non so se desidera vedermi mentre la scopavo a pecorina o voleva che io guardassi lei, ma la cosa funziono alla grande era bellissimo io potevo vedere lei che ansimavo e le sue tettone ballavano come pazze ad ogni mio colpo lei godeva e si muoveva tutta. Stava uscendo pazza da come gli piaceva il mio trapano, si dovette fermare per rimetterlo in bocca. Mi diceva che avevo un trapano troppo bello e gustoso. Finito di gustarlo si sdraio per terra afferrandosi le gambe, le apri spalacando la sua figa pen aperta dicendomi di scoparla con tutte le mie forze e di fermarmi soltanto quando stessi per venire. Detto fatto, era già giù a scaricarle tutto il mio trapanono dentro facendola contorcere tutta, gridava che godeva come una pazza, quanto era bello il mio cazzo e che lo voleva più infondo. In effetti non era la sola, non gridavo e non parlavo perché la stavo martellando ma mi stavo trattenendo dal venire, stavo una meraviglie dentro lei, mi stavo divertendo a scoparla e non volevo che finisse. Ma la vista delle sue tette giganti che ballavano hai miei colpi mi sconcentrarono, decisi di finirla con la sua figa e farmi fare un spagnola. Lei vendendo che volevo venirle fra le tette strinse ancor di più le sue tette soffocando il mio cazzo duro come il marmo per poi venire come animale gridando " siiiiiiiiiii vengooooo signora mariaaaaaaaaaaaa".creai un lago fra le sue tette, ricoprendo il collo e facendo arrivare qualcosa in faccia. Rimasi fermo su di lei, mentre lei mi faceva i grattini al trapano e alle palle. Lei" bravo Gianpiero bel trapanono (ridendo), che ne dici di rifarlo????!!! ". Ma questa è in altra storia.
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Commenti dei lettori al racconto erotico